La tana. Tratto da un racconto di Franz Kafka

La tana. Tratto da un racconto di Franz Kafka

La Tana di Pietro Elisei
  • Personaggi 50% 50%
  • Worldbuilding 40% 40%
  • Fluidità 50% 50%
  • Cover 50% 50%
  • E il finale 40% 40%

La tana. Tratto da un racconto di Franz Kafka

Recensione: Io e Franz Kafka non abbiamo mai avuto un gran rapporto.

Per la precisione, non ho un gran rapporto con tutti i vecchi scrittori, posso “salvarne” due o tre ma solo perché ho apprezzato un’opera o poco di più. Il problema sono io, loro si meritano lettori più intelligenti di me.

Ho voluto comunque leggere questo volume perché mi incuriosiva l’idea di raccontare una storia complessa, attraverso le immagini. Tutti sappiamo che sono un mezzo potente e considerato il tema, mi aspettavo qualcosa di strabiliante.

Fin dalle prime pagine, l’angoscia regna sovrana.

In tratto usato rispecchia i sentimenti del protagonista; aggressivo verso un qualcosa che fa paura e cupo, come la sua mente.

Impossibile quindi non capire il tenore della storia, ma è difficile invece capire tutto il resto.

Per chiarirmi un po’ le idee, sono dovuta andare su Wikipedia e leggere la loro trama, che riporta praticamente la spiegazione semplificata. Tra le due, c’è una sola differenza che per me, fa la differenza.

Del protagonista non sappiamo quasi nulla ed è così anche nel racconto originale. Non è quindi un’omissione, semplicemente a Kafka non sembrava necessario farci sapere come il personaggio sia finito lì, se la sua costante paura sia una cosa ereditata da qualcuno, se è nata per via di un trauma o se semplicemente, ci sia da sempre. Fatto sta che questo architetto/topo, non si sa bene in quale luogo del mondo, per tenere a bada la sua ossessione trasforma il suo fortino in un elaborato labirinto. Più aggiunge cunicoli per depistare un possibile invasore e più sente il rischio avanzare, fino al giorno in cui percepisce un sibilo provenire da qualche parte oltre i muri. 

Dopo una prima reazione incontrollata di caccia al pericolo, dove spacca a picconate i muri, sembra accettare il suo destino da preda. Ma lo è mai stato?

Come dicevo, c’è un dettaglio che in questo volume mi ha lasciato un punto di domanda.

Tra le pagine, sembrava ci fossero altri personaggi con lui e considerando il delirio che sta vivendo, non riuscivo a capire se fossero solo proiezioni di se stesso o delle sue fantasie, oppure la famiglia. Dato che non conosciamo il passato dell’uomo, poteva tranquillamente essere la storia di una generazione che vive così, al riparo da qualsiasi cosa, anche perché se l’architetto è veramente architetto, in qualche modo dovrà pur aver studiato. 

Per qualcuno sarà un dettaglio di poco conto, alla fine il concetto che doveva passare era l’angoscia che aleggiava ovunque, eppure per me è una cosa fondamentale. Con chi ho a che fare? Perché questa persona è così sola? Ha imparato a vivere così? Non che questo mi permetta di capirlo, almeno non del tutto, però mi mette nella posizione di non pensare “ecco l’ennesimo matto scappato dal manicomio”. Magari poteva esser vero, ma se non lo fosse stato?

INFO

Autore: Pietro Elisei
Pagine: 64
Prezzo: € 11
Uscita: 22/11/2018
Genere: Narrativa
Casa Editrice: Edizioni NPE

TRAMA

«La tana» è uno degli ultimi racconti di Franz Kafka, scritto nel periodo berlinese e pubblicato postumo dall’amico Max Brod, si colloca tra le opere più complesse dell’autore boemo. Incompiuto e narrato in prima persona, racconta dell’ossessione del protagonista di costruirsi un rifugio perfetto nel quale godere di una sicurezza assoluta, un covo inespugnabile che lo protegga dai suoi nemici. Nemici che altro non sono che perseveranti paure degli altri e di se stesso, sepolte da mille ipotesi, angosce e tormenti senza fine.

