Henry Joost e Ariel Schulman sono i due registi di questo film che sa di profezia.
In un periodo come il nostro, dove il web sforna giochi apparentemente innocui, Nerve racconta di come spesso le apparenze ingannano e come la decisione di ogni singola persona può cambiare la vita di un individuo.
Emma Roberts, che interpreta la protagonista Vee, passa dall’essere una ragazza patologicamente timida (che tra poco non riesce nemmeno a parlare con un ragazzo che non sia un suo amico) ad una ragazza quasi spericolata che accetta di farsi dare un passaggio in moto da un ragazzo che ha appena conosciuto. Il cambiamento arriva grazie a Sydney, che la definisce una persona al limite della noia. Per farle vedere quanto si sbaglia, Vee accede al gioco e la sfida comincia.
La sua prima missione consiste nel baciare uno sconosciuto ed è qui che entra in gioco l’affascinante Dave Franco, che interpreta Ian. Ogni cosa che i giocatori devono portare a termine deve esser ripresa e condivisa con gli spettatori (che a loro volta possono riprendere) in modo da convalidare tutto ed essere pagati, perché le sfide portano ad un guadagno e, più sono difficili, più la vincita è interessante.
Tra Vee ed Ian il feeling è immediato e gli spettatori, che se ne accorgono all’istante, vogliono nuovamente vederli insieme.
I due da quel momento fanno coppia e le sfide diventano sempre più audaci.
Tra atti di coraggio e atti di follia, non ci è ben chiaro perchè Ian voglia a tutti i costi proseguire nelle sfide ma Vee, che comunque rimane buona dentro, lo aiuta in ogni modo possibile (ricavandone su tutti i fronti).
Per partecipare a Nerve però, ci sono poche ma ferree regole, come “non parlare mai del gioco”, come in un fight club. È sottile la linea che divide il divertimento dalla tragedia.
Veniamo così a scoprire che chi non si attiene alla regola aurea del silenzio, viene inglobato dal gioco.
Come?
Ian è tra le persone che hanno “disobbedito”. Lui non gioca semplicemente per divertimento ma per sopravvivere. Anche Vee, dopo aver fatto lo stesso sbaglio di Ian ed un’altro giocatore, deve arrivare alla fine e vincere per essere nuovamente libera.
Le ambientazioni sono strepitose ed i dettagli fanno la differenza. Molto curato e molto coinvolgente anche per chi non conosce già la storia (come Regia, che è riuscito a venire con me).
Un film che fa riflettere perché il finale, anche se non particolarmente originale, stupisce e colpisce nel profondo.
Quanto l’opinione di una persona, messa insieme ad altre mille, può condizionare la vita di qualcuno?