- Personaggi 65%
- Worldbuilding 60%
- Fluidità 85%
- Cover 65%
- E il finale 60%
Falce. Scythe – Arc of a Scythe – [ANTEPRIMA]
Recensione: Il Thunderhead è una macchina così intelligente e priva di sentimenti, che controlla il mondo in modo bilanciato e non permette più che qualcuno possa soffrire. L’immortalità non è più un sogno irrealizzabile, tutti possono ringiovanirsi all’infinito e resuscitare se qualcuno o qualcosa li uccide per sbaglio. Non esistono le malattie e la conoscenza è così alla portata di tutti, che la scuola viene fatta e seguita solo per una questione di routine, che mai è stata sradicata nell’uomo.
In un mondo dove la natura non ha quasi più potere e dove l’intelligenza artificiale ha pieni poteri, le Falci sono gli unici a vivere al di fuori delle regole e sono l’unico modo per morire veramente.
Citra e Rowan sono due adolescenti molto diversi, che per un modo o per l’altro si trovano a diventare apprendisti della stessa Falce.
Una cosa insolita, che ad alcuni non piace. Perchè le Falci sono al di sopra delle leggi di Thunderhead, ma hanno un loro codice da seguire, e l’amore verso qualcuno o preferenze di ogni tipo, sono infrazioni che costano caro.
Questo primo libro racconta di come questi due ragazzi, vengono presi come capri espiatori per una sociètà che porta ancora il seme dell’essere umano, fatto di corruzione e manie di onnipotenza. Citra e Rowan dovranno combattare contro se stessi e contro un mondo non ancora perfetto.
Sono estremamente combattuta.
Ho avuto modo di leggere questo libro in anteprima ed insieme a me, c’era anche Alice. Lei è stata più veloce, mettendomi così in uno stato di ansia e aspettative al limite della mia sopportazione.
Era tutto un “finiscilo che dobbiamo parlare” o “quando arriverai alla fine capirai perchè sclero“.
Più andavo avanti e meno capivo quello che diceva. In modo molto generale, questo libro si meriterebbe la sufficienza, perchè ha indubbiamente dei pregi che ho letto con piacere, ma non lo trovo il libro del secolo, perchè arrivata alla fine ho più domande che risposte.
Non sono quel tipo di lettriche che pretende di aver tutte le risposte e che non si vuole sbattere per cercare di scovarle da sè, ma trovo innaturale che io abbia più domande “tecniche” che di trama. Il mondo dove vivono i due ragazzi, non viene particolrmente raccontato e così, nemmeno la congrega delle Falci. Tutto quello che siappiamo, ci viene detto perchè serve in quel momento e non per permetterci di avere una visione più ampia.
Certo, abbiamo dei piccoli sprazzi di vita vissuta con alcune pagine dei diari di alcune Falci, ma nemmeno questo basta. Non c’è tecnica dei combattimenti ma nemmeno grandi scene di momenti vissuti, non sappiamo su che materiale gli apprendisti studino, se ci sono dei libri certificati o se ogni Falce decide in base alle sue preferenze e varie regole che potrebbero servire alla comprensione di un mondo “chiuso”. Non sappiamo nemmeno dove vadano a fare rifornimento di erbe per i veleni, e nemmeno come gestiscono le armi in loro possesso (se a tutti vengono date le stese o se una volta diventati Falci ufficiali possono prendere solo quello che vogliono).
Stranamente invece, ho apprezzato più le donne degli uomini.
Per chi mi conosce da un pò, sa che ho molti problemi con le protagoniste ma Citra (che per me ormai è Cita), è riuscita a farmi apprezzare un personaggio così poco convenzionale. Non che sia estremamente stravagante, ma non presenta molti tratti “femminili” e la sua durezza esteriore è in linea con i suoi pensieri ed il suo percorso psicologico avviene in modo graduale e sempre con una certa umanità.
Diciamo che l’ho trovata estremamente credibile, se non fosse per lo scivolone finale, dopo la confessione fatta a… ****.
Spezzo invece una lancia in fronte a Rowan, che è la mia delusione più cocente.
Ci sonopersonaggi che possono non piacere, quello va a gusto e sinceramente se parliamo dell’antagonista, il fatto che venga odiato significa che è un personaggio riuscito. Ecco, lui invece, per me è quello più finto sulla faccia della terra.
Mi rendo conto che ci voleva un secondo protagonista per porare avanti una storia come questa, ma dal primo momento che l’ho visto, ho provato un certo fastidio.
A prescidere da come lo guardo, lui per me avrà sempre un tabellone luminoso sopra la testa che riporta a lettere cubitali FALSOH.
Giusto per farmi un’idea, sono andata a vedere le trame dei successivi e… no, nessuno spoiler ma ho riso malissimo.
La sua crescita mi è sembrata forzata, viene fatto vivere come una macchina e ciò che lo smuove non ha assolutamente senso per una futura Falce. Ovviamente non posso dirvi se lo diventa o meno, però posso dire che da quello che ci viene detto, non rientrerebbe nelle linee guida. Così come Maestro Goddard, che però è una Falce. E suo nuovo mentore.
Le immagini su di lui però sono interessanti, perchè gli viene assegnata una fisicità degna di nota. Spero vivamente che nei seguiti vada meglio, altrimenti mi viene l’orticaria.
Altri personaggi di grande rilievo, sono pochini.
Abbiamo Maestro Faraday, loro primo mentore che cerca di vivere la sua vita di falce in modo dignitoso e privo di fronzoli inutili; Madame Marie, nuovo mentore di Citra, che ha una forza e una compassione meravigliosa; Maestro Goddard, nuovo mentore di Rowan e sarebbe meglio perderlo che trovarlo… più Falci di contorno, visti più o meno di sfuggita, senza aver poi tanti dettagli.
INSOMMA, la più grande lacuna del libro è la mancanza di veri dettagli e qualche cosa che si avvicina al trash da sopopera spagnola di quarto livello. Il resto è molto godibile ed interessante, vale la pena provare a leggerlo.
INFO
Autore: Neal Shusterman
Pagine: 360
Prezzo: € 20
Uscita: 19/05/2020
Genere: Fantasy
Casa Editrice: Mondadori
TRAMA
Un mondo senza fame, senza guerre, senza povertà, senza malattie. Un mondo senza morte. Un mondo in cui l’umanità è riuscita a sconfiggere i suoi incubi peggiori. A occuparsi di tutte le necessità della razza umana è il Thunderhead, un’immensa, onnisciente e onnipotente intelligenza artificiale. Il Thunderhead non sbaglia mai, e soprattutto non ha sentimenti, né rimorsi, né rimpianti. Quello in cui vivono i due adolescenti Citra Terranova e Rowan Damisch è davvero un mondo perfetto. O così appare.Se nessuno muore più, infatti, tenere la pressione demografica sotto controllo diventa un vincolo ineluttabile. Anche l’efficienza del Thunderhead ha dei limiti e non può provvedere alle esigenze di una popolazione in continua crescita. Per questo ogni anno un certo numero di persone deve essere “spigolato”. In termini meno poetici: ucciso. Il delicato quanto cruciale incarico è affidato alle cosiddette falci, le uniche a poter decidere quali vite devono finire. Quando la Compagnia delle falci decide di reclutare nuovi membri, il Venerando Maestro Faraday sceglie come apprendisti proprio Citra e Rowan. Schietti, coraggiosi, onesti, i due ragazzi non ne vogliono sapere di diventare degli assassini. E questo fa di loro delle falci potenzialmente perfette.