La maledizione di Bloody Mary

La maledizione di Bloody Mary

  • Personaggi 30% 30%
  • Worldbuilding 50% 50%
  • Fluidità 40% 40%
  • Cover 60% 60%
  • E il finale 20% 20%

La maledizione di Bloody Mary

Recensione: Viola è la forestiera di Sanguinara, un luogo sperduto sulle rive del lago.
Si trasferisce lì con sua madre, nella casa che un tempo era dei suoi nonni paterni, per cercare una nuova stabilità dopo un lutto. Nuova vita, nuova scuola, nuove avventure… e nuovi problemi. Perché da quando è iniziata la scuola, cose strane accadono sempre quando lei è nei paraggi. Plafoniere che cadono, sedie che si rompono sono solo alcune delle catastrofi di cui è testimone e tutti iniziano a pensare che porti sfortuna. In particolare, tre compagni che sembrano aver attirato su di sé questa malasorte: Salvo, Angelica e Luca. Loro non prendono molto bene il cambiamento e se la prendono con Viola, fino al giorno in cui capiscono che anche lei è una vittima. Ma di chi?
Il fantasma di Bloody Mary sembra averli puntati e solo scavando nel loro passato riusciranno a capire cosa li accomuna.
Dovranno lottare contro il tempo per capire come spezzare la maledizione e porre fine a tutto.

La creepypasta è un genere che mi diverte molto, perché generalmente sono brevi racconti dell’orrore dalle tematiche più disparate. Basta un minuscolo spunto su una notizia, una leggenda metropolitana, un gioco o una storia comune, per creare un qualcosa che faccia perdere il sonno a chi ascolta. Tenete presente che Slender Man è nato in questo modo ma non è l’unico.
Sono quindi sempre molto contenta di leggere qualcosa in merito ma, a malincuore, sono rimasta molto delusa da questo libro.

Capisco che essendo fuori target, non avrei dovuto avere grandi aspettative ma la storia è di una tale banalità che il colpo di scena, al posto di sorprendermi, mi ha fatto alzare gli occhi al cielo. Non ho nulla contro le storie semplici, se funzionano sono la prima a consigliarle ma c’è una grande differenza tra quello ed il saltellare da scena a scena lasciando buchi di trama grandi quanto la fossa delle marianne.
Capisco anche che ai bambini o ai ragazzi possa non piacere un tomo alla King (va a gusti), questo però non giustifica il trattarli come un branco di scimmie urlatrici dal cervello grande quanto una nocciolina. Insomma, anche loro si accorgono che manca roba.
Oltre al fatto che la storia di Bloody Mary è abbastanza diversa da quella “originale” (lo dico facendo le virgolette con le mani perché non c’è una vera e ufficiale, esistono alcune varianti e a modo loro sono tutte vere). Certo, non sono una purista e posso pensare che sia stata creata per adattarsi a questo libro ma alla fine della fiera è tutto troppo fumo e niente arrosto.

Salvo e Luca, i ragazzi del gruppo, sono di una inutilità incredibile. Salvo addirittura diventa un pericolo verso la metà della lettura e nessuno dice nulla, alla fine poi succede una cosa che mi ha costretto a rileggere i due capitoli che lo precedono perché pensavo di essermi persa dei pezzi. Prima sbatte i piedi a terra come il peggiore dei bambini capricciosi e poi bon, tutti amici come prima. Angelica non è migliore.

Per mia fortuna, di questa linea ci sono solo due titoli.

INFO

Autore: Barbara Gozzi
Pagine: 176
Prezzo: € 12.90
Uscita: 26 ottobre 2021
Genere: Horror
Casa Editrice: Fabbri

TRAMA

Viola si è appena trasferita a Sanguinara, un piccolo paese che sorge sulle rive di un lago dalle acque scure e inquietanti. Come se non bastasse questa strana atmosfera, l’inizio nella nuova scuola non è proprio dei migliori. Da quando è arrivata lei, accadono cose strane: lampade precipitano dal soffitto, sedie si rompono all’improvviso… e a essere coinvolti in questi inspiegabili incidenti sono sempre Viola e tre dei suoi compagni, Salvo, Angelica e Luca. Non solo. Viola ha l’impressione di essere continuamente osservata, e spesso sente una voce che la chiama, come se cercasse di farla avvicinare… ma a chi? Dopo orrende disavventure e indagini maldestre, i quattro ragazzi scopriranno che il fantasma di Bloody Mary, la strega bruciata al rogo secoli prima, sta dando loro la caccia! E che a condannarli è una terribile maledizione…

