Deep end

Deep end

  • Personaggi 75% 75%
  • Worldbuilding 60% 60%
  • Fluidità 80% 80%
  • Cover 40% 40%
  • E il finale 70% 70%

Deep end

Recensione: Ho scoperto Ali Hazelwood lo scorso anno, con The love hypothesis. Il teorema dell’amore.
In quel periodo stavo cercando qualcosa di poco impegnativo, qualcosa che semplicemente mi tenesse compagnia durante i viaggi per andare e tornare dal lavoro. Aspettative? Non troppo alte, visto che la copertina non mi faceva impazzire (sì, giudico molto l’estetica). Risultato? L’ho adorato.
Così recuperai Love, theoretically. La fisica dell’amore, e mi conquistò totalmente. Finalmente avevo trovato qualcosa di stimolante! Le storie avevano una trama (incredibile) e c’erano anche scene piccanti molto interessanti.
Poi passai a Love on the brain. L’amore in testa ed ebbi il primo cedimento.
Loathe to love you. Detesto amarti così? Odiato.
Bride? Non brutto ma dimenticabile (la scena scabrosa del nodo? Mi ha fatto ridere).
Insomma, cos’era successo? Avevo ormai aspettative troppo alte? Probabile.
Anche se su cinque titoli, più della metà non mi avevano fatto impazzire, a febbraio mi sono comunque buttata su Deep End.

Scarlett Vandermeer è una giovane tuffatrice che, dopo un incidente disastroso avvenuto durante una competizione, non riesce più a dare il 100%. Questo a lungo andare diventa un problema, perché il blocco mentale che si è creato, per quanto comprensibile, sta minando il suo futuro e quello della sua squadra. In più, vuole entrare a Medicina e sembra non riuscire più ad ingranare con lo studio. Insomma, una fissata con la perfezione, in totale stravolgimento.
Lukas Blomqvist è invece campione del mondo, capitano della squadra di nuoto, benvoluto da tutti e fidanzato di Penelope, capitano di Scarlett.
I loro due mondi si sono sempre trovati vicini ma non si sono mai toccati. Fino al giorno in cui Penelope non svela un segreto che a quanto pare, li accomuna.

Spoiler, ha deluso nuovamente le mie aspettative.

Il libro di base non è brutto, Ali Hazelwood scrive bene e in modo molto scorrevole ma le pare mentali di Scarlett, per quanto in parte siano comprensibili, ad un certo punti fanno venire l’orticaria.
Non ha avuto un’infanzia facile, il padre era uno stronzo fatto e finito ma dalla sua, aveva l’amore sincero della matrigna. Se metto su un piatto l’andamento della sua vita, non posso dire che sia stata un disastro. Non mi metterò a dire che è un’ingrata egoista frignona. Dirò solo che quattro schiaffini, sarebbero stati utili per farle vedere tutto il bello che la circonda ancora.
Lukas è di una pazienza quasi imbarazzante. Non privo di difetti, il bello delle figure maschili che vivono nelle storie di Ali sta proprio nella loro umanità, però Lukas rasenta la fantascienza. Pregio o difetto? Questo sta negli occhi di chi legge.

In generale, non sono entrata in sintonia con i personaggi e la rivelazione finale, mi ha lasciato un pò l’amaro in bocca.
Le scene hot? Quelle sono state la parte più interessante.

INFO

Autore: Ali Hazelwood
Pagine: 516
Prezzo: € 17
Uscita: 4 febbraio 2025
Genere: Romance
Casa Editrice: Sperling & Kupfer

TRAMA

Scarlett Vandermeer ha sempre nuotato controcorrente. Studentessa del terzo anno a Stanford, si sta concentrando sull’ammissione alla facoltà di Medicina mentre si riprende dall’infortunio che ha quasi messo fine alla sua carriera di tuffatrice dalla piattaforma. Non ha tempo per le relazioni – o almeno questo è quello che ripete a sé stessa. Anche Lukas Blomqvist vive di disciplina. Campione del mondo e capitano della squadra di nuoto, è così che vince medaglie d’oro e batte ogni record: massima concentrazione, a ogni bracciata. A prima vista, fuori dalla piscina, Lukas e Scarlett non hanno nulla in comune, se non la passione per l’acqua. Ma per pura combinazione, i due vengono a conoscenza di un «segreto» che condividono e che è difficile da ignorare quando finiscono a lavorare insieme allo stesso progetto di biologia. E così, mentre la pressione per le Olimpiadi cresce, anche l’attrazione tra loro aumenta. Stare lontana da Lukas diventa impossibile e Scarlett si rende conto che il suo cuore potrebbe affondare in acque pericolose…

The Boy Next Door

The Boy Next Door

  • Personaggi 75% 75%
  • Worldbuilding 60% 60%
  • Fluidità 80% 80%
  • Cover 70% 70%
  • E il finale 65% 65%

The Boy Next Door

Recensione: Il tempo che è passato dalla mia ultima recensione è talmente tanto, che quasi non mi ricordo come si fa.

