Analisi sulle Morhn

by | Lug 4, 2020 | 2020, Eventi

Morhn_Descrizione del mostro_Primordia

Se chiudo gli occhi, riesco ancora a sentirlo. Il grido disperato di una creatura che ha perso ogni speranza, ma trattiene ancora un barlume di lucidità. Quanto basta per fargli provare un dolore devastante. È così che nascono le Morhn. Dalla carne, dalla vita, dal respiro. E trasformano tutto in ombra.

Come si fa a parlare di mostri?

Che logica si può nascondere dietro a degli abomini, che sentimenti possono avere al di fuori della rabbia o della violenza fine a se stessa?

Emettono dei lamenti strazianti, grotteschi e sono ricoperti dalla stessa melma nerastra che ci circonda, come una tenda caduta dal cielo dalla quale non riescono a liberarsi. L’odore è così forte che mi gira la testa. È l’ultimo stadio dell’infezione: la tua pelle è completamente ricoperta di scaglie nere, la vista si oscura e perdi il controllo. Inizi a vomitare liquame e bile, finché tutto finisce e diventi una di loro. Una Morhn.

Questi esseri non nascono così, prima di diventare mostri sono stati essere umani normalissimi.

Ci sono alcuni modi per contrarre il morbo, quello più comune è attraverso la melma che le Dhrek’Morhn hanno addosso. Questa cosa vischiosa deve entrare dalla bocca o negli occhi o nelle orecchie e raggiungere il cuore. Una volta arrivato lì, nulla ti può salvare ma se il cuore è ancora libero, solo una pietra nera può provare a salvarti. Sempre che funzioni.

Se si è ormai oltre la via della salvezza, prima di arrivare alla trasformazione definitiva, l’unica soluzione è un’arma imbevuta di magia. La morte, diventa un’amica.

Ma per tutti quelli che si infettano e non vengono fermati per tempo, arrivano ad essere delle Dhrek’Morhn e per questo livello di difficoltà, solo il fuoco di Drago funziona. C’è però un modo più semplice per uccidere una Dhrek’Morhn, se è stata infettata in modo innaturale, basta distruggere la pietra nera.

Una Morhn non è più umana, ma non è del tutto un mostro. A volte un barlume di coscienza rimane sotto lo strato di roccia e costringe quella che è stata una persona a guardarsi uccidere e distruggere ciò che incontra sul cammino. Porre fine alle sue sofferenze è un atto di pietà.

C’è poco e tanto da dire, sulle Morhn.

Sono esseri estremamente pericolosi anche per il fatto che perdono completamente ogni freno inibitore, ma sono sostanzialmente delle vittime anche loro.

Il morbo non si può prevenire sempre e guarire, non è certo senza l’aiuta dei guaritori ma anche la mancanza di pietre nere, che stanno all’origine di tutto, possono fallire.

Dapprima utilizzata solo dai maghi, è stata trasformata in qualcos’altro, un catalizzatore. La magia smise di essere appannaggio di chi nasceva con il dono e diventò di tutti. Bastava caricare una pietra e chiunque avrebbe potuto utilizzare l‘incantesimo al suo interno. Esaurita la sua funzione, la pietra si frantumava.

Ma con il potere è arrivata l’oscurità. Le persone hanno iniziato ad ammalarsi, ogni pietra consumata poteva significare nuovi contagi, nuove Morhn.

Vittime, volontarie ed involontarie.

Per chi si fa ammaliare dal potere e chi ne sente il rinculo. Le Morhn possono risultare orrende e affascinanti allo stesso tempo, solo gli animi più oscuri possono captare la loro feroce bellezza, indomabili e imprevedibili.

Morhn_Collage Aesthetic_Primordia
Primordia. L'alleanza 1 di J.A. Windgale

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