Buoni Propositi? Ci si prova.

Buoni Propositi? Ci si prova.

Buoni Propositi? Ci si prova.

La befana ormai è passata, senza però portarmi dei dolcini.

Devo esser stata una brutta persona nel 2019, eppure mi sembrava di aver fatto qualcosa di buono… maledetta megera, ok che sto andando in palestra, però almeno una gioia dolciaria la volevo avere!

Delusioni a parte, per curiosità sono andata a rileggere cosa avevo promesso per il 2019, e mi è venuto da sorridere per la semplicità di quello che volevo.

 

Mangiare meno cioccolato? Fatto.

Ci rido e ci scherzo, sono un amante del dolce e temevo di aver promesso una cosa quasi impossibile e invece, ci sono riuscita. Non l’ho fatto con l’intenzione di fare una dieta, nemmeno per la paura di diventare diabetica o incappare nel dentista, semplicemente mi sono resa conto che non posso mangiare solo ed esclusivamente quello quando mi viene fame. Non ho tolto i dolci, però ne consumo meno. Posso darmi una pacca sulla spalla? Non chiedetemi però cosa mangio ora, diciamo che quest’anno devo lavorare su una diversa dipendenza…

Fare un secondo tatuaggio e magari un terzo? Sni.

Ho effettivamente fatto il secondo, dopo un pò di tempo e tentennamenti. Ho passato molto tempo a capire cosa fare, perchè è vero che è una cosa che rimane e no, non volevo fare la prima minchiata che mi passava per la testa. Avevo paura anche del costo, dato che non volevo una cosa esattamente discreta e più che mai, avevo ancora timore sul dolore. Stare sotto l’ago per almeno cinque ore (alla fine sono state tra le dodici e le tredici ore, divise in due giorni), per la mia mente non era una prova da poco ma vi dirò, alla fine mi sono quasi addormentata… Qui eccomi, con il secondo e senza un’idea concreta del terzo.

Leggere il giusto? Sni.

Mi sono vietata di contarli fino ad oggi, perchè volevo evitare “l’ansia da prestazione”, anche perchè ho evitato accuratamente di darmi un numero su Goodreads. Alla fine ho chiuso con 64 libri, e vi comunico che è il numero più basso degli ultimi anni. Ne sono un po’ sconvolta, perché credevo fossero un po’ di più ma quello che più mi lascia basita, è che ne ho realmente apprezzati nove, mentre molti altri non mi hanno lasciato nulla. Posso almeno esultare sulla bruttezza, perchè ne ho trovati solo quattro così ma, è una magra consolazione.

Praticamente ho letto 51 meh, nove ottimi e quattro da cestinare.

Vado a nascondermi! Altro che leggere il giusto. Non mi sono imposta nulla, quello sarebbe già un bel traguardo ma a quanto pare, non è comunque stato abbastanza per la qualità.

Comprare di meno? Fatto (o forse no).

Istintivamente vi direi che ho comprato meno rispetto al 2018, perché di passaggi in libreria/cassa ne ho fatti meno, però questa volta ho avuto a che fare con il RARE e Torino, che per chi non lo sapesse, sono due fiere del libro (la seconda è estremamente conosciuta mentre la prima, è estremamente sopravvalutata).

Ho sicuramente usato più il libraccio e i vari sconti, probabilmente ho “risparmiato” rispetto a prima ma effettivamente no, non ho comprato di meno. Miseriaccia.

Sfruttare Netflix? Perso miseramente.

Ho l’abbonamento più per farlo usare a mio fratello che per vero utilizzo mio. Fa un po’ strano dirlo ma si, trovo sempre delle scuse per fare altro e nemmeno so perché. L’ho comunque usato nel tempo, ho visto tre o quattro film e tutta la serie di “Siamo fatti così” ma, non mi sono spinta tanto oltre. Ho quel terribile difetto di partire con tanti buoni propositi e poi, appena inizio a vedere qualcosa, mi annoio e quindi smetto. Sono terrificante.

Nel complesso comunque, ho avuto un 2019 abbastanza tranquillo e ne sono estremamente felice. Non è stato facile, perché mentirei, però ho fatto tante cose che magari non erano nella lista dei propositi e questo è un bene.