I tre moschettieri – D’Artagnan [FILM]

I tre moschettieri – D’Artagnan [FILM]

Alzi la mano chi ha letto “I tre moschettieri” di Alexandre Dumas.
Sicuramente non io.
Esiste però Wikipedia.

Francia, 1625.
Charles D’Artagnan, un giovane guascone, va a Parigi per essere ammesso tra le file dei moschettieri di re Luigi XIII. Tuttavia, la lettera di raccomandazione che porta con sé viene rovinata per colpa di un colpo di pistola che avrebbe dovuto ucciderlo. Il signor de Tréville, capo dei moschettieri, lo riceve ugualmente e lo accetta.
Felice dell’esito positivo, D’Artagnan nota dalla finestra uno dei malviventi della sera precedente e decide di rincorrerlo ma nella fretta si scontra casualmente, uno dopo l’altro, con Athos, Porthos e Aramis, i più famosi moschettieri del re. Ciascuno di essi, ritenendosi provocato, lo sfida a duello, all’insaputa degli altri. All’appuntamento, si presentano tutti, anche le guardie del cardinale Richelieu, pronti ad arrestarli perché è severamente vietato duellare. I tre moschettieri, però, si oppongono; D’Artagnan combatte assieme a loro, dando prova di saperci fare con la spada e conquistando la loro fiducia.
Successivamente, re Luigi li fa convocare a palazzo, ma, anziché rimproverarli severamente, sembra esser colpito dal comportamento sottilmente impudente e dalle parole di D’Artagnan, così li grazia. Durante la notte però, succede l’impensabile. Una giovane fanciulla viene trovata morta nel letto di Athos e così viene prima arrestato e poi condannato a morte.
Chi sta orchestrando tutto ciò?

Nel frattempo il primo ministro Richelieu, pur schierato con il re, ne detesta la consorte, Anna, perché imparentata con i nemici spagnoli; inoltre, la regina è amante segreta del potente Duca di Buckingham. Anna, in pegno del suo amore e con la richiesta di non vedersi mai più, ha fatto dono al nobiluomo inglese di un vecchio presente. Il Cardinale, che dispone di spie molto efficaci, viene a saperlo e instilla il dubbio nella mente del re portandolo a mettere alla prova la moglie; dovrà indossare esattamente quella collana il giorno delle nozze del fratello.
D’Artagnan si trova così in due situazioni poco piacevoli; da un lato, deve cercare il responsabile dell’arresto di Athos per poterlo salvare e dall’altro deve correre a Londra per recuperare il gioiello. Sarà in grado di portare a termine tutto? Oppure dovrà fare una scelta?

Come dicevo, non ho letto “I tre moschettieri” ma grazie a Wikipedia, posso dirvi che il film ricalca molto il libro.
Quello che ho riportato sopra è la trama mixata di uno e dell’altro, forse con qualche indiscrezione di troppo. Comunque sia, anche se all’anteprima mi sono dovuta sorbire due ore di film in francese e anche se alla fine di tutto, non mi è venuta voglia di andare a comprare il libro, devo dire che mi ha preso moltissimo.
Ovviamente, per chi se lo stesse chiedendo, questo è il primo di una serie (ipotizzo una trilogia, ma avendo fatto dei cambi di storia, non posso metterci la mano sul fuoco) e anche se la cosa mi indispettisce perché vorrei saper subito come va a finire, ne sono allo stesso tempo contenta.
Il film è divertente e affascinante anche grazie al fatto che c’è tempo per fare tutto e quindi, riuscire ad empatizzare con i vari personaggi.
L’amore e la dedizione di D’Artagnan verso Constance? Un po’ troppo fanciullesco ma innegabilmente carino.
Anna e re Luigi? Lui qui mi fa una grande tenerezza, perché vorrebbe esser tranquillo e addirittura soffre per il ruolo che deve coprire, sembra esser sinceramente ben disposto vero Anna che invece, lo manipola coscientemente per riuscire a sopravvivere a corte (vi ricordo che nel film lei chiede al Duca di Buckingham di andare via e dimenticarla perché è sì innamorata ma è anche fedele al re).
Il tormento di Athos, che lo porta ad accettare l’esecuzione anche se non pensa di esser stato lui ad uccidere la fanciulla? La fratellanza che unisce i tre moschettieri?

