Le ombre tra di noi. The Shadows Between Us

Le ombre tra di noi. The Shadows Between Us

Le ombre tra di noi di Tricia Levenseller
  • Personaggi 55% 55%
  • Worldbuilding 70% 70%
  • Fluidità 65% 65%
  • Cover 80% 80%
  • E il finale 50% 50%

Le ombre tra di noi. The Shadows Between Us

Recensione: Alessandra è la secondogenita del conte Stathos.
Per legge, non può mischiarsi alla vita mondana prima del matrimonio della sorella ma, nulla le impedisce di trovare modi alternativi per passare il tempo, lontana da occhi indiscreti.
Una volta avuto il permesso di metter piede nei salottini più importanti, informa il padre che non ha assolutamente intenzione di sposare uno degli uomini che lui vorrebbe. Lei punta direttamente alle stelle, lei vuole diventare regina!

Il suo piano è quello di farsi notare dal giovane Re Ombra, in modo da entrane nelle sue grazie. Una volta trovata la chiave per avvicinarsi a lui, senza contravvenire alle leggi, il passo per farlo innamorare diventerebbe una bazzecola. Non le interessa trovare nuovamente l’amore della sua vita, quello che cerca è il potere. Peccato che Kallias, pur protetto dalle sue ombre, non abbia alcuna intenzione di far avvicinare veramente qualcuno a sé.

Dopo un primo incontro tutto particolare, tra i due si forma una prima bozza di patto e amicizia, che però mette in discussione gli equilibri precari di tutti e due.

Kallias vuole assolutamente trovare il responsabile della morte dei suoi genitori, anche perché qualcuno sta cercando di ucciderlo e non può fidarsi di nessuno. Inoltre, non può perder tempo a cercare una moglie. Sarebbe anche pericoloso. Eppure non può rimaner indifferente alla presenza di Alessandra, al suo carattere forte e divertente, al suo modo efficace di ragionare e risolvere i problemi.

Alessandra aveva creato un piano perfetto per ottenere quello che voleva. Farsi notare dal Re in modo alternativo, in modo da rendersi più appetibile rispetto alle altre donne a Corte e poi, farsi corteggiare in modo da rendere tutta la farsa il più convincente possibile. Crearsi una nuova reputazione e sposarsi. Per poi diventare vedova. Eppure, qualcuno vuole uccidere Kallias e lei dovrà trovare il modo per proteggerlo ma anche per proteggere sé stessa dai lui e dai suoi sentimenti.
Cosa siete disposti a sacrificare, per raggiungere i vostri desideri?

Rhoda annuisce. «Tuttavia devo ammettere che sono già stata sposata una volta. Quindi forse non conta che al momento non lo sia, no?»
«Che cosa è successo al tuo primo marito?» chiedo.
«Oh, non mi ha lasciata, niente di così terribile; è solo morto. Nemmeno il più ricco degli uomini può sfuggire alla vecchiaia.»
Alzo la mano guantata per nascondere un sorriso.

Per me è no.
Inutile girarci attorno, questo per me è uno dei libri più deludenti degli ultimi mesi. Ci sono indubbiamente delle cose molto valide, le ho trovate e ve ne parlerò ma alla fine di tutto, ciò che ha pesato di più sul giudizio, sono i lati negativi.

Alessandra è una giovane che sa assolutamente divertirsi nelle stanze da letto, anche se sarebbe vietato per legge avere rapporti prima del matrimonio. Il fatto è che non è una sprovveduta e tiene sempre in pugno la situazione. Intelligente e cinica, il suo personaggio è abbastanza diverso dal solito e per quanto io non sia riuscita a provare empatia per lei, riconosco che sia una ventata d’aria fresca. Solo fino ad un certo punto.
Alessandra non è l’antagonista della situazione, quindi ad un certo punto della storia, la sua intelligenza sembra perder colpi e la sua vena cinica, prende un congedo. Vorrebbe uccidere Kallias, ma ovviamente se ne innamora. Vorrebbe fare la dura e pura, eppure fallisce. Poteva essere un personaggio diverso dal solito, invece no.

