Lifel1k3 [ANTEPRIMA]

Lifelike di Jay Kristoff
  • Personaggi 85% 85%
  • Worldbuilding 90% 90%
  • Fluidità 70% 70%
  • Cover 80% 80%
  • E il finale 75% 75%

Lifel1k3 [ANTEPRIMA]

Recensione: Jay Kristoff non si smentisce mai.
Dovete sapere che come lettrice (non più tanto) accanita, anche io soffro nel leggere libri che presto o tardi diventano acclamati dal pubblico. Odio quando mi viene detto che leggo alcune cose solo per moda, anche perché io e la moda siamo agli opposti. Di Kristoff, non posso dire di aver letto tutto quanto ma quello che mi è passato per le mani, mi è sempre piaciuto.
Ok, la smetto.

Lifel1k3 è il primo di una trilogia che sa tanto di Mad Max e un pò di Fallout (qui lo dico e qui lo nego, ho il gioco scrauso sul cellulare), una di quelle realtà non esattamente troppo campate per aria per il nostro futuro. Deserti, ghettizzazione, povertà estrema, razzismo vario e anche combattimento per la sopravvivenza base.

La nostra protagonista Eve, una ragazzina di circa diciassette anni con un impianto meccanico all’occhio, ha costruito un gigante d’acciaio per poter combattere nell’arena e vincere i soldi necessari per comprare le cure al nonno malato. Come nei migliori distopici, la ragazza è dovuta crescere più velocemente del necessario e sfortunatamente deve fare costantemente i conti con una vita troppo difficile. Al suo fianco però, c’è quella pazza squinternata della sua migliore amica, una tipetta totalmente assurda dalla battuta sempre pronta (l’ho amata in ogni istante) che adora stuzzicare Cricket, una IA creata dal nonno di Eve per proteggerla (ma dentro di sé c’è anche del sarcasmo… capite bene che non si può esser seri con esseri del genere). Con loro c’è anche un cucciolo che sarebbe un perfetto compagno di Jack Skeletron e infine, Ezekiel.

Ora, non mi è permesso fare spoiler e non voglio assolutamente farmi picchiare ma questa storia sembra più una favola che una cosa inventata di sana pianta. Lo so, tecnicamente le cose potrebbero essere identiche ma in qualche modo, mi dà l’impressione che tutto questo possa succedere veramente ed io, voglio sapere come andranno le cose.
Anche se Kristoff per me non scrive in modo particolarmente scorrevole, la voglia di conoscere cosa accadrà nella successiva pagina è tanta.

Il viaggio che stanno facendo questi personaggi è corposo e mai veramente noioso. Quindi, proseguiamo.

Lifelike di Jay Kristoff
INFO

Autore: Jay Kristoff
Pagine: 408
Prezzo: € 22
Uscita: 25/10/22
Genere: Distopico
Casa Editrice: Mondadori

TRAMA

Eve ha diciassette anni, e l’ultima cosa di cui ha bisogno è un segreto da custodire. No, grazie, è già abbastanza impegnata a guardarsi le spalle e a districarsi tra mille problemi. Problema numero uno: il robot gladiatore che ha passato mesi a costruire è stato ridotto a un relitto fumante. Problema numero due: ha perso con gli allibratori i pochi crediti che aveva, l’unico mezzo per comprare le medicine indispensabili a Nonno. Problema numero tre: un gruppo di fanatici puritani la vuole uccidere e… che altro? Ah, sì, ha appena scoperto che può distruggere le macchine con il potere della mente. Forse ha vissuto momenti peggiori, ma non riesce proprio a ricordarseli. Quando però scopre la carcassa di un ragazzo androide di nome Ezekiel, nell’ammasso di rottami che chiama casa, tutto cambia; si mette in viaggio per salvare chi ama insieme a lui, alla sua amica Lemon e al suo compagno robotico Cricket: attraverseranno deserti di vetro nero, combatteranno contro cyborg assassini, esploreranno megalopoli abbandonate, fino a scoprire i segreti sepolti nel suo passato… anche se ci sono segreti che è meglio non portare alla luce.

La classe. Master Class

  • Personaggi 75% 75%
  • Worldbuilding 80% 80%
  • Fluidità 70% 70%
  • Cover 65% 65%
  • E il finale 75% 75%

La classe. Master Class

Recensione: In un modo o nell’altro, noi siamo fatti di numeri. Come dice Elena Fairchild, nella nostra vita ci sono sempre dei numeri che raccontano il nostro status e la nostra esistenza. Che sia a scuola o in un negozio di vestiti, ogni cosa piò esser misurata in cifre.