Insomma, riassumere seicento e passa pagine in due ore è fattibile ma non consigliabile. Quindi apprezzo che ci sia almeno un secondo film e sì, andrò a vederlo nuovamente ma in italiano. Anche perché esteticamente è tutto molto bello, quindi mi sembra il caso di mostrarlo al consorte.
(Poi c’è quel gioiellino di Eva Green e quel bel figliolo di Vincent Cassel, posso privarmi di una seconda visione?)

I tre moschettieri - D'Artagnan
INFO

Genere: Avventura

Data: 06/04/2023
Durata: 2 h 00 min
Regia: Martin Bourboulon
Musiche: Guillaume Roussel
Distribuzione: Notorious Pictures

CAST

Eva Green
Vincent Cassel
Louis Garrel
François Civil
Romain Duris
Pio Marmaï
Vicky Krieps
Lyna Khoudri
Eric Ruf
Jacob Fortune-Lloyd
Alexis Michalik
Ralph Amoussou
Marc Barbé
Patrick Mille
Ivan Franek

TRAMA

I tre moschettieri: D’Artagnan, film diretto da Martin Bourboulon, racconta la storia di D’Artagnan, un giovane molto vivace originario della Guascogna, zona della Francia sud-occidentale. Dopo aver cercato di salvare una ragazza da un rapimento, tutti lo credono morto. In verità, D’Artagnan giunge a Parigi, dove tenta in ogni modo di rintracciare gli aggressori. La sua ricerca, però, lo porterà nel vivo di una vera e propria guerra, che rischia di compromettere il futuro della Francia. È così che D’Artagnan decide di allearsi con Athos, Porthos e Aramis, i tre Moschettieri del Re, per affrontare i malvagi stratagemmi messi in atto dal Cardinale Richelieu.
Il giovane, però, finisce con l’innamorarsi perdutamente di Costance, confidente della regina. Questi sentimenti lo porteranno a inimicarsi Milady, ovvero colei che diventerà il suo più acerrimo nemico.

Era mio figlio. The Last Full Measure William Hart Pitsenbarger

Porpora. La Confraternita del Pugnale Nero #3

Porpora. La Confraternita del Pugnale Nero #3

Porpora. La confraternita del pugnale nero di J.R. Ward
  • Personaggi 85% 85%
  • Worldbuilding 80% 80%
  • Fluidità 95% 95%
  • Cover 80% 80%
  • E il finale 90% 90%

Porpora. La Confraternita del Pugnale Nero #3

Recensione: Tra tutti i fratelli di sangue che compongono la Confraternita del Pugnale Nero, Zsadist è il più difficile da prevedere e gestire.

Ossuto e dall’animo nero, Z è colui che nessuno vorrebbe trovarsi davanti ne di giorno e nemmeno di notte. Spesso, non lo vorrebbero nemmeno i suoi compagni.

Poco paziente e menefreghista, l’unico suo modo per non perdere la testa nel turbine del dolore è l’eterna privazione che lui stesso si infligge.

Autoproclamatosi bestia e confermato da tutti, nessuno riesce a capire come sia potuta nascere l’ossessione per la vampira Bella, scomparsa da non molto per mano dei lesser, loro nemici giurati. Lui, che prova ribrezzo per le donne e che le tocca solo per nutrirsi se proprio non riesce più a reggersi in piedi, non riesce a darsi pace. Più violento e ancora meno paziente, cercherà in ogni modo di trovarla, sperando sia ancora viva.

Con un passato devastante, non è l’essere più adatto per rivestire i panni del Salvatore ma a Bella non importa, lei è certa che solo lui potrà trovarla ed è quello che desidera.

Fa un pò strano scrivere un primo pensiero, partendo dal terzo volume della saga.