Kallias è invece un punto a favore, l’ho trovato un cucciolotto che è dovuto crescere un po’ troppo velocemente e che umanamente parlando, non sa come sbrogliare tutti i problemi che gli piombano in testa. Fa degli errori che non mi sento di giudicare, perché fondamentalmente è mosso dalla voglia di fare le cose giuste (tranne forse invadere tutti gli altri regni, però fa parte della sua condizione nobiliare, alla fine è cresciuto così).

Anche le amiche di Alessandra, sono due gentil fanciulle che cercano di trasmetterci qualcosa. La prima, capisce e ci fa capire che l’amore non ha ceto sociale mentre l’altra, capirà e ci farà vedere che l’espressione del proprio Io è l’unica strada per vivere bene. Sorvolo invece sul fatto che tutte e due diventano amiche del cuore della protagonista in due secondi netti. L’avvicinamento più triste che abbia mai letto.

Ci sono effettivamente un po’ di cose che non tornano, lanciate un po’ a caso nel muccio, senza aver una vera e propria spiegazione logica. Dobbiamo crederci, come una religione.
La cosa mi rattrista perché invece ci sono delle descrizioni molto evocative, ci sono delle parti che se sviluppate adeguatamente, avrebbero potuto dare molto di più.
Ne sono tremendamente delusa, anche se si è fatto leggere abbastanza velocemente.

INFO

Autore: Tricia Levenseller
Pagine: 336
Prezzo: € 20
Uscita: 24/05/2022
Genere: Fantasy
Casa Editrice: Mondadori

TRAMA

Non hanno mai trovato il corpo del primo e unico ragazzo che mi ha spezzato il cuore. E mai lo troveranno.” Alessandra è stanca di essere trascurata e ha escogitato un piano per diventare potente: 1. Corteggiare il Re delle Ombre. 2. Sposarlo. 3. Ucciderlo ed ereditare il regno. Nessuno conosce il vero potere del Re delle Ombre. Alcuni sostengono che può far eseguire i suoi ordini alle ombre che gli danzano intorno. Altri dicono che le ombre gli parlano, sussurrandogli i pensieri dei suoi nemici. In ogni caso, Alessandra ha un obiettivo ambizioso e farà di tutto per raggiungerlo. Non è la sola, però, a voler uccidere il Re. Quando qualcuno attenta alla vita del sovrano, Alessandra si ritrova costretta a proteggerlo, almeno fino a che non sarà la sua consorte. E dovrà lottare per non innamorarsene. Dopotutto, quale migliore compagna di una regina astuta e senza scrupoli per un Re delle Ombre?

Che razza di libro!

Che razza di libro!

Che razza di libro di Jason Mott
  • Personaggi 70% 70%
  • Worldbuilding 75% 75%
  • Fluidità 80% 80%
  • Cover 70% 70%
  • E il finale 65% 65%

Che razza di libro!

Recensione: Nerofumo e lo Scrittore senza nome, sono le due voci narranti di questo libro.

Il primo è un bambino di dieci anni con la pelle nerissima, che grazie agli insegnamenti dei genitori è riuscito a fare una cosa mai vista prima; diventare invisibile a piacimento. Nel mondo dei Non Visti, Nerofumo può vivere una vita priva di dolore e può essere quello che vuole, senza limiti.

Il secondo è uno Scrittore alle prime armi, con una malattia che non gli permette di distinguere la fantasia dalla realtà. Un punto a favore per la sua carriera ma anche un fardello, perchè è sempre a cavallo tra i due mondi e non può fidarsi di niente e nessuno.

Le loro vite si incontrano durante una colazione nell’Hotel dove soggiorna lo Scrittore e da quel momento, non si lasceranno più.

