Abissi e incanto. The hidden society

The hidden society. Abissi e incanto di Ella Archer
  • Personaggi 40% 40%
  • Worldbuilding 70% 70%
  • Fluidità 60% 60%
  • Cover 80% 80%
  • E il finale 60% 60%

Abissi e incanto. The hidden society

Recensione: Lo scorso gennaio, ho scoperto Stelle e ottone di Jude Archer, e sono entrata nel mondo della Hidden Society.
I quattro libri che compongono questa saga, sono però scritti da quattro persone differenti che però spinte da un sogno comune, si sono unite sotto lo stesso cognome; Archer.
Abissi e incanto, è il secondo volume e dei personaggi precedenti, ci sono solo un paio di riferimenti.

Safira, la Perla del Palazzo Sommerso, è una giovane sirena che deve affrontare il rituale di passaggio per poter accedere al suo totale potenziale magico e per raggiungere la perfezione estetica che, per il suo popolo, è di vitale importanza. Non solo, per lei è estremamente importante la riuscita di questa cosa perché fin da quando è nata, ha una macchia sul collo che la rende estremamente imperfetta e perché è la figlia della Regina Partenope. Insomma, il suo Primo Sangue deve essere esemplare.
E invece.
Trova l’umano da sacrificare ma qualcosa va storto.
La macchia rimane al suo posto e i suoi poteri non aumentano.
Disonore.
Viene così esiliata dal suo stesso regno ma mentre viene cacciata, una maride le svela una frase che potrebbe salvarle la vita e forse, darle anche un po’ di speranza.
Safira trova asilo in un mondo che odia ma per sua fortuna, la casa che la accoglie è piena di persone bizzarre ma dal cuore grande.

Come dicevo, questo è il secondo libro.
Il terzo è appena uscito e l’ultimo, spero arrivi entro la fine dell’anno. Rispetto alla volta precedente, questa storia si svolge per le vie di Napoli e della Hidden Society, si sente solo una vaga presenza. Dato che Safira è una sirena e Aris, un giovane marinaio, tutta la storia si svolge in mare o appena lì vicino.
L’ho apprezzato come il precedente? No.
L’ho apprezzato anche solo la metà, di Stelle e ottone? No.
Non me ne vogliate ma Safira l’avrei affogata mentre era nella sua forma umana e Aris è un principe azzurro paraculo.

Safira ha passato tutta la sua giovane vita ad essere disprezzata dalla sua gente. La macchia che ha sul collo è uno sfregio alla loro passione per la perfezione, e anche se è vero che le giovani sirene ed i giovani tritoni raggiungono la perfezione solo dopo il Primo Sangue, lei sarebbe comunque dovuta morire appena nata. Però no, essendo la prossima erede al trono, la gente a malincuore ha chiuso un occhio. Fino al giorno del rito.
Viene scacciata, ripudiata dalla persona che sosteneva di amarla. Solo una giovane serva le dà una mano, anche a costo della sua vita. Fugge nel mondo degli umani, che ha sempre odiato e considerato come prede, con il desiderio di formare un nuovo legame con un umano e tentare una seconda volta il rituale. Perché vuole tornare dalla sua gente. La stessa che l’ha sempre trattata male. Mentre è lì, in “missione”, ha però il coraggio di sentirsi offesa quando un umano la tratta come un suo simile. LEI, LA PERLA DEL PALAZZO SOMMERSO, COME OSANO DARLE ORDINI. Io la affogo. Non solo vuole tornare in un posto che palesemente non l’ha mai accettata ma fa pure la primadonna.
Aris è una parentesi a mio avviso inutile. Ok, è il protagonista maschile e il ragazzo con sui Safira lega una seconda volta. Dovrebbe essere la nuova vittima per il rituale ma ovviamente, le cose non procedono come previsto, solo che come personaggio, fa più da spalletta. Tra l’altro, la scena con l’Idra (non posso dire cosa succede, sarebbe spoiler) è utile quanto un bastone nel deserto. Questa scena in particolare è stata messa solo per far sì che alla fine potesse succedere una cosa alla fine.
Con questo non voglio dire che il libro è brutto.
Ci sono molti personaggi secondari interessanti e l’ambientazione è molto evocativa, la storia si legge in modo scorrevole. Però ecco, ho apprezzato molto di più Camilla la vampira che Safira.
Non mi pento di aver preso il libro.

