- Personaggi 80%
- Worldbuilding 85%
- Fluidità 90%
- Cover 70%
- E il finale 80%
Factory
Recensione: I libri per bambini possiedono una poesia e una crudezza, che spesso noi adulti ci dimentichiamo.
Come si spiega che, l’allveamento intensivo ed il rispetto per gli animali, sono cose da prendere in considerazione e che sono cose reali?
In nostro aiuto, arriva Scorza.
Un vecchio topo un pò scontroso, che visita la Factory con regolarità per mangiare a sazietà e stare al caldo durante i periodi freddi. Insieme a lui, c’è Vibrissa, la sua coscenza sempre un pò scomoda che passerà tutto il tempo a mettere i puntini sulle I e a fagli notare cose che lui, preferirebbe evitare.
Durante uno dei suoi soliti pasti, incappa in un problema di erogazione e finisce giù, tra le zampe delle mucche e dei vitelli. Da qui, partirà il suo viaggio alla scoperta dei segreti di questo posto immenso e senza nome.
Conoscerà A550, un vitellino dalla macchia bianca; B313, una maialina gioiosa; C707, una giovane pecora nera con il vello morbido. Questi tre nuovi amici, legheranno con l’aiuto del topo e svilupperanno sempre grazie a lui, una grande voglia di vedere il mondo. Ma la Factory li rende schiavi, e convincerli ad andare via da lì sarà estremamente difficile.
Faccio parte di quella categoria di persone, che mangia carne anche se adora gli animali.
Per certe persone, è impensabile questo mio modo di vivere perchè vedono questo tipo di alimentazione, come una cosa aberrante e in certi casi, anche contro natura. Poi c’è la branca di persone che preferisce rimaner ignorante, e non vuole sapere da dove arriva ciò che mangiano, in modo da evitare alla radice i sensi di colpa.
Alla fine ci sono io e quelli come me, che continuiamo ad aver un’alimentazione varia ma che cerca di rispettare l’ambiente che ci circonda.
Quando ho iniziato a leggere qusto libro, sapevo dove saremmo andati a finire.
Difficile non comprendere il senso etico di questa storia, e lo ammetto, ne avevo paura. Un pò perchè non volevo trovarmi per le mani una storia troppo semplice e riduttiva e un pò, temevo le ideologie sollevate poi da me.
Non mi voglio quindi soffermare sulla corretta alimentazione da seguire, non è il mio lavoro, ma ci tengo a sofferarmi sulla questione dell’esser coscienti di quello che si fa.
Scorza è un pò una parte di noi; ignoriamo volutamente certi meccanismi che ci circondano e anzi, spesso quando ci mettono davanti al naso le cose, rispondiamo “ed io cosa ci posso fare?”. Noi siamo lui, lui è noi.
Vibrissa è invece il nostro grillo parlante; cinica ma una nostra estensione. Lei è affilata e tentatrice, ma ha voce perchè siamo noi a dargliela.
Questa “coppia” ci mostra come sia importante cercare di rendere il mondo un posto migliore e che ogni vita va trattata con rispetto, anche se poi la sua fine, può risultare prematura e non necessaria per qualcuno.
Ottima lettura, anche se comunque con qualche remora per i più piccoli, perchè Scorza solleva domande a cui poi, bisogna rispondere e credo che non tutti i genitori, siano pronti a questo confronto.
INFO
Autore: Tim Bruno
Pagine: 192
Prezzo: € 16
Uscita: 12/05/2020
Genere: Narrativa, Ragazzi
Casa Editrice: Rizzoli
TRAMA
La Factory è uno stabilimento di animali sottoposti alla più grigia routine produttiva. Da molte stagioni Scorza, un ratto solitario, ha scoperto il modo di entrarvi, aprendosi un varco in una grata di ferro arrugginito. È così che riesce a rubare il foraggio destinato agli animali d’allevamento. La Factory è diventata la sua dispensa privata: cibo a volontà e tepore anche in inverno. Ma un giorno il ratto cade sul tapis roulant che riempie i trogoli e si ritrova muso a muso con A550, un vitello chiazzato da una macchia bianca proprio al centro della fronte. Scorza scopre così che quel corpo fumante di vapore è in grado di parlare e di provare emozioni. È l’inizio di un’amicizia e l’amicizia, si sa, fa la rivoluzione.