A spasso con Willy [FILM]

A spasso con Willy [FILM]

A spasso con Willy [FILM]

I film per bambini sono un campo minato, dato che molto spesso sono storie semplici e/o senza un vero senso logico, se non l’idea di farli divertire.

A spasso con Willy però, mi sembrava un’idea abbastanza vincente dato che il giovane protagonista avrebbe dovuto imparare a cavarsela da solo, in condizioni fuori dal normale. Diciamo che può benissimo rappresentare la transizione dall’essere bambini a giovani adulti.

Ad essere sincera però, se avessi un figlio, molto probabilmente non lo porterei al cinema a vederlo e come prova della mia tesi, sono state le reazioni dei tre bambini che c’erano in sala con me (di diverse età).

A spasso con Willy Willy e Buck

Willy, è un giovane bambino in viaggio per l’universo insieme ai genitori. Durante una tempesta di asteroidi, le cose si mettono male e sono costretti a ricorrere alle capsule di salvataggio ma, le due vengono sparate in diverse direzioni.

Willy si ritrova così ad atterrare su un pianeta sconosciuto e dopo l’iniziale sconforto, decide di reagire ed esplorarlo, insieme al robot di salvataggio Buck. In fondo, i genitori sono due esploratori e sicuramente, quando verranno a salvarlo, saranno orgogliosi del lavoro di catalogazione. Parte quindi così, il viaggio dei due pionieri ma faranno subito conoscenza di creature tutt’altro che pacifiche.

A spasso con Willy Willy e animali strani

L’ambientazione è molto bella e varia, mi ha ricordato un pò il film “Viaggio al centro della terra” ma meno pericolosa.

Gli animali che lo abitano, sono spesso molto buffi e la vera componente pericolosa è la vegetazione perchè, non conoscendola, non si sa quali cose possono esser buone e quali no. Ho adorato un pò tutti gli esseri che abbiamo visto, la magia che si è creata nella ricerca della foto perfetta ma, come dicevo sopra, per quanto sia stato caruccio, io ad un bambino non glielo avrei fatto vedere.

Metto le mani avanti e dico che non c’è nulla di sconvolgente, però ecco, i tre bambini in sala si sono messi a piangere in situazioni differenti.

Willy è un bambino un pò incosciente e un pò troppo frignone per i miei giusti. Non ho mai voluto la perfezione però ci sono state un paio di scene dove avrei voluto dargli una sacchettata di scarpate del fondoschiena. Adesso faccio spoiler, perchè tanto so che i bambini non mi vengono a leggere e che ai genitori, spesso importa poco sapere cosa succede in un film che tanto vedranno con “interesse” solo i loro figli.

Se però, non volete saper esattamente cosa succede, fermatevi qui e ponderate voi se andarlo a vedere o meno.

Sono sperduti su un pianeta lontano chissà quanto, in un luogo che nemmeno loro san dove sia. Per aver qualche possibilità di sopravvivenza, Buck deve portarsi sempre dietro un’antenna e sperare che una sonda passi velocemente attorno a loro ma per far questo, deve rimanere sempre acceso. Peccato che all’inizio, quando sbarcano dalla navicella di salvataggio, i due vengono attaccati da dei granchi di pietra e che le batterie di scorta, rimanga vicino a loro. Logica vuole che più tempo passa e più batteria venga consumata, soprattutto se Buck deve usarla per proteggere Willy.

Ad un certo punto del film, il droide deve mettersi in modalità risparmio energetico ed il piccolo esploratore, parte con una sceneggiata melodrammatica che avrebbe annervato anche un santo. Si, stiamo parlando di un bambino ma, non è di difficile comprensione capire che se si spegne, ciao ciao possibilità di tornare a casa. Questo è un tipo di comportamento che proprio mi annerva anche perchè lui non sarebbe comunque solo, dato che Flash si è già unito al gruppo.

Quello che però mi ha mandato a male, è stato quando per far una foto ad un animale, con la sua incoscienza gli fa del male.

L’essere è dotato di un corno che usa per comunicare/chiedere aiuto in caso di necessità e Willy, usando il flash lo spaventa e lui, si ribalta e lo spezza. Viene successivamente “riparato” in qualche modo ma è un danno che alla lunga potrebbe ripresentarsi e perdonatemi ma, proprio non lo reggo. Di cavolate i bambini ne fanno tantissime, però non è che “bacio passa tutto”.

Io boh.

Ho invece apprezzato la crescita emotiva del robot, che fino a quando rimane attivo, cerca in tutti i modi di entrare in sintonia con Willy e cerca di capire veramente cosa possa renderlo felice anche se la sua programmazione alla fine non glielo chiede.

Giungiamo poi al finale, che è agrodolce.

Per tornare a casa, deve lasciar qualcosa e la decisione è sofferta ma una volta voltate le spalle, ciao ciao.

I bambini in sala, si sono chiesti perchè proprio quella decisione e questo ha contribuito a farli andar via con un pò di muso (che se sommati alle lacrime precedenti, non è che sia un gran che). Quindi, alla fine, non è stata una brutta visione per me (adulta) ma ho visto film nettamente migliori.

A spasso con Willi_Regia di Eric Tosti
INFO

Genere: Animazione

Data: 18/04/2019
Durata: 1 h 30 min
Regia: Eric Tosti
Musiche: Olivier Cussac
Distribuzione: Notorius Pictures

CAST

Timothé Vom Dorp
Edouard Baer
Marie-Eugénie Maréchal
Guillaume Lebon
Barbara Tissier

TRAMA

E’ la storia del giovane Willy, che – a seguito della distruzione della loro navicella – viene separato dai genitori con cui viaggiava nello spazio. La sua capsula di salvataggio atterra su un pianeta selvaggio e inesplorato. Con l’aiuto di Buck, un robot di sopravvivenza, dovrà cavarsela fino all’arrivo dei soccorsi. Nel frattempo Willy, Buck e Flash, una creatura aliena con cui hanno stretto amicizia, scopriranno il pianeta, la sua fauna, la sua flora… ma anche i suoi pericoli.