Mystery Book Box

Lug 17, 2018 | 2018, Eventi

Agli amanti della lettura, spesso non basta più aspettare l’uscita di un nuovo libro, non bastano più i gadget dedicati alle storie che più hanno amato e, non bastano più gli autografi fatti durante le fiere.
Ora, i lettori vogliono sperimentare il brivido dell’ignoto, rimanendo sempre nell’ambito letterario.

Da qualche tempo (anni ormai), sono nati vari epedienti per rivivere più e più volte la magia della sorpresa.

I Giveaway
Sono giochi a premi, dove chi li crea decide di premiare i follower più attivi, dando loro la possibilità di vincere un libro a sorprea. Il metodo per essere sorteggiati varia da creatore a creatore, passando dal più comune accumulo di punti (che si ottengono condividendo l’iniziativa) al trovare soluzioni a giochi logici.

Il “Regala un Libro”
Questo genere di evento solitamente si crea per le feste comandate (Natale, Capodanno, Pasqua..) e, ci si regala un libro che abbiamo in lista da troppo tempo. Chi deve regalare un libro, si fa dare un tot di opzioni e poi sceglie, tra quelli dove magari c’è un’offerta momentanea o se mandarne più di uno.

Appuntamento al buio con un libro
Idea lanciata in libreria, dove si poteva trovare un libro incartato in modo totalmente anonimo, con su scritte delle parole chiave in modo da “capire” almeno il genere trattato.

Il Bookcrossing 
Questa è un tipo di moda non paricolarmente diffusa ma, il concetto è che un lettore può lasciare ovunque un libro che ha già letto, in modo che un lettore di passaggio possa farsi folgorare o meno dal ritrovo.

Mystery Book Box
Scatole a tema che contengono gadget di vario genere e/o con un libro/ebook al loro interno. Sono pacchi che puoi ricevere mensilmente o prendere solo una tantum, in base al costo/tema/voglia/curiosità del momento.

Sicuramente ci sono altri modi per vivere la gioia dello spacchettamento (il compleanno, Natale, collaborazioni con Case Editrici) ma questi, sono quelli più comuni o comunqe semplici da seguire.

Le Mystery Book Box però, sono quelle che spesso attraggono di più perchè, solitamente contengono una miriade di cose in più e sopratutto, sono quasi sempre box Americane (ed i loro libri sono spesso visivamente più belli dei nosti).
Ho avuto modo di vivere questo tipo di gioia grazie ad Illumicrate e alla loro meravigliosa Box dedicata a Pierce Brown (qui) ma, per quanto sia stata una cosa fantastica, ho pensato che alla fine non potevo sottoscrivere all’abbonamento perchè i costi di spedizione erano e sono proibitivi.

Quindi, come fare?

Ho girato su internet per delle ore, spulciando ogni link che google mi proponeva, scavando tra siti e forum.
Alla fine, ho capito che in italia quella delle Box sono una realtà decisamente poco battuta. Certo, ci sono persone che fanno qualcosa di simile ma nessuno mette dentro anche i cartacei.
Chiariamoci, leggo anche il digitale ma, volete mettere la gioia dello spacchettamento in tutte le sue sfaccettature? Alla fine però, ho trovato BookX e la loro prima Box a tema Parigi.

Il video potete vederlo sopra a questo post però, dopo quasi tre mesi dall’invio, devo confessarvi che dentro di me serpeggia un pò di delusione.

La scatola conteneva:

U4 Koridwen di Yves Grevet edito Garzanti
– Autografo dell’autore Yves Grevet
– Intervista con l’autore Yves Grevet in italiano e in francese
– Autografo di Janice MacLeod autrice del libro “Lettere di Parigi”
– Candela profumata Tart Yankee Candle
– Scatolina a forma di macaron blu
– Un sacchetto di lavanda profumata
– Un poster di Parigi
– Un segnalibro a tema Parigi
– Una piantina della città di Parigi

Sicuramente non è proprio poca roba ma, nell’insieme alla fin fine qualcosa non va come dovrebbe.
Il poster ed il segnalibro erano veramente deliziosi e l’intervista dell’autore in due lingue è stata una trovata molto apprezzata però, l’autografo di Janice MacLeod (è arrivata in Italia? Non mi pare) non l’ho proprio capito. La donna è si di Parigi ma, che io sappia non ha un filo conduttore con l’altro libro presente nella box e quindi… Why? Forse c’entra qualcosa la candela? Il macaron? Tendenzialmente sono solo due dei più classici clichè di Parigi e non alla Scrittrice…
La piantina è una di quelle classiche (è identica a quella che abbiamo usato quando siamo andati a visitarla), anonima e anche abbastanza inutile nell’insieme. Forse sarebbe stata più carina se fosse stata stropicciata o comunque vissuta, in modo da passarla come parte del libro di Yves Grevet o come collegamento con Janice MacLeod. Ho invece odiato il sacchetto di lavanda stracolmo, che inizialmente faceva ridere ma che poi abbiamo veramente trovato ovunque e in questo caso è proprio stata disattenzione. Per il costo che è stata, circa sui 43€ (ogni mese però può variare), mi aspettavo effettivamente qualcosa di diverso. Qualcosa di più sentito.
Non è stata una cosa brutta e veramente, apprezzo l’impegno che comunque c’è stato messo per creare qualcosa di completo però, non posso considerarla un’alternativa a quelle straniere. Tra qualche mese probabilmente ci proverò una seconda volta, per tastare il terreno ma in questo momento sarei più propensa ad un’abbonamento a Illumicrate, anche se non leggo in inglese.

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