Nessundove. Neverwhere

Nessundove. Neverwhere

Nessundove di Neil Gaiman
  • Personaggi 70% 70%
  • Worldbuilding 80% 80%
  • Fluidità 50% 50%
  • Cover 65% 65%
  • E il finale 60% 60%

Nessundove. Neverwhere

Recensione: Ci sono storie e storie.

Ci sono quelle che filano senza nessun problema e ci sono quelle che arrancano. Ci sono quelle banali, che leggi in un soffio e che ti lasciano molto poco, poi ci sono quelle intricate che devono esser lette con concentrazione, e che potrebbero esser delle rivelazioni. Ci sono momenti giusti o momenti sbagliati. Ci sono scrittori che sanno fare il proprio lavoro, e quelli che il lavoro dovrebbero cambiarlo.

Poi c’è Gaiman.

Nessundove è un libro che staziona nella mia libreria da molto tempo, complice un pò il fatto che provai un profondo amore per Stardust ma che odiai un pò troppo Il figlio del cimitero. Nei suoi confronti sono sempre stata un pò indecisa. Con questa veste però, ho deciso di prendere la palla al balzo e poi, vogliamo mettere l’idea di veder delle tavole dedicate alla storia?

Richard Mayhew si è trasferito da poco a Londra, apparentemente senza troppi scossoni nella sua vita. Ha un lavoro abbastanza sicuro e tranquillo, una fidanzata che non sembra voler scappare via, degli amici e in generale una vita pacata. Certo, non contiamo troppo la sua passione per i troll dalla chioma fosforescente… Poi però, manda tutto in malora per prestare soccorso ad una giovane ragazza, che porta inizialmente a casa sua. Quel gesto di cavalleria, cambierà la sua intera esistenza.

Lady Porta (un nome un programma) aprirà le porte (vi prego, non uccidetemi per questo gioco di parole insolitamente stupido) di un mondo sotterraneo di cui solo pochi sono a conoscenza, portando Richard a vivere una serie di oscure avventure. Avremo modo di conoscere esseri maestosi ma anche di creature malvage, impareremo ad apprezzare le diversità di tutti, vedremo una Londra assolutamente strabiliante, anche grazie alle tavole presenti nel nuovo volume.

La moltitudine dei personaggi e di intrighi, mi ha costretto a rileggere più volte alcuni passaggi, in modo da ricollegare alcuni fili. In generale, non è una cosa che amo fare, ho sempre l’impressione di perdere tempo prezioso e poi, in certi momenti mi sembra quasi che l’autore non sia stato in grado di esser abbastanza bravo nel raccontare qualcosa. Lo posso perdonare per l’aria cupa di tutta la storia, che apprezzo moltissimo e “l’impegno” nel cercare di non basare proprio tutto sui clichè (tipo la storia d’amore, che a parere mio ci stava come i cavoli a merenda qui).

Mi è piaciuto anche il fatto che Richard abbia apprezzato le stranesse vissute, un pò come quando in Animali fantastici Jacob Kowalski dice che anche lui vorrebbe essere un mago. Non importa quante volte siano stati vicini alla morte, la bellezza di tutto il resto sovrasta i problemi..

INFO

Autore: Neil Gaiman
Pagine: 456
Prezzo: € 15
Uscita: 4/05/2021
Genere: Fantasy
Casa Editrice: Mondadori

TRAMA

Richard Mayhew è un giovane uomo d’affari londinese, una persona di buon cuore e dalla vita prevedibile che si districa quotidianamente tra i capricci dell’ambiziosa fidanzata Jessica e le pretese del suo capo. Ma tutto cambia quando, per strada, si imbatte in una ragazza ferita e decide di aiutarla portandola a casa con sé. Un atto di gentilezza, che lo catapulterà in un mondo fantasmagorico di cui mai avrebbe sognato l’esistenza. Perché sotto le affollate strade di Londra si cela una città parallela popolata di mostri e di santi, di assassini e di angeli, cavalieri in armatura e pallide fanciulle vestite di velluto: le persone che sono precipitate nelle fenditure del mondo. Ora Richard è uno di loro, e deve imparare a cavarsela in quell’universo di ombre e fantasmi che gli appare insieme stranamente familiare e assolutamente bizzarro. Un insolito destino lo attende laggiù…