INFO

Autore: Ella Archer
Pagine: 420
Prezzo: € 24
Uscita: 24 settembre 2024
Genere: Fantasy
Casa Editrice: Il Castoro

TRAMA

Safira, la Perla del Palazzo Sommerso, si sta preparando al Primo Sangue, il rito che le permetterà di diventare una sirena perfetta e renderà la sua magia potente e completa. Deve solo uccidere un umano, poi il suo destino potrà finalmente compiersi. Ma quando il rituale non funziona, sua madre, la Regina Partenope, la esilia sulla terra, allontanandola per sempre dal regno. La sirena, ora nella sua forma umana, inizia a vagare per Napoli alla ricerca di un ragazzo speciale per provare a celebrare nuovamente il rituale. L’incontro con Aris, un giovane marinaio, sconvolge e distrugge tutte le certezze di Safira, portandola a interrogarsi anche su sé stessa. Quando la principessa si accorgerà di essere ormai innamorata di lui, potrà ancora ucciderlo?

Mostri in terapia

Mostri in terapia

  • Personaggi 70% 70%
  • Worldbuilding 50% 50%
  • Fluidità 60% 60%
  • Cover 80% 80%
  • E il finale 80% 80%

Mostri in terapia

Recensione: Cosa succederebbe se i personaggi letterari del passato, potessero accedere ad un percorso psicologico con professionisti del nostro tempo?
Con questa domanda, mi sono avvicinata al libro “Mostri in terapia” di Jenny Jagerfeld e Mats Strandberg e devo dire, che mi ha sorpreso molto.

In tutta onestà, pensavo fosse un libro differente.
Credevo ci fosse di mezzo un po’ di fantasy/fantascienza e tanto thriller ma in realtà, non esiste nulla di tutto questo. Oddio, un po’ di thriller sì, però poca roba.
La storia narra di una Psicologa scomparsa, e del progetto un pò particolare che stava seguendo. Il suo desiderio era quello di scrivere un libro con le trascrizioni delle sedute bizzarre che conduceva e che nel mondo della psicologia, avrebbero sicuramente avuto una certa utilità.
Ogni “capitolo” è dedicato ad un paziente. Vengono riportate le prime tre sedute, le considerazioni della psicologa e le email di una collega che l’aiuta con vari consigli e idee. In più, di tanto in tanto ci sono degli articoli di studi o di giornale che servono a spiegare una determinata patologia o condizione del paziente.
In soldoni, il libro sembra quasi più un manuale semplificato (motivo per cui qualcuno potrebbe trovarlo nel reparto di Psicologia e non in quello di narrativa).
Tutto molto interessante, però…

Non sono del campo e non so se i due scrittori lo siano, però mi ha disturbato moltissimo il fatto che dopo solo tre sedute, i pazienti siano già tutti pronti a cambiare i loro ideali. Arrivano, sbraitando che loro sono le vittime di una qualche situazione e che il mondo è crudele con loro, due secondi dopo dicono “sì signora Psicologa, il merda sono io ma ho capito e voglio cambiare”. Il percorso psicologico è sempre molto lungo e laborioso, qualche volta ci vogliono mesi per afferrare il vero problema e altrettanto tempo per iniziare a lavorarci veramente, mentre qui succede tutto nell’arco di un nulla.
Poi per carità, molto interessante la scelta dei pazienti.
Dottor. Jekyll, un’uomo imprigionato in un severissimo autocontrollo per soddisfare il volere di una società votata alla repressione.
Carmilla, una vampira secolare con un fortissimo desiderio di controllo verso la fanciulla che dice di amare.
Il mostro del Dott. Frankenstein, un essere ripugnante dal cuore immenso.
Dorian Gray, un giovane dalla bellezza che toglie il fiato ma con alle spalle un quadro che assorbe ogni sua bravata.
Sono personaggi disturbati, con una storia antica ma spesso ancora molto attuale. Molte cose che vengono riportate durante la seduta, potrebbero banalmente essere cose di quest’epoca ed è proprio questo uno dei motivi per cui sono arrivata alla fine del libro. Sono anche un viaggio guidato nei sentimenti della Psicologa, tra il suo rapporto difficile con il padre, la relazione con la moglie, con il suo stesso lato oscuro e quello tenero… Insomma, trovo che ci siano varie chiavi di lettura ma per quanto interessante, ci volevano almeno tre volte le pagine. Tutto sembra un pò slavato, troppo veloce.
Anche la parte thriller è molto border.
Ho consigliato questo libro ad un’amica e le ho detto che l’avrei tenuta aggiornata man mano e fino all’ultimo, i miei resoconti erano “ma il mistero, ndo sta?”. Poi, ad un certo punto, ecco svelato il mistero. Forse, leggendo la trama con più attenzione avrei capito molto prima ma non importa, alla fine è stato sorprendente e alla fine, non è questo il lato bello della lettura? A posteriori, devo dire che è stata una fine coerente.