Quindi, perchè non portare tutto questo ad un livello superiore? Perchè non far si che questo possa esser utile al mondo, che porti un netto miglioramento di istruzione ed equilibrio tra le persone? Con la valutazione Q, ogni scuola ha la possibilità di aver studenti tutti allo stesso livello e, tutti gli adulti potranno finalmente avere un lavoro al pari delle loro capacità. Chi è più alto in classifica avrà delle agevolazioni e chi arranca, starà al suo posto. Nessun merito guadagnato sottobanco con la bellezza o con i soldi, basta mafia e corruzione, basta approfittatori che rubano l lavoro o persone inadeguate che lo svolgono male. Con il metodo Q, che viene costantemente messo alla prova e aggiornato, finalmente tutti sapranno che posto si meritano.

Il posto perfetto in cui vivere, non è più una chimera.

O no?

Elena è un’insegnante e il marito Malcom, un pezzo grosso del Dipartimento dell’istruzione, hanno due figlie; Anne e Freddie.

La prima studia nella scuola d’Argento che è il top dell’istruzione mentre la seconda, a fatica va nella scuola Verde che è quella intermedia. Poi c’è la fascia Gialla, che più che scuole sono dei riformatori dove vengono portati gli studenti meno capaci e dove viene vietato loro di aver contatti con l’esterno e la famiglia.

Se le prime due vengono vissute in modo tranquillo e con trepidazione perchè dona un futuro adeguato l’ultima, fatta con l’autobus sgangherato dal colore sgargiante diventa presto un’angoscia. Che cosa succede agli studenti? Cosa fanno mentre sono rinchiusi lì dentro?

Questo libro è stato angosciante dalla prima pagina all’ultima.

Questa storia racconta il tipo di futuro molto probabile, che maschera le buone intenzioni con l’essenza umana. Un binomio bestiale e assolutamente impraticabile nella realtà perchè da come è stato scritto qui, passare all’ossessione è troppo facile.

Arrivare ad abortire se un figlio non è un piccolo scienziato, mi fa urlare di rabbia ma è anche vero che allo stesso modo, urlerei verso chi li fa nascere pur sapendo che ci saranno grossi problemi per il futuro.

Christina Dalcher è capace di far questo, di farmi oscillare costantemente tra due emozioni completamente diverse per la stessa storia. Lo stile si riconferma coinvolgente, un pò come lo era stato per Vox, anche se un pò diverso e un pò più consapevole.

Un distopico che mi ha ricordato dettagli di altri libri (gli autobus gialli di Darkest Minds, ma anche la paura del giallo, un pò come quella che sviluppi dopo IT. Oppure un campo da lavoro per la scuola dei gialli… insomma, i gialli sono quelli che hanno raccattato più lati negativi dei vari libri a sfondo raziale e horror) ma che non mi ha dato l’impressione di esser la copia di qualcos’altro.

INFO

Autore: Christina Dalcher
Pagine: 416
Prezzo: € 18.60
Uscita: 05/11/2020
Genere: Narrativa; Dispotico
Casa Editrice: Nord

TRAMA

Immagina una scuola in cui non c’è spazio per i favoritismi e tutti sono giudicati in base ai risultati. Una scuola in cui gli studenti migliori non vengono rallentati dai mediocri o presi in giro dai bulli. In America, tutto questo è diventato realtà grazie al Q, un quoziente calcolato sulla base di test e sulla condotta, che determina l’istituto da frequentare: gli alunni più brillanti vengono ammessi nelle impegnative Scuole Argento, che assicurano l’ingresso ai college più esclusivi, mentre gli studenti normali rimangono nelle Scuole Verdi. Le «mele marce», invece, sono allontanate dalle famiglie e portate nelle Scuole Gialle, delle strutture isolate dove imparano le materie di base e la disciplina. E per fare in modo che nessuno rinunci a migliorarsi o si sieda sugli allori, i test Q vengono ripetuti ogni mese. Elena Fairchild ha partecipato alla creazione del sistema Q e lo riteneva la chiave per una società più equa, più giusta. Adesso però, dopo alcuni anni come insegnante in una Scuola Argento, è tormentata dai dubbi: sebbene abbia accolto diversi alunni provenienti dalle Scuole Verdi, non ha mai visto qualcuno tornare dalle Scuole Gialle. I genitori ormai temono quel pullmino che passa di casa in casa il giorno successivo all’esame. E ora anche lei è una di quei genitori: sua figlia Freddie ha ottenuto un risultato troppo basso e le verrà portata via. Senza esitare, Elena si fa bocciare al test Q per insegnanti e viene trasferita nella stessa Scuola Gialla della figlia. E lì scoprirà che, quando le persone sono ridotte a numeri, non c’è limite a quello che può succedere a chi non conta più nulla…

La classe Pulmino vecchio giallo

La tuffatrice

La tuffatrice di Julia Von Lucadou
  • Personaggi 75% 75%
  • Worldbuilding 85% 85%
  • Fluidità 85% 85%
  • Cover 80% 80%
  • E il finale 75% 75%

La tuffatrice

Recensione: Riva Karnovsky, campionessa di Highrise Diving, si è costruita una fama potente grazie al suo cuore saldo; si lacia dai grattaceli, come se danzasse.