Il ritratto di Oscar Wilde

Il ritratto di Oscar Wilde

Il ritratto di Oscar Wilde
  • Personaggi 70% 70%
  • Worldbuilding 90% 90%
  • Fluidità 80% 80%
  • Cover 90% 90%
  • E il finale 80% 80%

Il ritratto di Oscar Wilde

Recensione: Non ho una vasta conoscenza su Oscar Wilde, faccio parte di quella piccola categoria di persone che non ha letto praticamente nulla, anche se in bagno (luogo dedicato ai classici) ho un paio di suoi lavori (e il principe felice, uno dei suoi rari racconti che ho letto ma che ho amato). 

Quando mi è stato chiesto se volevo partecipare all’evento, non ho potuto non accettare. Un pò per la bellezza di questa versione, la cover è veramente spettacolare e immagino che all’interno sia curato allo stesso modo, un pò perchè è sempre più comodo aver un volume che comprende tante storie, piuttosto che averne mille in edizioni differenti (no, non ho la mania delle edizioni tutte dello stesso formato però facendo così, taglio la testa al toro).

Comunque, data la mole del libro, ci era impossibile fare una recensione comprensiva di tutto. Va bene che qui siamo tutti lettori più o meno accaniti, ma la maratona ha un certo fascino solo per i primi giorni, poi diventa una palla. Abbiamo deciso di suddividerceli, e indovinate cosa ho scelto (a sentimento)? 

Ravenna; una poesia che Oscar Wilde compose nel marzo del 1877 e pubblicò nel 1878.

Ora, apprezzo moltissimo che lui si sia fatto ispirare da un luogo così interessante, solo che io le poesie le detesto in ogni sua forma. Capite bene quanto queste poche pagine siano state impegnative, e quanto io non sia stata la persona più adatta per leggerle. Non vi dovrà stupire che per me, questo titolo, sia da bocciare.

Il genetliaco dell’infanta

Che Oscar Wilde non sia una persona particolarmente gioiosa, ner ero già ben cosciente. Eppure, non ero fondamentalmente pronta alla tristezza di questa favola. 

Uno gnomo un giorno viene portato al castello per divertire la principessa di Spagna. Lui, che non ha mai avuto modo di conoscere il suo aspetto, non sa che a far divertire tutti e la principessa, è principalmente il suo brutto aspetto e la sua goffaggine. Alla bambina però, sembra importare di più il divertimento che l’estetica e quindi, mossa dal più puro sentimento, fa un regalo all’omino. Lui, scambiandolo per un gesto d’amore, si invaghisce e sogna di poter vivere con lei nella foresta. Le cose cambieranno quando avrà modo di vedersi per la prima volta. 

Non posso dire se effettivamente il sogno verrà realizzato o meno, fatto sta che la concentrazione di tristezza di tutta la storia è quasi opprimente. Tutto molto bello, tutto molto crudo. 

Ci sarebbe molto altro da dire, i racconti sono: Ravenna, Salome, Il fantasma di Canterville, Il principe felice, L’usignolo e la rosa, Il gigante egoista, La decadenza della menzogna, Il critico come artista, Il ritratto di Dorian Gray, Il delitto di Lorf Arthur Savile, Il genetliaco dell’infanta, Il ventaglio di lady windermere, La sfinge, L’importanza di essere onesto, De profundis, La ballata del carcere di reading.

Capite che il materiale abbonda, ma il mio tempo è finito. Se siete alla ricerca di qualcosa di interessante, questo volumone scomodissimo fa al caso vostro.

