- Personaggi 67%
- Worldbuilding 60%
- Fluidità 78%
- Cover 60%
- E il finale 70%
Qui c’è tutto il mondo
Recensione: Viviamo in una società che ci etichetta.
Le femmine devono indossare abiti delicati e femminili, dai colori pastello. Devono fare giochi tranquilli, possibilmente a casa, e che siano cose dedicate alla cucina, al cucito e alla cura delle bambole. Le femmine sono delicate, timide e gentili.
Le femmine, quando crescono, non devono indossare abiti maschili, non possono portare i capelli corti come gli uomini ed è meglio se una volta cresciute, rimangano a badare al focolaio domestico. Oltre ad aver tanti figli.
La storia di Anita, è la storia di tante ragazzine che vorrebbero esser libere di scegliere con chi fare amicizia e di crescere in libertà, facendo ciò che credono sia più giusto. Indirizzare i giovani, nella via che un adulto ritiene più corretta, fa parte della crescita e del bagaglio culturale ma non può, non DEVE essere un’imposizione.
Eppure, siamo ancora qui a farci pare mentali di questo tipo.
Anita vorrebbe esser libera di inseguire i suoi desideri, e non cercare sempre e solo di compiacere i genitori. Che tra l’altro, hanno già da parte loro una serie di problemi.
Un nonno molto lontano, una madre caduta in depressione psicotica e un padre, che per quanto mosso da buone intenzioni non vede il dolore dipinto nel cuore della figlia.
A farle compagnia, ci sono anche Tina, maschiaccio come lei e con il desiderio di esser migliore della sua famiglia e Elena, una compagna di classe con un problema al cuore e tanta delicatezza nell’anima.
Sono tre personaggi che in un modo o nell’altro, vorrebbero vivere una vita diversa. Forse non migliore di com’è ora, ma almeno scelta da loro stesse.
INFO
Autore: Cristiana Alicata & Filippo Paris
Pagine: 196
Prezzo: € 17.50
Uscita: 24/09/2020
Genere: Narrativa; Graphic Novel
Casa Editrice: Tunué
TRAMA
Amicizia al femminile, resistenza al conformismo, diversità, voglia di scappare da un mondo percepito come lontano e ostile. “Qui c’è tutto il mondo” è la storia di Anita e delle sue due amiche: Tina, con cui condivide l’energia e la vitalità, entrambe mal disposte a essere incanalate nei binari di un comportamento femminile canonico, e Elena, una bambina con un soffio al cuore, delicata ma capace di comprendere la diversità e non rifiutarla. È proprio questo attrito fra ciò che si sente e ciò che si viene costretti a essere quello che Anita vive sulla propria pelle nella maniera confusa e incerta, ma istintiva e sincera, tipica dei ragazzi. Basta preferire gli abiti comodi dei maschietti (come quelli del fratellino Filippo) o giocare a calcio per provare già difficoltà a inserirsi e per venire additati come diversi. Un graphic novel di formazione delicato e coinvolgente.