La sua vita sembra correre sui binari della perfezione, perchè per quanto sia giove pare abbia tutto. Amore, grandi capacità, un lavoro che ama, la bellezza, la giovinezza… insomma, una vita da favola che però, un giorno decide di troncare.

Smette di allenarsi, smette di lanciarsi, smette di parlare e soprattutto, toglie il tracciatore che tutti, in città, devono portare.

Per far si che torni alla sua vita di sempre viene chiamata in causa una giovane psicologa, Hitomi Yoshida, che avrà il compito di sorvegliarla giorno e notte attraverso telecamere nascoste. Deve scovare una falla nel nuovo comportamento di Riva, far si che tutto torni alla perfezione. A qualsiasi costo.

E quando guardi a lungo in un abisso, anche l’abisso ti guarda dentro.

Hitomi riuscirà a non farsi trascinare da Riva? Il sistema in cui vivono, è veramente perfetto come crede una, o fallato come sente l’altra?

Ho letto questo libro su consiglio di Alice Chimera e grazie alla fiducia della Carbonio.

Il genere Distopico mi affascina sempre molto, lo adoravo ancora prima di sapere cosa fosse. Adesso, che conosco qualcosina in più, lo certo e lo bramo. Quindi ho iniziato questa lettura con delle aspettative alte quanto un grattacielo ma non effettivamente pronta al lancio.

Lo stile di Julia von Lucadou non è pomposo ma più simile ad un contagocce. Fornisce pian piano le informazioni che servono, come se fosse lei stessa una terapeuta e noi i pazienti, bisognosi della sua mano per camminare verso la meta.

La struttura della città, mi ha ricordato un pò quella di 1984 di Orwell, dove tutti sono controllati con la scusa di aver a cuore la salute fisica e mentale della popolazione.

Ma solo di quelli che se lo meritano veramente.

Solo per quelli che lavorano duro per la città.

Solo quelli che sono disposti a perdere parte di se stessi per qualcosa di più grande.

Per tutti gli altri, c’è la Periferia.

Quello che più mi ha colpito, è la presa di cosienza di Riva ed in qualche modo, la disperazione di Aston.

Lei è una Vip, è quel tipo di persona carismatica che può fare tutto e che è amata da tutti. Ha molto potere mediatico, e sembra non provare grande fastidio nel non aver più della privacy ma, immagino che sia normale vivere così, se ci si è nati in un posto del genere. Non sembra insofferente per le regole rigide di controlli a cui è sottoposta, affronta ogni sfida con il sorriso sulle labbra. In pratica ha scritto sulla fronte la parola “VINCENTE”. Quindi, la sua chiusura improvvisa, fa molto rumore.

Perchè deve essere tutto così? Perchè uno non può essere se stesso, con anche i suoi difetti?

Il suo vacillare porta a mettere in luce l’equilibrio precario delle leggi. Cosa spinge una giovane a rischiare tutti i benefici che ha guadagnato? Perchè parte del problema è anche questo. Essere retrocessi nella Periferia vuol dire perdere molti privilegi, è come esser messi nell’angolo della vergonga.

Aston, il fidanzato di Riva, mi ha fatto venire in mente il clichè della “mogliettina” che senza il marito smette di esistere e di aver tutti i benefici (oltre che gli oneri della casa). Se Riva dovesse mollare definitivamente, anche lui perderebbe una serie di cose ed è preoccupato, anche se apparentemente dichiara di esser solo preoccupato per Lei. L’ho letto come un personaggio estremamente egoista, ma in linea con la mentalità media.

La Psicologa è quella che mi ha fatto innervosire più di tutti, dato che è quel tipo di persona che ha assolutamente bisogno di esser sempre la migliore, ma solo perchè così può dare uno schiaffo virtuale o mentale a sua madre, che non credeva in lei. Un dettaglio egoistico in una società che promuove questo modo di fare. Bello, eh?

Questo mondo è crudo, ma attuale. Il bello del Distopico è questo, non conosce il tempo che scorre.

Per quanto possa aver apprezzato una serie di dettagli, per quanto sia una forte sostenitrice della tecnologia e del progresso, prego iddio di non dovermi mai trovare a vivere in un tempo come quello che ho trovato qui, ma forse già siamo lì e ne sono così dentro da non capirlo. Vero?

