- Personaggi 20%
- Worldbuilding 20%
- Fluidità 10%
- Cover 50%
- E il finale 10%
Col nostro sangue hanno dipinto il cielo
Recensione: Shun è un host, un accompagnatore Giapponese, proprio come una geisha.
Shun è un ragazzo giovane ma per la loro media e per il lavoro che fa è considerato ormai vecchio e con due ulcere, ormai alla fine della sua vita. Vanesio, chiuso e cinico, ci mostra un lato oscuro di Tokyo e dei vizi della natura umana ma con una forza incredibile, Eleonora Caruso ci racconta in poche pagine anche la parte buona e un pò sciocca del pensiero razionale.
Sarò probabilmente una dei pochi a valutare negativamente questa lettura. Il motivo? Tanti per la precisione.
Eleonora scrive molto bene e questo non lo si può mettere in dubbio. Riesce con le parole ad evocare quello che sta raccontando ed è un bene ma è anche una lettura casinista, piena di parole tipiche di quei posti ma che qui, risultano solo come paroloni difficili. Ce ne sono troppe, devo andare a leggere il loro significato ogni due righe e sono tutte in fondo alla lettura, così devo andare alla fine ogni volta o non leggerle direttamente e intuire il loro significato. Chissà, magari è solo il mio formato… se però è così anche per voi, battete un colpo e fatevi sentire (così non mi sento sola!).
Non mi ha nemmeno convinta tutta una serie di svolgimenti che riguardano Shun e le abitudini del suo nuovo amico Toru. Ogni volta che si parlava di una donna poi “capivo” che in realtà era un uomo. Le descrizioni avvenute sul treno mi hanno lasciato molta confusione e magari era quello lo scopo ma le ho trovate noiose e poco fluide. Ho indubbiamente apprezzato alcune parti (come la nonna francese e il buonismo ostinato di Toru) ma avrei preferito leggere qualche pagina in più e vedere incastrate bene tutte le cose.
INFO
Autore: Eleonora C. Caruso
Pagine: 40
Prezzo: € –
Uscita: 2014
Genere: Narrativa
Casa Editrice: Speechless Books
TRAMA
Shun ha 25 anni e vive in una Tokyo vanesia e spersonalizzata. Shun è un host, uno degli accompagnatori più richiesti del Parfume, locale frequentato da uomini e donne, giovani e non, in cerca di affetto, comprensione e una parvenza di amore. Shun finge di amare le proprie clienti, e loro pagano per questa illusione. L’incontro con il giovane Toru potrebbe cambiare la sua vita, ma Shun è stanco e la sua storia, per sua stessa ammissione, è una di quelle nelle quali non aveva perso niente né imparato niente. “La maggior parte delle storie finisce così”. La Tokyo di Eleonora Caruso è malinconica e affascinante nella sua crudezza, e rappresenta con disincanto e cinismo l’immaginario pop giovanile.