Vi Keeland è una delle autrici che più mi fa ridere, per quanto riguarda i romance. Solo con lei riesco ad arrossire come una scolaretta e per un vero e proprio senso di divertimento. Spesso, riesce a risollevarmi l’umore.
Anche con questa lettura, seppur con qualche riserva.

Valentina è una madre divorziata di trentasette anni, che ancora non riesce a rimettersi in pista. A due anni dal divorzio, trovare il coraggio di uscire con qualche uomo pare una cosa troppo difficile e solo grazie alla sua amica del cuore Eve, che la spinge a fare qualcosa di nuovo, conosce Donovan620 su un’applicazione di incontri.
L’alchimia tra i due nasce all’istante e per Val sembra aprirsi un nuovo futuro fatto di belle promesse ma, quando finalmente si deciderà ad incontrare dal vivo questo interessante pretendente, si dovrà scontrare con tutti i suoi dubbi e tutte le credenze con cui è cresciuta.
Ci sarà una possibilità di vittoria?

Come dicevo, Vi Keeland cammina spesso sul filo di un rasoio.
Le sue storie fanno sempre arrossire e anche se qualche volta assomigliano più a della narrativa di fantascienza, dato che qui gli orgasmo piovono a mazzi, riesco sempre ad apprezzarle. Non sono solo tipo da Dark Romance… In più, le storie sono spesso divertenti ma hanno anche una parte seria, che fa riflettere.

Donovan620 è un uomo più giovane di Val di dodici anni e per lei, questa gran differenza sembra insormontabile.
Da un lato capisco le sue remore, dato che il figlio ha quasi la sua stessa età, eppure tutta la storia è un percorso sull’accettazione (o meno) di quello che ci rende felici e del fatto che se non fai male a nessuno, quello che la gente pensa di te non dovrebbe importarti. Parla anche del fatto che non saremo mai in grado di conoscere veramente le persone che ci circondano e che un amore che all’esterno sembra perfetto, potrebbe non esserlo.
Donovan (che poi si chiama Ford), è un tipo molto divertente e piacente. Mi è dispiaciuto molto per la sua storia, tutt’altro che rosea. Per tutta la durata della lettura, mi ha sempre fatto una gran tenerezza perché vive dell’amore perfetto che solo un ragazzo giovane può effettivamente provare. Forse però, il suo difetto è proprio questo, il fatto di non riuscire a capire che al mondo potrebbero esserci persone che vivono questi sentimenti in modo diverso e che ancora più diversamente, elaborano l’abbandono. Val deve combattere con tante credenze e con il fatto che l’ex marito l’ha tradita con una donna molto giovane. Per chi è insicuro e ha avuto a che fare con qualche manipolatore, il processo di guarigione è lungo e tortuoso.
A Val però un paio di ceffoni glieli avrei tirati volentieri. Una cosa che mi ha mandato spesso fuori di testa è il fatto che considera Donovan un ragazzino. Possiamo normalizzare che a venticinque anni, uno è ormai adulto? Per favore!

Comunque sia, per quanto ci siano dei punti che insomma, mi ha fatto molto piacere leggerlo. Considerando la difficoltà che al momento ho, il fatto che l’abbia finito in meno di una settimana vuol dire molto.

