La vita non dura un quarto d’ora di William A. Prada
  • Personaggi 10% 10%
  • Worldbuilding 10% 10%
  • Fluidità 20% 20%
  • Cover 20% 20%
  • E il finale 10% 10%

La vita non dura un quarto d’ora

Giu 22, 2013

Recensione: Prima di tutto, benvenuto nel mondo degli scrittori poco conosciuti William.
Ammiro le persone che decidono di uscire dal proprio guscio e decidono di pubblicare ciò che scrivono, anche se ora come ora, la possibilità di farsi conoscere, non è molta. Però, per qualche incredibile motivo, questo scritto è approdato nelle mie mani e quindi, posso dare una mia opinione.
Non mi è piaciuto. Per la precisione, ho fatto una faticaccia a finirlo, eppure sono poco più di 45 pagine.
Questo non è un romanzo, non è nemmeno un racconto breve… questa è una lettera ad una persona che non c’è più. L’idea è anche interessante. Non la condivido moltissimo perchè è una cosa molto personale ma è comunque uno spunto molto buono. Peccato però non sia stato sfruttato bene.
Certo, essendo molto personale, non si poteva spaziare un gran che ma avendo poi deciso di condividerlo con il mondo, sarebbe stato logico dargli una forma. Perché qui sta il punto, questa lettera non ha una forma. Parole messe insieme, senza un inizio ed una fine, saltelliamo da un argomento ad un altro e tutto diventa confuso. Mi sono fermata spesso cercando di riprendere il controllo, cercare un filo da seguire, il “Filo di Arianna” che però non esiste. Nella mente dello scrittore sicuramente c’è ma chi è al di fuori, fa fatica a trovarlo.
Quindi no, non lo consiglio. Troppa prefazione (inutile), troppa confusione nelle informazioni, troppo tutto.

INFO

Autore: William A. Prada
Pagine: 48
Prezzo: € 0.99
Uscita: 2013
Genere: Narrativa
Casa Editrice: Youcanprint

TRAMA

“Se una persona decide di scrivere a una persona che non c’è più, un motivo ci sarà”.
Con questa premessa si apre il nuovo libro di William A. Prada, che intende recuperare qualcosa dalle profondità del proprio passato. In fondo, perché le persone vogliono riscattare a tutti i costi certi momenti del passato? La risposta è semplice, ma quanti potrebbero quantificare materialmente queste mancanze? I più preferiscono straziarsi davanti a certi avvenimenti, per dire che tutto parte da qui, da questo presupposto, da queste frasi ad effetto che custodiscono sapientemente anche un piccolo fondo di verità apparente. L’autore, infatti, vuole deliziarvi con questo testo coraggioso, che sta tra la lettera scritta e la confidenza più intima. Nelle pagine che scorrono davanti agli occhi, si aprono spiragli, scenari che trovano le loro fondamenta all’interno di alcuni pensieri volanti, dove tutto è pervaso da un senso di magia, di ricordo, di paura e – perché no? – di amore più profondo. Dopotutto, la vita, per certi versi è come se fosse un camposanto di sentimenti e di emozioni che ruotano attorno a un infinito numero di parole da dire e da dirsi dopo la morte di chi rimane e di chi se ne va. Ma chi muore? Chi se ne va, anzi, chi rimane? Mentre tutto scorre così, fino all’immancabile finale a sorpresa. Un consiglio? Abbandonate ogni piccola teoria e ogni banale presupposto, e lasciatevi trasportare da questa piccola fiaba senza tempo.