- Personaggi 20%
- Worldbuilding 30%
- Fluidità 20%
- Cover 60%
- E il finale 20%
Fiaba il Mago
Recensione: Ammetto che forse, non ho capito del tutto questo libro. Lo dico perché, il modo in cui viene scritto mi ha reso difficoltosa la lettura e quindi, ho passato più tempo a capire i tempi e chi parlava che ad assimilare il vero significato.
Come recita la trama “Non cercate virgolette di dialogo, non cercate simmetria o armonia, tutto in questo libro corre sul filo del ribaltamento delle regole, della logica e dell’abitudine non solo della lettura, ma anche della scrittura. Fiaba il Mago non mostra mai palmi accondiscendenti al lettore, non cerca approvazione, non desidera piacere.” ed effettivamente non ci sono ma è un tale guazzabuglio che sinceramente non mi ci sono trovata….
Fiaba è un Creatore e si cimenta in un’impresa particolare e folle, un pò come lui. Desidera creare tre cose fantastiche. No quattro ma tre, perché lui è per le cose dispari e non pari come lo era stato il padre.
Parte così una corsa, non del tutto cosciente, contro il tempo. Fiaba crede di poter vincere ma Tempo, è di altro avviso. Ce la farà? Arriverà alla fine? Forsesi o Forseno… Potrebbessere!
Le 224 pagine si snodano in un racconto, verso la fine anche doppio, tra la vita attuale di Fiaba ed altri personaggi che incontrerà sulla sua strada.
Una cosa, indubbiamente, mi è piaciuta molto.
Gli amici di Fiaba sono persone tutte diverse e tutte con problemi ma loro si uniscono, creano la loro bolla, la loro famiglia e questo dettaglio mi è piaciuto moltissimo!
INFO
Autore: Emiliano Billai
Pagine: 224
Prezzo: € 13
Uscita: 2014
Genere: Fantasy
Casa Editrice: LaPiccolaVolante
TRAMA
Racconta la storia della fata dalle ali di china che ha voluto trasformarsi in un Dio. Lo stile di scrittura è simile alle pennellate su un foglio bianco, su cui il protagonista crea un mondo a sua misura, perfetto nella sua imperfezione e nel suo essere dispari. Non cercate virgolette di dialogo, non cercate simmetria o armonia, tutto in questo libro corre sul filo del ribaltamento delle regole, della logica e dell’abitudine non solo della lettura, ma anche della scrittura. Fiaba il Mago non mostra mai palmi accondiscendenti al lettore, non cerca approvazione, non desidera piacere. Il suo intento è disegnare un mondo ideale, trasformare il suo Potrebbessere in esistente, camminare sul mondo consapevole che un disegno è illusione solo finché resta sulla carta, ma diventa reale non appena trasforma la vita o la morte delle persone.