INFO

Autore: Vi Keeland
Pagine: 325
Prezzo: € 12.90
Uscita: 4 agosto 2020
Genere: Romance
Casa Editrice: Sperling & Kupfer

TRAMA

Dopo aver trascorso quasi vent’anni dedicandosi al marito e al figlio, la trentasettenne Valentina si ritrova divorziata e spaventata all’idea di rimettersi in gioco in amore.
Così, per scuoterla dal suo torpore sentimentale, la sua migliore amica decide di iscriverla a un’app di dating. Ed è lì che Valentina conosce un ragazzo più giovane, con il quale scatta un’intesa inaspettata. Quando decide di incontrarlo di persona, rimane però senza parole: si tratta di Ford, il venticinquenne che possiede una casa delle vacanze accanto alla sua, a Montauk. A quel punto, terrorizzata dagli anni che li separano, la donna scappa subito a gambe levate.
Tuttavia, Ford non si arrende. Dopo un corteggiamento serrato, riesce a convincerla a lanciarsi in un flirt estivo bollente. Ma, con la fine dell’estate imminente, Valentina e Ford si troveranno di fronte alla scelta più difficile: continuare a stare insieme o permettere alla differenza d’età di essere d’ostacolo al loro futuro insieme?

The love hypothesis. Il teorema dell’amore

The love hypothesis. Il teorema dell’amore

  • Personaggi 85% 85%
  • Worldbuilding 80% 80%
  • Fluidità 95% 95%
  • Cover 75% 75%
  • E il finale 90% 90%

The love hypothesis. Il teorema dell’amore

Recensione: Olive è una dottoranda in Biologia, intelligente e dal cuore grande. Così grande, che per convincere la sua migliore amica che Jeremy non le interessa più, bacia la prima persona che incontra in corridoio, facendola passare per la sua nuova frequentazione. Peccato però che la vittima sia nientemeno che il bel tenebroso Adam Carlsen, giovane professore odioso.
Eppure, anche se la sua reputazione lo dipinge come un essere senza un briciolo di empatia, una volta capito le motivazioni del disastroso piano di Olive, decide di aiutarla. Anche perché anche lui ha bisogno di una mano e dato che hanno fatto trenta per lei, perché non approfittarne e fare trentuno con lui?
Faranno credere a tutti di essersi fidanzati.
In fondo, non potrà esser poi così difficile fingere per qualche settimana? Condividere un caffè una volta a settimana per tenere in piedi la messa in scena, sorridersi, condividere un po’ di spazio personale l’uno con l’altro.
No?

«Perché me lo chiedi?»
«Mi sembra una cosa che dovrei sapere.»
«Perché?»
«Perché se qualcuno cerca di capire se stiamo davvero uscendo insieme, potrebbe essere una delle prime domande che mi rivolge. Tra le prime cinque, di sicuro.»
La studiò per qualche secondo. «Ti sembra uno scenario probabile?»
«Più o meno quanto fingere di uscire con te.»
Adam annuì, come se ammettesse il suo punto di vista. «Okay. Il nero, credo.»
Lei sbuffò. «Figuriamoci.»
«Che cosa c’è di male nel nero?»
«Non è nemmeno un colore. Non è un colore, tecnicamente.»
«Sempre meglio del verde vomito.»
«No.»
«Sì invece.»
«Be’, si adatta alla tua personalità da rampollo delle tenebre.»
«Che cosa vuol dire…»
«Buongiorno.» La barista sorrise allegramente. «Che cosa posso servirvi oggi?»
Olive fece segno a Adam di ordinare per primo.
«Caffè.» Le lanciò un’occhiata prima di aggiungere timidamente: «Nero».
Olive dovette chinare la testa per nascondere un sorriso ma, quando lo guardò di nuovo, vide che aveva curvato l’angolo della bocca.

Non sono una grande appassionata di commedie romantiche ma quando c’è il cambio di stagione o quando sono particolarmente stressata, trovo siano perfette.

Olive è il classico esempio di come sia sottile la linea tra l’amore verso i propri amici e le pessime scelte. Far finta di uscire con qualcuno per convincere la tua amica nell’uscire con una tua ex frequentazione di cui non ti importa veramente più nulla, credo sia una cosa super carina ma andare alla cieca, denota uno scarso amore per sè stessi.
A parte tutto, strano ma vero, trovo Ol un personaggio privo di difetti e anzi, mi ci sono immedesimata molto, soprattutto la questione spinosa che viene fuori con Tom (un ricercatore e amico di Adam). Mi è piaciuto di come pian piano, cerchi di trovare un punto di incontro con Adam e di come tra i due nasca effettivamente un’amicizia. Mi hanno fatto molto ridere le situazioni imbarazzanti (come la crema solare) e i loro (finti) battibecchi sui gusti l’uno dell’altro.