Ci sono state delle sconfitte, ci sono state delle scelte da fare e persone da allontanare ma ho un nuovo anno per fare di più, quindi alla fine va bene così.

I nuovi propositi?

 

Ricado nella questione della palestra.

Nel 2019 volevo essere più costante e trovare un mio equilibrio, cosa che non sono riuscita a fare ma, dopo mesi di scuse e di procrastinaggio estremo, ho nuovamente preso in mano la situazione e ho deciso di farmi seguire da un personal trainer. Lo ammetto, è un salasso che non potrò permettermi con tranquillità però, penso di potercela fare a superare l’ansia da prestazione. Prometto solo di lavorare meglio, perchè ora come ora, è l’unica cosa sensata da fare dato che a quanto pare ho lavorato male fino a due mesi fa.

Conto anche di migliorare la mia alimentazione, cercando di esser più varia e moderata quando non devo uscire.

Terzo tatuaggio. Ho in mente mille idee che si spintonano tra di loro, nessuna che attualmente prevale sull’altra ma voglio lavorare sulla realizzazione del terzo tatuaggio. Non so se arriverò effettivamente a farlo quest’anno però voglio almeno arrivare a dicembre con un’idea pronta per essere realizzata. Il motivo? Mi fa stare bene, perché sento che è una cosa mia.

Leggere. Detta così sembra una minchiata ma con il tempo che passa, vedo che faccio sempre più fatica a leggere un libro. Ho bisogno di tornare un po’ a cercare me stessa, di staccare dai social e dedicare quel tempo ad una lettura qualsiasi, anche se non è bella. Devo provare a cambiare genere, autore, stile e reimparare i miei gusti perché loro sono cambiati,  mentre le letture sono state più o meno sempre le stesse.

Five-Year Diary. Questo è un progetto impegnativo che ho scoperto da Seli. In pratica, ogni giorno, per i prossimi cinque anni devo scrivere quello che è successo durante la giornata ma, non è come un diario segreto, perché bastano anche poche parole (lei però, quando non ha nulla da raccontare, scrive una citazione). Trovo curiosa l’idea di potermi rileggere a distanza di tempo, un po’ come facevo alle superiori (ho ritrovato i vecchi quaderni e babbabia, orrore!), e mi stuzzica l’idea di potermi ricordare meglio quello che succede nel corso del tempo.

Quando arriviamo a gennaio, spesso ricordiamo solo una parte di quello che è successo durante l’anno appena finito e il giudizio che ne diamo, non è mai onesto al 100%. Chi arriva all’ultimo vivendo un periodo dimmerda, bollerà quell’anno come uno schifo e dimenticandosi delle gioie, così anche per le persone che finiscono l’anno in positivo, dimenticandosi le sfide. Inizierò oggi, un pò come si fa con le diete; sempre il “lunedì” (che oggi va a martedì, perché ieri era festa).

Red Kedi con in braccio la colazione

Il nutrizionista mi ha detto che posso mangiare solo un dolcino random… No problem!

Red Kedi che sperpera una mazzetta di dollari

Come metter via soldi in modo maturo

Red Kedi che recupera i giorni in palestra che non ha fatto

Diapositiva di me che cerco di alzare un peso fatto di polistirolo

Mystery Book Box – Alice Chimera

Mystery Book Box – Alice Chimera

Le Mysteri Box sono il sogno più o meno proibito di molte persone, ma quelle sui libri invece sono solo per pochi. In italia abbiamo decisamente poco mercato e quelle americane, sono abbastanza proibitive per chi come me, non parla inglese.

Facciamo però un passo indietro e vediamo che box sono.

Già dal nome, dovrebbe esser facile capire di cosa stiamo parlando.

Le Box sono delle scatole che contengono oggetti misteriosi che cambiano in base al costo e alla categoria. Quelle dedicate ai libri, tendenzialmente contengono un libro in anteprima e vari gadget che richiamano la storia o il genere trattato (spesso entrambi).

Come dicevo sopra, in america è una cosa che va tantissimo, ma per farle arrivare qui da noi è un pò un salasso e quindi, molti devono far due conti e capire se ne valga veramente la pena o meno.

