Professor Feelgood

Professor Feelgood

Professor Feelgood diLeisa Rayven
  • Personaggi 85% 85%
  • Worldbuilding 80% 80%
  • Fluidità 90% 90%
  • Cover 65% 65%
  • E il finale 85% 85%

Professor Feelgood

Recensione: Non è mia abitudine leggere romanzi semi erotici e lo ammetto, anche quelli molto romantici. Però per Leisa Rayven faccio sempre un’eccezione.

I primi libri letti furono “Cancella il giorno che mi hai incontrato” e “Puoi fidarti di me“, arrivati un casa un pò per caso e assolutamente non richiesti. Magia.

Già ai tempi, perchè parliamo circa del 2015/2016, mi innamorai della sua scrittura ma successivamente, la relegai un pò nel dimenticatoio. Con la quantità di libri letti e la mia non sempre micidiale memoria, mi dimenticai del suo nome fino al 2019, quando per caso trovai in libreria “Mister Romance“. Decisi di comprarlo per la trama, e non perchè l’avessi riconosciuta. No, non brillo di intelligenza. Comunque sia, fu amore a prima vista e da quel momento, la tallonai. 

Professor Feelgood si riallaccia un pò alla storia precedente, perchè troviamo i vecchi protagonisti più la nonna sprint più figa del mondo ma, la protagonista questa volta è Asha, la sorella di Eden. 

Quanto è profondo questo libro? Praticamente nulla, anche se ci sono spunti molto interessanti che nel complesso vengono trattati con rispetto, anche se un pò superficialmente. 

Quanto è ormonale questo libro? Da uno a dieci, si avvicina al sesantanove. 

Rispetto al predecessore, qui non ci sono particolari drammi, se non magari la scoperta dell’identità del Professore. Per Asha, la cosa inizialmente è fuori discussione ma non dura nemmeno poi così tanto. Sicuramente aiuta il dover lavorare per forza insieme, però a dare la spintarella giusta arriva da vecchi sentimenti. 

Mi ha anche convinto pochino la spiegazione che tirerà fuori lui verso la fine, e la soluzione proposta è pura fantasia ma c’è da dire che per il tipo di storia, nessuno si aspetta che tutto sia effettivamente reale e fattibile. Alla fine, quello che interessa veramente, è quante volte ci fa battere il cuore (vorrei fare anche una battutaccia sulla frequenza con cui ci potrebbe far cambiare le mutandine, ma non lo farò. Anche perchè le peripezie amorose non vengono quasi mai descritte, quindi è ormonale per altre cose).

Secondo il mio modestissimo parere, dovendo dare una valutazione da uno a dieci, sarei propensa ad un otto più. Mi sono divertita molto, quelle trecento pagine sono volate, mi ha fatto molta tenerezza Asha, lui è un bastardo tenerello, anche altri personaggi si sono comunque rivelati migliori del previsto e tocca temi non scontati. 

Adessoperò vado a piangere, perchè non so quando verrà tradotto il terzo libro.

INFO

Autore: Leisa Rayven
Pagine: 343
Prezzo: € 9.90
Uscita: 16/03/2020
Genere: Romanzo Rosa
Casa Editrice: Newton Compton Editori

TRAMA

L’ambiziosa editor Asha Tate è un’inguaribile romantica: nonostante una certa difficoltà con gli uomini, non ha smesso di credere nella possibilità d’incontrare l’anima gemella, e di appassionarsi alle storie a lieto fine dei romanzi rosa che divora. Eppure non si è mai lasciata guidare dai suoi istinti. Finché su Instagram, Asha si imbatte nel profilo dell’enigmatico Professor Feelgood e ne rimane folgorata: le parole e i versi che legge nei suoi post sembrano rivolte direttamente alla sua anima, e le foto che le accompagnano, pur non mostrando il volto dell’uomo che senza pudori si dispera per l’amore perduto, emanano una sensualità irresistibile. Incalzata dalla febbrile ricerca di un bestseller che le assicuri una promozione e risollevi le sorti della casa editrice, Asha decide di puntare proprio sulla storia del Professore (e sui suoi milioni di follower). E di certo non immagina chi si celi dietro l’intrigante sconosciuto… Lavorare con lui, che firma il contratto solo a condizione di averla come editor, non sarà facile: l’uomo – un arrogante, indisciplinato, irruento bohémien – sembrerebbe l’esatto contrario di ciò che Asha crede di volere in un uomo. E come se non bastasse, l’attrazione che provano entrambi si fa ogni giorno più difficile da ignorare…