«Non sopporto il cioccolato.»
Olive lo fissò e scosse la testa incredula. «Dici sul serio? Odi tutto ciò che è delizioso, adorabile e confortante?»
«Il cioccolato è disgustoso.»
«Tu vuoi unicamente vivere nel tuo mondo buio e amaro, composto di caffè nero e bagel insulsi con insulsa crema di formaggio. E, ogni tanto, patatine con sale e aceto.»
«Sono chiaramente le tue preferite…»
«Non è questo il punto.»
«E sono lusingato che tu abbia memorizzato le mie ordinazioni.»
«Aiuta il fatto che siano sempre uguali.»
«Almeno io non ho mai ordinato un Unicorn Frappuccino.»
«Era squisito. Aveva il sapore dell’arcobaleno.»
«Cioè dello zucchero e del colorante alimentare?»
«Le mie due cose preferite nell’universo.»

Ma poi

Domenica il cellulare le squillò mentre correva sul tapis roulant della palestra. Quando il nome di Adam comparve in cima allo schermo, si affrettò a leggere. Soltanto che non c’era molto da leggere: era l’immagine di un’enorme bevanda in un bicchiere di plastica, sormontata da quello che sembrava un muffin. La didascalia recitava orgogliosamente FRAPPUCCINO ALLE SPEZIE e, sotto, un messaggio.
ADAM: Credi che riuscirò a portarlo di nascosto sull’aereo?
Lei sorrise come un’ebete.
OLIVE: La Transport Security Administration è nota per l’incompetenza.
OLIVE: Anche se forse non fino a questo punto?
ADAM: Peccato.
ADAM: Vorrei che tu fossi qui, allora.
Olive continuò a sorridere per molto tempo. Poi, quando si ricordò del casino in cui si era messa, tornò seria e sospirò

Sono un tripudio di cuorici ed unicorni.
Frecciatine, sorrisi e tanta tolleranza verso qualcosa di diverso. Anche molto sostegno, ma non di quello dove “andrà tutto bene”. E’ l’esserci concretamente, senza indorare la pillola ma comunque cercando di comprendere ed essere di sostegno.

La cupezza di Adam a parere mio è un tema molto interessante.
Per tutto il campus è temuto dai sottoposti e osannato dai professori perché è bravo e metodico. Lui è l’unico a far piangere i dottorandi alla velocità della luce, pretende la perfezione e non gli importa se non lo sopportano (nemmeno se ne accorge). Per lui la scienza deve esser fatta in modo rigoroso e basata sui fatti.
Faccio il mio lavoro. Che non è dare riscontri piacevoli o alimentare l’autostima degli specializzandi del dipartimento. Il mio compito è formare ricercatori rigorosi che non pubblichino porcherie inutili o dannose, capaci di ostacolare il nostro settore. Il mondo accademico è pieno di pessima scienza e di scienziati mediocri. Non me ne frega niente di come mi vedono i tuoi amici, purché il loro lavoro sia all’altezza delle aspettative. Se vogliono arrendersi quando qualcuno dice loro che non lo è, allora facciano pure. Non tutti hanno ciò che serve per essere scienziati, e quelli che non ce l’hanno vanno eliminati.
Un pò duro, non lo nego, però è difficile non appoggiare queste parole. Se penso a cosa c’è nel mondo accademico quasi quasi mi viene da dire “più Adam per tutti”.
Perché il suo modo di fare denota comunque una grande passione in quello che fa, lui si dedica anima e corpo in questo ed in cambio pretende lo stesso dagli altri.

Menzione speciale anche a Malcom e Anh, che sono i migliori amici di Ol e che sono anche la sua famiglia.
L’unico difetto che ho trovato, secondo me è l’epilogo. Un pò meh rispetto al resto.

INFO

Autore: Ali Hazelwood
Pagine: 326
Prezzo: € 15.90
Uscita: 21 giugno 2022
Genere: Romance
Casa Editrice: Sperling & Kupfer

TRAMA

Dottoranda in Biologia, Olive Smith crede nella scienza, non nell’amore. Non le è mai importato granché di avere una relazione e di sicuro non le importa di Jeremy, un ragazzo con cui è uscita un paio di volte in tutto. Si dà il caso, però, che lui piaccia da morire alla sua amica Anh, ed è proprio per convincere quest’ultima che Jeremy appartiene al passato che Olive una sera bacia il primo ragazzo incontrato in laboratorio, fingendo che sia il suo fidanzato. Costui, però, si rivela essere Adam Carlsen, giovanissimo professore sexy, noto per comportarsi sempre da tiranno con tutti. Per questo Olive rimane a bocca aperta quando lui accetta di reggerle il gioco con l’amica, rivelandosi una persona affascinante e gentile. All’improvviso, un appuntamento finto dopo l’altro, il mondo di Olive viene stravolto, tanto che è costretta a mettere il suo cuore sotto un microscopio e ad analizzare i suoi sentimenti per Adam. Riuscirà a comprendere che il teorema dell’amore non segue alcuna dimostrazione?

