Josepha e la pozione dell'eterna giovinezza di Valentina Agosta
  • Personaggi 10% 10%
  • Worldbuilding 20% 20%
  • Fluidità 20% 20%
  • Cover 50% 50%
  • E il finale 10% 10%

Josepha e la pozione dell’eterna giovinezza

Feb 5, 2016

Recensione: Lo ripeterò fino alla morte, quando leggo un libro di un autore esordiente e self, non cerco mai “il pelo nell’uovo”. Figuriamoci, faccio io un sacco di errori ed editare non è il mio lavoro.
“Josepha e la pozione dell’eterna giovinezza” è stata una lettura particolarmente sofferta.

Josepha e la pozione dell'eterna giovinezza di Valentina Agosta_Cit

Non so quanto si riesca a vedere bene l’immagine ma bastano solo un paio di righe per capire la mia difficoltà. Si passa da una cosa all’altra senza bene capire cosa ci stia nel mezzo. Le descrizioni sono risicate e così insipide che sembrano quasi scritte da un bambino al suo primo tema. I dettagli scarseggiano, i salti temporali sono mischiati insieme e se tre secondi fa stavo leggendo di un passato, subito dopo mi ritrovo in un presente e non so nemmeno di quale personaggio, alcuni misteri vengono poi lasciati lì senza avere una risposta o banalmente semplificati.
Torniamo alla storia. SPOILER!!!
Questo libro racconta la storia di Sebastian Peter, un mago malvagio che vuole a tutti i costi creare la pozione dell’eterna giovinezza. Per raggiungere il suo scopo, con l’aiuto di un anello che lo porta in ogni luogo che vuole, raccoglie tutti gli ingredienti (e nel frattempo nessuno si chiede dove sparisca) ma l’ultimo, il più importante, non riesce a recuperarlo. Il cuore puro di un’umano.
Voleva uccidere la Preside della scuola, in modo da coronare il suo intento ma, fallisce (perchè?!) e solo in un secondo momento scopriamo che prima di pugnalarla, l’ha violentata (cosa c’entra poi, non si sa). Le gemelle infermiere della scuola, vedono tutto e salvano la donna e la seguono fino al momento in cui non partorisce. Poi lasciano il bambino ad una coppia di non-maghi. Sebastian sparisce e non si sa il perchè.
Passano degli anni e troviamo Josepha, che dopo aver parlato con un coniglio, scappa di casa e va nella scuola di magia per apprendere gli incantesimi. Ovviamente quando arriva, nessuno fa domande sulla sua presenza, la nuova preside non accenna al fatto che la stavano aspettando… nisba. Josepha entra e si ambienta subito (lei non sapeva di avere dei poteri prima dell’incontro con il coniglio eh..) e incomincia a seguire le lezioni (dove ovviamente eccelle). Dopo non si sa bene quanto tempo (a me sembravano due giorni ma pare fossero di più), Josepha ha un incontro ravvicinato con uno studente in una stanza che non avrebbe dovuto visitare. Indovinate un pò chi è il ragazzo? Sebastian!
Passano gli anni (quanti non si sa bene perchè c’è scritto 5 ma poi sono di più) ed incontriamo sempre Sebastian ma da ragazzino (e già ho i complessi temporali perchè se era ragazzino la prima volta che l’abbiamo visto, poi quando anni dopo ha incontrato Josepha ed ora torniamo indietro di pochi anni ma senza bene sapere a che cosa stiamo facendo riferimento….), probabilmente poco prima che incominci la scuola la prima volta che l’abbiamo incontrato, e scopriamo il momento in cui esplode in tutta la sua rabbia (e vediamo appunto quando elabora il suo piano per la pozione. Il che si collega a quello che ho detto all’inizio).
Passano poi gli anni (ormai ho un mal di testa allucinante) e ritroviamo Josepha adulta con i figli ed il marito. Dopo un tragico avvenimento, dove perde una delle due figlie, rifacciamo un passo indietro e scopriamo come ha incontrato il marito (per caso una sera, dove lei non sapeva di essere incinta e si amano da subito ed immensamente… capita a tutti così, ovvio, no?) e di come scoprono che….. meraviglia delle meraviglie, il papà del piccolo di Josepha e dell’uomo è la stessa persona.
Il seguito poi della storia è un continuo susseguirsi di cambi temporali ma il fine è che Josepha deve scoprire dove si nasconde la figlia e per farlo torna nella sua vecchia scuola, dove anche qui, tutti accettano il suo ritorno dopo solo due parole, con una specie di tranquillità che farebbe invidia a chiunque.
Alla fine Josepha affronta Sebastian per l’ultima volta ma lui sembra invincibile….. fino a che i suoi due figli (quello avuto dalla Preside e da Josepha) non si suicidano, troncando così ogni tipo di legame che lo legava ancora al mondo.
Non sappiamo come arrivano a questo lampo di genio (non basta un “pensandoci bene, il collegamento è così logico…”, non si più sviare a questo modo un colpo di scena così), non sappiamo perchè Sebastian non riesce ad uccidere la bambina, non abbiamo dettagli ne della battaglia e nemmeno di quello che è successo prima o dopo, viene semplificato tutto all’estremo peggio di un bigino condensato…
Insomma, i difetti sono così lampanti che non ho potuto far finta di nulla.
Sembra quasi che non abbia avuto editing (ma sono certa ci sia stato, devo averlo letto da qualche parte) perchè tutta la storia sembrano pensieri messi su un foglio pronti per essere ripresi e migliorati. Ma no, tutto questo è stato invece pubblicato alla modica cifra di quasi 5€….
Insomma…… NO!

INFO

Autore: Valentina Agosta
Pagine: 97
Prezzo: € 10
Uscita: 2016
Genere: Fantasy
Casa Editrice: Self

TRAMA

Un romanzo di genere horror-fantasy che parla di amore, magia, mistero e creature fantastiche, racconta l’amore di una giovane donna, una madre che farà di tutto per salvare la sua famiglia dalle forze del male, ma per tutto c’è un prezzo, per sconfiggere il male bisogna sempre rinunciare a qualcosa…