Per tutta la durata del tour promozionale del libro Che razza di libro!, tra loro passeranno molte emozioni e nessun chiarimento, quello arriverà dopo l’ultima grande intervista.

Forse.

Sono quel tipo di lettriche che non gira mai con i post-it in tasca, perchè non amo sottolineare i passaggi che mi trasmettono qualcosa (sono quasi sempre lunghi) e perchè trovo che spesso, evidenziare delle citazioni poi non mi porti a nulla perchè una volta riportare al di fuori del libro, perdono la magia iniziale.

Eppure, ci sono delle eccezioni.

Che razza di libro! è una storia complicata e folle, dolorosa e giusta allo stesso tempo.

Il perno principale di tutto, è il colore dlla pelle di Nerofumo ma anche dello Scrittore. Il colore della pelle di tantissime persone e del modo in cui il mondo cambia in base ad esso.

Parla della prospettiva di vita in base a come e dove nasci, dell’accettazione di sè, di cosa si è disposti a fare (o a non fare) per sopravvivere. Parla di cambiamento, di crescita e di presa di coscienza.

Personalmente sono ancora molto stordita, sono affascinata e arrabbiata allo stesso tempo. Forse quello che più mi fa rabbia, oltre alla questione del razzismo (che è sempre ingiusto), è che la malattia dello Scrittore venga raccontata come una cosa che va semplicemente accettata. In un certo senso è comprensibile, c’è e non va nascosta come se fosse una cosa contagiosa, ma parliamo di una mina vagante che dice “ti basti solo sapere che ho una malattia”, come se questo bastasse a spiegare come mai è così. Non che la usi come scusa per ogni cosa ma quasi, prende questa sua fantasia iperattiva e la usa come copertina di Linus per non affrontare un lutto ma è una sciocchezza, perchè lo fa da sempre e non come “semplice” metodo di evasione per una cosa troppo difficile da elaborare. Questo non curarsi, in questo preciso lasso di tempo che vediamo, lo fa cadere in un abisso senza nessuna corda di sicurezza.

Cade, perdendo tutto. E tutti.

C’è però una cosa buona in tutto questo, e non parlo di lui.

Il libro è un mezzo per ribadire, ancora una volta, che il male si insinua sotto la pelle delle persone anche solo con la frase “si è sempre fatto così”. La stasi ed il non cambiamento, sono solo una forma diversa del male, che forse è anche il peggiore, perchè è dettato dall’abitudine. Spegne la voglia di uguaglianza.

INFO

Autore: Jason Mott
Pagine: 320
Prezzo: € 19
Uscita: 12/05/2022
Genere: Narrativa
Casa Editrice: NN Editore

TRAMA

Uno scrittore americano ha appena pubblicato un libro di successo: durante il tour promozionale, fra interviste, avventure amorose e sbronze colossali, incontra un ragazzino dalla pelle nerissima che da quel momento in poi lo segue come un’ombra. A ogni tappa il Ragazzino racconta qualcosa di sé, affermando che i suoi genitori gli hanno insegnato a diventare invisibile, per proteggersi dalla brutalità del mondo. E in effetti, lo scrittore è l’unico in grado di vederlo, ma poiché è affetto da una strana malattia che gli impedisce di distinguere la realtà dal sogno è certo che si tratti di una semplice allucinazione. Ben presto, però, le sue visioni hanno il sopravvento, mettendolo di fronte a un passato che da sempre cerca di sfuggire, una verità che preme per liberarsi e ritrovare corpo e voce. Commovente e feroce, esilarante e tragico, “Che razza di libro!” è la storia di un bambino che vede nell’invisibilità una promessa di vita, e di un uomo che vorrebbe uscire dalla propria pelle, per nascondersi dalla violenza.

