La befana ormai è passata, senza però portarmi dei dolcini.
Devo esser stata una brutta persona nel 2019, eppure mi sembrava di aver fatto qualcosa di buono… maledetta megera, ok che sto andando in palestra, però almeno una gioia dolciaria la volevo avere!
Delusioni a parte, per curiosità sono andata a rileggere cosa avevo promesso per il 2019, e mi è venuto da sorridere per la semplicità di quello che volevo.
Mangiare meno cioccolato? Fatto.
Ci rido e ci scherzo, sono un amante del dolce e temevo di aver promesso una cosa quasi impossibile e invece, ci sono riuscita. Non l’ho fatto con l’intenzione di fare una dieta, nemmeno per la paura di diventare diabetica o incappare nel dentista, semplicemente mi sono resa conto che non posso mangiare solo ed esclusivamente quello quando mi viene fame. Non ho tolto i dolci, però ne consumo meno. Posso darmi una pacca sulla spalla? Non chiedetemi però cosa mangio ora, diciamo che quest’anno devo lavorare su una diversa dipendenza…
Fare un secondo tatuaggio e magari un terzo? Sni.
Ho effettivamente fatto il secondo, dopo un pò di tempo e tentennamenti. Ho passato molto tempo a capire cosa fare, perchè è vero che è una cosa che rimane e no, non volevo fare la prima minchiata che mi passava per la testa. Avevo paura anche del costo, dato che non volevo una cosa esattamente discreta e più che mai, avevo ancora timore sul dolore. Stare sotto l’ago per almeno cinque ore (alla fine sono state tra le dodici e le tredici ore, divise in due giorni), per la mia mente non era una prova da poco ma vi dirò, alla fine mi sono quasi addormentata… Qui eccomi, con il secondo e senza un’idea concreta del terzo.
Leggere il giusto? Sni.
Mi sono vietata di contarli fino ad oggi, perchè volevo evitare “l’ansia da prestazione”, anche perchè ho evitato accuratamente di darmi un numero su Goodreads. Alla fine ho chiuso con 64 libri, e vi comunico che è il numero più basso degli ultimi anni. Ne sono un po’ sconvolta, perché credevo fossero un po’ di più ma quello che più mi lascia basita, è che ne ho realmente apprezzati nove, mentre molti altri non mi hanno lasciato nulla. Posso almeno esultare sulla bruttezza, perchè ne ho trovati solo quattro così ma, è una magra consolazione.
Praticamente ho letto 51 meh, nove ottimi e quattro da cestinare.
Vado a nascondermi! Altro che leggere il giusto. Non mi sono imposta nulla, quello sarebbe già un bel traguardo ma a quanto pare, non è comunque stato abbastanza per la qualità.
Comprare di meno? Fatto (o forse no).
Istintivamente vi direi che ho comprato meno rispetto al 2018, perché di passaggi in libreria/cassa ne ho fatti meno, però questa volta ho avuto a che fare con il RARE e Torino, che per chi non lo sapesse, sono due fiere del libro (la seconda è estremamente conosciuta mentre la prima, è estremamente sopravvalutata).
Ho sicuramente usato più il libraccio e i vari sconti, probabilmente ho “risparmiato” rispetto a prima ma effettivamente no, non ho comprato di meno. Miseriaccia.
Sfruttare Netflix? Perso miseramente.
Ho l’abbonamento più per farlo usare a mio fratello che per vero utilizzo mio. Fa un po’ strano dirlo ma si, trovo sempre delle scuse per fare altro e nemmeno so perché. L’ho comunque usato nel tempo, ho visto tre o quattro film e tutta la serie di “Siamo fatti così” ma, non mi sono spinta tanto oltre. Ho quel terribile difetto di partire con tanti buoni propositi e poi, appena inizio a vedere qualcosa, mi annoio e quindi smetto. Sono terrificante.
Nel complesso comunque, ho avuto un 2019 abbastanza tranquillo e ne sono estremamente felice. Non è stato facile, perché mentirei, però ho fatto tante cose che magari non erano nella lista dei propositi e questo è un bene.
Ci sono state delle sconfitte, ci sono state delle scelte da fare e persone da allontanare ma ho un nuovo anno per fare di più, quindi alla fine va bene così.
I nuovi propositi?
Ricado nella questione della palestra.
Nel 2019 volevo essere più costante e trovare un mio equilibrio, cosa che non sono riuscita a fare ma, dopo mesi di scuse e di procrastinaggio estremo, ho nuovamente preso in mano la situazione e ho deciso di farmi seguire da un personal trainer. Lo ammetto, è un salasso che non potrò permettermi con tranquillità però, penso di potercela fare a superare l’ansia da prestazione. Prometto solo di lavorare meglio, perchè ora come ora, è l’unica cosa sensata da fare dato che a quanto pare ho lavorato male fino a due mesi fa.
Conto anche di migliorare la mia alimentazione, cercando di esser più varia e moderata quando non devo uscire.
Terzo tatuaggio. Ho in mente mille idee che si spintonano tra di loro, nessuna che attualmente prevale sull’altra ma voglio lavorare sulla realizzazione del terzo tatuaggio. Non so se arriverò effettivamente a farlo quest’anno però voglio almeno arrivare a dicembre con un’idea pronta per essere realizzata. Il motivo? Mi fa stare bene, perché sento che è una cosa mia.
Leggere. Detta così sembra una minchiata ma con il tempo che passa, vedo che faccio sempre più fatica a leggere un libro. Ho bisogno di tornare un po’ a cercare me stessa, di staccare dai social e dedicare quel tempo ad una lettura qualsiasi, anche se non è bella. Devo provare a cambiare genere, autore, stile e reimparare i miei gusti perché loro sono cambiati, mentre le letture sono state più o meno sempre le stesse.
Five-Year Diary. Questo è un progetto impegnativo che ho scoperto da Seli. In pratica, ogni giorno, per i prossimi cinque anni devo scrivere quello che è successo durante la giornata ma, non è come un diario segreto, perché bastano anche poche parole (lei però, quando non ha nulla da raccontare, scrive una citazione). Trovo curiosa l’idea di potermi rileggere a distanza di tempo, un po’ come facevo alle superiori (ho ritrovato i vecchi quaderni e babbabia, orrore!), e mi stuzzica l’idea di potermi ricordare meglio quello che succede nel corso del tempo.
Quando arriviamo a gennaio, spesso ricordiamo solo una parte di quello che è successo durante l’anno appena finito e il giudizio che ne diamo, non è mai onesto al 100%. Chi arriva all’ultimo vivendo un periodo dimmerda, bollerà quell’anno come uno schifo e dimenticandosi delle gioie, così anche per le persone che finiscono l’anno in positivo, dimenticandosi le sfide. Inizierò oggi, un pò come si fa con le diete; sempre il “lunedì” (che oggi va a martedì, perché ieri era festa).