Stelle e ottone. The hidden society

Stelle e ottone. The hidden society

Stelle e Ottone di Jude Archer
  • Personaggi 90% 90%
  • Worldbuilding 85% 85%
  • Fluidità 90% 90%
  • Cover 90% 90%
  • E il finale 85% 85%

Stelle e ottone. The hidden society

«Valmori», disse, studiando il mio abbigliamento con un accenno di sorpresa, che presto sfumò in fastidio. «Ti fanno già vestire come una di noi?»
Strinsi le dita dietro la schiena, condividendo segretamente il pensiero di non meritare affatto l’uniforme, ma non gli avrei mai dato la soddisfazione di trovarmi d’accordo. «Sì, e hanno detto che presto mi daranno anche una bacchetta.»

Recensione: Voglio un Ismael Sagredo tutto per me.
Lo so, è una richiesta impegnativa e poco pratica, visto che sono accompagnata e lui sarebbe un pò troppo giovine per me ma insomma, parliamone.

Ambra Valmori è una studentessa modello che passa le sue giornate a studiare ciò che ama. Il suo eccesso di zelo oscilla tra il desiderio di non voler deludere le alte aspettative di Domiziana Falier, amica intima della madre e attualmente proprietaria della stanza dove alloggia, e il voler essere migliore del suo saccente compagno di corso Ismael Sagredo, “nemico” giurato fin dalle prime lezioni.
Sono queste le sue maggiori preoccupazioni.
Eppure, il giorno dell’esame di Archeologia Persiana non inizia nel migliore dei modi e a quanto pare, non è l’unica cosa che non va per il verso giusto.
Come in un perfetto effetto domino, prima perde l’equilibrio emotivo faticosamente ricostruito dopo la sua breve scomparsa e poi, scopre di aver perso un oggetto molto importante. Infine, proprio perché non ci dobbiamo far mancare nulla, intuisce che alcune strane persone sono lì per lei e che in qualche modo sono legate alla brutta esperienza vissuta tempo prima e a ciò che ha perso.
Non tutto però è negativo. Ambra scopre che la magia esiste veramente e che forse, c’è un posto per lei in quel mondo.

Mi sono approcciata a questo libro con molte riserve perché UNO, non leggo molti autori italiani (no comment, lo so) e DUE, non sono una grande sostenitrice delle storie che diventano virali fin da subito. Però l’estetica è eccezionale e io sono un pò una “gazza ladra”; mi faccio conquistare da ciò che è bello.
Considerando il mio commento iniziale, è facile intuire che tutto sommato non ho fatto un pessimo acquisto.

Ambra è quel genere di personaggio che non trovo inutile ma che non brilla nemmeno di intelligenza. Ci sono state molte occasioni dove avrei voluto scuoterla per farle ritrovare la ragione però, mi ha fatto anche molto ridere in altrettante occasioni e per certi versi, alla fine capivo perché faceva quel che faceva.
L’ansia di far illuminare il bracciale delle doti magiche? Ci sta, quello è l’unico lasciapassare per poter essere ammessa all’accademia di magia e lei SA che quello è il suo vero posto. Certo è che pensare di imbrogliare, non è il metodo migliore…
La frustrazione per non aver l’accesso completo alla biblioteca? Condivisibile la fregola del voler apprendere tutto e subito ma, in linea teorica, non fa ancora parte degli studenti. Ci sarebbe anche un secondo punto da tener in considerazione qui ma è spoiler, quindi mi astengo. Posso invece dire che si concentra sempre sul punto sbagliato delle questioni. Ambra si sbatte moltissimo per essere all’altezza delle situazioni che le capitano, cosa che le fa onore perché non tutti ci riuscirebbero ma è talmente tanto concentrata su questa cosa che non presta le dovute attenzioni sulle cose realmente importanti. Tipo: gli esseri che la aggrediscono fuori dal museo fanno riferimento alla sua brutta esperienza ma non si interroga poi molto sul perché. Oppure, non parla con il Preside delle doti che ha dimostrato sempre durante l’aggressione di prima, il che è scioccante perché in qualche modo vuol dire che ha dei poteri e che quindi, ha veramente diritto a stare lì. Invece no, deve sbroccare malissimo per far vedere che vale qualcosa. Oppure, non si chiede perché le viene regalato un oggetto che le limita i poteri ma non dopo che ha sbroccato davanti a tutti, prima.
Cioè.

