My Roommate is a Vampire – Il mio coinquilino è un vampiro
- Personaggi 30%
- Worldbuilding 40%
- Fluidità 60%
- Cover 70%
- E il finale 20%
My Roommate is a Vampire – Il mio coinquilino è un vampiro
Recensione: Per chi non ha tempo (e tanta voglia) di leggere quello che andrò a scrivere su questo libro ma vuole comunque sapere che cosa ne penso… Beh, ecco un sunto ultra condensato delle cose importanti.
Copulano? Sì.
Dopo quanto? Oltre metà libro.
Ci sono troppe descrizioni del momento? Il giusto.
Sono infoiati? No (se non si contano i pensieri di lei).
Quante scene imbarazzanti ci sono? 300
Quante volte si sente la necessità di menarli? ∞
Ne vale la pena? Corca…. ehm, no.
Ora, per chi invece vuole restare, parliamone.
Il mio coinquilino è un vampiro di Jenna Levine è la nuovissima pubblicazione firmata Ne/oN. Per chi bazzica sui social, sa bene che la casa editrice presta grande attenzione sia al contenuto ma soprattutto all’estetica dei propri libri, portandoli quasi più ad un livello da bookporn per noi feticisti. Pregio o difetto? Non mi è dato veramente saperlo.
So però che quando ho visto la notizia dell’uscita, si è acceso il desiderio di leggerlo e quando hanno messo a disposizione parte del primo capitolo, ero ben gasata.
Alla fine di tutto, cosa mi rimane in mano? Tempo buttato.
Forse è un pò esagerato, ho letto libri decisamente peggiori ma la delusione brucia ancora.
Cassie Greenberg è da sempre un’artista e, dopo aver conosciuto i lavori di Robert Rauschenberg, scopre di amare alla follia le arti applicate e del design. Essendo però una branca estremamente di nicchia, una volta finito di studiare non riesce a trovare lavoro.
Così, per sopravvivere in una città lontana, è costretta a fare due lavoretti. Al Gossamer, una caffetteria nata probabilmente per gli pseudoartisti hipster ma che nella realtà è prettamente gettonata da studenti e pendolari e in biblioteca, nel reparto bambini. Nel tempo libero invece porta avanti la sua passione, riuscendo qualche volta (raramente in realtà) a vendere un suo lavoro. Insomma, la vita base di quasi tutti gli artisti. Senza soldi e con una vita diversa da quella sognata in giovane età.
Cassie si imbatte in Frederick per caso. Lei è alla ricerca di un nuovo appartamento e lui ha da poco messo un annuncio dal prezzo ridicolo. Dove si cela l’inghippo?
Il problema cardine è che Frederick J. Fitzwilliam è in realtà un vampiro e ha bisogno di una mano. La sua conoscenza del ventunesimo secolo è imbarazzante e questo è uno dei motivi per cui l’affitto è così basso… non l’ha scelto lui ma quel gran burlone di Reginald, amico e custode ma anche un gran cretino.
Cassie inizialmente è ignara della natura di Frederick. Per lei l’affascinante coinquilino ha solo una routine insolita ed un comportamento che oscilla tra l’essere bizzarro e il vetusto. I bigliettini scritti a mano, lasciati in cucina ogni giorno, saranno il loro unico modo di interagire e per un pò le cose funzionano anche abbastanza bene, fino al momento in cui lei tornerà di corsa a casa per recuperare il blocco da disegno.
Vorrei fare una premessa o due.
Se hai già letto il libro e sei qui per capire perché lo sto valutando negativamente, sappi che non giudico i tuoi gusti se ti è piaciuto. Il fatto che A ME non sia andato giù, rimane un MIO problema.
Se fai parte della Ne/oN e stai leggendo il mio giudizio, grazie. Mi fa piacere che andiate a controllare cosa viene scritto dei vostri libri però, sappi che non vi sto insultando. Il mondo è bello perché è vario.