INFO

Autore: Oscar Wilde
Pagine: 696
Prezzo: € 28
Uscita: 13/04/2021
Genere: Antologia
Casa Editrice: Mondadori

TRAMA

Dal romanzo, con la storia di culto del “Ritratto di Dorian Gray”, al teatro, con commedie brillanti come “L’importanza di chiamarsi Ernesto”, fino alla favola e alla poesia: Oscar Wilde ha lasciato il suo segno – il segno del genio – in ogni genere della letteratura. Questo ricco volume raccoglie i suoi testi più amati, restituendo l’immagine a tutto tondo di un grande artista e un grande uomo.

Per tutto il resto dei miei sbagli [ANTEPRIMA]

Per tutto il resto dei miei sbagli [ANTEPRIMA]

Per tutto il resto dei miei sbagli di Camilla Boniardi
  • Personaggi 60% 60%
  • Worldbuilding 60% 60%
  • Fluidità 50% 50%
  • Cover 65% 65%
  • E il finale 60% 60%

Per tutto il resto dei miei sbagli [ANTEPRIMA]

Recensione: I libri delle celebrity sono sempre un’azzardo, raramente positivi.

Camihawke, ovvero Camilla Boniardi, la seguo da molto tempo sui social e tra una cosa e l’altra, mi è capitato più volte di vedere i suoi video con il mio compagno. La sua ironia ci migliora sempre la giornata, perchè anche se risulta un pò cazzara, questo suo modo di fare non minimizza mai i mesaggi che spesso vuol trasmettere. Capite bene che in una situazione del genere, veder uscire un suo libro fa molto piacere ma, allarma anche molto.

Per tutto il resto dei miei sbagli è un’opera estremamente acerba, che non so bene come definire.

Nel corso degli anni, mi è capitato di legger libri scritti veramente molto male ma per la maggioranza, si trattava di Self o piccoli editori. Questo non lo posso definire pessimo ma, nemmeno il capolavoro del secolo. La storia non ha nulla di eccezionale, racconta la vita e la crescita di Marta, una ragazza innamorata dell’amore e alle prese con una vita un pò difficile e apparentemente priva di vere soddisfazioni. Situazioni del genere sono ben comuni nei romanzi, quindi non mi sento di valutarlo negativamente solo perchè viene affrontata una tematica così comune. Il suo punto debole, è il linguaggio “barocco” (come l’ha definito una ragazza su amazon) ed i continui ricordi, che rendono tutto confuso e lento.

Sicuramente Camilla ha cercato di metter tutta sè stessa in questa storia, ha cercato le parole corrette per mettere nero su bianco un suo sogno e personalmente, vorrei che continuasse su questa strada ma, per l’amor del cielo, livelliamo il linguaggio. Non che sia sbagliato, sicuramente anche noi ci siamo un pò impigriti nel modo di leggere, però data la tematica leggera mi aspettavo qualcosa di più simile alla frizzantezza di molti suoi video.

INFO

Autore: Camilla Boniardi
Pagine: 300
Prezzo: € 18
Uscita: 20/04/2021
Genere: Narrativa
Casa Editrice: Mondadori