INFO

Autore: Jenny Jägerfeld e Mats Strandberg
Pagine: 304
Prezzo: € 23
Uscita: 4 novembre 2021
Genere: Narrativa; Humor
Casa Editrice: Il Saggiatore

TRAMA

Notti gelide a Stoccolma, notti da menti malate. Una psicologa scompare all’improvviso. Nel suo studio, vengono ritrovate registrazioni, mail e appunti su quattro casi particolarmente interessanti: un dottore con una doppia personalità, una creatura mostruosa messa al mondo da un genio della medicina, un bellissimo dandy che sembra non invecchiare mai e una vampira psicotica. A sedersi sul lettino della psicologa, è evidente, sono stati quattro dei più noti personaggi della letteratura dell’orrore: dottor Jekyll, Frankenstein, Dorian Gray e Carmilla. Cos’hanno rivelato, durante le loro sedute? Quali demoni albergano nella mente di questi «mostri»? Da dove provengono le loro ossessioni e i loro delitti? Dove è finita la coraggiosa psicologa? Il libro di Jenny Jägerfeld e Mats Strandberg mescola psicologia e letteratura, scienza e cultura popolare, ci fa scoprire i più intimi pensieri dei mostri più famosi della letteratura. E ci aiuta a conoscere e curare altri mostri: quelli che, fuori dalle pagine, ci portiamo dentro ogni giorno.

Deep end

Deep end

  • Personaggi 75% 75%
  • Worldbuilding 60% 60%
  • Fluidità 80% 80%
  • Cover 40% 40%
  • E il finale 70% 70%

Deep end

Recensione: Ho scoperto Ali Hazelwood lo scorso anno, con The love hypothesis. Il teorema dell’amore.
In quel periodo stavo cercando qualcosa di poco impegnativo, qualcosa che semplicemente mi tenesse compagnia durante i viaggi per andare e tornare dal lavoro. Aspettative? Non troppo alte, visto che la copertina non mi faceva impazzire (sì, giudico molto l’estetica). Risultato? L’ho adorato.
Così recuperai Love, theoretically. La fisica dell’amore, e mi conquistò totalmente. Finalmente avevo trovato qualcosa di stimolante! Le storie avevano una trama (incredibile) e c’erano anche scene piccanti molto interessanti.
Poi passai a Love on the brain. L’amore in testa ed ebbi il primo cedimento.
Loathe to love you. Detesto amarti così? Odiato.
Bride? Non brutto ma dimenticabile (la scena scabrosa del nodo? Mi ha fatto ridere).
Insomma, cos’era successo? Avevo ormai aspettative troppo alte? Probabile.
Anche se su cinque titoli, più della metà non mi avevano fatto impazzire, a febbraio mi sono comunque buttata su Deep End.

