- Personaggi 40%
- Worldbuilding 60%
- Fluidità 30%
- Cover 50%
- E il finale 40%
Auschwitz. Ero il numero 220543
Recensione: Non è esattamente come mi aspettavo… Nel senso, anche qui, la trama ci trae in inganno. Quando l’ho comprato, mi aspettavo di leggere la storia di un uomo che, per scoprire di più, prende il posto di un detenuto ebreo per “sempre”. Invece, mi sono trovata tra le mani, un racconto storico, raccontato come se fossimo dietro uno specchio protettivo. NON voglio sminuire la testimonianza di Dennis, trovo che abbia avuto un gran coraggio e un grandissimo spirito di sopravvivenza. Sapere che una persona ha dovuto sopportare una cosa del genere, farebbe rabbrividire chiunque.
Però, voglio cominciare a leggere un libro e sapere almeno a grandi linee in cosa mi sto tuffando…
Se leggo “Inorridito dai racconti che ascolta, Denis è determinato a scoprire qualcosa in più. Così trova il modo di fare uno scambio di persone: consegna la sua uniforme inglese a un prigioniero di Auschwitz e si fa passare per lui. Uno scambio che significa nuova vita per il prigioniero mentre per Denis segna l’ingresso nell’orrore, ma gli concede anche la possibilità di raccogliere testimonianze su ciò che accade nel lager”, io PRETENDO di leggere di una persona coraggiosa che passa il suo tempo al posto del detenuto! Non certo qualche scambio di appena una notte… Non certo quello che ho trovato qui.
A parte questo, lo consiglio a tutti (lo sconsiglio invece a chi si annoia velocemente dato che, quasi tutto il libro tratta della guerra e non di Auschwitz).
INFO
Autore: Denis Avey
Pagine: 329
Prezzo: € 8.42
Uscita: 27/10/2011
Genere: Narrativa
Casa Editrice: Newton Compton Editori
TRAMA
Nel 1944 Denis Avey, un soldato britannico che stava combattendo nel Nord Africa, viene catturato dai tedeschi e spedito in un campo di lavoro per prigionieri. Durante il giorno si trova a lavorare insieme ai detenuti del campo vicino chiamato Auschwitz. Inorridito dai racconti che ascolta, Denis è determinato a scoprire qualcosa in più. Così trova il modo di fare uno scambio di persone: consegna la sua uniforme inglese a un prigioniero di Auschwitz e si fa passare per lui. Uno scambio che significa nuova vita per il prigioniero mentre per Denis segna l’ingresso nell’orrore, ma gli concede anche la possibilità di raccogliere testimonianze su ciò che accade nel lager. Quando milioni di persone avrebbero dato qualsiasi cosa per uscirne, lui, coraggiosamente, vi fece ingresso, per testimoniare un giorno la verità. La storia è stata resa pubblica per la prima volta da un giornalista della BBC, Rob Broomby, nel novembre 2009. Grazie a lui Denis ha potuto incontrare la sorella del giovane ebreo che salvò dal campo. Nel marzo del 2010, con una cerimonia presso la residenza del Primo ministro del Regno Unito, è stato insignito della medaglia come “eroe dell’Olocausto”.