- Personaggi 40%
- Worldbuilding 65%
- Fluidità 70%
- Cover 50%
- E il finale 40%
Fiore di sangue. Bloodleaf
Recensione: Prima di iniziare a dire qualcosa del libro, vi avviso che dopo questo c’è un seguito.
Lo dico perchè io non lo immaginavo e sicuramente, avrei affrontato la lettura in modo differente. Seconda cosa, o io sono diventata troppo grande, oppure è una storia dedicata quasi solo ai bambini/adolescenti.
Andiamo con ordine.
Aurelia è una principessa, ma la sua vita non è agiata e rosea come potremmo immaginare. Su di lei, gravano due fattori estremamente ingombranti.
Come prima cosa, è nata donna e per il suo regno, vuol dire “allenaza con il nemico”, perchè molti anni prima venne stipulato un accordo dove imponeva un matrimonio in cambio della pace e della vita dell’intero popolo. Quindi, per quanto non sia una sua colpa, non viene vista di buon grado e per peggiorare le cose, tutti la credono una Strega. Peccato che le persone dichiarate tali, vengano bruciate vive dopo un processo dall Tribunale.
Non vive spensieratamente e più il tempo passa e più le cose si fanno difficili.
Per una serie curiosa di eventi, Aurelia è costretta a partire di corsa e di nascosto, con un gruppo arraffazzonato e assolutamente privo dalla voglia di stare con lei. La meta, è il castello del futuro marito.
Le cose però, si mettono malissimo e all’arrivo, scopre che nessun posto è sicuro e il suo futuro diventa incerto, perchè lei sarà anche una Strega ma qualcuno vuole compiere uno sterminio dei due regni.
Non è una storia brutta, non è una storia bella.
Il suo pregio è che si fa leggere in uno schiocchio di dita, i personaggi principali buoni sono estremamente simpatici ed è praticamente impossibile non provare affetto e trasporto. Ci sono alcuni passaggi dove si è sinceramente dispiaciuti per quello che succede, o in alcuni casi, felici di quello che si sta leggendo. Eppure, non è una storia idilliaca e non assomiglia ad un “primo libro”.
Capiamoci, se fosse un unico libro, mi verrebbe da dire che avrebbero potuto aggiungere almeno un centinaio di pagine, perchè messo così appare un pò troppo riduttivo su alcune cose ed è un vero peccato ma sapendo che no, fa parte di una trilogia, come tipo di storia sarebbe più da secondo/terzo libro.
Parliamo di miti e leggende, forze divine e anime ereditate, guerra vecchia e nuova e intrighi politici, amore e sacrificio. Tutto in meno di trecento pagine. Più che una lettura, sembra una sveltina.
Non è affatto un brutto libro, solo che a pagina cento avevo già capito chi era il cattivo dei cattivi (così lampante che mi chiedo come abbia fatto Aurelia a non capirlo IMMEDIATAMENTE) e quale fosse il mistero che avvolgeva Valentin, il suo futuro marito.
Aurelia è di una stupidità così banale che non si può nemmeno spiegare. Riesce ad essere incosciente anche quando cerca di essere matura.
Sono veramente dispiaciuta, avevo delle aspettative che ora come ora non sono state esaudite e lasciatemelo dire, il potenziale era tanto.
I fiori nati sui campi di battaglia? Fantastici.
Cavalli considerati un’eredità dagli dei? Un sogno.
Tre tipologie di magie, tra cui quella legata al sangue? Sto volando.
Ci speravo tantissimo, ora mi tocca riporre tutto sul seguito, sperando che i miei sospetti non vengano esauditi. Alla fine, io sono Team Zan.
INFO
Autore: Crystal Smith
Pagine: 271
Prezzo: € 17.90
Uscita: 14/01/2020
Genere: Fantasy
Casa Editrice: Mondadori
TRAMA
Quella di Aurelia di Renalt non è per niente una vita da principessa delle favole. Dotata di poteri straordinari, è costretta a nasconderli perché nel suo regno la legge vieta il ricorso alla magia e il Tribunale, un’istituzione speciale assetata di sangue, punisce spietatamente chiunque venga accusato di stregoneria o sorpreso a praticarla. Il suo destino, inoltre, è di sposarsi con un ragazzo che non ha mai incontrato di persona, principe ereditario del Regno di Achlev, per assicurare una pace duratura tra quest’ultimo e il suo regno. Quando però il suo segreto viene svelato, Aurelia è costretta a scappare dal palazzo. Sola e alla deriva, giunge in un nuovo regno, dove insperatamente ha la possibilità di ricominciare da zero. Fingendosi una comune suddita, infatti, per la prima volta da quando è nata può affrontare la sua vita in totale libertà. Qui finalmente scopre la felicità che un’esistenza lontana dagli intrighi politici e dai compromessi può regalare. Qui può mettere a frutto l’oscura magia che le scorre nelle vene e che la lega a una misteriosa e potentissima pianta chiamata sanguefoglia. Ma i fantasmi del passato non la lasciano in pace a lungo. Infatti, nel momento in cui verrà a conoscenza di un piano nefasto del Tribunale che minaccia l’esistenza stessa del suo regno, dovrà scegliere tra la sua nuova vita e quella che pensava di essersi lasciata alle spalle. Con la certezza che se non riuscirà ad agire prima che il Tribunale faccia la sua ultima mossa potrebbe perdere ben più della corona.