Speak. Le parole non dette

Speak. Le parole non dette

Speak. Le parole non dette di Laurie Halse Anderson.
  • Personaggi 60% 60%
  • Worldbuilding 70% 70%
  • Fluidità 75% 75%
  • Cover 60% 60%
  • E il finale 75% 75%

Speak. Le parole non dette

Recensione: Melinda Sordino è una giovane ragazza che all’inizio delle scuole superiori, oltre ad iniziare un nuovo ciclo di vita, porta dentro di se un segreto pesante che nessuno conosce. Allontanata dalle amiche del cuore e trattata come un’appestata da quasi tutta la scuola, vive questo nuovo anno nel peggiore dei modi; isolandosi.

Alla fine delle scuole medie partecipò ad una festa e in quell’occasione, venne avvicinata dal ragazzo più bello. Presi dalla situazione sempre più intima, iniziarono a baciarsi ma non sentendosi pronta ad andare in profondità, Melinda cercò di fermare il ragazzo che non la prese bene. Deciso a prendersi ciò che pensava di meritarsi, la obbligò ad un rapporto completo.

Inizia così la sua storia, con parte del mondo contro ma, ignaro delle motivazioni che la spinsero a chiamare la polizzia.

Avevo amato Laurie Halse Anderson con “Wintergirls“, quindi una sera decisi di recuperare tutti gli altri volumi italiani.

“Speak. Le parole non dette” prometteva lo stesso livello di tristezza del primo, dato che si parlava di stupro e dei rapporti sociali. Invece no, non del tutto almeno.

Entrare in sintonia con Melinda è stato estremamente difficile, pur sapendo cosa stesse provando.

Al mondo esistono tantissime pesone che non denunciano lo stupro subito, sono anche conscia del fatto che questo segreto faccia scattare nella testa delle vittime una molla di auto-distruzione però, raccontare una storia come se fosse quasi un diario ed entrare un pò poco nei vari ragionamenti, rende arduo il compito di capire cosa la spinge a fare quello che fa. Lo so, non c’è una vera e propria linea di condotta e non esiste un modo solo per elaborare il dolore, però…

La non strategia che adotta porta altri problemi. Un rendimento scolastico quasi inesistente, perchè tanto non ha più senso ma questo la mette ancora di più sotto i riflettori e aumenta certe inamicizie. Il calo porta anche a dei problemi con la famiglia. Inoltre, l’apatia o il rifiuto di provare a far cose nuove fa sì che l’unica ragazza nuova che sembra volerle essere amica (molto probabilmente solo perchè è nuova e non conosce i fatti accaduti l’anno precedente), ad un certo punto decida di andare altrove perchè nuoce gravemente alla sua immagine. 

Insomma, l’unico ad aver a cuore la sua situazione, anche se in modo bizzarro, è l’insegnante di arte. L’unico che sa vedere nel cuore degli studenti e che è assolutamente certo del fatto che la bellezza delle opere sia l’unico rimedio sincero. 

Da un lato, ci sono tante cose sbagliate.

Amiche che abbandonano una persona che conoscono da sempre senza nemmeno capire quale fosse il problema. L’accanimento nei suoi confronti. Certi insegnanti troppo autoritari. Genitori poco pazienti. 

Però, se penso un pò a come vivevo quell’età, mi rendo conto che non è poi diverso dal mondo di Melinda. Quindi forse, un pò di empatia c’è.

