che, c’ho scritto Giocondo? Disagio di una Blogger
Ciao a tutti, mi chiamo Kedi e sono ben 58 giorni che non faccio post acidi.
Lo so, vi state già sfregando le mani pregustando l’ennesima raffica di cose che pensate anche voi ma che tendenzialmente, non dite.
Perché si, avrò anche fifa di fare dei video e forse mi verranno anche maluccio ma, se devo parlare di cose che fanno inacidire, allora non mi batte nessuno (o quasi). Un pò di tempo fa mi è stato chiesto cosa mi spingesse a leggere in maniera così ossessiva. Ossessiva, si. La risposta più semplice è che voglio vivere altre vite e non solo quella di cui dispongo adesso. Con i libri posso essere chiunque e vivere avventure comodamente seduta sul letto (so pigra). Diciamo che questa è la risposta standard che il 90% di noi usa con il mondo ma è una mezza minchiata perché dai, lo sappiamo tutti che c’è molto di più ma che non abbiamo voglia di metterci a spiegare e gli altri non vogliono stare a sentire. Il succo però è che leggo in modo ossessivo e continuo, prendendomi poche pause e sovraccaricando il mio povero cricetino. Cosa mi spinge? Si, la voglia di vivere altre cose ma è anche un modo per non ascoltare la gente che mi circonda. Ovvio, non tutti eh… ma lo sapete quanti rintronati ci sono al mondo? Lo sapete che ho una calamita per i casi umani? Ma si dai, io lo so che sapete cosa ci può essere sparso nel mondo… comunque sia, lo faccio in automatico senza nemmeno rendermene conto ed i lati positivi, per me, sono molti. (se insistete però poi ve li scriverò tutti!) Vi starete chiedendo, perché allora la mia premessa, se fino ad ora sto sviolinando cose positive? Ebbene, io amo, nella maniera più folle, scovare nuove letture. Quelle chicche che solitamente il lettore medio snobba. Sto parlando di piccoli autori che solitamente si auto finanziano per inseguire il proprio sogno. Come blogger, ho il piacere e l’onore di aver a che fare con quel tipo di categoria e devo dire che tra alcuni dei miei libri preferiti in assoluto, c’è qualcosa di loro. Però ecco, mi sono un pò scassata i maroni del fatto che ad ogni email che mi arriva, io debba preoccuparmi del LORO orgoglio e non di ciò che vorrei io. Come blogger, ho creato una pagina con poche REGOLE per aiutare me e chi decide di contattarmi. Pare però, siano cose troppo difficili perché il 90% delle persone che mi scrivono, se ne infischia! MA che coglioni. Posso dirlo? No? Pazienza, lo faccio comunque. Insomma, i dati salienti del libro mi servono per decidere se è una lettura che mi interessa o meno. Non mi sono ancora attrezzata per la lettura mentale e lo so che è una grossa pecca mia, chiedo venia, però come trovate la mia email… c’è pure il resto.
Ora, non mi sento chissà chi. Sono prima di tutto una lettrice che espone sempre e solo le proprie opinioni su un determinato libro. Non faccio il critico letterario, anche perché se così fosse, ogni giorno farei una strage che nemmeno potete immaginarvi… io, semplicemente, parlo di ciò che penso e provo. Quindi, chiarito questo, comunque mi sento presa per il culo da chi se ne fotte delle mie richieste perché santissimo altissimo, mi devo sbattere come una fossennata per una cosa che spetterebbe ad altri? A me, cosa ne viene in tasca? Qual è il mio ritorno? Visto che ormai, il tutto si riduce a questo, allora mi adeguo. Io offro uno spazio gratuito, riporto io i dati del libro e faccio sì che arrivi a più persone possibili. Io offro la possibilità di avere un’opinione sincera e sempre la possibilità di esser letta da più persone possibili. In sintesi, offro una vetrina in modo gratuito spendendo solo il mio tempo per preparare le cose. Certo, anche lo scrittore spende il suo tempo a scrivere la storia e diciamo, spende del tempo per cercarci ma fino a prova contraria, anche lui lo fa in modo gratuito. Io non chiedo soldi per un’anteprima ma chiedo almeno, i dati base. Non è il mio lavoro cercare il sito dello scrittore, non è compito mio chiedere sempre se c’è un booktrailer o una pagina Facebook