Ciclo dei demoni: Prima Trilogia

Ciclo dei demoni: Prima Trilogia

Ciclo dei Demoni di Peter V. Brett
  • Personaggi 75% 75%
  • Worldbuilding 85% 85%
  • Fluidità 65% 65%
  • Cover 70% 70%
  • E il finale 70% 70%

Ciclo dei demoni: Prima Trilogia

Recensione: Questa è una settimana difficile, per quanto riguarda le recensioni.
Il ciclo dei demoni è composto da cinque volumi e la pubblicazione attuale del Drago, comprende solo i primi tre. Direi quasi per fortuna, dato che già così il lettore deve maneggiare ben 1.584 e come dicevo per Graceling, per un pendolare diventa un piccolo (ma nemmeno troppo) incubo.
Pubblicato per la prima volta in Italia nel 2011 dalla Newton (poi nel 2018, sempre dalla Mondadori), la serie fu interrotta e ora, dato che ne stiamo parlando, sembra esser finalmente ripartita. Riusciremo a vedere la luce in fondo al tunnel?

Sicuramente, la luce la vorrebbero vedere sempre gli abitanti del mondo narrato, perché al calare della notte si risvegliano i Coreling, esseri demoniaci che hanno uno strano passatempo; smembrare gli umani. Questi simpaticissimi esseri possono esser fermati solo attraverso i simboli di protezione delle Rune (un alfabeto, detto “fuþark”, dalla sequenza dei primi 6 segni che lo compongono) che la gente ormai può metter solo sulle porte di casa, dato che nessuno più usa le arti magiche (o quasi). Saranno però tre personaggi a ribaltare le sorti di tutti.

Parlare di tre libri in un unico post, è pura fantascienza. Ovviamente si incappa in svariati spoiler e dall’esperienza che ho maturato negli anni, ciò non è gradito.
Quindi?
Quindi posso dirvi che nel primo volume, c’è molto impegno da parte dell’autore Peter V. Brett, si vede che ha lavorato sodo per creare un’ambientazione non banale (innovativa ai suoi tempi, oggi invece risulta un po’ la “copia di altre storie”) e ha cercato di dar spessore almeno ai personaggi di rilievo ma, come spesso mi accade, ho trovato molte informazioni abbastanza inutili. Affascinanti, ma prive di importanza al fine della storia.
Questa cosa si ripete sempre un po’, anche perché in qualche modo bisogna giustificare la quantità di pagine scritte (approssimativamente sono: 434 per L’uomo delle rune – 674 per La lancia del deserto – 817 per La guerra alla fine del giorno). Certo, per una saga epica non si può lasciar troppo al caso o alla intuizione del lettore, ma quelle ottocento pagine sono state una pugnalata. Sicuramente ha influito il fatto di aver letto tutto in un colpo solo, però non è stato solo quello.

Lo so che ultimamente sono una lamentela unica, sembra quasi che non mi vada mai bene nulla e che ogni libro, sia peggio del precedente ma non è così. Preso a dosi corrette, questo volume può esser di buona compagnia, soprattutto se non spaventa la mole o siete sopravvissuti senza problemi alla lettura del Signore degli Anelli (saga bellissima eh, però non esattamente veloce).

INFO

Autore: Peter V. Brett
Pagine: 1584
Prezzo: € 35
Uscita: 25/05/2021
Genere: Fantasy; Dark
Casa Editrice: Mondadori

TRAMA

Il sole sta tramontando sull’umanità. E la notte appartiene a voraci creature demoniache che vanno a caccia di esseri umani. Le leggende narrano di un liberatore, che un tempo era riuscito a unire il genere umano nella lotta, vittoriosa, contro i demoni. C’è qualcosa di vero in quella storia? Gli Uomini del Nord sostengono che il liberatore sia il mitico Uomo delle Rune…

Graceling

Graceling

Graceling di Kristin Cashore
  • Personaggi 65% 65%
  • Worldbuilding 75% 75%
  • Fluidità 60% 60%
  • Cover 60% 60%
  • E il finale 60% 60%