INFO

Autore: Laurie Halse Anderson
Pagine: 156
Prezzo: € 9.70
Uscita: 7/05/2013
Genere: Narrativa; Ragazzi
Casa Editrice: Giunti

TRAMA

Melinda Sordino ha tredici anni e un segreto. L’estate prima di entrare al liceo, durante una festa, viene violentata da uno dei ragazzi più popolari della scuola. Ancora sconvolta, Melinda chiama la polizia, e nel fuggi fuggi generale non riesce a confessare la violenza subita. Quando pochi giorni dopo le amiche di Melinda scoprono che è stata lei a chiamare la polizia e a rovinare il party, non pensano a chiederle spiegazioni, ma la maltrattano e smettono addirittura di salutarla. Melinda si isola e comincia ad avere difficoltà a parlare sia a scuola che a casa. Fino a che… 

I delitti di Alice. Le indagini del professor Seldom

I delitti di Alice. Le indagini del professor Seldom

I delitti di Alice. Le indagini del professor Seldom di Guillermo Martìnez.
  • Personaggi 50% 50%
  • Worldbuilding 70% 70%
  • Fluidità 50% 50%
  • Cover 65% 65%
  • E il finale 70% 70%

I delitti di Alice. Le indagini del professor Seldom

Recensione: Lo ammetto senza alcuna remora, avevo acquistato questo libro perchè colleziono libri che parlano di Alice Liddle. Alla fine, l’ho letto più per curiosità, tanto per vedere come poteva essere questo binomio tra un Giallo ed un Paese delle meraviglie (ci sono libri fantasy un pò dark, ma mai ambientati nella realtà).

Beh, “come se avessi accettato, grazie”.

Il protagonista e la sua “spalla” sono due matematici e molto spesso questa loro passione/professione sovrasta la storia. Personalmente, non essendo addetta ai lavori e non trovando piacevole la categoria, mi sono vista costretta a saltare mole pagine. Non è una pratica che adotto spesso ma, quando è troppo è troppo.

Comunque, la storia di Alice esiste solo per caso.

Il tentato omicidio di una ragazza e l’omicidio di altre due persone, hanno come filo conduttore solo il fatto che tutti, in un modo o nell’altro, facevano parte o conoscevano qualcuno della confraternita che studiava nel dettaglio la vita di Carroll. Certo, si può dire che alla larga Alice sia il fattore scatenante di tutto quanto ma, in realtà non è realmente così.

La dottoranda Kristen Hill viene mandata a Guildford per fotocopiare i documenti di Carrolll, dato che i membri della confraternita sono in procinto di pubblicare una serie di libri sulla vita e le opere dell’uomo. Mentre è lì, fa una scoperta sconvolgente che però, non vuol rivelare a nessuno perchè vuole avere i diritti su tutto e così, contatta il professor Arthur Seldom per chiedere aiuto. L’uomo, che fa parte della confraternita ma che non ha mire di popolarità, decide di aiutarla ma anche di farla ragionare; deve rivelare tutto. La donna, patteggiato con il professore, prima di tutto vuole esser sicura della veridicità del documento ed è qui che viene chiesto l’aiuto al matematico dal nome impronunciabile.

Quando sembra tutto deciso, accade l’impensabile; un incidente quasi mortale relega Kristen prima in ospedale e poi a letto per un tempo indefinibile. Chi voleva la sua morte? Perchè poi uno dei membri viene trovato morto nel suo studio? Perchè successivamente sparisce il giornalista che seguiva le pubblicazioni della confraternita? C’è magari qualche puritano fortemente desideroso di mandare in malora i libri? Quale sarà il suo obbiettivo? Perchè ogni incidente/morte, sembra simile alle avventure di Alice nel paese delle Meraviglie?

La risposta a tutte queste domande, può esser riassunta in due grandi verità.

L’accostamento alle vicende del libro è solo un’escamotage nato da una persona impensabile, che a posteriori mi ha fatto perdere le staffe più volte ma che alla fine, si merità quello che subisce. Non esiste un’unico assassino. Si si, va bene, vi ho fatto uno spoiler sgradito, però non vi dirò chi e come.

Ipoteticamente parlando, la storia non sarebbe nemmeno male, però mi sono annoiata più del necessario. Non credo leggerò il libro che lo precede.