Porpora. La Confraternita del Pugnale Nero #3

Porpora. La Confraternita del Pugnale Nero #3

Porpora. La confraternita del pugnale nero di J.R. Ward
  • Personaggi 85% 85%
  • Worldbuilding 80% 80%
  • Fluidità 95% 95%
  • Cover 80% 80%
  • E il finale 90% 90%

Porpora. La Confraternita del Pugnale Nero #3

Recensione: Tra tutti i fratelli di sangue che compongono la Confraternita del Pugnale Nero, Zsadist è il più difficile da prevedere e gestire.

Ossuto e dall’animo nero, Z è colui che nessuno vorrebbe trovarsi davanti ne di giorno e nemmeno di notte. Spesso, non lo vorrebbero nemmeno i suoi compagni.

Poco paziente e menefreghista, l’unico suo modo per non perdere la testa nel turbine del dolore è l’eterna privazione che lui stesso si infligge.

Autoproclamatosi bestia e confermato da tutti, nessuno riesce a capire come sia potuta nascere l’ossessione per la vampira Bella, scomparsa da non molto per mano dei lesser, loro nemici giurati. Lui, che prova ribrezzo per le donne e che le tocca solo per nutrirsi se proprio non riesce più a reggersi in piedi, non riesce a darsi pace. Più violento e ancora meno paziente, cercherà in ogni modo di trovarla, sperando sia ancora viva.

Con un passato devastante, non è l’essere più adatto per rivestire i panni del Salvatore ma a Bella non importa, lei è certa che solo lui potrà trovarla ed è quello che desidera.

Fa un pò strano scrivere un primo pensiero, partendo dal terzo volume della saga.

Per quanto ogni storia sia dedicata ad un membro della Confraternita, o quasi, devo dire subito che non si possono leggere random perché, in un modo o nell’altro, ci potrebbero essere spoiler o riferimenti a cose passate che porterebbero ad una comprensione parziale della storia.

Non sto facendo un buon lavoro, me ne rendo conto.

Però.

Cercando di dire abbastanza, senza fare riferimento a ciò che è successo prima, Zsadist è quel tipo di personaggio che visto solo come figura di contorno, ti suscita solo una gran voglia di legnarlo molto molto forte. 

Scontroso e perennemente di cattivo umore, lui è l’anima sadica di chiunque. Verrebbe quasi da chiedersi se non sia un cattivo sotto mentite spoglie ma no, Zsadist è solo il frutto di anni di violenze fisiche e mentali.

Rapito in tenera età direttamente dalla casa di famiglia, viene venduto come schiavo ad una famiglia facoltosa e raggiunta l’età giusta, appena dopo la trasformazione in vampiro, viene nuovamente rapito e fatto prigioniero dalla stessa donna per cui lavorava perché lo pretende come suo giocattolino sessuale. 

Violentato fisicamente da lei e dagli energumeni che la seguono, violentato verbalmente per il suo completo distacco sessuale, violentato psicologicamente per aver avuto pietà per una povera sguattera, picchiato e affamato, ciò che ne rimane è un guscio colmo solo di rabbia. Preso e abusato nel momento più delicato della sua vita, come dargli torto?

Bella invece, che viene da una famiglia facoltosa e che non ha mai dovuto subire il dolore, pare inspiegabilmente attratta da lui. Sarà quel sentore di selvaggio che attizza sempre un po’ tutti noi? Oppure perché la sua anima è riuscita andare oltre a ciò che gli occhi vedono?

Non è che prima odiassi Zsadist, fin da subito mi è sembrato un personaggio bizzarro ma attraverso i suoi fratelli, nei primi due libri riusciamo a farci una vaga idea dell’inferno che ha dovuto affrontare. Qualche informazione sparsa qua e là, che sicuramente non ci permetteva di capire appieno ma che ci inteneriva abbastanza da non odiarlo. 

Solo adesso si capisce appieno ciò che ha subito e forse, tra tutti i componenti della Confraternita, è quello che preferisco.