A parte questi momenti, ho adorato quasi tutti i personaggi e la scorrevolezza della storia.
Ho amato Ismael (“So che l’ultima volta che ti hanno regalato un gioiello era per inibirti. Questi sono per farti brillare.”) ma anche i nuovi amici Bianca e Leo, mi è piaciuto vedere una Venezia più magica del solito ma anche una Biblioteca che ha una vita propria. Mi è piaciuto lo specchio dei sospiri che riflette il “viso a cui rivolgiamo i nostri pensieri più trasognanti” e anche la lanterna che segue lo studente a cui è stato assegnato, un pò come un cucciolo. Certi dettagli mi hanno ricordato altri libri letti nel corso degli anni ma non è stata una cosa spiacevole.
La componente sentimentale c’è ma è ben inserita e soprattutto, non è dominante. Per quanto riguarda la caratterizzazione dei personaggi, non tutti sono ben delineati ma è il primo libro, quindi spero di veder qualcosa di più in futuro.

INFO

Autore: Jude Archer
Pagine: 480
Prezzo: € 24
Uscita: 23 gennaio 2024
Genere: Fantasy
Casa Editrice: Il Castoro

TRAMA

Ambra Valmori pensa che i suoi unici problemi siano l’imminente esame di archeologia persiana e la competizione spietata con il suo odiato rivale accademico, Ismael Sagredo. Ma gli astri hanno altri piani per il suo destino. Nel giro di una notte scopre che la magia esiste ed è ovunque intorno a lei, che i professori dell’Academia delle arti magiche di Seledia la considerano una minaccia alla loro segretezza e, peggio ancora, che il brillante mago che sarà costretto a farle da maestro è proprio Ismael. In una Venezia affascinante e inedita, insieme faranno luce sul misterioso passato di Ambra, che capirà di se stessa molto più di quanto aveva mai immaginato. E scoprirà che le stelle possono essere crudeli.

Una di famiglia

Una di famiglia

  • Personaggi 70% 70%
  • Worldbuilding 70% 70%
  • Fluidità 60% 60%
  • Cover 60% 60%
  • E il finale 70% 70%

Una di famiglia

Recensione: Millie è una giovane ragazza in cerca di un lavoro che possa permetterle di ricominciare una nuova vita.
Non ha molte esperienze lavorative e di sicuro non per fare la governante ma, la lussuosa villa dei Winchester può offrire molto. Come prima cosa, uno stipendio estremamente generoso così da poter essere totalmente indipendente e secondo, un letto su cui dormire, così da non dover più passare le notti sui sedili posteriori della sua modesta e piccola auto.
Ci sono solo due piccoli problemi.
Milli ha un passato veramente scomodo, un qualcosa che solitamente porta la gente a non fidarsi di lei. Deve tenere così un profilo molto basso e sperare che nessuno la controlli. Motivo per cui, decide di subire in silenzio gli sbalzi d’umore di Nina, la padrona di casa. La donna cambia umore con la stessa velocità con cui una persona sbatte gli occhi ed è pure disordinata. Non è di grande aiuto nemmeno Cecelia, la figlia che Nina ha avuto in giovanissima età e che ora sembra una bambola di porcellana dato che mette sempre dei vestiti bianchi svolazzanti. Così eterea ma anche così glaciale e distaccata.
A peggiorare definitivamente le cose c’è Andrew, il marito di Nina, un’uomo affascinante che sembra capire le sue difficoltà quando di mezzo c’è la moglie e fa di tutto per renderle il lavoro un pò meno pesante.
Millie dovrà quindi destreggiarsi tra le sue bugie ed i segreti di una famiglia apparentemente perfetta.
Nina soffre veramente di pazzia come dice la gente? Cecelia è così solo perché ci è nata, oppure è un modo per non attirare su di sé l’ira di qualcuno? Andrew è un martire oppure ci guadagna qualcosa?

Fino a circa metà libro, pensavo fosse una storia senza una grande fantasia.
La routine in casa Winchester è logorante e più il tempo passa e più le cose sembrano precipitare. Nina diventa sempre più scostante, prima dice una cosa e poi se ne dimentica, controlla Millie in modo quasi ossessivo, prima amiche amiche e poi “stai al tuo posto, chi ti ha dato il permesso di aver tutta questa confidenza”, la incolpa di qualsiasi cosa.
Più il tempo passava e più mi veniva il nervoso.
Un po’ per la situazione, perché non riesco ad essere distaccata da quello che leggo e un po’ perché non capivo dove si volesse andare a parare. Va bene la situa difficile, ma quindi?
Poi, arrivano i capitoli di Nina e da lì, ho capito che è lei la vera protagonista.
Follia e genialità si mescolano.