Lo scorso anno, complice il fatto che in ballo ci fossero molti cambiamenti, mi sono lasciata tentare dalla meravigliosa Box dedicata ad una nuova uscita di Pierce Brown (qui). Il costo vertiginoso si aggirava sui 90€ (box e spedizione) e lo so che era un’edizione limitata, ma l’ho fatto solo perchè lui lo adoro e soprattutto, volvo provare anche io una gioia!

Bellina, nulla da dire, se non per il fatto che non leggendo in inglese, alla fin fine ci faccio ben poco dei libri al suo interno. Così ho raddrizzato il tiro e mi sono messa a cercare qualcosa in italia, facendo però molta fatica.

Da noi, si possono trovare sicuramente delle box piene di gadget, ma nessuna con dentro un libro in anteprima. L’unica variante che avevo trovaro, era quella di BookX (qui) che sfortunatamente ad oggi non è più attiva. Quindi, si ritorna al punto di partenza. O quelle costose, o quelle non “complete”.

Quando Alice mi ha parlato della sua iniziativa, ero estremamente felice. Finalmente una box interessante!

Sono stata presente per quasi tutta la realizzazione, rendendomi finalmente conto che far qualcosa di interessante e per giunta, ad un prezzo contenuto, è abbastanza difficile e per abbattere i costi bisogna sempre guardare anche al futuro.

Di questo progetto, ad oggi sicuramente cambierei molte cose e affinerei altre, però ne sono felice e credo che possa essere una mossa vincente per far della pubblicità alternativa. Ovvio che non è una cosa attuabile per ogni libro, ma se pensata nel modo corretto e fatto uscire il Muciaccia che c’è in noi, quasi tutto è possibile.

In questo caso, l’oggetto che più mi è piaciuto è la ouija (mi piace vincere facile), ma anche il fazzoletto di Maurizio che fa tanto retrò e la cioccolata bianca (che è tra le mie preferite). Ho apprezzato molto anche lo spartito, che con il qr code permette di trovare subito la melodia che Alice ha voluto condividere con noi.

L’oggetto che ho meno apprezzato è il nastro da ginnasta, più che altro perchè dopo qualche minuto mi si è staccato dal gancino e quindi, mi ha dato l’idea di esser troppo fragile per esser usato per gioco.

In generale la Box era ben piena (troppo) e ci ha permesso di conoscere un pò meglio i quattro personaggi del libro.

Delicato è l'equilibrio di Alice Chimera
Selicato è l'equilibrio di Alice Chimera_Mystery Box
Rating

Rating

Rating

Oggi mi collego all’argomento iniziato da Autumn, sul suo blog (qui).

Dare o non dare una valutazione ad un libro? Serve? A qualcuno interessa? Bisogna decidere in base al proprio gusto?

Anni fa, davo sempre una valutazione alle letture che facevo. Mi semplificava così nel mettere ordine i pensieri e a fine mese, potevo valutare subito i miei preferiti e quelli da bocciare. Ammetto che mi veniva facile e spontaneo, probabilmente perchè ho l’abitudine di creare liste nella mia mente e quindi non mi ponevo il problema.

Poi ho iniziato a far fatica a farmi bastare i voti pieni e mi sono trovata a dover pensare con i mezzi. Un 2 o un 3? Forse è meglio un 2.5 o un 3–, no? In questo caso si è aperto un buco nero, perché le possibilità erano infinite che però sentivo più mie, dato che avrei potuto esser più precisa, più pignola. Perché non basta scrivere i propri pensieri, bisognava dare anche una valutazione immediata e di facile comprensione.

Alla fine sono arrivata alla deriva. Non riesco più a dare una vera valutazione e quando ne sono costretta, mi sento a disagio. Infatti ho abbandonato questo metodo lo scorso anno e qui, non troverete più stelle o simili. Perché?

Credo che la risposta sia abbastanza semplice.

The Winner

Limitato nel senso che prima si spaziava poco di genere e di autori, perché le possibilità economiche erano quelle che erano e l’informazione, pure. Entra anche in gioco il fattore che da quel momento, i nostri pensieri vengono messi neri su bianco e non rimangono solo una chiacchierata con qualcuno. Incominciano ad aver un certo peso. Quando si inizia ad avere un blog/sito e quindi, a leggere con più costanza, il nostro bagaglio è spesso limitato.