INFO

Autore: Guillermo Martìnez
Pagine: 272
Prezzo: € 17
Uscita: 15/04/2021
Genere: Giallo
Casa Editrice: Marsilio

TRAMA

Un giovane matematico argentino, dal nome tanto difficile da risultare impronunciabile, si trova a Oxford per il suo secondo anno di dottorato. È estate e il paesaggio della bella cittadina inglese risplende sotto il sole, tra il fascino dei college antichi e il verde dei chiostri, quando all’improvviso la confraternita intitolata a Lewis Carroll è sconvolta da una serie di misteriosi delitti che ruotano intorno al libro più famoso dello scrittore: Alice nel Paese delle Meraviglie. Per far luce sugli omicidi, il decano della confraternita chiede aiuto al giovane dottorando e al suo mentore e amico, il professor Arthur Seldom. Chi vuole mettere in difficoltà la confraternita? E chi è disposto a macchiarsi di crimini tanto macabri, pur di screditare l’autore di Alice e i suoi adepti? Novelli Holmes e Watson, i due matematici cercano la soluzione, sapientemente nascosta nei diari e negli indovinelli di Carroll, conducendo con garbo e ironia una sofisticata indagine deduttiva, tra paradossi logici, rompicapo e rimandi letterari. Giochi innocenti che un incalzare di colpi di scena trasforma in qualcosa di molto serio, rendendo il lettore complice di un’inchiesta ricca di imprevisti, sorprese e scoperte strabilianti, in una ricerca della verità che molto ricorda il percorso degli eroi di Borges.

La cura del dolore

La cura del dolore

La cura del dolore di Nicola Pesce
  • Personaggi 70% 70%
  • Worldbuilding 60% 60%
  • Fluidità 80% 80%
  • Cover 55% 55%
  • E il finale 75% 75%

La cura del dolore

Recensione: Questo libro fa parte della categoria “prosegui per inerzia, lo capirai solo alla fine“. Nel mio caso, un pò come era successo quando sono arrivata alla fine di “La Sovrana lettrice“, arrivata la fine non solo avevo capito la storia ma, l’avevo pure apprezzata. Motivo per cui ho deciso spendere 12€ per un libro così piccolo (in altri casi non lo avrei fatto, perchè insomma, il costo è un pò troppo alto per la quantità di pagine. Che poi, non l’ho comunque preso a prezzo pieno perchè c’era uno sconto sul sito).

Henry, il nostro protagonista, un giorno viene prelevato da degli esseri che non suscitano troppa fiducia. Viene successivamente portato in un luogo anonimo che non ha mai visto e interrogato. Lui ancora non sa cosa sta per accadere, e nemmono noi.

Senza un’apparente motivo, viene torturato per un lasso di tempo infinito e Henry non riuscirà a trovare la giusta motivazione per fuggire. Ci proverà, senza alcun successo. 

Quando ormai pensa di non aver più speranza, toccando il fondo, scorge un fuocherello che ancora arde in lui e scommetterà il tutto per tutto. Saprà lottare come un leone?

Di primo acchito ho faticato a trovare un senso a quello che stavo leggendo. In novantasei pagine è difficile approfondire al meglio le cose, capisco quindi la scelta di oltrepassare ciò che si riteneva oggettivamente superfluo ma, ho sentito la mancanza di moltissime cose. Sarò pignola, sarò scassamaroni però, sono assolutamente certa che questa storia meriterebbe di più. 

Eppure, arrivata all’ultima pagina, non assolutamente scontata, sono rimasta folgorata dal concetto di base. Non possiamo sprecare il nostro tempo.

Ora, magari ho travisato io tutto quanto, però a me ha lasciato quella sensazione. Henry per compiacere gli altri, ha perso tempo prezioso e quando si è reso conto di dover reagire per far qualcosa di importante, ormai era troppo tardi. Non parlo solo della tentata fuga, parlo proprio della sua vita. Credeva di aver tutto il tempo del mondo ma no, era così. Penso sia stato questo a farmi cambiare idea sul libro.

INFO

Autore: Nicola Pesce
Pagine: 96
Prezzo: € 12
Uscita: 11/02/2021
Genere: Psicologia
Casa Editrice: Edizioni NPE

TRAMA

Il protagonista, Henry, è una persona che ha sempre fatto di tutto per compiacere gli altri, ma questa volta verrà trascinato in una esperienza kafkiana, in un istituto governativo dove dei “burocrati” spingeranno all’estremo la sua tendenza a dire sempre di sì e ad accettare tutto. Sottoposto a torture fisiche e psicologiche, arriverà Henry a capire che deve essere se stesso, ribellarsi e vivere la propria vita? Una folle ed elaborata metafora della società attuale, sempre troppo politically correct, un “memento vivi”, ossia “Ricordati di vivere”.

