Yardim – La chimera del Rispetto
Yardim – La chimera del Rispetto
I miei post hanno lo stesso problema dei video che carico su Youtube; sono sprovvisti di intro.
Da anni mi affligge questa cosa del capire se salutare o meno, se trovare una formula da proporre ogni volta sia gradita o no. Temo diventi un pò troppo ripetitivo anche se mia Madre, come tutte le madri del mondo, mi ha insegnato a salutare. Si tratta di rispetto, ed è proprio su questo che mi voglio soffermare oggi.
Da quando sono entrata in questo mondo, fino ad oggi, i Blogger sono aumentati in modo esponenziale.
Un giorno mi soffermerò su l’apparente facilità di aprirne uno, adesso però mi preme dire che essendo in molti, è facile trovare gente che la pensi in modo diverso dal nostro.
Mi rendo conto di dire delle apparenti ovvietà, però è sempre bene sottolineare questo aspetto.
La necessità di mettere il punto su questo concetto, nasce dal fatto che qualche volta ci si dimentica che anche se qualcuno la pensa diversamente, questo non vuol dire che abbia torto.
Recensire libri è un atto creativo molto personale, e ognuno di noi può vivere questa esperienza in modo differente.
Io ad esempio, ho letto con piacere Paper Princess e odiato After. Sono due libri simili e molto differenti, sicuramente tutti e due hanno dato il via ad una serie di discussioni che volendo, ancora oggi potrebbero animare gli animi. Il fatto che io abbia odiato uno ed amato l’altro, non mi mette nella condizione di sentirmi superiore verso qualcuno. Rimarrò ferma nelle mie convinzioni, ma mai andrò a dire ad un lettore che non ha capito una beneamata fava. Come ovviamente non andrò a dire ad un collega che ha sbagliato a vederla in modo diverso da me.
Non ho nominato quei due libri a caso.
Per l’uscita di entrambi, ci furono accesi dibattiti con annessi insulti, anche se non sempre. Il punto è che non ci dovrebbero esser mai.
Per Paper Princess la presi sul personale, lo ammetto, eppure tutta la situazione fu molto assurda. Capisco che i messaggi trasmessi non erano dei più puri, eppure se dovessimo fare una crociata per ogni cosa, che dio me ne scampi.
Per un blogger, scrivere una recensione, è un modo per metter nero su bianco tutto quello che si pensa. Possiamo decidere di metterci il tempo che più riteniamo idoneo. Giustissimo quindi metter pregi e difetti, essendo poi un parere personale è normale consigliare o meno qualcosa. Andare però da altri e dire “quello non capisce nulla” o peggio “la Casa Editrice non avrebbe mai dovuto pubblicare questo schifo”, ecco. Magari evitiamo, eh? Prima di alzare i forconi, fermiamoci un momento a pensare quanto poi possiamo diventar cafoni e molesti.
Mamma ci ha insegnato l’educazione, quindi mi sembra corretto tenerlo bene a mente. Tra di noi, per chi ci legge e per chi scrive.