Per quanto ogni storia sia dedicata ad un membro della Confraternita, o quasi, devo dire subito che non si possono leggere random perché, in un modo o nell’altro, ci potrebbero essere spoiler o riferimenti a cose passate che porterebbero ad una comprensione parziale della storia.

Non sto facendo un buon lavoro, me ne rendo conto.

Però.

Cercando di dire abbastanza, senza fare riferimento a ciò che è successo prima, Zsadist è quel tipo di personaggio che visto solo come figura di contorno, ti suscita solo una gran voglia di legnarlo molto molto forte. 

Scontroso e perennemente di cattivo umore, lui è l’anima sadica di chiunque. Verrebbe quasi da chiedersi se non sia un cattivo sotto mentite spoglie ma no, Zsadist è solo il frutto di anni di violenze fisiche e mentali.

Rapito in tenera età direttamente dalla casa di famiglia, viene venduto come schiavo ad una famiglia facoltosa e raggiunta l’età giusta, appena dopo la trasformazione in vampiro, viene nuovamente rapito e fatto prigioniero dalla stessa donna per cui lavorava perché lo pretende come suo giocattolino sessuale. 

Violentato fisicamente da lei e dagli energumeni che la seguono, violentato verbalmente per il suo completo distacco sessuale, violentato psicologicamente per aver avuto pietà per una povera sguattera, picchiato e affamato, ciò che ne rimane è un guscio colmo solo di rabbia. Preso e abusato nel momento più delicato della sua vita, come dargli torto?

Bella invece, che viene da una famiglia facoltosa e che non ha mai dovuto subire il dolore, pare inspiegabilmente attratta da lui. Sarà quel sentore di selvaggio che attizza sempre un po’ tutti noi? Oppure perché la sua anima è riuscita andare oltre a ciò che gli occhi vedono?

Non è che prima odiassi Zsadist, fin da subito mi è sembrato un personaggio bizzarro ma attraverso i suoi fratelli, nei primi due libri riusciamo a farci una vaga idea dell’inferno che ha dovuto affrontare. Qualche informazione sparsa qua e là, che sicuramente non ci permetteva di capire appieno ma che ci inteneriva abbastanza da non odiarlo. 

Solo adesso si capisce appieno ciò che ha subito e forse, tra tutti i componenti della Confraternita, è quello che preferisco.

Per ovvie ragioni, non posso spingermi oltre nel raccontare i fatti.

Certo, posso dirvi che Bella viene salvata da Z perché già lo dice la trama (fa più spoiler di me, incredibile) e posso aggiungere che tra i due non si crea subito l’alchimia amorosa che tutti stiamo cercando. Posso confermare che la strada delle loro anime, anche se destinate a stare insieme, per molto non si incontrerà ma non posso dirvi in che modo Z decide di lasciarla per poi ritrovarla. Non posso spiegarvi l’immensa dolcezza del suo percorso, dei sacrifici che ad un certo punto decide di fare per essere all’altezza della donna che ama. Non posso nemmeno dirvi del percorso di accettazione che deve fare Bella per lui, non posso raccontarvi di come si fa carico della sua sofferenza.

Come dicevo sopra, ogni libro è dedicato ad un membro della confraternita e per tutti, c’è una storia di rinascita ed amore. Tutti trovano la propria anima gemella e nessuno affronta un facile percorso ma al momento, il viaggio più incredibile è il loro. 

Tra l’altro, c’è un piccolo aneddoto che mi lega a loro.

Durante la mia adolescenza, c’era uno spaccio incredibile di immagini prese su internet e fra le tante, alcune le porto ancora nel cuore (per mille ragioni diverse). In particolare, c’è quella di una coppia inginocchiata sotto la pioggia che si bacia dove lui ha una catena al collo ed è vestito in pelle e lei, ha su un vestito bianco quasi impalpabile. Non è una foto eterea, oltre a baciarsi lei ha il seno scoperto ed una mano nei pantaloni di lui ma in un qualche modo, mi ha sempre trasmesso un pò di tristezza. 