Graceling

Recensione: Ci sono cose che mi porto dietro da più o meno tutta la vita, ed una di queste è una lista di libri che contiene tutti i titoli che vorrei comprare. Ovviamente, come da pesaculo quale sono, spunto solo quelli che prendo ma non controllo periodicamente il resto.
Cioè?
Cioè che ci sono libri in lista da dieci anni ma che ad oggi, molto probabilmente non deciderei più di prendere. Sono quel tipo di lettrice che legge anche cose per bambini, però non è che prendo tutti indistintamente. I gusti cambiano, la lista no.
Graceling era lì da molto tempo, ammetto di essermi dimenticata della sua esistenza ma quando è stata annunciata l’uscita del volume unico, ho pensato che poteva essere una buona occasione per provarci. Certo, non è che generalmente sia una buona idea.
In primis, per quanto sia vantaggioso in fattore di risparmio, non lo è in questioni di maneggiabilità. Gestire milleduecento ottanta pagine sui mezzi ed in borsa, dovrebbe essere considerato sport estremo e ammettiamolo, se poi la storia non piace, dove la piazziamo? Un volume troppo ingombrante.
Comunque sia, ci sono cascata e ho aderito all’evento.

La storia narra il viaggio di Katje, una graceling dal potere mortale che viene usata dal vendicavo zio, re Rand. Nel mondo in cui vivono, i graceling sono esseri prettamente ghettizzati perché considerati dei mostri, anche se la trasformazione avviene dopo la nascita e senza apparente motivo. In pratica, una sera vai a dormire da essere umano e la mattina dopo, ti svegli con gli occhi con due colori diversi.
Personalmente, mi verrebbe da dire “Figo!”, ma con la fortuna che mi ritrovo, il mio super potere sarebbe quello di usare le dita come gomma da cancellare. E con gomma, intendo quella a due colori. Inutile in ogni caso.
Durante il viaggio la ragazza si scontra con un suo simile, il bello e gentil stucchevole Po, e scopre che lui sa molte cose che lei ignora e che quello che ha sempre creduto della sua vita, non è poi così vero e privo di segreti. In sostanza, da quel momento partono i peggio film mentali.

Il libro è vecchio e si vede. Non che sia sempre un difetto ma il suo potenziale, oggi si perde moltissimo.
Se l’avessi letto anche solo pochi anni fa, la cosa sarebbe stata diversa ma, sono arrivata ora e mi spiace doverlo dire, ne paghiamo tutti le conseguenze.

Il mondo creato è molto vasto e potenzialmente molto interessante. Essendo il primo, non possiamo pensare che tutto ci venga spiegato, un po’ come il perché qualcuno cambia all’improvviso ma ho avuto la sensazione che abbia scritto tante cose oggettivamente inutili e abbia tralasciato volutamente il resto. Mi ha un po’ deluso, penso si sia capito, però ho anche molto paura per il prossimo perché se le cose non migliorano, arrivare alla fine del terzo sarà difficile.
Lo sarà per me, per una persona giovane giovane invece, sarebbe un “primo” libro molto interessante.

INFO

Autore: Kristin Cashore
Pagine: 1280
Prezzo: € 19.90
Uscita: 21/09/2021
Genere: Fantasy
Casa Editrice: De Agostini

TRAMA

Katje ha diciotto anni ed è una Graceling, una ragazza con un dono unico. Lo si intuisce dai suoi occhi, di colori diversi. Ma se capire chi è un Graceling è qualcosa di immediato, non lo è altrettanto individuarne il Dono. Esistono Graceling che possiedono la capacità di ripetere le parole al contrario o di ricordare dettagli insoliti, o di cucinare deliziosi piatti per la corte del re. Il Dono di Katje, però, non è come questi. È terrificante e spaventoso, incontrollabile. Il suo Dono è un segreto che per tutta la vita ha cercato di tenere nascosto al mondo, e in particolare a suo zio, re Rand. Ma ora le cose stanno per cambiare: Katje dovrà scegliere se inchinarsi davanti al sovrano più vendicativo dei Sette Regni, o fuggire insieme a un Graceling dallo sguardo intenso, che sembra conoscerla fin troppo bene…