TRAMA

Marta vive ogni giorno in preda a uno strano e costante senso di inafferrabilità: anche le scelte più semplici, le decisioni più ovvie sembrano sempre un passo più in là di ogni suo sforzo. Non sfugge a questa sua irrequieta condizione nemmeno l’amore, che sembra volersi arrendere allo stesso senso di inadeguatezza: mai abbastanza affascinante, mai sufficientemente intelligente, mai all’altezza o idonea a soddisfare le aspettative dei partner. Trovare il modo per ovviare a quelle che ormai ritiene siano delle sue mancanze, diventa per Marta quasi un’ossessione. La sua vita si trasforma in uno slancio sofferto, a tratti agonistico, verso la perfezione, una ricerca continua e a volte dolorosa di quell’immagine che gli altri hanno costruito su di lei, fatta di empatia, ironia, leggerezza e seduzione. Nel suo percorso verso una nuova consapevolezza, Marta scoprirà quanto sia sottile e tagliente la lama che la separa dall’etica dell’imperfezione. In questo difficile cammino il tempo sarà suo alleato. La vita, come questa storia, non è altro che una lunga battaglia contro la sindrome dell’impostore. Ritroviamo un po’ di Jane Austen e un po’ di Sally Rooney nel racconto di Marta, che parla d’amore senza mai dimenticarsi della realtà, dove, mentre ondeggiano tra lacrime e sorrisi, i personaggi si abbandonano a profonde riflessioni e a coinvolgenti momenti di autoanalisi. “Per tutto il resto dei miei sbagli” è il romanzo d’esordio di una scrittrice di talento che ha fatto della sua esperienza di vita materia pulsante, vivida, e soprattutto universale.

Per le strade di Tokyo [ANTEPRIMA]

Per le strade di Tokyo [ANTEPRIMA]

Per le strade di Tokio di Nick Bradley
  • Personaggi 75% 75%
  • Worldbuilding 85% 85%
  • Fluidità 80% 80%
  • Cover 40% 40%
  • E il finale 75% 75%

Per le strade di Tokyo [ANTEPRIMA]

Recensione: Ho sempre avuto una passione per i tatuaggi, fin da bambina ne desideravo uno e durante il periodo delle superiori, passavo tempo a crearne uno che mi rappresentasse. Il mio problema, oltre a quello dei soldi, era che avevo una paura dannata degli aghi.

Sapete, una fobia è una fobia, non si può controllare ma in qualche modo, si può contrastare. Ad oggi, ho effettivamente realizzato parte del sogno di quando ero bambina. 

I tatuaggi tebori, sono delle forme d’arte giapponesi. Essi vengono realizzati a mano, con ago e colori, quindi senza l’aiuto della veloce macchinetta elettrica. Decidere di farne uno, vuol dire essere coscienti del proprio corpo e del soggetto da realizzare perché sono molto lunghi da fare e più si ogni altra cosa, dolorosi. 

Quando mi è stato chiesto se volevo leggere la storia di Naomi, non ho potuto rifiutare.

Un pò perché io mi chiamo Noemi, un pò perché amo i tatuaggi, un pò perché sono affascinata dai tatuaggi tebori e un pò perché amo i gatti. 

Poi certo, c’è Tokio.

Per le strade di Tokyo è una storia nelle storie, un percorso nello spirito dell’uomo e della vita stessa.

Con l’aiuto del tatuatore Kentaro, man mano che l’opera verrà creata, conosceremo la moltitudine di storie e come filo conduttore di tutto ci sarà un piccolo dettaglio così comune che a molti sfugge; la gatta calico. Lei, che non era presente nella richiesta di Naomi ma che viene inserita comunque in modo “losco”, ci accompagnerà ovunque con passo fermo e leggero. Perché lei si sposterà di sua spontanea volontà, giusto a marcare il fatto che i gatti fanno ciò che vogliono in ogni occasione.

Mi spiace molto per la cover, che non rispecchia la magnificenza della storia. Troppo semplice a tal punto da diventare un difetto, superato però questo primo intoppo, sono rimasta incollata alle pagine completamente stregata dalla magia del tutto. 

Un pò difficile trovare dei punti non spoiler che mi permettano di raccontare perché dovrebbe esser letto, quindi non lo farò. Vi dico solo che nulla è scontato e ciò che lo è, non apparirà come tale.