Il re che fu, il re che sarà. The Once And Future King

Il re che fu, il re che sarà. The Once And Future King

Il re che fu il re che sarà. Il ciclo completo del Re in eterno diTerence Hanbury White
  • Personaggi 50% 50%
  • Worldbuilding 60% 60%
  • Fluidità 35% 35%
  • Cover 70% 70%
  • E il finale 50% 50%

Il re che fu, il re che sarà. The Once And Future King

Recensione: Io ho tanti problemi ed uno tra questi, è la difficoltà nel leggere libri pubblicati nel 1958 (anche prima, e pure un pò dopo). Quando mi fu proposto questo libro, accettai con molta curiosità ma anche un filo di timore; l’unico Artù che conosco è quello della Disney, quindi come sarebbe stato leggere di questo? La risposta mi è stata chiara fin dalle prime pagine.

Lo dico senza troppi giri di parole, perchè almeno mi tolgo il sassolino dalla scarpa e poi tutto è in discesa. Che due maroni.

Per questa prima recensione, sono stati letti solo i primi due titoli. “The Sword in the Stone” e “The Queen of Air and Darkness” possono esser considerati libri introduttivi sia per quanto riguarda i personaggi, che per il mondo in cui vivono. Il fatto però, è che in tutti e due i volumi, la maggior parte delle cose è abbastanza inutile o la ripetizioni di qualcosa già letto nelle pagine precedenti. Un esempio? Quando Merlino trasforma Wart (che è il nome usato per l’Artù che conosciamo) in svariati animali, in modo che lui impari sempre qualcosa di nuovo. Tutto carino, potenzialmente interessante ma, ad una certa, anche basta. Basta perchè dopo un pò le esperienze si assomigliano tutte e quasi duecento pagine così diventano un’agonia anche per quelli che vogliono trovare sempre la morale nelle storie. Un problema simile si trova anche del secondo, dove la caccia è spesso presa in considerazione ma non viene dato abbastanza peso alle cose importanti.

So che la storia è per bambini e che sicuramente loro erano più abituati di me nel leggere in un certo modo, ma non succede quasi nulla per tutto il tempo.

La cover è molto semplice e idealmente corretta con il tema della storia, l’interno è ancora meglio perchè le immagini usate sono decisamente evocative ma, per quella che è la mia esperienza fino ad ora, il libro non ne vale la candela.

Trovo che sia più “educativo” il cartone della Disney, con la semplicità delle lezioni di un Merlino molto più “nonno”, rispetto a quello raccontato da White.

INFO

Autore: Terence Hanbury White
Pagine: 1088
Prezzo: € 28
Uscita: 25/05/2021
Genere: Fantasy; Narrativa
Casa Editrice: Mondadori

TRAMA

Una tetralogia ormai divenuta un classico, che racconta la vita del mitico re Artù, allevato da Merlino in un mondo magico e meraviglioso e destinato a un futuro di gloria. Splendida epopea tratta dalle antiche leggende bretoni, questo libro ci porta nel regno incantato di Camelot, tra cavalieri, principesse, animali parlanti, uomini volanti… Un universo di stupefacenti creature che da generazioni affascina l’immaginazione di lettori di ogni età.

Il re che fu il re che sarà di Terence Hanbury White_Artù
Il diario di un’inguaribile F.R.A.N.A.

Il diario di un’inguaribile F.R.A.N.A.

Il diario di un'inguaribile F.R.A.N.A. di Jen Carney
  • Personaggi 50% 50%
  • Worldbuilding 40% 40%
  • Fluidità 80% 80%
  • Cover 30% 30%
  • E il finale 60% 60%

Il diario di un’inguaribile F.R.A.N.A.