Se invece non hai ancora letto il libro e sei qui per prendere una decisione, prendi le mie parole con le pinze. Io posso dire che non ne vale la pena ma questa considerazione è basata sulla mia esperienza e quindi, non è legge. Valuta rispetto a quello che di norma leggi.
Quindi, perché cazzo non mi è piaciuto il libro?
Ci sto girando da due ore, lo so.
Devo dire che Cassie a pelle, mi ha ispirato fin da subito ad una certa antipatia. Non c’è una vera e propria ragione, inizialmente non fa nulla per farsi insultare dalla sottoscritta ma pian piano che leggevo, una cosa mi tornava sempre sotto gli occhi; la libido. Ora, non è che sia un difetto questo, il fatto che una donna single trovi attraente un uomo non fa scalpore ma ho trovato estremamente fastidiosi certi suoi pensieri.
Chiaramente, non era pervertito nemmeno la metà di quanto lo ero io.
Era un gentiluomo.
A seguito di quella realizzazione, mi aveva attraversata un’ondata di disappunto assolutamente fuori luogo.
Mi stai dicendo che ti infastidisce il fatto che non allunghi le mani? Davvero? Quanti anni hai, quindici?! La prima volta che si incontrano, lei rimane talmente tanto spiazzata dalla sua bellezza da non spiccicare parola per dei minuti interi. Sarei volentieri entrata nel libro per prenderla a schiaffi. In generale, per quasi tutto il tempo il suo modo di porsi alla vita e alle situazioni, fa venir voglia di menarla. O di lanciare il libro. Questa sensazione però si amplifica in alcuni punti specifici della storia.
1- Come scopre che Frederick è un vampiro.
Trova in giro per casa un oggetto che non avrebbe dovuto vedere. Non giudico la sua reazione, quasi certamente in molti sbroccherebbero malissimo al suo posto ma io mi chiedo, in tutto il tempo della loro convivenza… lui dove nascondeva quella cosa?! Non è che lei sia entrata in camera sua senza il permesso, si è solo recata in uno spazio comune. Perché proprio adesso deve cambiare luogo di ubicazione? Questa cosa mi puzza di forzatura…
2- Perché Frederick fa fatica ad integrarsi tra gli umani.
Lui e Reginald non sono dei veri e propri amiconi, perché da quello che sappiamo, quest’ultimo è uno sbruffoncello sempre pronto a fare qualche scherzo molto stupido. Però, tra uno zerbino imbarazzante e un affitto misero, si mette sempre a disposizione se ci sono problemi. Peccato che sia colpa sua se Frederick non è al passo coi tempi. Il motivo? Una cosa talmente ridicola che stentavo a crederci. Tra l’altro, non provano nemmeno a giustificare la dubbia scelta
3- Il finale allucinogeno
In questa storia c’è del Drama e se fosse stato gestito meglio, avrebbe acquisito diversi punti a suo favore. Invece, la soluzione del gran pasticcio finale è una barzelletta (e con sommo rammarico, non in senso letterale). Questa parte mi ha dato il colpo di grazia al cuore e pure ai neuroni. Non è divertente, non è romantica, non è adrenalinica… è solo una presa per il chiurlo. Frederick è sicuramente un gentiluomo d’altri tempi ma in questo preciso punto è passato più per lo zerbino lagnoso che per il gran figaccione secolare dal fisico possente. Poi ehi, mi sta bene che a salvare tutto e tutti sia la donna e non l’uomo, però c’è modo e modo. Non è obbligatorio usare i muscoli per risolvere le cose, basta un piano ben strutturato o comunque spirito di adattamento ma l’uso dei social… non posso dire cosa succede esattamente, non posso entrare nei dettagli di ogni punto che ho elencato sopra perché ovviamente farei spoiler non richiesti (e forse già così, ho detto troppo), però fidatevi se vi dico che fa acqua da tutti i fori. Il piano è incerto, altamente ridicolo, bambinesco ma a quanto pare funziona. Non me ne capacito.
In tutto questo mare di indignazione (solo mia, a quanto pare) ci sono anche dei momenti buoni.