INFO

Autore: Nick Bradley
Pagine: 368
Prezzo: € 18
Uscita: 08/04/2021
Genere: Narrativa
Casa Editrice: Nord

TRAMA

Tokyo è una metropoli proiettata sul futuro, in cui tutto cambia rapidamente. Ora che si sta preparando a ospitare le Olimpiadi, le gru dei cantieri punteggiano il cielo, interi palazzi vengono rasi al suolo e ricostruiti, nuove strade si aprono tra i grattacieli. Eppure, nel quartiere di Asakusa, accanto al tempio più antico della città, c’è una piccola bottega rimasta identica da secoli. È il laboratorio di un tatuatore, forse l’ultimo a usare aghi e inchiostri tradizionali. In pochi lo conoscono, e ancor meno sono disposti a sottoporsi a quella tecnica che rende i colori estremamente vivi, ma così dolorosa da spaventare persino gli uomini della yakuza. Eppure, un giorno, in quella bottega entra una ragazza a chiedere un tatuaggio che le copra tutta la schiena: una rappresentazione fedele di Tokyo, senza nessuna presenza umana. Sebbene un po’ sorpreso da quell’insolita richiesta, che necessiterà di mesi di lavoro, il tatuatore accetta. Ma dopo qualche tempo, mentre sta disegnando l’incrocio di Shibuya, non resiste alla tentazione d’inserire una gattina calico proprio davanti alla statua di Hachiko. Tuttavia, durante la sessione successiva, il tatuatore si accorge che la gatta è sparita. Incredulo, la cerca nel disegno e la vede nascosta dietro un palazzo di Ginza. E ancora eccola svanire di nuovo, per rispuntare sul tetto della stazione di Shinjuku. Come se avesse preso vita. Ciò che lui non sa è che, da quando ha inserito la piccola intrusa nel tatuaggio, una gatta calico ha iniziato a girare per le strade di Tokyo, incontrando di volta in volta persone diverse: da un senzatetto cui le ruspe hanno distrutto il rifugio a una traduttrice in cerca di fortuna; da un tassista appena rimasto vedovo a un ragazzino bullizzato che ha il disperato bisogno di un amico. Per tutti questi individui, la gatta è un’apparizione fugace, un dettaglio sullo sfondo presto dimenticato. Nessuno si accorge che è proprio lei la molla che li spinge a deviare la traiettoria del loro cammino, a incontrarsi in qualche modo, a tirare il filo che lega il destino di tutti loro.

Per le strade di Tokio di Nick Bradley_Gatto Samurai
Wilder Girls [ANTEPRIMA]

Wilder Girls [ANTEPRIMA]

Wilder Girls di Rory Power
  • Personaggi 70% 70%
  • Worldbuilding 80% 80%
  • Fluidità 60% 60%
  • Cover 80% 80%
  • E il finale 65% 65%

Wilder Girls [ANTEPRIMA]

Recensione: Wilder Girls è un libro che va preso con le pinze.

Da un lato abbia l’attualità della nostra pandemia che va a braccetto con il Tox del libro, dall’altro abbiamo il fatto che mi abbia ricordato per molti aspetti Annientamento di Jeff VanderMeer

Il che non è che sia un bene. 

Sull’isola di Raxter, nel ridente Maine, c’è un collegio per sole ragazze.

La sua ubicazione è perfetta per rendere il luogo un fortino perfetto, dato che tre lati danno sugli scogli e solo uno, quello dell’ingresso, su una fitto bosco. Insomma, un’oasi di pace per poter studiare senza distrazioni e anche il luogo perfetto per un confinamento con i fiocchi. E noi ci lamentiamo di dover stare tappati in casa.

Il Tox, un parassita che attacca qualsiasi cosa sia vivo, prima prende la vegetazione e gli animali e poi, intacca anche le persone. Questa cosa maledetta che non è visibile all’occhio umano, non uccide semplicemente le persone, le muta. 

Le tre protagoniste, sono state baciate dalla fortuna; a Hetty si è fusa una palpebra ma sembra ci sia dell’altro, a Reese è venuta una mano megagigante modello Godzilla e una treccia luminescente, a Byatt ha donato ossa in più perché è sempre meglio che in meno. 