Non posso dirvi cosa succede, sarebbe uno spoiler unico e so che alle persone questa cosa non piace, quindi mi limiterò a dirvi che se non fosse per il finale delirante, questo libro sarebbe un dieci.
Sfortunatamente, anche l’epilogo ha distrutto il castello che faticosamente avevo iniziato a costruire. In realtà, anche le dinamiche degli ultimi due capitoli mi hanno fatto vacillare ma mai come le ultime pagine.

Ci troviamo nuovamente con Millie che sta affrontando un colloquio da governate ma la motivazione dell’assunzione, ha dell’incredibile.

INFO

Autore: Freida McFadden
Pagine: 350
Prezzo: € 9.90
Uscita: 30 maggio 2023
Genere: Thriller
Casa Editrice: Newton Compton Editori

TRAMA

Millie è in cerca di un lavoro per ricominciare una nuova vita. Pur non avendo referenze, riesce a farsi assumere come governante nella lussuosa villa dei Winchester. Non è esattamente il lavoro dei suoi sogni: polvere e cattivo odore invadono le stanze, e la padrona di casa, Nina, è una donna annoiata e instabile, che sembra godere nel vederla faticare dalla mattina alla sera. Però, quantomeno, Millie qui può fingere di essere un’altra e sentirsi al sicuro dalle ombre che la tormentano. Ma qualcosa non quadra in casa Winchester: la porta della sua stanza si chiude solo dall’esterno, e il giardiniere, Enzo, fa di tutto pur di metterla in guardia… ma da cosa, esattamente? Nonostante i presagi siano sempre più inquietanti, Millie deve resistere, non ha altra scelta. Quando conosce Andrew, l’affascinante marito di Nina, ha una ragione per restare e sentirsi al sicuro. Il passato non può raggiungerla. Ma Millie ancora non sa che i segreti della famiglia Winchester sono molto più pericolosi dei suoi…

Cosa beviamo stasera? Scopri il barman che è in te

Cosa beviamo stasera? Scopri il barman che è in te

  • Personaggi 65% 65%
  • Worldbuilding 70% 70%
  • Fluidità 80% 80%
  • Cover 60% 60%
  • E il finale 65% 65%

Cosa beviamo stasera? Scopri il barman che è in te

Recensione: Lo ammetto senza vergogna, io sono quella che beve.
A casa abbiamo dei ripiani dedicati agli alcolici per due motivi: Uno, ci sono bottiglie che mi piace collezionare a prescindere dal contenuto e due, abbiamo l’abitudine di preparare i cocktail in modo da creare qualcosa che possa piacerci senza per forza seguire le regole degli esperti.
Diciamo che è un momento per allentare i nervi e di condivisione per me ed il mio compagno, un qualcosa di estremamente semplice e privo di fronzoli.
Quindi, se le premesse sono queste, perché ho preso e letto questo libro?

Quando vado al salone del libro di Torino, mi metto sempre nella posizione di cercare qualche novità, a prescindere dal genere e dalla casa editrice. Cerco di sfruttare al meglio il momento, di mantenere la mente aperta, un po’ perché è l’unico periodo dell’anno dove mi concedo spese folli e un po’ perché così do un senso al viaggio di quattro ore.
La Corte è una delle tappe fisse.
Maledetti.

Come dicevo sopra, io sono quella che beve.
Le mie capacità da barman sono letteralmente inesistenti ma non lo vedo come un problema, sono una persona semplice che si adatta a qualsiasi tipo di mischione. L’unica cosa che conta, è che sia buono. E che non sia difficile da preparare.
Con questo non vuoglio dire che non sappia apprezzare un cocktail fatto bene, semplicemente in certe occasioni non è una cosa importante. Sono però curiosa e quando mi è stato detto che tra le pagine del libro avrei trovato validi consigli e una buona dose di risate, mi ci sono tuffata a capofitto.
Risultato?
Il mio spirito guida alcolico continua ad essere latitante ma ho scoperto tante chicche e ho una lista di cose da provare (che passerò rigorosamente al mio compagno, dato che è lui l’esperto).
Il libro va benissimo per i non esperti del settore, dato che non vuole farci diventare tutti dei bravissimi barman ma promuove tutta una serie di proposte semplici con anche le dosi per chi non ha nemmeno un attrezzo del mestiere. Il libro va bene per i curiosi che anche se non capiscono bene le dosi e non hanno voglia di imparare, possono trovare piacere nella storia di come sono nate certe bevande o i loro nomi.
Il libro non va bene a chi non ha pazienza o si distrae facilmente. Pur essendo un libro spiritoso, non ha la comicità elevata o becera che intrattiene un vasto pubblico.