Mentre leggevo questo libro ho cercato qualche immagine di Z e Bella, un pò per vedere cosa offriva Pin e un po perché cercavo degli spoiler e sapete cosa ho trovato? Proprio quell’immagine. Ovviamente si tratta di una casualità però la cosa mi ha colpito nel cuore.

Ci stavamo aspettando.

INFO

Autore: J.R. Ward
Pagine: 377
Prezzo: € 11
Uscita: 12/11/2014
Genere: Dark Fantasy
Casa Editrice: BUR

TRAMA

Bella appartiene alla glymera, l’aristocrazia dei vampiri. È stata catturata dai nemici mortali della sua razza, i lesser: rinchiusa in un centro di tortura, rischia di impazzire e di morire, ma la Confraternita del pugnale nero riesce a liberarla appena in tempo. A guidare la spedizione dei vampiri guerrieri è Zsadist, che ha il volto e il cuore segnato da spaventose cicatrici, e crede di non avere posto per i sentimenti. Invece, davanti alla sofferenza e all’inspiegabile amore di Bella, Zsadist scopre una tenerezza che non sapeva di poter provare. Ma sarà Bella a capire che, per squarciare la corazza che avvolge il cuore del feroce guerriero, è necessario portare alla luce il terribile passato che l’ha segnato per sempre, ed esorcizzarlo. Per affrontare, uniti, i pericoli che li minacciano.

Scream VI [FILM]

Scream VI [FILM]

Scream VI [FILM]

Ci troviamo un anno dopo la fine del quinto film, a New York, dove Sam e Tara vivono con Chad e Mindy (che abbiamo avuto modo già di conoscere), Quinn (figlia di un detective) e Anika (nuova fiamma di Mindy).

Tara e i due gemelli provano in ogni modo a tornare a vivere una vita normale, cercando di dimenticare gli orrori vissuti in precedenza ma Sam no, per lei è ancora tutto troppo fresco.
Il trauma vissuto per colpa dell’ex fidanzato, il terrore di perdere la sorella e il pensiero negativo che la gente ha di lei, portano la ragazza a vivere in un costante senso di allerta, stallo e sfiducia verso gli sconosciuti. Una sera, quel poco di stabilità che erano riusciti a crearsi viene meno, perché viene trovata una maschera di Ghostface accanto ai corpi di due giovani studenti. Non una maschera qualsiasi.
Le cose precipitano nell’esatto momento in cui arriva la Chiamata.
Da quando all’inferno c’è campo?
Ora, per Sam e Tara comincia un conto alla rovescia ed in palio, c’è la vita di tutti.

Non sono una grande fan della saga di Scream, già alla fine del secondo film li avevo etichettati un pò troppo fuori le righe per i miei gusti e no, non parlo della quantità di sangue.
Sono quel tipo di persona che il thriller lo deve percepire fin dentro le ossa e l’horror non può esser preso come se si stesse raccontando una barzelletta. La cosa che più frequentemente ho pensato durante la proiezione è “Bellaaaaaaaaaaaaaa!!!” e no, non fa parte della visione canon.

Intendiamoci, non è un film ridicolo, semplicemente non è per me.
Ci ho provato.