Recensione: Che io sia un pò troppo grandicella per certi libri, ormai lo sanno anche i muri. Questo è uno dei motivi per cui non leggo molto spesso questo genere di storie, anche perchè non ho figli e nipoti con cui condividere un momento “felice”.

Non stupirà quindi, il mio pensiero tremendamente negativo su Il diario di un’inguaribile F.R.A.N.A.. Anche se ci sono dei punti estremamente validi, delle tematiche di tutto rispetto, non posso trovare una giusta empatia con Fiona e il suo voler essere sempre al centro dell’attenzione. Se penso alla mia infanzia, sicuramente non posso dire di esser sempre stata un fiore ma, nemmeno così detestabile. (spero)

Comunque, oggi in realtà sono più per ripercorrere un determinato aspetto dell’infanzia e della scuola; N.egativitá: momenti no a scuola.

L’evento dedicato al libro, vuole in realtà ripercorrere un pò quel periodo, anche perchè sappiamo bene che le nostre recensioni vengono lette più dai genitori che dai bambini. Quindi, è a voi che ci rivolgiamo ed è sempre a voi che dobbiamo far capire se il libro alla fine merita di esser preso o no.

Lo so, ho appena finito di dire che non mi è piaciuto, quindi perchè sono comunque qui a parlarvene? IO sono troppo grande, IO non ho trovato un punto in comune con il personaggio, questo però non vuol dire che non ci sia nulla di interessante.

Fiona racconta un pò le sue avventure a scuola, descrivendo la noia dello spelling e i problemi delle regole ferree sulle merende. Racconta dei problemi di amicizia con la sua BFF e dell’arrivo di una nuova compagna. Insomma, racconta un pò quello che tutti noi abbiamo passato.

La cosa che mi ha fatto sorridere, è la percezione dei suoi problemi. Cose che per me oggi sono delle bazzeccole, ai tempi erano problemi insormontabili. Ricordo che anche per me era difficile combattere contro la noia di certe materie (tutte, però lasciamo perdere) e l’idea dei compiti a casa mi sconfortava un mucchio. Mi chiedevo perchè fosse così necessario saper scrivere bene certe parole, tanto poi bastava solo capirsi. Cuore era cuore, cosa cambiava se scrivevo quore? Quello che però era di vitale importanza, era l’amica del cuore ed il suo giudizio. Stare sempre insieme era la regola d’oro, non potevano esserci altri amici del cuore e se per una volta si faceva coppia con altri, giù a pensar le peggio cose. Un pò come Fiona, anche per me non esisteva il concetto del “può esserci altro”. Penso che questa esclusività sia normale nei bambini, a prescindere dal come si è cresciuti (in certi casi, questo disagio permane anche negli adulti).

Una cosa che mi dispiace, è che crescendo abbiamo perso un pò il contatto su certe emozioni e quando abbiamo davanti dei bambini che piangono per una cosa apparentemente insulsa, non ci ricordiamo mai anche anche noi eravamo così.

INFO

Autore: Jen Carney
Pagine: 272
Prezzo: € 13
Uscita: 6/05/2021
Genere: Narrativa Bambini
Casa Editrice: Garzanti

TRAMA

A dieci anni, Fiona Rose Anna Newton Abbot è certa di una cosa: odia la scuola. Sopravvivere alle verifiche è un’impresa per lei che detesta i dettati e ne combina una più del diavolo. Non è un caso che i compagni la soprannominino «frana» per quel suo modo di fare tutto al contrario e di mangiare i biscotti separando la frolla dal ripieno. Per fortuna che c’è Cindy, la sua migliore amica, l’unica che la capisca davvero. Ma ora, nella sua classe, è arrivata una nuova compagna. Si chiama Peggy Porter ed è quanto di più sgradevole esista su questo pianeta. Ha voti altissimi e un fascino francese con cui la stravaganza fantasiosa di Fiona non può competere. Cosa ancora peggiore, ha in mente un piano diabolico: rubarle Cindy! Assolutamente inaccettabile. E Fiona è pronta a tutto per impedire che la nuova arrivata le soffi la migliore amica da sotto il naso. Perché già la vita a scuola non è proprio rose e fiori, se poi dovesse affrontarla senza la gioia dell’amicizia più importante, sarebbe una vera e propria catastrofe.