L’unica nota veramente negativa sono le pagine nere con le scritte bianche.
Ho trovato molto più stancante quel tipo di lettura, più che tutto il resto del libro. Credo sia stato usato un font uguale alle altre pagine ma inadeguato allo sfondo.

INFO

Autore: Marco Giuridio
Pagine: 257
Prezzo: € 20
Uscita: 17 giugno 2022
Genere: Narrativa
Casa Editrice: La Corte Editore

TRAMA

Avete mai desiderato gustarvi a casa uno di quei bellissimi drink che vi fanno al bar? O conoscere qualche curiosità sul mondo dei cocktail da poter raccontare al momento giusto? O scoprire come cavarsela quando arrivano all’improvviso tanti amici o si deve organizzare un appuntamento romantico? Dopo aver passato tanti anni intorno al bancone di un bar, Marco Giuridio ha deciso di raccogliere una parte delle sue esperienze in questo libro. Ha voluto immaginare qualcosa di diverso dal solito manuale e, non volendo nemmeno un semplice ricettario, ha scelto di scrivere un dialogo, bizzarro, surreale, tra il protagonista e il suo lato barman. Un botta e risposta serrato, divertente, incalzante, durante il quale Brian aiuterà il protagonista risvegliando i suoi ricordi e guidandolo tra ricette e curiosità che hanno fatto la storia dei drink che oggi tutti noi possiamo gustare. Così, tra un aneddoto e l’altro, scopriamo qual è la vera storia del Long Island, qual è la differenza tra il gin e la vodka, come mai ci si ritrovava nei cosiddetti speakeasy, ma anche quali sono le ricette migliori (facili da preparare a casa!) adatte alle più svariate occasioni.

Dio ha lasciato questo posto

Dio ha lasciato questo posto

  • Personaggi 80% 80%
  • Worldbuilding 70% 70%
  • Fluidità 95% 95%
  • Cover 95% 95%
  • E il finale 75% 75%

Dio ha lasciato questo posto

Recensione: Giovanni ha perso l’amore della sua vita ed è stato tradito dai confratelli. Chiuso in una buia cella per un’accusa ingiusta e senza più speranza, viene avvicinato dal Principe delle Tenebre in persona che gli propone di far entrare il suo potere nell’abbazia in cambio della vendetta.

Le promesse erano tantissime, mentre le pagine, molto poche.
Non sono mai stata una grande sostenitrice dei racconti, forse perché di norma non riesco a trovarne uno veramente soddisfacente però, qualche perla mi capita.
Come in questo caso.

Giovanni è un’uomo che si è votato a Dio, dopo esser stato accolto in un momento di difficoltà. Cresciuto ed educato con i precetti della compassione e dell’amore, trova assolutamente impensabile il fatto che i confratelli possano ancora dormire la notte, dopo aver ucciso ingiustamente una donna accusata di stregoneria.
Angela era il suo amore e adesso non c’è più.
Con la disperazione addosso, il Principe delle Tenebre si rivela a lui e gli propone ciò che il cuore di Giovanni brama nel profondo; la vendetta. Punire coloro che sono stati mossi da pulsioni tutt’altro che pie, punire coloro che si sono macchiati l’anima.

In queste quarantun pagine, Giovanni dimostra quanto sia sottile il confine tra ragione e follia, tra una vendetta “giustificata” e la sete di dominio.
Continuo a non apprezzare i racconti ma quello creato da Debora, mi ha fatto sorridere, anche perché finisce in modo coerente con la storia.
Dettaglio tutt’altro che scontato.

INFO

Autore: Debora Parisi
Pagine: 41
Prezzo: € 2.74
Uscita: 3 dicembre 2023
Genere: Horror
Casa Editrice: Self

TRAMA

Giovanni ha perso l’amore della sua vita ed è stato tradito dai confratelli. Chiuso in una buia cella per un’accusa ingiusta e senza più speranza, viene avvicinato dal Principe delle Tenebre in persona che gli propone di far entrare il suo potere nell’abbazia in cambio della vendetta.

Motivato dall’amore per Angela e dalla voglia di vendicarla, Giovanni accetta il patto. Inizierà un lento declino morale che metterà gradualmente a tacere le sue insicurezze fino ad abbracciare il male.
Sangue e morte accompagneranno il suo cammino, ma..

Fino a quanto ci si può spingere per amore? E cosa accade davvero a chi scende a patti col Diavolo?

Ispirato da una leggenda dei Monti Alburni, la collana Retelling of Italian Folk Tales ritorna con questo capitolo oscuro e violento.