Trovo quindi normale iniziare a valutare in modo così semplice una lettura, perchè c’è poca esperienza e/o pochi riferimenti. I libri o sono belli o sono brutti, una storia può risultare originalissima o no, un tipo di scrittura può essere noiosa o avvincente. Bianco o Nero, Si o No.

Andando avanti però, le cose cambiano perché le storie cominciano ad assomigliarsi ,ma tutte creano reazioni differenti. Quindi un voto secco non si riesce più a dare, bisogna iniziare a diversificare e ad esser più fiscali, più precisi nella valutazione e la cosa diventa più lunga e macchinosa.

La fine arriva quando non si riesce più ad esser sicuri del voto, perchè alcuni libri che di primo acchito trovavi meravigliosi, te li dimentichi in fretta mentre altri rivaluti nel tempo. Quindi un 5 è veramente tale? Un 2 rimarrà così per sempre? Valutare diventa difficile e la domanda topica è; ne vale la pena?

Per me, la risposta è No.

No perchè anche i critici migliori, non sempre la pensano come noi ed un libro tanto amato da loro, per noi può risultare noiosissimo. Affidandoci solo ad un voto, non possiamo esser sicuri di quello che poi troveremo tra le pagine ed è meglio una recensione scritta, che ci permette di valutare i pro ed i contro, che visiva dove non sappiamo nulla.

Certo, se le nostre letture sono affini con alcuni amici, ci fidiamo anche del più banalissimo “compralo” però è un equilibrio precario, di cui non bisogna abusare.

Quindi, meglio spendere cinque minuti per leggere un parere, piuttosto che tre secondi e fare un salto nel buio totale. (anche nel primo caso è un salto però, almeno un lumino l’abbiamo acceso)

Red Kedi in pace con i libri
Buoni Propositi? Ci si prova.

Buoni Propositi? Magari si.

Buoni Propositi? Magari si.

Da quando sono entrata nel mondo dei book Blogger, ad ogni gennaio, mi ritrovo sempre a stilare una lista di quello che vorrei fare.

Lo scorso anno, avevo grandi progetti ma quasi nessuna idea per il futuro. Come molti, volevo fare tantissime cose ma ormai mi conosco abbastanza bene da sapere che il tempo, lo sperpero con estrema generosità.

Molti propositi sono morti nel giro di poco, come la lettura delle Fiabe e l’aggiornarsi con una qualsiasi trilogia/duologia/saga. Volevo leggere qualcosa che ormai staziona da una vita in libreria, volevo concedermi il tempo necessario per gustarmi una storia ma alla fine, volevo solo leggere di più e cose mie. Volevo metter via dei soldi con i libri che non avevo comprato io, perchè un pò mi spiace leggere a scrocco però sono anche un po bipolare e quindi, avrei voluto anche comprare meno perchè la libreria era ormai satura.

Volevo anche sfoltirla, perchè insomma, ok leggere anche categorie che cerco meno ma tener proprio tutto, diventa troppo impegnativo. Svettava anche la costanza nel fare qualcosa, dato che sono sempre stata carente di questa caratteristica.

Però c’erano punti anche per me stessa, perchè non sono solo libri.

Volevo fare un tatuaggio che tanto desideravo, volevo migliorare il mio corpo con quella odiosissima palestra. Volevo anche provare a far crescere i capelli, senza strapazzarli troppo e già che ero in vena, mangiare meglio e meno cioccolato. Volevo dedicare più tempo agli amici e al cinema ma già che c’ero, anche alle serie tv. Volevo cercare di amarmi.

Ora siamo nel 2019 e di cose ne ho fatte tante, anche se non erano in lista.

Ho aperto un sito, con l’aiuto di due persone che adoro.

Seconda copertina del Sito Red Kedi

Regia, che mi sostiene in ogni cosa e Lewis, il mio gemello diverso che gestisce Everpop e che a settembre ha pubblicato Everland. Grazie a loro, ho fatto il Salto e questo mi ha permesso di prendere le cose con più calma e di parlare anche di altre cose, slegandomi un po dai libri. Ho ancora molto da imparare, quello sarà così sempre ma questo cambio mi ha permesso di rivedere un pò le mie priorità e di decidere cosa ne valeva la pena e cosa no. Facendo così però, ho messo in secondo piano altre persone che invece, si meritavano più attenzioni. Magari loro non ci danno peso, ci sono cose che vanno e vengono con il tempo ma ad oggi, che tiro un pò il fiato, mi rendo conto che avrei voluto dare un pò di più.