Immagini le sensazioni che deve provare quella donna: cadere nell’abisso sapendo di potersi risollevare, senza paura di schiantarsi e morire, gustando la vittoria contro la gravità e la consapevolezza di non dover più temere la morte.

INFO

Autore: Julia von Lucadou
Pagine: 184
Prezzo: € 16.50
Uscita: 09/04/2020
Genere: Distopico; Narrativa
Casa Editrice: Carbonio

TRAMA

In un mondo futuristico in cui si vive per accumulare punteggi, le emozioni vengono misurate da un dispositivo applicato al braccio, le giornate scandite da iper-efficienza, ferree regole comportamentali e una dose prestabilita di esercizio fisico, Riva Karnovsky, campionessa di Highrise Diving, tuffandosi dai grattacieli è riuscita a diventare una celebrità con schiere di fan e contratti milionari.
Eppure, nel suo lussuoso attico al centro della metropoli, un giorno decide di mollare tutto, senza una ragione apparente. Non si allena più,
non parla, scompare dai social assetati di foto e notizie.
Per rimotivarla viene chiamata una giovane e ambiziosa psicologa, Hitomi Yoshida, che dovrà sorvegliarla giorno e notte attraverso telecamere nascoste in ogni angolo della casa. Finché Hitomi si accorge di essere lei stessa una prigioniera

La tuffatrice di Julia Von Lucadou_Grattacielo

83500 [ANTEPRIMA]

83500 di Michela Monti
  • Personaggi 70% 70%
  • Worldbuilding 80% 80%
  • Fluidità 80% 80%
  • Cover 75% 75%
  • E il finale 85% 85%

83500 [ANTEPRIMA]

Recensione: Cinque anni fa ho conosciuto Michela per l’uscita del suo libro. Aveva deciso di autopubblicarsi e grazie ad un’amica in comunque, scoprii questa piccola perla. Fu uno dei miei libri preferiti del 2012 e ancora oggi, se posso, lo consiglio volentieri.

Ritrovarmi oggi, dopo tutto questo tempo, per parlare dall’imminente ripubblicazione con una Casa Editrice, mi riempie di gioia come se il libro fosse mio.

83500 è un libro che racconta di come una donna, sia capace di fare qualsiasi cosa per le persone che ama.

Melice si trova in carcere, condannata a morte con l’accusa di omicidio. L’unica cosa che però ricorda è l’aver perso la figlia appena partorita. Forse, fu proprio quel distacco a cancellarle ogni cosa ma ormai la sua ora è stata scritta.

Gabriel è il guardiano delle anime perse, colui che segue le condannate giorno per giorno, fino alla fine. Proprio per questo suo viver con loro, Gab farà si che venga concessa una seconda possibilità a Melice, anche a costo di perderla per sempre. Infatti, con una tecnologia ancora sperimentale, lei potrà tornare nel passato e far si non commetter più l’omicidio per cui è accusata.

Sarà in grado di non sbagliare una seconda volta?

Voi sapete che io non rileggo mai i libri ma con questo, non potevo lasciar correre.

Mi sono fatta mille paturnie prima di ricominciare ma il mio amore, non è minimamente mutato.

Questa è una storia forte ma anche imperfetta. Parliamo di un libro scritto moltissimo tempo fa, con qualche punto buio nei fatti ma sono proprio questi dettagli a renderlo vivo.

Bea, la dolce amica che si sente Superman ma che ha incorporata la kryptonite.

Mel, che dovrebbe rimediare ad un disastro colossale ma sembra abbonata al maiunagioia.

Gabriel, colui che riesce a trovare il lato divertente in un posto macabro ma che alla fine è dotato di una grandissima umanità.

Richard, il fidanzato carino e coccoloso, che sembra non esser mai pronto.

Shawn, l’ex fidanzato dagli occhi magnetici come quelli di un lupo e l’intelligenza che affascina.

Ogni personaggio è collegato da un filo color rosso.

Amore o Morte, non cambia le carte in tavola. Tutto è scritto nel destino.

INFO

Autore: Michela Monti
Pagine: 431
Prezzo: € 12
Uscita: 15/02/2018
Genere: Fantasy; Distopico
Casa Editrice: Triskell Edizioni

TRAMA

ReBurning Prison, carcere di massima sicurezza, anno 2020 circa. Melice Redding è una condannata a morte, ma non ricorda il perché. La causa dell’amnesia è la separazione da sua figlia appena partorita e per questo Mel entra in stato di shock. Grazie a Gabriel uscirà dalla catatonia e, sempre grazie a lui, avrà la possibilità di tornare indietro, prima che il crimine per cui è condannata venga commesso. Melice viaggia nel tempo per rivivere il suo passato senza nessun ricordo dell’arresto, senza condizionamenti. Tutto procede regolarmente, fino alla notte di Halloween.