Per ovvie ragioni, non posso spingermi oltre nel raccontare i fatti.

Certo, posso dirvi che Bella viene salvata da Z perché già lo dice la trama (fa più spoiler di me, incredibile) e posso aggiungere che tra i due non si crea subito l’alchimia amorosa che tutti stiamo cercando. Posso confermare che la strada delle loro anime, anche se destinate a stare insieme, per molto non si incontrerà ma non posso dirvi in che modo Z decide di lasciarla per poi ritrovarla. Non posso spiegarvi l’immensa dolcezza del suo percorso, dei sacrifici che ad un certo punto decide di fare per essere all’altezza della donna che ama. Non posso nemmeno dirvi del percorso di accettazione che deve fare Bella per lui, non posso raccontarvi di come si fa carico della sua sofferenza.

Come dicevo sopra, ogni libro è dedicato ad un membro della confraternita e per tutti, c’è una storia di rinascita ed amore. Tutti trovano la propria anima gemella e nessuno affronta un facile percorso ma al momento, il viaggio più incredibile è il loro. 

Tra l’altro, c’è un piccolo aneddoto che mi lega a loro.

Durante la mia adolescenza, c’era uno spaccio incredibile di immagini prese su internet e fra le tante, alcune le porto ancora nel cuore (per mille ragioni diverse). In particolare, c’è quella di una coppia inginocchiata sotto la pioggia che si bacia dove lui ha una catena al collo ed è vestito in pelle e lei, ha su un vestito bianco quasi impalpabile. Non è una foto eterea, oltre a baciarsi lei ha il seno scoperto ed una mano nei pantaloni di lui ma in un qualche modo, mi ha sempre trasmesso un pò di tristezza. 

Mentre leggevo questo libro ho cercato qualche immagine di Z e Bella, un pò per vedere cosa offriva Pin e un po perché cercavo degli spoiler e sapete cosa ho trovato? Proprio quell’immagine. Ovviamente si tratta di una casualità però la cosa mi ha colpito nel cuore.

Ci stavamo aspettando.

INFO

Autore: J.R. Ward
Pagine: 377
Prezzo: € 11
Uscita: 12/11/2014
Genere: Dark Fantasy
Casa Editrice: BUR

TRAMA

Bella appartiene alla glymera, l’aristocrazia dei vampiri. È stata catturata dai nemici mortali della sua razza, i lesser: rinchiusa in un centro di tortura, rischia di impazzire e di morire, ma la Confraternita del pugnale nero riesce a liberarla appena in tempo. A guidare la spedizione dei vampiri guerrieri è Zsadist, che ha il volto e il cuore segnato da spaventose cicatrici, e crede di non avere posto per i sentimenti. Invece, davanti alla sofferenza e all’inspiegabile amore di Bella, Zsadist scopre una tenerezza che non sapeva di poter provare. Ma sarà Bella a capire che, per squarciare la corazza che avvolge il cuore del feroce guerriero, è necessario portare alla luce il terribile passato che l’ha segnato per sempre, ed esorcizzarlo. Per affrontare, uniti, i pericoli che li minacciano.

Facciamo finta che non finirà [ANTEPRIMA]

Facciamo finta che non finirà [ANTEPRIMA]

Facciamo finta che non finirà di Elena Armas
  • Personaggi 75% 75%
  • Worldbuilding 70% 70%
  • Fluidità 85% 85%
  • Cover 60% 60%
  • E il finale 75% 75%

Facciamo finta che non finirà [ANTEPRIMA]

Recensione: Rosie Graham ad un certo punto della sua vita si è resa conto che il lavoro sicuro e ben pagato che aveva, non le dava realmente degli stimoli. Così, in punta di piedi e uno pseudonimo, scrive un libro d’amore e con contenuti erotico, suscitando un discreto riscontro.

Il riscontro fu così “discreto” che una casa editrice le propose un contratto per una seconda storia.

Ora, dopo settimane dal giorno della firma e ad un passo dalla conclusione dei termini, si ritrova con in mano il nulla… e troppe cose non dette. 

La prima, quella forse più importante, è che solo pochissime persone sanno di questa situazione ma nella stretta cerchia, non sono compresi il padre ed il fratello. La paura di deluderli è troppa ma più il tempo passa e più il peso delle bugie diventa insostenibile… come fare ad affrontare tutto, se anche la musa ispiratrice la va a trovare? Con che coraggio può dire a loro che ha mollato un futuro concreto per una passione che non sapeva di avere e che al momento sotto sotto se ne sta un po ‘ pentendo?