Con questo spirito di gioia, misto al puzzo della morte, si snoda il primo libro di una duologia che forse non vedrà una fine. 

Solitamente io sguazzo molto volentieri in storie particolari, dove la morte è perennemente presente e le stranezze sono una cosa “normale”. Eppure, ho faticato tremendamente a leggerlo. 

Non è una sorpresa che ultimamente io stia facendo fatica, però riponevo molte speranze in questa storia. Sia per la copertina, sia per il fatto che fosse un libro a tema LGTB a sfondo horror. Invece no.

L’introduzione credo che sia la cosa meglio fatta ma, anche la peggiore. 

Nel senso che trovo sia dovuto spiegare cos’è quel posto e perché siano in poche, sensatissimo raccontare anche in modo piuttosto veloce come sia stato il decorso del Tox su di loro, però buon dio mi sono addormentata dopo tre pagine e la voglia di non proseguire è stata tanta. Che poi, ci sono tanti lati positivi, certe scene mi sono piaciute per la loro crudezza, eppure aleggiava troppo spesso la lentezza della situazione e come dicevo all’inizio, mi ricordava un pò troppo Annientamento.

Non tanto per il fatto che mi sia sembrata una copia sputata, ma ci sono molte similitudini. 

La parte romantica ivece, non è stata presa molto seriamente. Lo so che non è un romance, so perfettamente che non era il punto cardine di tutto ma non mi aspettavo questo nulla cosmico. Va bene trattarlo con delicatezza, va benissimo non farlo diventare estremo ma un minimo di approfondimento sarebbe stato gradito. Sofferto, perchè insomma, però gradito.

INFO

Autore: Rory Power
Pagine: 301
Prezzo: € 17.90
Uscita: 23/02/2021
Genere: Narrativa; Ragazzi; Horror
Casa Editrice: Mondadori

TRAMA

Da quando il loro collegio è stato messo in quarantena, Hetty, Byatt e Reese, e le loro compagne di scuola, sono barricate nell’istituto, su un’isola al largo della costa americana. Un’epidemia sconosciuta, infatti, ha incominciato a diffondersi. Tutto è incominciato piano piano. Prima sono morte le insegnanti, una dopo l’altra. Poi sono state infettate le studentesse, che hanno visto trasformare i loro corpi in qualcosa di strano e alieno.

Da allora è passato un anno e mezzo e le ragazze, tagliate fuori dal resto del mondo e costrette a badare a loro stesse, non osano spingersi oltre le cancellate del collegio, dato che l’epidemia si è propagata nella foresta circostante rendendola un luogo pericoloso e inospitale. Quel che sanno è che devono cercare di restare vive il più a lungo possibile, in attesa della cura che è stata loro promessa. Ma quando Byatt sparisce, Hetty decide di tentare il tutto per tutto pur di trovarla, anche se questo significa violare la quarantena e andare incontro agli orrori che potrebbero esserci oltre il cancello. Dopotutto la ragazza non ha altra scelta: Byatt è la sua più cara amica e gli amici si proteggono sempre l’un l’altro.

Ma quando mette in atto il suo piano, Hetty scopre che dietro a ciò che sta sconvolgendo le loro vite c’è molto di più, più di quello che avrebbe mai potuto immaginare.

Wilder Girls di Rory Power_Immagine Donna con fiori
Mostri nella notte [ANTEPRIMA]

Mostri nella notte [ANTEPRIMA]

Mostri nella notte di Mats Strandberg e Sofia Falkenhem
  • Personaggi 50% 50%
  • Worldbuilding 60% 60%
  • Fluidità 60% 60%
  • Cover 65% 65%
  • E il finale 40% 40%

Mostri nella notte [ANTEPRIMA]

Recensione: Partiamo subito con il mettere in chiaro che Mostri nella notte, è un libro per bambini.