Ponte di anime. Bridge of Souls

Ponte di anime. Bridge of Souls

Ponte di anime di Victoria Schwab
  • Personaggi 70% 70%
  • Worldbuilding 60% 60%
  • Fluidità 70% 70%
  • Cover 65% 65%
  • E il finale 60% 60%

Ponte di anime. Bridge of Souls

Recensione: Siamo arrivati alla terza ed ultima storia dedicata a Cassidy Blake. In teoria, aggiungerei, perché viene spacciata come una serie e quindi idealmente ci saranno dei seguiti ma al momento, non ci sono voci per il quarto. Eppure, in qualche modo, questo libro sembra aver una vera fine.

Ora ci troviamo a New Orleans, culla per presenze di tutti i tipi. Wikipedia recita:

Il Vudù Louisiano, noto anche come Vudù di New Orleans o Vudù creolo, è una religione afroamericana diasporica, originaria della Louisiana che nacque attraverso un processo di sincretismo tra le religioni tradizionali dell’Africa occidentale, il cattolicesimo e il Vudù Haitiano. La religione esistette dal XVIII secolo al XX secolo (in cui risultò estinta), tuttavia venne resuscitata in una forma alterata alla fine del XX secolo. Non esiste un’autorità centrale che controlla il Vudù Louisiano, poiché è organizzato in gruppi indipendenti.

Quindi ecco, diciamo che è una zona molto sensibile per chi, come lei, ha delle capacità paranormali. Sarà questo uno dei motivi per cui riesce, seppur senza sua volontà, a entrare nel mirino di un emissario della morte?

Che Cass avesse un certo lumino per la sfiga, ormai era palese a tutti. Un po’ come il fatto che questo volume contenesse il super boss finale, come quello dei giochi d’azione dove prima affronti cose alla tua portata che servono solo come riscaldamento.

Sarà l’età che avanza, sarà che le storie cambiano con il passare del tempo, sarà che ormai ho aspettative troppo alte, ma questo libro mi ha deluso.

Non è brutto, ci sono comunque colpi di scena e momenti carucci, però ammetto che mi aspettavo molto di più, soprattutto per quanto riguarda il tema del terrore. Considerando che i bambini/ragazzi di oggi, sono ben più abituati all’horror, mi aspettavo più situazioni al limite e dark. Insomma, qualcosa più simile ad una lettura di Halloween (anche se il libro è uscito prima, lo so).

Victoria Schwab rimane comunque un’autrice capace di ammaliare il lettore, spesso bilancia bene le informazioni utili che servono alla storia e le cose puramente di contorno. Però.
Non dico che non sia una lettura per adulti, solo che inzomma…

INFO

Autore: Victoria Schwab
Pagine: 352
Prezzo: € 15
Uscita: 26/10/2021
Genere: Fantasy; Horror
Casa Editrice: Mondadori

TRAMA

È lei che insegue gli spettri, o è il contrario? Sia come sia, Cass potrebbe avere un talento per scovare gli spiriti inquieti. Insieme a Jacob, il suo migliore amico fantasma, è sopravvissuta a due città infestate mentre era in viaggio per il programma televisivo dei suoi genitori. Tuttavia nulla potrebbe prepararla a quel che la attende a New Orleans, un luogo che pullula di antiche magie, società segrete e terrificanti sedute spiritiche. Ma la sorpresa più terribile è un nemico che Cass non avrebbe mai sospettato di dover affrontare: un messaggero della Morte in persona. Sarà all’altezza della sfida? E a cosa dovrà rinunciare per vincerla?