Ho letto forse la metà di quello che avrei voluto, soprattutto negli ultimi mesi e non posso nemmeno dire di essere incappata in storie memorabili. Molte sono state carine ma poche di spessore e non mi capitava da qualche anno. Posso incolpare altre mille cose ma alla fine, sono io che non sono stata in grado di gestirmi bene e ho preferito adagiarmi sul cucuzzolo della pigrizia.

Ho fatto il mio primo tatuaggio, superando un pò la paura degli aghi. Non li affronterò mai con serenità però ho visto che fanno male ma solo fino ad un certo punto.

Nel progetto ci sarà un secondo disegno e magari, per il prossimo natale, un terzo ma vedremo da quanto metterò via da oggi in poi. Sicuramente mi sono resa conto che una volta fatto, me lo sono tenuta per me, mostrandolo solo agli amici stretti e mai una volta sui social perchè non voglio che venga letto come una cosa fatta per moda.

Ho visto moltissimi film, spuntando così uno dei vari propositi ma soprattutto, molti erano in lingua originale e confermo che per quanto siano difficili da capire per una come me, sono magici e indescrivibili. Le vere voci degli attori spesso mi hanno aiutato ad apprezzare la recitazione.

Continuerò a seguire questa via, perchè mi ci trovo bene e anche se non sarà utile ad insegnarmi l’inglese, mi permette comunque di star tranquilla in sala.

Ho fatto l’iscrizione alla palestra, cosa che effettivamente non avrei mai pensato e incredibile, mi piace!
Devo ancora capire come fare a sfruttarla al meglio, ancora adesso inforco e disfo le schede e magari nemmeno le seguo come dovrei però almeno ci vado con una buona frequenza.
Adesso magari, dovrei imparare a non assentarmi per due/tre settimane di fila se non per causa ferie.

Non vi elenco proprio tutto, indubbiamente non vi interessa sapere che ho preso il coraggio a due mani e ho iniziato a postare su Instagram qualche foto di me quasi nuda, anche se mi costa sempre molta fatica farlo, perchè vedo prima i difetti che la poesia che magari evoca. Non vi interessa nemmeno sapere che ho allontanato degli amici di merda con cui per anni ho condiviso tante cose, creando inevitabilmente un vuoto nel cuore e l’idea che la fiducia va data solo a quelle persone che puoi chiamare veramente alle tre del mattino in lacrime o quelle a cui puoi mandare un audio di venti minuti comprensive di madonne, senza esser insultato a tua volta.
Immagino che invece, vogliate saper finalmente quali propositi non seguirò in questo ridente 2019.
Vero?

La cosa è semplice ma fattibile.
Vorrei leggere il giusto, quello che riesco a fare ma cercando di sforzarmi per mantenere una continuità. Non voglio per forza arrivare a cento letture, ma non voglio nemmeno leggerne cinquanta e solo perchè ci sono dentro anche racconti veloci.

Vorrei comprare il meno possibile, in modo da poter perdere la dignità a Torino. Mi affiderò anche allo shopping online al Libraccio, perchè magari riesco a spendere di meno e a togliermi quella voglia di aver tutto subito (tranne per i libri nuovi di Star Wars, per loro farò anche la fina se necessario). Ovviamente questo vuol dire che ci saranno meno video sul canale ma già in questi ultimi mesi vi ho abituato alla mia assenza (nb. ho nove video pronti da caricare, penso che li renderò visibili un pò per volta, per non lasciar troppo vuoto) e poi, sarete felici di vedermi gesticolare con meno frequenza!

Vorrei sfruttare al meglio Netflix quando sono fuori, perchè la gente mi fa uscir di testa e così magari mi verrà meno acidità di stomaco.

