- Personaggi 80%
- Worldbuilding 70%
- Fluidità 80%
- Cover 70%
- E il finale 80%
Harry Potter e la Maledizione dell’Erede
Recensione: Prima di tutto, mettiamo in chiaro alcune cose.
1. Questo non è un libro come gli altri. Si tratta di una trascrizione della rappresentazione teatrale e quindi, niente dettagli dei luoghi e nemmeno dei personaggi. Voci di corridoio dicono che forse, per il prossimo anno (2017) verrà fuori la versione romanzata ma non è oggi quel giorno.
2. Essendo una rappresentazione teatrale, qui dentro ci sono quasi solo le battute dei personaggi. Harry dice questo, Draco dice quello. Questo tipo di lettura è ovviamente difficile ma personalmente, una volta preso la mano ha anche dei lati positivi… Inoltre, ci sono descritti i cambi di scena. Dettaglio ovvio.
3. La storia si svolge molto velocemente. Dobbiamo sempre tener presente che uno spettacolo teatrale ha una tempistica relativamente breve e quindi, gli sceneggiatori devo far si che in quel lasso di tempo venga raccontato ciò che deve esser raccontato. In questo libro infatti, in poco più di trecento pagine, vengono descritti quattro anni.
A lettura ultimata e dopo averci pensato un pò, devo dire che questo libro mi è comunque piaciuto. Non è il solito capolavoro della Rowling ma si difende bene.
In questo nuovo libro, vediamo i nostri miti cresciuti e genitori. Vi siete mai chiesti come potrebbero essere? Io si e lo so, anche voi.
In queste pagine troviamo un Harry che non sa ancora come fare il padre, un Ron che cerca di essere protettivo, un Draco non poi così tanto Malfoy e dei figli che non sono poi così simili ai loro genitori.
Albus ed Harry non riescono ad entrare in sintonia ed anzi, con l’avanzare degli anni le cose peggiorano. La loro relazione Figlio e Padre degenera con il passare del tempo, fino a portare dei risvolti decisamente pericolosi per tutto il mondo.
Solo Scorpius, figlio di Draco, cercherà in realtà di mantenere un certo equilibrio.
Ci sono molti passaggi che, passatemi il termine, rispondono alle mille domande che un Fan si è fatto alla fine del settimo libro.
“Cosa sarebbe successo se invece….?”
“Chissà cosa pensa Piton della scelta di Harry?”
“Chissà se alla fine, Piton si sarebbe sacrificato anche in altre circostanze?”
“Se avesse vinto Voldemort, cosa sarebbe successo?”
“E se Bellatrix e Voldemort fossero una coppia?”
“Un figlio del Signore Oscuro?”
“Cosa succederebbe se qualcuno cercasse di modificare il passato?”
Mille domande a cui in un modo o nell’altro adesso abbiamo una risposta.
Qualche dettaglio risulta un pò forzato e molti comportamenti dei ragazzi risultano discretamente odiosi (Rose è la versione acida di Hermione da piccola) ma devo considerare che non essendoci nessun dettaglio, non ho nemmeno fatto in tempo ad entrare in sintonia con loro.
Eppure, a metà libro ho smesso di aver difficoltà a leggere e sono andata avanti come un treno. Volevo saperne di più, volevo capire perché.
La storia comunque, nel complesso è molto carina e anche veritiera. Direi anche abbastanza in linea con i precedenti libri della Rowling.
Quindi si, una bella lettura anche se troppo veloce.
INFO
Autore: J.K. Rowling, John Tiffany, Jack Thorne
Pagine: 400
Prezzo: € 19.80
Uscita: 24 settembre 2016
Genere: Fantasy; Teatro
Casa Editrice: Salani
TRAMA
Basato su una storia originale di J.K. Rowling, John Tiffany e Jack Thorne, un nuovo spettacolo di Jack Thorne, Harry Potter e la Maledizione dell’Erede è l’ottava storia della serie di Harry Potter e la prima a essere rappresentata a teatro. La premiere mondiale si è tenuta nel West End di Londra il 30 luglio 2016.
È sempre stato difficile essere Harry Potter e non è molto più facile ora che è un impiegato del Ministero della Magia oberato di lavoro, marito e padre di tre figli in età scolare. Mentre Harry Potter fa i conti con un passato che si rifiuta di rimanere tale, il secondogenito Albus deve lottare con il peso dell’eredità famigliare che non ha mai voluto. Il passato e il presente si fondono minacciosamente e padre e figlio apprendono una scomoda verità: talvolta l’oscurità proviene da luoghi inaspettati.