Il canto di Natale di Charles Dickens
  • Personaggi 20% 20%
  • Worldbuilding 60% 60%
  • Fluidità 20% 20%
  • Cover 60% 60%
  • E il finale 30% 30%

Canto di Natale

Dic 9, 2013

Recensione: Ultimamente mi sento un pò polemica… sarà mica il tempo? Forse si, visto che ad agosto ho deciso di leggere un libro Natalizio.
“Canto di natale” è il classico dei classici da leggere almeno una volta nella vita. Perchè? Perchè parla di bontà, di sentimenti buoni e dell’incredibile cambiamento di un uomo duro.
Non è male come storia, un pò lento quando parla di tutte le sue considerazioni però…. è scritto in un modo così diverso da quello a cui sono abituata che ostia, prima di finirlo sono passati giorni! Non è quindi una lettura consigliata a tutti… 

INFO

Autore: Charles Dickens
Pagine: 98
Prezzo: € 9.90
Uscita: 1 ottobre 2010
Genere: Narrativa
Casa Editrice: Feltrinelli

TRAMA

È il più famoso tra i racconti natalizi scritti da Dickens. Una storia che ha avuto la capacità di attingere all’immaginario popolare e a sua volta plasmarlo con forza. Per esempio, il disneiano Paperon de’ Paperoni in inglese si chiama Scrooge McDuck, come l’“avaro cattivo e senza cuore” di questo racconto. Scrooge è talmente arido da rifiutare anche il calore del Natale, per lui solo una perdita di tempo e di soldi. Sarà il fantasma del suo ex socio Jacob Marley a visitarlo per primo. Poi sarà la volta di altri tre spiriti, che gli restituiranno in rapida sequenza la visione del suo Natale passato (di quando cioè lui era un bambino solo e triste), di quello presente (quello del suo contabile Cratchit e del figlio in predicato di morte per la mancanza di cure adeguate) e infine del Natale futuro, quello della sua morte, che verrà accolta con derisione e freddezza da tutti i suoi conoscenti. È in questo momento che il vecchio avaraccio si pente dei propri comportamenti e cambia registro, ravvedendosi e finalmente celebrando in modo adeguato lo spirito del Natale, con generosità e trasporto per gli affetti familiari.