Vorrei provare ancora una volta a farmi crescere i capelli, per ora sono liberi dal 16 giugno.
Con l’aiuto di un’amica super paziente, forse ho trovato la routine giusta per renderli abbastanza sani e gestibili, vadiamo se supero l’anno di tolleranza. Io adoro i capelli lunghi ma sono noiosi da gestire e ormai tra un taglio e l’altro, passa sempre meno tempo. Però insomma, Regia vuole vedermi modello raperonzolo… Che faccio, non lo accontento? Almeno ci metto la buona volontà!

Vorrei trovare l’equilibrio giusto con la palestra, perchè non voglio rinunciare al Mec ma non posso nemmeno far finta che nelle ultime tre settimane, io abbia preso quasi due chili.
Ragà, sembrerò pure magra ma una volta in mutande, la magia si spezza. Anche io ho il culo che casca e la cellulite che avanza, anche io ho i pomelli adiposi sull’addome e la forza fisica di una sottiletta. Insomma, vestita posso far anche una bella figura ma poi…

Vorrei impegnarmi più qui, trovare il giusto equilibrio tra il tempo che mi serve per scrivere gli articoli e tutto il resto.
Da quando ho fatto il Salto, ho deciso di eliminare le rubriche e le varie uscite perchè mi toglievano troppo tempo per fare qualsiasi altra cosa, inoltre ho imparato che non devo per forza pubblicare sempre qualcosa ma devo lavorare sulle altre categorie, in fondo l’ho fatto anche per loro. Vorrei anche dialogare più con voi, tra le storie di Instagram ma anche tra i vostri Blog, perchè è giusto che se io non leggo voi, voi non leggete me.

Per ora non vi ammorbo più, se siete ancora vivi, avete tutto il mio rispetto.
Vi chiedo anche di lasciarmi i link dei vostri buoni propositi, sia mai che ci sia qualcosa da copiare!

Red Kedi che fa finta di esser forzuta dopo due giorni di palestra

Lo giuro, i due muscoli che si vedono non sono frutto di photoshop!

Red Kedi nuda in bianco e nero con due colonne di libri

Ebbene si, sono nuda

Sweatcoin. Più cammini più guadagni

Sweatcoin. Più cammini più guadagni

In modo più o meno prepotente, tutti quanti sogniamo di guadagnare comodamente stando seduti a casa.

Spesso, l’idea di macinare chilometri su chilometri e/o sudare, ci fa perder ogni tipo di voglia e Pokemon Go, ne è stato l’esempio.

L’Hype era alle stelle ma, solo dopo qualche mese, tantissimi account vennero disabilitati per inattività.

Cosa ci si guadagnava?

Ora siamo nuovamente qui, con qualcosa che potrebbe conciliare moltissimi aspetti.

Sweatcoin è un’applicazione che permette di accumulare coin, semplicemente camminando.

Tutti conosciamo o sappiamo dell’esistenza di app per il fitness ma, molto spesso sono noiosette o troppo difficili per i neo ginnasti. Questo metodo invece, si basa sulla semplice leva di tirar fuori di casa le persone. Punto.

Come può essere veramente redditizia, una cosa così semplice?

La parte più noiosa è solo scaricare l’applicazione (qui), per il resto è abbastanza intuitivo. Deve essere attaccato costantemente al GPS, questo vuol dire che userà molta batteria ma è un dettaglio che cambia da telefono a telefono. Per il resto, bisogna solo camminare ed esser consapevoli degli attuali limiti.

Omino che corre sul tapiroulan e suda soldi

1. Rispetto ai soliti contapassi, Sweatcoin calcola quanta distanza percorrete tramite il GPS (per questo deve essere sempre acceso) e quindi, se sieta a casa e/o in ufficio, il conteggio sarà molto limitato.
Questo è stato pensato alla base, perché l’intento dei creatori era quello di far uscire le persone e non quello di pagarle e basta.

2. A prescindere dal luogo, parte del percorso che fate, non vi verrà conteggiato.
Parliamo comunque di un’applicazione abbastanza nuova e come per ogni cosa, ci sono molte imprecisioni. Anche la connessione fa moltissimo, quindi se siete in una zona chiusa o molto isolata, molto probabilmente vi verrà calcolato meno.

3. Non funziona sui mezzi e nemmeno sulle bici.
Per quanto pedalare sia un meraviglioso esercizio fisico, al momento è difficile far capire all’applicazione se effettivamente state pedalando o se siete in macchina. Motivo per cui, quando sente che state andando un pò troppo veloci, ferma in automatico il conteggio però, potete correre.