Scarlett Vandermeer è una giovane tuffatrice che, dopo un incidente disastroso avvenuto durante una competizione, non riesce più a dare il 100%. Questo a lungo andare diventa un problema, perché il blocco mentale che si è creato, per quanto comprensibile, sta minando il suo futuro e quello della sua squadra. In più, vuole entrare a Medicina e sembra non riuscire più ad ingranare con lo studio. Insomma, una fissata con la perfezione, in totale stravolgimento.
Lukas Blomqvist è invece campione del mondo, capitano della squadra di nuoto, benvoluto da tutti e fidanzato di Penelope, capitano di Scarlett.
I loro due mondi si sono sempre trovati vicini ma non si sono mai toccati. Fino al giorno in cui Penelope non svela un segreto che a quanto pare, li accomuna.

Spoiler, ha deluso nuovamente le mie aspettative.

Il libro di base non è brutto, Ali Hazelwood scrive bene e in modo molto scorrevole ma le pare mentali di Scarlett, per quanto in parte siano comprensibili, ad un certo punti fanno venire l’orticaria.
Non ha avuto un’infanzia facile, il padre era uno stronzo fatto e finito ma dalla sua, aveva l’amore sincero della matrigna. Se metto su un piatto l’andamento della sua vita, non posso dire che sia stata un disastro. Non mi metterò a dire che è un’ingrata egoista frignona. Dirò solo che quattro schiaffini, sarebbero stati utili per farle vedere tutto il bello che la circonda ancora.
Lukas è di una pazienza quasi imbarazzante. Non privo di difetti, il bello delle figure maschili che vivono nelle storie di Ali sta proprio nella loro umanità, però Lukas rasenta la fantascienza. Pregio o difetto? Questo sta negli occhi di chi legge.

In generale, non sono entrata in sintonia con i personaggi e la rivelazione finale, mi ha lasciato un pò l’amaro in bocca.
Le scene hot? Quelle sono state la parte più interessante.

INFO

Autore: Ali Hazelwood
Pagine: 516
Prezzo: € 17
Uscita: 4 febbraio 2025
Genere: Romance
Casa Editrice: Sperling & Kupfer

TRAMA

Scarlett Vandermeer ha sempre nuotato controcorrente. Studentessa del terzo anno a Stanford, si sta concentrando sull’ammissione alla facoltà di Medicina mentre si riprende dall’infortunio che ha quasi messo fine alla sua carriera di tuffatrice dalla piattaforma. Non ha tempo per le relazioni – o almeno questo è quello che ripete a sé stessa. Anche Lukas Blomqvist vive di disciplina. Campione del mondo e capitano della squadra di nuoto, è così che vince medaglie d’oro e batte ogni record: massima concentrazione, a ogni bracciata. A prima vista, fuori dalla piscina, Lukas e Scarlett non hanno nulla in comune, se non la passione per l’acqua. Ma per pura combinazione, i due vengono a conoscenza di un «segreto» che condividono e che è difficile da ignorare quando finiscono a lavorare insieme allo stesso progetto di biologia. E così, mentre la pressione per le Olimpiadi cresce, anche l’attrazione tra loro aumenta. Stare lontana da Lukas diventa impossibile e Scarlett si rende conto che il suo cuore potrebbe affondare in acque pericolose…

The Boy Next Door

The Boy Next Door

  • Personaggi 75% 75%
  • Worldbuilding 60% 60%
  • Fluidità 80% 80%
  • Cover 70% 70%
  • E il finale 65% 65%

The Boy Next Door

Recensione: Il tempo che è passato dalla mia ultima recensione è talmente tanto, che quasi non mi ricordo come si fa.

Vi Keeland è una delle autrici che più mi fa ridere, per quanto riguarda i romance. Solo con lei riesco ad arrossire come una scolaretta e per un vero e proprio senso di divertimento. Spesso, riesce a risollevarmi l’umore.
Anche con questa lettura, seppur con qualche riserva.

Valentina è una madre divorziata di trentasette anni, che ancora non riesce a rimettersi in pista. A due anni dal divorzio, trovare il coraggio di uscire con qualche uomo pare una cosa troppo difficile e solo grazie alla sua amica del cuore Eve, che la spinge a fare qualcosa di nuovo, conosce Donovan620 su un’applicazione di incontri.
L’alchimia tra i due nasce all’istante e per Val sembra aprirsi un nuovo futuro fatto di belle promesse ma, quando finalmente si deciderà ad incontrare dal vivo questo interessante pretendente, si dovrà scontrare con tutti i suoi dubbi e tutte le credenze con cui è cresciuta.
Ci sarà una possibilità di vittoria?