Quindi, come tale, la storia che andremo a leggere è molto semplice e manca di tanti dettagli che noi adulti avremmo ben apprezzato ma che per i bambini, sarebbero stati solo di una noia immensa. 

Frank Steen è un bambino molto solitario, che trova conforto nella lettura.

Il giorno del suo compleanno, lo passa in giardino con la famiglia e la vicina anziana, che è quasi come una nonna. La donna, che vive da sola, ha come unica compagnia la frizzantezza del suo cagnolino Uffe, che adora giocare con Frank.

Peccato che sarà proprio il tenero cagnolino a cambiare per sempre la vita del bambino.

Ho sempre amato le storie per i bambini, perché con semplicità spesso si riesce a trattare temi molto complessi. 

In questo caso, troneggia sicuramente il senso di accettazione di sé e dei cambiamenti della vita. 

Il protagonista si sente al sicuro in una vita monotona, priva di grandi cambiamenti anche se questo vuol dire star vicino a delle persone non troppo simpatiche. Ama la tranquillità e la solitudine. Da quando però Uffe lo morde accidentalmente, il suo corpo cambia e ciò gli crea un gran spavento! All’improvviso, diventa quella cosa di cui ha sempre avuto paura; un mostro! Solo che lui è diverso, lui non vuol fare del male alla gente ma in città tutti hanno paura. Sarà l’intervento di un saggio Gufo a portarlo sulla via giusta, e fargli scoprire un mondo che mai avrebbe immaginato. 

Frank non riesce a controllare i suoi nuovi istinti, vorrebbe trovare un modo per tornare alla vita monotona di prima, ma non si può.

Non può perché ormai la trasformazione ha avuto luogo, un pò come il diventare adulti è una trasformazione irreversibile. Bisogna conviverci e cercare di sopravvivere a ciò.

In questa avventura però non sarà solo. Oltre alla nonnina Alice, ci saranno anche due bambini molto speciali e una comunità strana come la sua nuova natura. Tutti pronti a far vedere che non è poi così male esser Mostri e che è possibile vivere come se nulla fosse, l’importante è accettarsi. E nascondersi bene.

Perché ecco, è vero che bisogna accettare la propria natura ma solo tra i propri simili, perché gli umani non sono capaci di accettare il diverso.

Frank però non è dello stesso avviso, non capisce perché si debba celare agli altri questa cosa. Vorrebbe dire dover mantenere il segreto anche con la propria famiglia, vorrebbe dire aver paura delle persone che potrebbero incontrarlo anche se lui non vuol far loro del male. 

La storia, per quanto semplice, mi ha appassionato subito. Sicuramente i disegni hanno aiutato e la versione “mostro” di Frank l’ho trovata veramente cucciolosa però, il finale è stato come un pugno nell’occhio. 

Questo è il primo libro di una serie, capisco quindi una non fine, ma stoppare tutto in quel modo è da delinquenti.

INFO

Autore: Mats Strandberg e Sofia Falkenhem
Pagine: 67
Prezzo: € 11.90
Uscita: 16/03/2021
Genere: Fantasy
Casa Editrice: De Agostini

TRAMA

Frank Steen è un ragazzo curioso: ama le avventure come quelle dei libri, ma ha pochissimi amici con cui viverle. Talmente pochi che alla sua festa di compleanno partecipano solo i genitori e Alice, la strana vicina di casa, col cane Uffe. Come se non bastasse, Uffe gli morde pure un dito! È un morso piccolissimo, eppure cambierà la vita di Frank per sempre. Quella notte il ragazzo fa un sogno mozzafiato: pelo, zanne, corse, inseguimenti nel bosco. Al suo risveglio, nel letto, trova delle foglie secche. Com’è possibile? Il sogno si ripete, le foglie ritornano, e tutti, in città, iniziano a parlare di un mostro della notte. Tutti tranne la strana Alice. E se Frank avesse finalmente trovato la sua avventura e fosse diventato… un cane mannaro?