dedicata. Diciamo che la prima email che l’autore manda è un po’ come il curriculum che la gente manda normalmente per farsi assumere. Logica semplice, no? Non parliamo poi delle recensioni che madonna, un fil horror in confronto è na passeggiata, fa meno paura. A quanto pare, secondo la media dello scrittore self, se ricevono un commento negativo allora in automatico io sono una brutta persona. Ebbene, signori e signore, lo dico qui davanti a tutti… IO SONO BRUTTISSIMA. Bruttissima perché se un libro, secondo me è scritto male, allora lo dico. Eh si, la sincerità è una pessima cosa da dover debellare al più presto. Il punto è che molti di loro, dovrebbero volare basso. Fine. Anzi, dovrebbero essere abbattuti perché si rendono ridicoli. Sempre tornando a quello che ho scritto prima, io sono una lettrice e quindi, parlo di ciò che a me piace. Il mondo è bello perché è vario e quello che non piace a me, potrebbe piacere ad un’altra persona. Però no, il loro libro deve assolutamente piacere a tutti perché loro sì che sono degli scrittori validi! La cosa tragica è che comunque, certi elementi ci credono veramente nel loro talento e se da un lato vabbè, ci può stare… dall’altro, minchia. Insomma, anche lo scrittore più famoso al mondo, sbaglia. Però loro hanno alle spalle persone che revisionano ogni cosa. Non escono “già imparati” quindi, figuriamoci cosa può venir fuori da una persona che ha solo fatto leggere il proprio libro solo agli amici (persone che oggettivamente non vi diranno mai cosa pensano veramente solo per non rovinare il bel rapporto che avete con loro). Ok, ok. Sto nuovamente parlando senza filtri e magari, potrei offendere qualcuno. Chiedo venia. Anzi no. Viva il bipolarismo ma non è poi così vero è che sono stufa di dovermi mordere la lingua per non offendere qualcuno. Insomma, offendono me ed il mio lavoro. Mi rivolgo a tutti gli scrittori che magari, stanno leggendo le mie parole. Io apprezzo la forza di volontà delle persone che inseguono il proprio sogno. Apprezzo il coraggio che ci mettono quando propongono il proprio sogno a gente che non conoscono. Apprezzo la possibilità di leggere o anche solo far conoscere qualcosa di inedito. Mi piacciono molte cose ma odio, dal più profondo del cuore, chi cerca di obbligarmi a fare qualcosa. Odio quando vengono ignorate le mie richieste che dovrebbero semplificate tutto perché in fondo, vuol dire che è stato guardato il blog e quindi come lavoro. Qual è il senso di propormi una lettura di un genere che non tratto mai? Perdete tempo voi a chiedermelo e tendenzialmente io, a rispondervi. Odio quando mi si propone di fare una recensione ma il libro devo prendermelo io. Voglio essere libera di poter comprare quello che più mi aggrada senza dovermi sentire obbligata… vero che io lo faccio gratuitamente ma non esageriamo. Chiedi il mio aiuto? Quantomeno dammi la possibilità di farlo. Io non pago te, tu non paghi me. Odio quando ad uno scrittore non piace la mia recensione solo perché è negativa. Scherziamo? Io devo e voglio esser libera di dire cosa penso. Non sono e non voglio essere obbligata a mentire solo per non distruggere l’ego di qualcuno. Odio quando poi, gli scrittori si lamentano di blogger maleducate quando poi sono i primi ad esserlo. Ringraziarci, quando facciamo qualcosa per voi, non vi ucciderà. Non vi ucciderà far sapere ad altre scrittrici che siete soddisfatti da noi. Non vi ucciderà condividere con altri la nostra recensione. Io so che ci sono persone stupende. Ne ho trovate alcune ma per ogni persona così, ne esistono almeno tre che preferirei evitare. Facciamoci un bel discorso interiore e vediamo di far pace con noi stessi ed il prossimo. Vorrei aprire una parentesi velocissima (se, credeteci) su tutto il mio sproloquio. Non dico tutto questo perché sono stata presa di mira. Solo che ultimamente, sono giunte voci sul fatto che ci siano autori indispettiti da noi blogger. Dato che però, sono i primi a non esser corretti con noi, mi sembrava carino rinfrescare un po’ la memoria a chi mi legge.