- Personaggi 75%
- Worldbuilding 80%
- Fluidità 80%
- Cover 65%
- E il finale 65%
Rag Doll – [ANTEPRIMA]
Recensione: Una rag doll viene ritrovata nell’appartamento davanti a quello dove abita il Detective Wolf. Una strana coincidenza, come il fatto che la bambola composta da sei persone differenti, sembri puntare il dito proprio verso l’appartamento dell’uomo.
Una sfida personale? Di sicuro, l’artefice di quell’orrore, sa il fatto suo perché la polizia non trova nessun indizio.
Sei cadaveri, di cui cinque da identificare perché uno, viene riconosciuto subito. La testa appartiene a Naguib Khalid, colui che Wolf voleva uccidere anni prima.
A complicare le cose, arriva anche una lista composta dalle future vittime di questo nuovo assassino. Nome ed ora sono segnate, come a voler sbeffeggiare le persone incaricate al caso.
Tanti dettagli ma nessun filo comune. Cosa vuole da loro? Perché è così determinato a voler Wolf vicino a se? Perché proprio quelle persone?
Questo libro, potrebbe vincere anche solo per la copertina.
Semplice ma di effetto, rappresenta a meraviglia la storia che Daniel Cole ci racconta.
Un caso difficile e apparentemente impossibile da risolvere, dove vengono coinvolti molti personaggi a livelli differenti. Per tutto il tempo, ci chiediamo quale sia il filo comune perché gli omicidi sono così perfetti che la pianificazione deve avere un motivo.
L’assassino è determinato e deve aver le sue ragioni. L’unica cosa certa è che Wolf è la chiave di tutto, è il cardine di quell’intricato puzzle che nessuno riesce a visualizzare.
Ci sono dei dettagli molto elementari, cose che si vedono spesso nei telefilm e che quindi, permettono di conoscere in anticipo le vicende ma altre cose, sono dei colpi di genio.
Lo smalto? Un dettaglio apparentemente insignificante che però è… spettacolare.
La telefonata al diavolo è invece un colpo da maestro che mi ha fatto impazzire dalla gioia! (Detta così, sembro una matta ahahahah)
Un mix equilibrato di cliché e colpi di scena che mi hanno catturato all’istante e che mi hanno obbligato a fare le ore piccole per capire come sarebbe andata a finire.
I personaggi mi sono piaciuti tutti, nessuno escluso.
Tutti dal carattere diverso, divertenti e permalosi ma con le balle cubiche, tutti apparentemente invincibili ma fatti di difetti, tutti fortemente umani.
Il finale del libro però, lascia uno spiraglio per un secondo capitolo e la cosa mi esalta perché ammetto di non volermi separare definitivamente da questo gruppo.
Daniel Cole è letteralmente decollato nell’olimpo degli scrittori da stalkerare, per non perdersi nemmeno un’aggiornamento.
INFO
Autore: Daniel Cole
Pagine: 380
Prezzo: € 9.90
Uscita: 11/05/2017
Genere: Giallo; Thriller
Casa Editrice: Longanesi
TRAMA
Londra, 2010. Il processo al Cremation Killer, Naguib Khalid, è giunto al momento della sentenza. Il detective William Fawkes, detto Wolf, è in ansiosa attesa del verdetto. Perché le prove a carico dell’imputato sono indiziarie, e c’è chi dice che siano state inventate da Wolf stesso. Quando Khalid viene assolto, Wolf lo aggredisce in tribunale e viene rinchiuso in un ospedale psichiatrico. Ma pochi giorni dopo Khalid viene colto sul fatto: se solo avessero ascoltato Wolf, l’ultima vittima avrebbe potuto salvarsi invece di morire bruciata viva come le altre. Londra, 2014: Wolf è tornato in servizio, ma è un uomo distrutto. Divorziato, ha appena traslocato in un palazzo fatiscente ai margini della capitale inglese. Una notte, viene convocato su una scena del crimine. In un appartamento disabitato si trova un cadavere. Un solo corpo… Ma sei vittime. Sei parti differenti, sei membra di persone diverse, cucite insieme in modo rozzo. Ma non basta, perché il killer fa arrivare alla stampa un elenco di nomi e date.
Sono le sue prossime vittime, e l’assassino arriva a dire anche quando le ucciderà. Ed è scorrendo la lista fino all’ultimo nome che Wolf capisce che quella terribile sfida lo riguarda molto, molto da vicino.