- Personaggi 60%
- Worldbuilding 65%
- Fluidità 70%
- Cover 50%
- E il finale 65%
Il maestro
Recensione: Non ho mai letto qualcosa di Carofiglio e ad oggi non so se colmerò la lacuna, però devo dire che Il maestro è stata una lettura inaspettatamente intrigante.
Corrado Lazzari ad oggi è un anziano che non esce quasi mai di casa, con il carattere un pò burbero ma rispettoso. Un tempo però, fu il più grande attore del Novecento ma di quel tempo, ormai esiste solo il suo archivio ed i ricordi che giornalmente alimenta.
Il suo tempo è scandito da una routine maniacale, fatta di poche e semplici cose. Una giovane ragazza gli porta i pasti tutti i giorni ma una sera, qualcosa di diverso accade e da quel momento, in Corrado nasce il bisogno sempre più impellente di non rimaner più da solo.
Il Maestro è un personaggio geniale ma anche poco incline al contatto con il mondo. Nel corso della sua vita si è sempre e solo affacciato ad un tipo di vita e non conosce altro.
Lui recita, sempre.
Lo fa per se stesso ma anche per il resto del mondo. Lo fa anche quando è in casa da solo, non può farne a meno.
All’improvviso però arriva la giovane Alessandra, che con la sua curiosità riesce a scalfire l’indifferenza di Corrado. Tra i due c’è un precario avvicinamento, fatto di fiducia e domande scomode.
Sono personaggi completamente diversi ma anche molto simili. Ci sono molti punti comuni ma si sono trovati troppo tardi.
La storia è coinvolgente in un modo dolce ed amaro, che mi ha messo addosso una coperta di malinconia, cosa che provo raramente.
Il dubbio sul colmare le mie lacune, deriva dal fatto che per quanto sia poetica la storia, Carofiglio ha un tipo di scrittura che non mi porta ad essere felice e quindi, non la trovo adatta a tutti.
Questo è il tipo di storia che va presa un pò per volta e con una certa parsimonia. Ci vuole un periodo di “disintossicazione” anche se merita.
Quando l’allievo è pronto, il maestro appare
-detto Buddhista-
INFO
Autore: Francesco Carofiglio
Pagine: 154
Prezzo: € 16.90
Uscita: 11/09/2017
Genere: Narrativa
Casa Editrice: Piemme
TRAMA
Corrado Lazzari è stato il più grande attore del Novecento. Il volto della tragedia shakespeariana, l’interprete sofisticato e potente, acclamato dalle platee di tutto il mondo, è oggi un uomo solo. La fama, il successo, gli amici, tutto perduto.
Le giornate si inseguono, uguali, in un appartamento di un palazzo abbandonato nel centro di Roma. Corrado riordina l’archivio di una vita intera, giornali, fotografie, copioni, mescolando la fragilità del presente ai ricordi del passato: gli anni all’Accademia di Arte Drammatica, le tournée in giro per il mondo e il grande amore perduto per Francesca. Sembra che tutto debba continuare così, identico a se stesso, fino alla fine.
Poi un giorno arriva lei, e tutto cambia. Alessandra è giovane, poco più di vent’anni, e studia lettere con indirizzo teatrale, così dice al Maestro presentandosi. Timida e impacciata, cerca di entrare nella vita di Lazzari. L’iniziale ritrosia dell’uomo viene spazzata via dall’ansia di sapere della giovinezza. E attraverso le parole del teatro, quelle che hanno riempito la sua essenza, Corrado forse scoprirà, insieme con quella ragazza, il modo di accettare la propria caduta e di rendersi immortale nello stesso, perfetto istante. Francesco Carofiglio ancora una volta dischiude una realtà intima e universale, in cui l’esistenza assume un significato autentico solo nella condivisione dell’attimo, e nel legame con l’altro. Anche il più impensabile.