Come dicevo, Vi Keeland cammina spesso sul filo di un rasoio.
Le sue storie fanno sempre arrossire e anche se qualche volta assomigliano più a della narrativa di fantascienza, dato che qui gli orgasmo piovono a mazzi, riesco sempre ad apprezzarle. Non sono solo tipo da Dark Romance… In più, le storie sono spesso divertenti ma hanno anche una parte seria, che fa riflettere.

Donovan620 è un uomo più giovane di Val di dodici anni e per lei, questa gran differenza sembra insormontabile.
Da un lato capisco le sue remore, dato che il figlio ha quasi la sua stessa età, eppure tutta la storia è un percorso sull’accettazione (o meno) di quello che ci rende felici e del fatto che se non fai male a nessuno, quello che la gente pensa di te non dovrebbe importarti. Parla anche del fatto che non saremo mai in grado di conoscere veramente le persone che ci circondano e che un amore che all’esterno sembra perfetto, potrebbe non esserlo.
Donovan (che poi si chiama Ford), è un tipo molto divertente e piacente. Mi è dispiaciuto molto per la sua storia, tutt’altro che rosea. Per tutta la durata della lettura, mi ha sempre fatto una gran tenerezza perché vive dell’amore perfetto che solo un ragazzo giovane può effettivamente provare. Forse però, il suo difetto è proprio questo, il fatto di non riuscire a capire che al mondo potrebbero esserci persone che vivono questi sentimenti in modo diverso e che ancora più diversamente, elaborano l’abbandono. Val deve combattere con tante credenze e con il fatto che l’ex marito l’ha tradita con una donna molto giovane. Per chi è insicuro e ha avuto a che fare con qualche manipolatore, il processo di guarigione è lungo e tortuoso.
A Val però un paio di ceffoni glieli avrei tirati volentieri. Una cosa che mi ha mandato spesso fuori di testa è il fatto che considera Donovan un ragazzino. Possiamo normalizzare che a venticinque anni, uno è ormai adulto? Per favore!

Comunque sia, per quanto ci siano dei punti che insomma, mi ha fatto molto piacere leggerlo. Considerando la difficoltà che al momento ho, il fatto che l’abbia finito in meno di una settimana vuol dire molto.

INFO

Autore: Vi Keeland
Pagine: 325
Prezzo: € 12.90
Uscita: 4 agosto 2020
Genere: Romance
Casa Editrice: Sperling & Kupfer

TRAMA

Dopo aver trascorso quasi vent’anni dedicandosi al marito e al figlio, la trentasettenne Valentina si ritrova divorziata e spaventata all’idea di rimettersi in gioco in amore.
Così, per scuoterla dal suo torpore sentimentale, la sua migliore amica decide di iscriverla a un’app di dating. Ed è lì che Valentina conosce un ragazzo più giovane, con il quale scatta un’intesa inaspettata. Quando decide di incontrarlo di persona, rimane però senza parole: si tratta di Ford, il venticinquenne che possiede una casa delle vacanze accanto alla sua, a Montauk. A quel punto, terrorizzata dagli anni che li separano, la donna scappa subito a gambe levate.
Tuttavia, Ford non si arrende. Dopo un corteggiamento serrato, riesce a convincerla a lanciarsi in un flirt estivo bollente. Ma, con la fine dell’estate imminente, Valentina e Ford si troveranno di fronte alla scelta più difficile: continuare a stare insieme o permettere alla differenza d’età di essere d’ostacolo al loro futuro insieme?

