Lullaby. La ninna nanna della morte di Barbara Baraldi
  • Personaggi 20% 20%
  • Worldbuilding 20% 20%
  • Fluidità 20% 20%
  • Cover 40% 40%
  • E il finale 20% 20%

Lullaby. La ninna nanna della morte

Feb 21, 2013

Recensione: Era da molto che volevo leggere questo libro. Ho da sempre una passione per i libri paurosi e questo mi sembrava promettere lunghi brividi. Come ci si fa influenzare da una bella copertina…
Questo libro è uno di quelli che considero tra i più noiosi del 2013 e siamo soltanto a Febbraio… Un’accozzaglia di storie che fanno fatica a stare unite, dove ti chiedi continuamente “Perchè”, dove ti chiedi dove sia questa Ninna Nanna e soprattutto, ti chiedi quale sia il filo che in teoria dovremmo seguire. Mi sono letteralmente annoiata con la ragazzina disadattata, Mi sono innervosita con lo scrittore represso e mi sono chiesta cosa centrasse in tutto questo la presenza della figlia di papà. Mi chiedo dove sia tutto quello che mi è stato promesso visto che non c’è traccia dell’orrore che è stato descritto nella trama. Poi si, degli omicidi ci sono, ci sono tradimenti, vicende losche ma sembra più un poliziesco.

INFO

Autore: Barbara Baraldi
Pagine: 232
Prezzo: € 12.75
Uscita: 8/02/2010
Genere: Horror
Casa Editrice: Castelvecchi

TRAMA

Una ragazzina fragile, un aspirante scrittore, un uomo alle prese con un’inquietante crisi personale e una madre soffocante. Tutti insieme, avvinti dall’orrore, si ritroveranno uniti da una catena di omicidi apparentemente inspiegabili e decisamente efferati. Sulla via della salvezza, soltanto una traccia di sangue che danza al ritmo di una ninna nanna mortale. Una musica ossessiva e un pugno di domande spaventose: cosa spinge una giovane studentessa a sprofondare in continue crisi di autolesionismo? È possibile uccidere nel nome della dea Ispirazione? Quale segreto è nascosto nel passato di quella che sembra una famiglia modello? Lullaby è una struggente melodia da cui non è possibile liberarsi, un incubo a occhi aperti, la macabra visione di un assassino prigioniero del suo stesso rituale.