Gusti personali a parte, devo dire che di scene divertenti ne ho trovate e che Ghostface, anzi, I Ghostface mi hanno stupito. Capire chi era il cattivo non era poi così difficile ma essendo più di uno, beccarli tutti è stata una cosa impossibile.
Nota di merito per la lotta finale, dove tutti si prendono a schiaffoni duri ed io ho riso di soddisfazione ma avrei preferito veder Tara in una veste più forte e non Sam, perché va bene esser figlia del primo Ghostface ma così facendo non si uscirà mai dal circolo vizioso delle ipotesi che la vedono come prossima assassina. Tra l’altro, un pochino ci gode nel fare quel che fa, quindi….
Seconda scena approvata è quella della metropolitana. Li sì che mi è venuta l’ansia! Non posso dire chi c’è e cosa succede ma immaginatevi questo. State scappando da un bruto che indossa una maschera di dubbio gusto e impugna un coltello miracle blade 3 serie perfetta, dovete stare tutti vicini vicini vicini perché altrimenti vi affetta come dei salamini e quindi vi dirigete verso la metropolitana, perché è affollata e questo crea un’illusione di sicurezza. Al posto di trovarvi tutti come delle sardine, la massa vi divide e gli unici due ad esser rimasti indietro, si trovano in un vagone pieno di maschere e costumi di Ghostface. La connessione ovviamente viene a mancare e pure la luce sfarfalla. Sei in un miscuglio di caos di rumori, corpi che si spingono per scendere e salire, ansia per la divisione non programmata e adrenalina per la fuga. Pensi di essere al sicuro, ti ripeti che mica puoi morire nel bel mezzo della folla, no? EH.
Quello che forse più mi fa storcere il naso è che ci sono comunque un sacco di clichè, anche se i personaggi analizzano esattamente i clichè dei vecchi film dell’horror.
Sarò troppo vecchia per queste cose? Chiusa? Chissà.

Comunque c’è un personaggio che non me la racconta giusta.
Se gli incassi vanno come prevedo, mi viene un forte sospetto.

Scream VI regia di Tyler Gillett e Matt Bettinelli-Olpin
INFO

Genere: Thriller, Horror

Data: 09/03/2023
Durata: 2 h 02 min
Regia: Tyler Gillett e Matt Bettinelli-Olpin
Musiche: Brian Tyler
Distribuzione: Paramount Pictures

CAST

Courteney Cox
Melissa Barrera
Jenna Ortega
Hayden Panettiere
Jasmin Savoy Brown
Mason Gooding
Devyn Nekoda
Josh Segarra
Liana Liberato
Tony Revolori
Jack Champion
Samara Weaving
Henry Czerny
Dermot Mulroney
Skeet Ulrich

TRAMA

Scream VI vede tornare le sorelle Sam e Tara Carpenter insieme ai gemelli Chad e Mindy Meeks.
I quattro, sopravvissuti agli omicidi compiuti da Ghostface, si lasciano alle spalle quanto accaduto a Woodsboro per iniziare un nuovo capitolo della loro vita trasferendosi a New York.
Ma anche nella grande mela si ritroveranno ad avere a che fare con un nuovo Ghostface. Come affronteranno questo nuovo inizio?

Facciamo finta che non finirà [ANTEPRIMA]

Facciamo finta che non finirà [ANTEPRIMA]

Facciamo finta che non finirà di Elena Armas
  • Personaggi 75% 75%
  • Worldbuilding 70% 70%
  • Fluidità 85% 85%
  • Cover 60% 60%
  • E il finale 75% 75%

Facciamo finta che non finirà [ANTEPRIMA]

Recensione: Rosie Graham ad un certo punto della sua vita si è resa conto che il lavoro sicuro e ben pagato che aveva, non le dava realmente degli stimoli. Così, in punta di piedi e uno pseudonimo, scrive un libro d’amore e con contenuti erotico, suscitando un discreto riscontro.

Il riscontro fu così “discreto” che una casa editrice le propose un contratto per una seconda storia.

Ora, dopo settimane dal giorno della firma e ad un passo dalla conclusione dei termini, si ritrova con in mano il nulla… e troppe cose non dette. 

La prima, quella forse più importante, è che solo pochissime persone sanno di questa situazione ma nella stretta cerchia, non sono compresi il padre ed il fratello. La paura di deluderli è troppa ma più il tempo passa e più il peso delle bugie diventa insostenibile… come fare ad affrontare tutto, se anche la musa ispiratrice la va a trovare? Con che coraggio può dire a loro che ha mollato un futuro concreto per una passione che non sapeva di avere e che al momento sotto sotto se ne sta un po ‘ pentendo?

In secondo luogo, casa sua non è più agibile dopo il crollo del soffitto e per risparmiare tempo e soldi, cerca conforto dall’amica che però, si sta godendo la luna di miele e non risponde al telefono… Certo, potrebbe andare dal padre che sarebbe ben felice di aiutarla ma a quel punto dovrebbe spiegare come mai non ha bisogno di andare fisicamente in ufficio.