La casa della morte

La casa della morte

  • Personaggi 30% 30%
  • Worldbuilding 50% 50%
  • Fluidità 70% 70%
  • Cover 70% 70%
  • E il finale 35% 35%

La casa della morte

Recensione: Amanda e Josh sono fratelli, rispettivamente di dodici e undici anni, e si stanno per trasferire nella casa ereditata dopo la morte di un lontano prozio.
Cascata Tenebrosa, paesino dalle tinte tradizionali e stranamente silenzioso, sembra non piacer molto ai due ma l’inaspettata fortuna è troppo allettante per i loro genitori, quindi tocca inscatolare tutto e salutare gli amici di sempre.
Tra i capricci insistenti di Josh, gli strani comportamenti da parte del loro vecchio cane e le “allucinazioni” di Amanda, la permanenza non è facile. Siamo però sicuri che tutte le stranezze, siano solo il frutto della stanchezza e del cambio di routine?
«Una volta abitavo in questa casa…»

Per questa lettura devo obbligatoriamente incolpare Yotobi. Nel luglio 2023 decide di parlare dei primi 62 titoli dei Piccoli Brividi ed io, che da bambina non leggevo una fava ma da adulta sì, ho improvvisamente sentito il bisogno di recuperarli. Tutti.
Questo è il primo titolo.

Trovo che non ci sia poi molto da dire, si tratta di una storia dell’orrore per bambini, che ha uno sviluppo veloce e poche spiegazioni.
Marchio ormai noto della serie.

Amanda e Josh sono nati e cresciuti nella stessa casa, pensare quindi di doversi trasferire lontano dagli amici e da ciò che conoscono bene, è un trauma difficile da gestire. Il cambio dei punti fermi è una grande cosa e ci sta che qualcuno non la prenda benissimo. Vuol dire anche salutare, spesso per sempre, gli amici storici perché poi si è troppo dipendenti dai genitori per riuscire a vederli in tutta tranquillità. Inoltre, il maniero anche se è molto grande, risulta sinistro e freddo… come se dentro ci vivessero dei fantasmi. Ed è proprio uno di loro che Amanda vede, ma che inizialmente scambia per un semplice intruso.
Colta dalla paura, chiama i genitori ma nessuno le crede. Eppure lei è sicura, irremovibile. Daltronde, come si può scambiare un mucchio di lenzuola per una bambina e viceversa? Sembra che invece sia così.
Pare si sbagli anche sui loro nuovi amici, che inizialmente sembravano minacciosi ma che alla fine, risultano esser tutti simpatici. Forse.
Anche il comportamento strano del cane, che improvvisamente sembra molto interessato al cimitero e abbaia a tutti, sembra che sia assolutamente in linea con i grandi cambiamenti avvenuti. Chissà.
I cambiamenti hanno bisogno di tempo per esser assorbiti e superati.
Se però, si accelerano gli avvenimenti?
Tipo il mio odio per Amanda.
Lo so, è una dodicenne e non posso seriamente arrabbiarmi con una ragazzina che si incaponisce su qualcosa, ma le sue lamentele del “eh ma io ho visto qualcuno, DOVETE credermi, so di non essere pazza” quando poi nessun’altro vede le stesse cose, ad un certo punto mi hanno sfinito. E annervato. Non capisce che in quel modo i genitori la ascolteranno sempre meno (e li capisco).

Comunque, quello che succede tra la fuga del cane, il suo ritrovamento e la fine del libro, si svolge ad una velocità quasi mistica e le risposte che otteniamo sono pari a zero. So che non dovrei mettere a confronto questo titolo con altre cose che leggo abitualmente e che il target è ben lontano dal mio ma, seppur a malincuore, devo dire che è stato “difficile” arrivare alla fine.

INFO

Autore: Robert L. Stine
Pagine: 182
Prezzo: € 6.56
Uscita: 10 maggio 2016
Genere: Horror
Casa Editrice: Mondadori

TRAMA

Eravamo alla metà di giugno, eppure il cortile era ricoperto da un soffice tappeto di foglie morte che si sbriciolavano sotto i piedi, man mano che risalivamo il viale verso la casa, con uno scricchiolio che non esiterei a definire sinistro…

The love hypothesis. Il teorema dell’amore

The love hypothesis. Il teorema dell’amore

  • Personaggi 85% 85%
  • Worldbuilding 80% 80%
  • Fluidità 95% 95%
  • Cover 75% 75%
  • E il finale 90% 90%

