Nella tela del tempo di Barbara Nalin
  • Personaggi 60% 60%
  • Worldbuilding 60% 60%
  • Fluidità 60% 60%
  • Cover 50% 50%
  • E il finale 60% 60%

Nella tela del tempo

Giu 23, 2014

Recensione: Melita vive lontano dalla famiglia difficile e fa un lavoro che le piace. Si sente molto fortunata e lavora con impegno fino al giorno in cui scopre o meglio, fino al giorno in cui il suo capo scopre che nel suo paese natale e per la precisione, la sua famiglia è in possesso di un mulino con una storia misteriosa.
Sarà proprio grazie a quello che Melita troverà se stessa e il suo scopo nella vita. Dopo misteri, omicidi e viaggi nel tempo, tornerà ad avere una vita serena ed una famiglia salda.

La storia di Melita è piena di mistero e sono felice di averla potuta leggere.
Nella tela del tempo è un racconto molto particolare e difficile da portare avanti ma è soprattutto diverso. Un particolare molto importante visto che in questi mesi, spopolano sempre gli stessi (e noiosi) generi.
Scritto in maniera scorrevole e abbastanza coinvolgente, senza troppi discori o paroloni difficili.

Ci sono però delle pecche che dopo un po’ non ho potuto più accantonare.
La prima e la più grossa è che dopo nemmeno metà libro, avevo capito che il colpevole era il maggiordomo e che tutti avrebbero vissuto felice e contenti. Certo, ormai tutti i libri si assomigliano un po’ e alla fine, sappiamo sempre come una storia finirà ma la bravura dello scrittore, sta nel farci arrivare alla fine e sorprenderci, come se quello fosse il nostro primo libro. Ci sono stati sicuramente dei colpi di scena mail finale era già nella mia mente.
Seconda cosa, Melita certe volte se ne esce con pensieri così insensati e poco profondi che lascia il lettore spiazzato. Certi punti ho dovuti rileggerli più volte perché credevo di aver letto male ma no, era tutto li, nero su bianco.
Terza ed ultima stoccata da dover dire, certi passaggi si perdono nel nulla… o nei viaggi del tempo. Come ho detto prima, il suo più grande pregio può anche essere il suo più grande difetto perché è facile passare da un all’altro. Anche in questo caso, ho dovuto leggere più volte dei pezzi e comunque, sentivo che mancava qualcosa, che arrivavano domande ma senza risposte. Non essendoci un seguito, non posso dire che posso sperare dopo e quindi mi ha rovinato di molto la lettura. Alla fine soprattutto, quando si svolge il momento topico, sopra la mia testa fluttuava un gigantesco punto di domanda. Perché? In che modo? E poi? Ma come? Mille e mille, senza ne capo e ne coda. Ci sono esagerazioni dove avrei preferito qualcosa di più semplice e veritiero e all’incontrario, punti così semplici da risultare troppo banali.

Trovo però che sia una lettura che meriti e quindi, se siete alla ricerca di qualcosa di alternativo, questo potrebbe essere la lettura giusta. Tenete presente però che ci sono delle lacune.

INFO

Autore: Barbara Nalin
Pagine: 332
Prezzo: € 2.99
Uscita: 2014
Genere: Narrativa
Casa Editrice: Self

TRAMA

Fantasia, mistero, giallo, sentimento sono gli elementi portanti del romanzo “Nella tela del tempo”, ma è il tempo la parola chiave di tutta la vicenda. Il tempo che sconvolge, che unisce, divide e poi riunisce. Il tempo che cambia anche gli affetti.
La vicenda inizia nel 2012 a Los Angeles, protagonista Melita, una giovane fotografa che viene inviata a Malta, nella sua terra d’origine, per fare un reportage di un corso che si terrà nel mulino appartenente alla sua famiglia, nell’isola di Comino. La missione ha un fine tanto velato quanto allettante: pare che il vecchio mulino custodisca un segreto legato ai Cavalieri di Malta, in particolare a delle tele che avrebbero il potere di cambiare la realtà a piacimento di che le utilizza. Tra continui incursioni temporali, tra passato e presente, il lettore si immergerà nel leggendario mondo dei Cavalieri di Malta, ne apprezzerà i valori portanti dell’antica società, valori che ancora oggi meritano rispetto e condivisione e che rappresentano, almeno in parte, la via d’accesso a quel mondo lontano e misterioso per i personaggi del XXI secolo. Romantiche storie d’amore e d’avventura che si intrecciano in tempi lontani e sentimenti che si riscoprono autentici e inalterati a distanza di secoli, patimenti e sofferenze disumane, amori che commuovono, misteri ed enigmi irrisolti. Come una mosca può intrappolarsi fino all’estremo nella tela di un ragno, così, così l’uomo può rimanere schiavo della tela del tempo, di un tempo non suo, estraniante e sconvolgente, che può condurlo alla definitiva scomparsa o alla sua rigenerazione.