La punizione del romanzo di Danila Passerini
  • Personaggi 30% 30%
  • Worldbuilding 50% 50%
  • Fluidità 30% 30%
  • Cover 30% 30%
  • E il finale 40% 40%

La punizione del romanzo

Dic 6, 2013

Recensione: Filippo è un giovane ragazzo bello e dispettoso. Viene considerato da tutti ribelle perchè, dopo la terza guerra mondiale, tutti devono essere buoni con tutti. Insomma, una grandissima famiglia alla mulino bianco, dove ogni cosa va benissimo…. Da sclero!
Come ovviamente dobbiamo aspettarci, il bel ragazzo è innamorato della ragazza che prende particolarmente di mira (inutilmente visto che lei non lo calcola), che ha una famiglia che reprime ogni sua mossa, in una casa dove viene scartato perchè “difettoso” e quindi poco degno di considerazione… insomma, un ragazzo che fondamentalmente non è cattivo ma viene comunque additato come tale, che non sta bene nell’epoca in cui vive, che vorrebbe di più. Fin qui, diciamo che è la classica descrizione di ogni adolescente in quasi tutti i libri. Cosa però, lo rende diverso?
Dopo l’ennesimo scherzo, viene punito severamente. Viene mandato dentro un libro. Che punizione sarebbe, vi chiederete voi? Molti di noi vorrebbero avere tale privilegio ma ecco l’inghippo… Nessuno conosce il libro in cui verrà mandato e gli è severamente vietato modificare la storia. Come idea è perfetta, ci sono molti libri che possono far caso a questo scopo ma… proprio i Promessi Sposi dovevano decidere?! Gusti a parte, non mi è piaciuto molto com’è stata svolta la punizione. Stereotipi a mille (lui è Don Rodrigo, il cattivo che tanto difendeva; per un pò sta al gioco e poi disubbidisce..), un finale da favola (va contro alle regole per l’ennesima volta ma viene salvato e graziato; i genitori capiscono di aver fatto degli errori e vogliono rimediare). Quantomeno ho apprezzato la scrittura scorrevole e i tanti dettagli che non appesantiscono la lettura.
Potrebbe essere una lettura buona ma poteva anche dare molto di più.

INFO

Autore: Danila Passerini
Pagine: 170
Prezzo: € 15
Uscita: 1/02/2013
Genere: Narrativa
Casa Editrice: L’Erudita

TRAMA

Filippo ha sedici anni, un carattere ribelle, capelli lunghi e magliette sbiadite che non riesce a buttare via. La scuola è piena di luoghi comuni soprattutto da quando, dopo la Terza guerra mondiale, tutti si sono messi in testa che bisogna spendere la propria vita per gli altri, essere compassionevoli, buoni. E lui, il più bello della scuola, non ci sta. Ogni compagno è bersaglio di frecciatine non troppo velate e battute taglienti, un po’ per colpire i deboli, un po’ per non svelare la propria personalità e le proprie passioni amorose rivolte all’unica che non sembra subire il fascino del bello e cattivo. Ma la scuola è un luogo di formazione non solo didattica ma anche caratteriale e morale, la cui missione è accompagnare nella crescita i ragazzi perché diventino adulti acculturati sì, ma soprattutto critici, coscienziosi, consapevoli. E allora non rimane da fare che una cosa: punirlo. Quale castigo sarebbe più adatto per lui della punizione del romanzo? Filippo entrerà in un libro, vestendo i panni di un personaggio, e il suo scopo sarà quello di vivere la sua nuova vita senza cambiarne la trama, neppure di una virgola, pena il non ritorno.