The love hypothesis. Il teorema dell’amore

Recensione: Olive è una dottoranda in Biologia, intelligente e dal cuore grande. Così grande, che per convincere la sua migliore amica che Jeremy non le interessa più, bacia la prima persona che incontra in corridoio, facendola passare per la sua nuova frequentazione. Peccato però che la vittima sia nientemeno che il bel tenebroso Adam Carlsen, giovane professore odioso.
Eppure, anche se la sua reputazione lo dipinge come un essere senza un briciolo di empatia, una volta capito le motivazioni del disastroso piano di Olive, decide di aiutarla. Anche perché anche lui ha bisogno di una mano e dato che hanno fatto trenta per lei, perché non approfittarne e fare trentuno con lui?
Faranno credere a tutti di essersi fidanzati.
In fondo, non potrà esser poi così difficile fingere per qualche settimana? Condividere un caffè una volta a settimana per tenere in piedi la messa in scena, sorridersi, condividere un po’ di spazio personale l’uno con l’altro.
No?

«Perché me lo chiedi?»
«Mi sembra una cosa che dovrei sapere.»
«Perché?»
«Perché se qualcuno cerca di capire se stiamo davvero uscendo insieme, potrebbe essere una delle prime domande che mi rivolge. Tra le prime cinque, di sicuro.»
La studiò per qualche secondo. «Ti sembra uno scenario probabile?»
«Più o meno quanto fingere di uscire con te.»
Adam annuì, come se ammettesse il suo punto di vista. «Okay. Il nero, credo.»
Lei sbuffò. «Figuriamoci.»
«Che cosa c’è di male nel nero?»
«Non è nemmeno un colore. Non è un colore, tecnicamente.»
«Sempre meglio del verde vomito.»
«No.»
«Sì invece.»
«Be’, si adatta alla tua personalità da rampollo delle tenebre.»
«Che cosa vuol dire…»
«Buongiorno.» La barista sorrise allegramente. «Che cosa posso servirvi oggi?»
Olive fece segno a Adam di ordinare per primo.
«Caffè.» Le lanciò un’occhiata prima di aggiungere timidamente: «Nero».
Olive dovette chinare la testa per nascondere un sorriso ma, quando lo guardò di nuovo, vide che aveva curvato l’angolo della bocca.

Non sono una grande appassionata di commedie romantiche ma quando c’è il cambio di stagione o quando sono particolarmente stressata, trovo siano perfette.

Olive è il classico esempio di come sia sottile la linea tra l’amore verso i propri amici e le pessime scelte. Far finta di uscire con qualcuno per convincere la tua amica nell’uscire con una tua ex frequentazione di cui non ti importa veramente più nulla, credo sia una cosa super carina ma andare alla cieca, denota uno scarso amore per sè stessi.
A parte tutto, strano ma vero, trovo Ol un personaggio privo di difetti e anzi, mi ci sono immedesimata molto, soprattutto la questione spinosa che viene fuori con Tom (un ricercatore e amico di Adam). Mi è piaciuto di come pian piano, cerchi di trovare un punto di incontro con Adam e di come tra i due nasca effettivamente un’amicizia. Mi hanno fatto molto ridere le situazioni imbarazzanti (come la crema solare) e i loro (finti) battibecchi sui gusti l’uno dell’altro.

«Non sopporto il cioccolato.»
Olive lo fissò e scosse la testa incredula. «Dici sul serio? Odi tutto ciò che è delizioso, adorabile e confortante?»
«Il cioccolato è disgustoso.»
«Tu vuoi unicamente vivere nel tuo mondo buio e amaro, composto di caffè nero e bagel insulsi con insulsa crema di formaggio. E, ogni tanto, patatine con sale e aceto.»
«Sono chiaramente le tue preferite…»
«Non è questo il punto.»
«E sono lusingato che tu abbia memorizzato le mie ordinazioni.»
«Aiuta il fatto che siano sempre uguali.»
«Almeno io non ho mai ordinato un Unicorn Frappuccino.»
«Era squisito. Aveva il sapore dell’arcobaleno.»
«Cioè dello zucchero e del colorante alimentare?»
«Le mie due cose preferite nell’universo.»