Dress code rosso sangue

Dress code rosso sangue

Dress code rosso sangue di Marina Di Guardo
  • Personaggi 70% 70%
  • Worldbuilding 75% 75%
  • Fluidità 70% 70%
  • Cover 60% 60%
  • E il finale 70% 70%

Dress code rosso sangue

Recensione: Cecilia Carboni è una giovane ragazza che per seguire il suo sogno, dopo anni di più o meno fini maltrattamenti psicologici, accetta quasi di buon cuore il fatto che il padre la ripudi. D’altronde, come rifiutare l’opportunità di lavorare nello showroom di Sartori?

Dopo un anno dalla sua decisione, non cambierebbe nulla.
Certo, la vita è dura e spietata nel mondo della moda e il fatto che il suo fidanzato sia un fidato collaboratore del padre non è sempre semplice, ma il suo piccolo appartamento, la posizione lavorativa e l’amicizia con Franco Sartori, ripagano tutti i rodimenti di fegato vissuti.

Fino al giorno della tragica scoperta.

Francesco viene trovato morto in un luogo abbandonato, e cosa ancora più sconvolgente, sembra che abbia partecipato ad un rito satanico. Cosa ci faceva con gente del genere? Certo, la sua vita privata era effettivamente privata e non si può mai dire di conoscer veramente qualcuno, però Cecilia è fermamente convinta del fatto che lui non fosse un satanista. Decide quindi di volerci veder chiaro ed insieme al suo amico fidato di vecchia data, in barba al fatto che non ha nessun tipo di competenze in merito, indagherà.

Quale sarà il costo da pagare, per la ricerca della verità?

I thriller mi piacciono molto, però sono estremamente esigente. Ne leggo molti, non mi faccio fermare dalla cover non esattamente allettante o dalla trama non proprio ficcante però, solo pochi mi piacciono. Sono solita dividerli in tre categorie (personalissime), in modo da capire se vale la pena consigliarne la lettura o meno. Ci sono quelli alla “Prapapappo”, ovvero quella lettura un po’ troppo esageratamente assurda, che fa solo ridere; Ci sono quelli “da cesso” (non vedo al mare, quindi ho la mia personalissima categoria), che sono quelli leggeri che non impegnano troppo ma che ti fanno passare del buon tempo; Ci sono quelli delle “due di notte”, il top dei top che si fanno leggere anche a tarda ora, anche se il giorno dopo pagheremo caro il non aver dormito. Ecco, Dress Code Rosso Sangue, è un libro “da cesso”.

Si, lo so che il nome della categoria non è dei migliori e per venire in contro a questa cosa, solo per oggi dirò che è un libro “da ombrellone”.

Dress code è il primo libro che leggo di Marina Di Guardo, non sapevo quindi cosa mi sarei trovata tra le mani.

Devo dire che ho apprezzato la fluidità della storia, visto che ho letto tutto in meno di tre giorni.

Mi è piaciuta abbastanza la figura di Cecilia, perché anche se è molto giovane e anche se è cresciuta in un ambiente tossico, ha un cuore buonissimo. Per inseguire la sua passione per la moda, lascia un lavoro solido e affronta un padre padrone, incurante del fatto che le possano venir tolti anche i soldi di famiglia. Non le importa se il fidanzato non approva la scelta, lei andrà comunque a lavorare in quello showroom e dimostrerà a tutti la sua vocazione. Non si farà nemmeno piegare da Georgette Lazare, direttrice dello showroom, che minacciata dalla bravura della ragazza, trova sempre un pretesto per farle la ramanzina. Nulla sembra rallentarla e rimarrà sempre gentile e disponibile con tutti.