Terzo punto ma non meno importante dei due sopra citati, Rosie Graham ha una cotta assolutamente adolescenziale e incomprensibile per Lucas Martín, cugino della sua migliore amica che ha visto solo in foto. Lucas Martín, che al momento sta cercando di entrare nell’appartamento dove lei sta ma che nessuno ne è a conoscenza. 

Quando scelgo un libro, il genere romance non è esattamente in cima alla lista.

Un po perché non sono realmente una persona romantica, un po perché le scene che trovo nella realtà non sono fattibili e un po perché non sempre sono scritti bene e ad un certo punto mi stufo di criticare le cose. 

Ci sono però delle eccezioni.

Facciamo finta che non finirà è la storia di una ragazza innamorata di una persona che non sa nemmeno della sua esistenza, ma che per tutta una serie di coincidenze ad un certo punto i loro mondi entrerano in collisione e dovranno far fronte ad una nuova alchimia. Insieme.

Per quanto sia una storia assolutamente irrealizzabile e per quanto sia totalmente assurdo il fatto che nessuno dica niente della cotta di Rosie (cioè, vi pare normale innamorarsi di qualcuno che si è visto solo in foto? Che abbiamo, dodici anni?), il libro mi ha intrattenuto moltissimo. Ha svolto il suo lavoro in modo impeccabile. 

Con una scrittura leggera e fluida, Elena Armas ci fa sperare nell’amore caldo e puro, fatto di coraggio e accettazione. 

Certo, ci sono un pò troppe cose lasciate in sospeso e ho il vago sospetto che tra non molto arriverà un terzo libro dedicato al fratello di Rosie però, non mi lamento.

I personaggi maschili sono uno più coccolo dell’altro e Papà Graham dice una cosa che vorrei stampare e appendere ovunque: “Ricordati di scegliere un ragazzo disposto a piantarti un intero giardino, invece di uno che si limiti a un mazzo di fiori”. Martin invece lo appenderei, però per motivi differenti. Molto differenti.

Tra un finto appuntamento e l’altro, tutto in nome della ricerca per il nuovo libro, ho apprezzato molto anche certe scene. Se mai leggerete il libro, ricordatevi questi luoghi: Ballo in maschera e terrazzo post cena stellata. 

Dopo questi due momenti topici, tutto diventa bollente e tra le varie scene, almeno in questo contesto le cose sono state assolutamente reali. Potete immaginare che espressione posso aver assunto mentre ero in metropolitana… 

Facciamo finta che non finirà di Elena Armas
INFO

Autore: Elena Armas
Pagine: 490
Prezzo: € 9.40
Uscita: 7/03/23
Genere: Narrativa romance
Casa Editrice: Newton Compton Editori

TRAMA

Rosie Graham ha un segreto. Anzi, ne ha diversi. Ha appena lasciato un lavoro strapagato per dedicarsi a un altro tipo di carriera: desidera diventare una scrittrice di romanzi rosa. Il suo futuro però si preannuncia tutt’altro che luminoso, anche se Rosie è convinta di potercela fare. Non ha ancora detto alla sua famiglia del cambio di rotta perché troppo occupata a combattere con un terribile blocco dello scrittore e un appartamento fatiscente. Prima che il soffitto le crolli addosso, decide di occupare abusivamente l’appartamento dell’amica Lina, mentre lei è fuori città. Ma Rosie non sa che la casa è già stata prestata al cugino dell’amica, l’irresistibile Lucas, che le offre di restare. E così Rosie finisce per diventare coinquilina del ragazzo per cui ha una cotta, e che segretamente stalkera su Internet da mesi. Per di più Lucas, per aiutarla a ritrovare l’ispirazione narrativa, le propone una serie di appuntamenti romantici. Rosie non ha nulla da perdere, in fondo Lucas deve ripartire tra poco più di un mese e la sua stupida cotta online è totalmente sotto controllo. O quasi…