4. I coin guadagnati, ad oggi non si possono trasferire su paypal e quindi, non possono diventare soldi veri. Potete invece invitare degli amici tramite un vostro link e questo, vi farà guadagnare punti che forse, un giorno, potrebbero rivelarsi utili.

5. Ci sono dei limiti di crediti che potete guadagnare al giorno, questo però può essere considerato un limite solo siete abbastanza allenati ma ne parleremo più avanti…

A vederli così, non sono cose poi così tragiche, tutto dipende dal risultato finale che volete ottenere.

Se vi serve solo una spintarella per uscire di più, allora questa applicazione potrebbe aiutarvi ma, se volte fare i big money, allora lasciate perdere.

Come vi dicevo al punto 5, Sweatcoin impone un limite di credito (che detto tra noi, non ha molto senso di esistere) giornaliero che però può esser sistemato con un abbonamento. No, state tranquilli, non dovete spendere veramente dei soldi ma solo parte dei coin che avete già guadagnato nei primi giorni.

Mover: 5.00 crediti al giorno / 150.00 crediti al mese
Shaker: 10.00 crediti al giorno / 300.00 crediti al mese
Quaker: 15.00 crediti al giorno / 450.00 crediti al mese
Breaker: 20.00 crediti al giorno / 600.00 crediti al mese

Questa è l’attuale tabella, di cui però non compaiono i Trouble Maker perchè non ci sono ancora dettagli ma già dal nome, possiamo immaginare a delle super persone. 

(N.B. Questo abbonamento vi permetterà SOLO di poter guadagnare più coin al giorno, se per caso leggete che più salite di livello e più inizialmente vi daranno una ricompensa, non è vero.

I Mover, siamo tutti noi. Questa è l’unica categoria gratuita di cui disponiamo da subito e nulla ci vieta di rimaner qui a vita. Gli altri invece, dopo un mese di prova, richiedono un pagamento di: 

Shaker: 4.75 Sweatcoins/mese
Quaker: 20.00 Sweatcoins/mese
Breaker: 30.00 Sweatcoins/mese

Ci sono anche dei punti buoni.

1. Dopo i primi tempi a controllare ossessivamente il telefono, si raggiunge una certa pace interiore e pian piano, si ha più voglia di uscire e fare passeggiate. 
Non di quelle troppo veloci, che assomiglia moltissimo al clichè del milanese imbruttito ma a qualcosa di più liberatorio, di più tranquillo e piacevole. 

2. Le cose che si possono comprare con i coin guadagnati, cambiano spesso ogni giorno e anche se molte sono legate al fitness, ci possono essere offerte su gioielli e telefoni. 
(al momento non mi è dato sapere l’esatto funzionamento di questa pratica ma deduco che almeno le spese di spedizione e la dogana, siano a carico nostro)

3. Nella sezione delle vendite, c’è modo di guadagnare un coin guardando un video al giorno. 

4. I coin si possono scambiare da persona a persona, quindi se dopo un pò che vi stufate, potete donare il vostro guadagno ad un’amico o fare un regalo ad uno sconosciuto. 

5. Per ogni amico che si iscrive tramite il vostro link personale, potrete guadagnare 5 coins e non c’è un numero massi di persone che potete invitare.

Prima di parlarvene, ho voluto provarlo un pò per conto mio e per capire se effettivamente poteva essere una cosa interessante o una truffa confezionata in una bella scatola. 

Per quanto le recensioni italiane non siano delle migliori e per quanto ci siano indubbiamente dei punti da dover sistemare per agevolare l’utilizzo dell’applicazione, io mi ci trovo bene. 

Non cammino moltissimo ma non ho nemmeno fretta. Sfrutto al meglio i momenti in cui sono fuori e metto da parte per quando arriverà l’aggiornamento. Non ho bisogno di un vero incentivo per uscire e camminare, quello lo faccio già di mio però fa piacere veder aumentare il mio credito e trovarmi poi a decidere se comprare o meno qualcosa. 

Quando ho scaricato l’applicazione, c’era Foreo Luna a disposizione. Lo bramo da allora e per la prossima volta, sarò pronta e svelta!