Mi è piaciuta anche la nota del satanismo, perché in fondo sono un po’ sadica e cerco sempre una parte oscura della vita umana. Quello che più mi “affascina” di questo settore, è la vastità culturale. Esistono vari tipi di sette sataniche; Satanismo occultista, Satanismo razionalista (o ateo), Satanismo spirituale (o teista), Satanismo gnostico, Satanismo luciferiano, Satanismo acido. Wikipedia è un grande alleato per saperne di più. Impossibile non simpatizzare con il razionalista, che alla fine vede satana solo come una figura ribelle verso i cristiani ma ovviamente, non è la categoria che troverete in queste pagine. Il punto è che se fatto bene, il satanismo aggiunge quella nota dark che tanto piace al lettore, senza però entrare troppo nel mistico. C’è da dire anche una cosa, la moda ha un lato oscuro molto marcato. Noi vediamo la parte brillante e soave di tutto ma c’è una guerra spietata dentro e vi dirò che si sposa abbastanza bene con satana. Anche solo per i più folli, che vendono la propria anima per l’eterna giovinezza (e quindi gloria infinita). 

Mi sono piaciute anche note morali trattate da Cecilia, come l’omofobia e l’amore per la famiglia e per sé stessi.

Però.

C’è una cosa che non apprezzerò mai.

I libri sono un mezzo perfetto per raccontare qualsiasi cosa, molti autori si prendono delle “licenze poetiche” perché tanto non è la vita reale, però non sempre la cosa riesce ad amalgamarsi bene.

Il fatto che Cecilia decida di indagare da sé, per me non è un’opzione nemmeno lontanamente credibile. Perché non è una decisione presa insieme al detective Rapisarda, lo decide per conto suo solo perché vuole difendere la memoria dell’amico assassinato e scoprire la verità, dando un po’ per scontato che gli altri non sappiano fare bene il loro lavoro o che possano esser corrotti da chissà chi. Certo, le collaborazioni possono esserci e ovviamente la gente sarà più tranquilla a parlare con una persona comune piuttosto che con la polizia, però non avendo nessun tipo di esperienza, la possibilità di far errori è terribilmente alta e anche intralciare le indagini, non è un dettaglio così remoto.

Questa licenza la vedo fin troppo spesso, e mai la trovo accettabile.

Come detto, non è un libro top, però è stato piacevole da leggere.

INFO

Autore: Marina Di Guardo
Pagine: 324
Prezzo: € 18.50
Uscita: 19/10/2021
Genere: Thriller
Casa Editrice: Mondadori

TRAMA

Cecilia Carboni ha venticinque anni e per buona parte della vita si è ritrovata a seguire, suo malgrado, i diktat imposti dal padre Alberto, uno dei più quotati avvocati milanesi. Proprio per volere suo, si è laureata in Giurisprudenza e ha iniziato il praticantato nello studio legale di famiglia. Il suo futuro sembra già delineato, quando un giorno le viene rivolta una proposta allettante: lavorare nel prestigioso showroom di Franco Sartori, uno degli stilisti più celebri al mondo. Lei, da sempre appassionata di moda, per una volta non ha esitazioni, e sceglie di darsi finalmente la possibilità di decidere da sola della propria vita, senza tener conto del parere degli altri, compreso quello del fidanzato Andrea, avvocato a sua volta e collaboratore di Alberto. La scelta si rivela azzeccata: Cecilia è brava, chiude contratti importanti, tanto che brucia le tappe, fino ad assumere un ruolo di rilievo alla Maison Sartori, nonostante Georgette Lazare, direttrice dello showroom, le remi contro. Ma il destino ha in serbo per lei amare sorprese. Franco Sartori viene trovato assassinato in un cascinale in rovina. È chiuso in una custodia di seta dei suoi abiti da sera, ha una croce rovesciata incisa sul petto e, circostanza ancora più sconvolgente, il suo corpo è collocato dietro una sorta di altare allestito con gli inconfondibili elementi di una messa nera. Per Cecilia è l’inizio di una caduta verticale agli inferi. Sono le convulse settimane delle vendite primaverili, e lo showroom si popola non solo di clienti, ma anche di poliziotti, misteri, segreti insospettabili e purtroppo anche di nuove vittime, ancora in contesti inquietanti. Chi c’è dietro gli omicidi? E se fosse proprio Cecilia la prossima nella lista? L’abisso è pronto a inghiottirla, svelando verità che mai avrebbe immaginato.