La terapia dei dolci di Susan Shapiro
  • Personaggi 60% 60%
  • Worldbuilding 60% 60%
  • Fluidità 60% 60%
  • Cover 50% 50%
  • E il finale 60% 60%

La terapia dei dolci

Ago 13, 2013

Recensione: Parliamone. Tutte noi abbiamo un problema di dipendenza e la maggior parte è colpa dei dolci. Quanti di noi riescono a resistere ad un dolcettino colorato e apparentemente godurioso? Ve lo leggo negli occhi, è una tentazione irresistibile… Ci sono però dipendenze e dipendenze, alcune sono solo frutto di una follia interiore, proprio come la nostra protagonista.
Una scrittrice di libri di aiuto che ha bisogno di aiuto… assurdo, no? E invece è così che va la vita della nostra Julia. Una donna fragile che si aggrappa a mille scuse per affogare i suoi problemi di abbandono. Fragilità o piccolezza personale? La linea è sottile, e lo è anche la mia capacità di tollerarla. All’alba della maggiore età è ancora legata in maniera bambinesca alla migliore amica come se fosse parte di se stessa, permalosa come solo un bambino di tre anni sa essere, intrappolata nella visione perfetta della figura smilza (che deve rimanere tale a tutti i costi)… Insomma, una persona che mentalmente non è mai maturata. Eppure, le basta entrare nel caos qualche mese, avere un’esperienza fugace fuori dal matrimonio e di colpo ecco la donna che avrebbe dovuto essere da qualche anno.
Scritto sicuramente bene e scorrevole ma ragazzi, sembra di leggere il diario di una ragazzina! 

INFO

Autore: Susan Shapiro
Pagine: 282
Prezzo: € 5.90
Uscita: 9/04/2013
Genere: Narrativa
Casa Editrice: Dalai Editore

TRAMA

Come può un’autrice cult di manuali di auto-aiuto perdersi in un bicchier d’acqua? Ebbene, è ciò che capita a Julia Goodman. Anni trentasette, girovita impeccabile e un’esistenza a suo modo perfetta: la carriera in decollo, un marito grande, grosso e appassionato, la migliore amica di sempre con cui scansare a braccetto ogni forma di dipendenza famigliare, l’analista-feticcio che da anni la redime da ogni vizio. E, last but not least, i suoi 58 chili di peso. Finché, di punto in bianco, tutti sembrano piantarla in asso. Jake vola a Los Angeles per i suoi doveri di regista, Sarah lascia Manhattan per il ruolo di moglie remissiva in Ohio, il dottor Ness trasferisce baracca e burattini in Arizona e i 58 chili soccombono sotto una montagna di dolci. O meglio, di cupcake, tortine ipercaloriche dalla glassa irresistibile. Così, tra indigestioni di zuccheri e tragicomici speed date con improbabili strizzacervelli, Julia imparerà a rinunciare agli affetti surrogati, continuando ad amare gli originali e rimanendo in piedi sulle proprie gambe. E – vittoria! – riconciliandosi con la bilancia giusto in tempo per il lancio del suo nuovo libro.