In secondo luogo, casa sua non è più agibile dopo il crollo del soffitto e per risparmiare tempo e soldi, cerca conforto dall’amica che però, si sta godendo la luna di miele e non risponde al telefono… Certo, potrebbe andare dal padre che sarebbe ben felice di aiutarla ma a quel punto dovrebbe spiegare come mai non ha bisogno di andare fisicamente in ufficio.

Terzo punto ma non meno importante dei due sopra citati, Rosie Graham ha una cotta assolutamente adolescenziale e incomprensibile per Lucas Martín, cugino della sua migliore amica che ha visto solo in foto. Lucas Martín, che al momento sta cercando di entrare nell’appartamento dove lei sta ma che nessuno ne è a conoscenza. 

Quando scelgo un libro, il genere romance non è esattamente in cima alla lista.

Un po perché non sono realmente una persona romantica, un po perché le scene che trovo nella realtà non sono fattibili e un po perché non sempre sono scritti bene e ad un certo punto mi stufo di criticare le cose. 

Ci sono però delle eccezioni.

Facciamo finta che non finirà è la storia di una ragazza innamorata di una persona che non sa nemmeno della sua esistenza, ma che per tutta una serie di coincidenze ad un certo punto i loro mondi entrerano in collisione e dovranno far fronte ad una nuova alchimia. Insieme.

Per quanto sia una storia assolutamente irrealizzabile e per quanto sia totalmente assurdo il fatto che nessuno dica niente della cotta di Rosie (cioè, vi pare normale innamorarsi di qualcuno che si è visto solo in foto? Che abbiamo, dodici anni?), il libro mi ha intrattenuto moltissimo. Ha svolto il suo lavoro in modo impeccabile. 

Con una scrittura leggera e fluida, Elena Armas ci fa sperare nell’amore caldo e puro, fatto di coraggio e accettazione. 

Certo, ci sono un pò troppe cose lasciate in sospeso e ho il vago sospetto che tra non molto arriverà un terzo libro dedicato al fratello di Rosie però, non mi lamento.

I personaggi maschili sono uno più coccolo dell’altro e Papà Graham dice una cosa che vorrei stampare e appendere ovunque: “Ricordati di scegliere un ragazzo disposto a piantarti un intero giardino, invece di uno che si limiti a un mazzo di fiori”. Martin invece lo appenderei, però per motivi differenti. Molto differenti.

Tra un finto appuntamento e l’altro, tutto in nome della ricerca per il nuovo libro, ho apprezzato molto anche certe scene. Se mai leggerete il libro, ricordatevi questi luoghi: Ballo in maschera e terrazzo post cena stellata. 

Dopo questi due momenti topici, tutto diventa bollente e tra le varie scene, almeno in questo contesto le cose sono state assolutamente reali. Potete immaginare che espressione posso aver assunto mentre ero in metropolitana… 

Facciamo finta che non finirà di Elena Armas
INFO

Autore: Elena Armas
Pagine: 490
Prezzo: € 9.40
Uscita: 7/03/23
Genere: Narrativa romance
Casa Editrice: Newton Compton Editori

TRAMA

Rosie Graham ha un segreto. Anzi, ne ha diversi. Ha appena lasciato un lavoro strapagato per dedicarsi a un altro tipo di carriera: desidera diventare una scrittrice di romanzi rosa. Il suo futuro però si preannuncia tutt’altro che luminoso, anche se Rosie è convinta di potercela fare. Non ha ancora detto alla sua famiglia del cambio di rotta perché troppo occupata a combattere con un terribile blocco dello scrittore e un appartamento fatiscente. Prima che il soffitto le crolli addosso, decide di occupare abusivamente l’appartamento dell’amica Lina, mentre lei è fuori città. Ma Rosie non sa che la casa è già stata prestata al cugino dell’amica, l’irresistibile Lucas, che le offre di restare. E così Rosie finisce per diventare coinquilina del ragazzo per cui ha una cotta, e che segretamente stalkera su Internet da mesi. Per di più Lucas, per aiutarla a ritrovare l’ispirazione narrativa, le propone una serie di appuntamenti romantici. Rosie non ha nulla da perdere, in fondo Lucas deve ripartire tra poco più di un mese e la sua stupida cotta online è totalmente sotto controllo. O quasi…