Ad ogni capitolo c’è una prima parte raccontata dagli occhi di Lui e sono state le parti più simpatiche.
Buonasera, Reginald.
Ehi Freddie bello mio che combini
“Combino” diverse cose.
Prima di tutto, volevo informarti che ho fatto a pezzi e mi sono liberato di quell’orrendo zerbino di benvenuto che ho trovato davanti alla porta ieri.
Immagino sia tu colui che lo ha messo lì?Awww non ti è piaciuto?
Certo che non mi è piaciuto maledetto pagliaccio.
Ma mi sono impegnato così tanto a scegliere un regalo che ti piacesse
Ne dubito fortemente.
— — —
Cosa ci dovrei fare con un ricamo che dice “Casa dolce casa” fatto di qualcosa che odora e ha tutto l’aspetto di interiora umane, Freddie
Perché pensavi che lo avrei volutoPensavo che si abbinasse bene al tuo arredamento, Reginald.
Okay, ci sta
Frederick è un pò la vittima di turno ma anche se in modo bizzarro, ci prova veramente ad adattarsi. Il che fa molti ridere e anche un filo di tenerezza, vista la sua età.
Certo, continuo a chiedermi come riesca a non adattarsi velocemente al nuovo mondo dato che per sopravvivere dovrebbe integrarsi il più possibile… ma comunque.
La parte romantica della storia è abbastanza adolescenziale, costellata di risolini e volontario gnorri sui propri sentimenti ma tutto sommato, non stucchevole.
«Anche io sono curiosa.»
Aveva piantato gli occhi nei miei. «Cosa?»
Cercando di rimanere salda, avevo chiarito: «Non ho mai baciato un vampiro». Non dovevo ammettere che mi ero chiesta come sarebbe stato baciare lui nello specifico, giusto? «Quindi sono curiosa di come potrebbe essere.» Alla vista dell’espressione sconvolta sulla sua faccia avevo aggiunto: «Solo da un punto di vista intellettuale».
Una pausa. «Certo.»
«Per la scienza, a dire il vero.»
«La scienza.»
«Ragioni comparative.»
«Quali altre ragioni potrebbero esserci?»
Chiudo con il dire che sì, mi pento di essermi fiondata in libreria a comprarlo tipo due giorni dopo l’uscita ma che comunque non lo darò via.
Delusa sì, esteta sempre.
«Cassie sarà a casa tra poco» aveva detto Frederick. «Ti chiedo per favore di andartene prima che torni a casa. Non desidero discutere oltre questo argomento con te.»
«No» aveva detto la donna in tono piatto. «Intendo incontrare questa ragazza umana per cui ti sei preso una tale sbandata.»
Frederick aveva abbaiato una risata senza ironia. «Dovrai passare sul mio cadavere.»
«Abbastanza semplice da organizzare.»
INFO
Autore: Jenna Levine
Pagine: 352
Prezzo: € 18
Uscita: 17 settembre 2025
Genere: Romance; Narrativa
Casa Editrice: Ne/oN
TRAMA
Cassie Greenberg adora la sua carriera di artista, ma non è semplice guadagnarsi da vivere. Sta per essere sfrattata quando trova un appartamento troppo bello per essere vero in un altrettanto bel quartiere di Chicago. Ci dev’essere un trucco: solo qualcuno con un segreto da nascondere affitterebbe una stanza a quel prezzo. E, com’è ovvio, il suo coinquilino Frederick J. Fitzwilliam è tutt’altro che normale. Dorme di giorno, esce la sera per lavoro, e parla come se fosse uscito da un romanzo rosa d’altri tempi. Lascia anche bigliettini a Cassie in giro per l’appartamento, si interessa alla sua arte e alle sue giornate, e non è per niente male a torso nudo, nelle rare occasioni in cui sono entrambi a casa e svegli. Ma quando Cassie trova delle sacche di sangue in frigorifero, Frederick deve confessarle la verità… Il nuovo coinquilino sexy di Cassie è un vampiro. E ha una proposta da farle.