Ma poi

Domenica il cellulare le squillò mentre correva sul tapis roulant della palestra. Quando il nome di Adam comparve in cima allo schermo, si affrettò a leggere. Soltanto che non c’era molto da leggere: era l’immagine di un’enorme bevanda in un bicchiere di plastica, sormontata da quello che sembrava un muffin. La didascalia recitava orgogliosamente FRAPPUCCINO ALLE SPEZIE e, sotto, un messaggio.
ADAM: Credi che riuscirò a portarlo di nascosto sull’aereo?
Lei sorrise come un’ebete.
OLIVE: La Transport Security Administration è nota per l’incompetenza.
OLIVE: Anche se forse non fino a questo punto?
ADAM: Peccato.
ADAM: Vorrei che tu fossi qui, allora.
Olive continuò a sorridere per molto tempo. Poi, quando si ricordò del casino in cui si era messa, tornò seria e sospirò

Sono un tripudio di cuorici ed unicorni.
Frecciatine, sorrisi e tanta tolleranza verso qualcosa di diverso. Anche molto sostegno, ma non di quello dove “andrà tutto bene”. E’ l’esserci concretamente, senza indorare la pillola ma comunque cercando di comprendere ed essere di sostegno.

La cupezza di Adam a parere mio è un tema molto interessante.
Per tutto il campus è temuto dai sottoposti e osannato dai professori perché è bravo e metodico. Lui è l’unico a far piangere i dottorandi alla velocità della luce, pretende la perfezione e non gli importa se non lo sopportano (nemmeno se ne accorge). Per lui la scienza deve esser fatta in modo rigoroso e basata sui fatti.
Faccio il mio lavoro. Che non è dare riscontri piacevoli o alimentare l’autostima degli specializzandi del dipartimento. Il mio compito è formare ricercatori rigorosi che non pubblichino porcherie inutili o dannose, capaci di ostacolare il nostro settore. Il mondo accademico è pieno di pessima scienza e di scienziati mediocri. Non me ne frega niente di come mi vedono i tuoi amici, purché il loro lavoro sia all’altezza delle aspettative. Se vogliono arrendersi quando qualcuno dice loro che non lo è, allora facciano pure. Non tutti hanno ciò che serve per essere scienziati, e quelli che non ce l’hanno vanno eliminati.
Un pò duro, non lo nego, però è difficile non appoggiare queste parole. Se penso a cosa c’è nel mondo accademico quasi quasi mi viene da dire “più Adam per tutti”.
Perché il suo modo di fare denota comunque una grande passione in quello che fa, lui si dedica anima e corpo in questo ed in cambio pretende lo stesso dagli altri.

Menzione speciale anche a Malcom e Anh, che sono i migliori amici di Ol e che sono anche la sua famiglia.
L’unico difetto che ho trovato, secondo me è l’epilogo. Un pò meh rispetto al resto.

INFO

Autore: Ali Hazelwood
Pagine: 326
Prezzo: € 15.90
Uscita: 21 giugno 2022
Genere: Romance
Casa Editrice: Sperling & Kupfer

TRAMA

Dottoranda in Biologia, Olive Smith crede nella scienza, non nell’amore. Non le è mai importato granché di avere una relazione e di sicuro non le importa di Jeremy, un ragazzo con cui è uscita un paio di volte in tutto. Si dà il caso, però, che lui piaccia da morire alla sua amica Anh, ed è proprio per convincere quest’ultima che Jeremy appartiene al passato che Olive una sera bacia il primo ragazzo incontrato in laboratorio, fingendo che sia il suo fidanzato. Costui, però, si rivela essere Adam Carlsen, giovanissimo professore sexy, noto per comportarsi sempre da tiranno con tutti. Per questo Olive rimane a bocca aperta quando lui accetta di reggerle il gioco con l’amica, rivelandosi una persona affascinante e gentile. All’improvviso, un appuntamento finto dopo l’altro, il mondo di Olive viene stravolto, tanto che è costretta a mettere il suo cuore sotto un microscopio e ad analizzare i suoi sentimenti per Adam. Riuscirà a comprendere che il teorema dell’amore non segue alcuna dimostrazione?