Abissi e incanto. The hidden society

The hidden society. Abissi e incanto di Ella Archer
  • Personaggi 40% 40%
  • Worldbuilding 70% 70%
  • Fluidità 60% 60%
  • Cover 80% 80%
  • E il finale 60% 60%

Abissi e incanto. The hidden society

Recensione: Lo scorso gennaio, ho scoperto Stelle e ottone di Jude Archer, e sono entrata nel mondo della Hidden Society.
I quattro libri che compongono questa saga, sono però scritti da quattro persone differenti che però spinte da un sogno comune, si sono unite sotto lo stesso cognome; Archer.
Abissi e incanto, è il secondo volume e dei personaggi precedenti, ci sono solo un paio di riferimenti.

Safira, la Perla del Palazzo Sommerso, è una giovane sirena che deve affrontare il rituale di passaggio per poter accedere al suo totale potenziale magico e per raggiungere la perfezione estetica che, per il suo popolo, è di vitale importanza. Non solo, per lei è estremamente importante la riuscita di questa cosa perché fin da quando è nata, ha una macchia sul collo che la rende estremamente imperfetta e perché è la figlia della Regina Partenope. Insomma, il suo Primo Sangue deve essere esemplare.
E invece.
Trova l’umano da sacrificare ma qualcosa va storto.
La macchia rimane al suo posto e i suoi poteri non aumentano.
Disonore.
Viene così esiliata dal suo stesso regno ma mentre viene cacciata, una maride le svela una frase che potrebbe salvarle la vita e forse, darle anche un po’ di speranza.
Safira trova asilo in un mondo che odia ma per sua fortuna, la casa che la accoglie è piena di persone bizzarre ma dal cuore grande.

Come dicevo, questo è il secondo libro.
Il terzo è appena uscito e l’ultimo, spero arrivi entro la fine dell’anno. Rispetto alla volta precedente, questa storia si svolge per le vie di Napoli e della Hidden Society, si sente solo una vaga presenza. Dato che Safira è una sirena e Aris, un giovane marinaio, tutta la storia si svolge in mare o appena lì vicino.
L’ho apprezzato come il precedente? No.
L’ho apprezzato anche solo la metà, di Stelle e ottone? No.
Non me ne vogliate ma Safira l’avrei affogata mentre era nella sua forma umana e Aris è un principe azzurro paraculo.

Safira ha passato tutta la sua giovane vita ad essere disprezzata dalla sua gente. La macchia che ha sul collo è uno sfregio alla loro passione per la perfezione, e anche se è vero che le giovani sirene ed i giovani tritoni raggiungono la perfezione solo dopo il Primo Sangue, lei sarebbe comunque dovuta morire appena nata. Però no, essendo la prossima erede al trono, la gente a malincuore ha chiuso un occhio. Fino al giorno del rito.
Viene scacciata, ripudiata dalla persona che sosteneva di amarla. Solo una giovane serva le dà una mano, anche a costo della sua vita. Fugge nel mondo degli umani, che ha sempre odiato e considerato come prede, con il desiderio di formare un nuovo legame con un umano e tentare una seconda volta il rituale. Perché vuole tornare dalla sua gente. La stessa che l’ha sempre trattata male. Mentre è lì, in “missione”, ha però il coraggio di sentirsi offesa quando un umano la tratta come un suo simile. LEI, LA PERLA DEL PALAZZO SOMMERSO, COME OSANO DARLE ORDINI. Io la affogo. Non solo vuole tornare in un posto che palesemente non l’ha mai accettata ma fa pure la primadonna.
Aris è una parentesi a mio avviso inutile. Ok, è il protagonista maschile e il ragazzo con sui Safira lega una seconda volta. Dovrebbe essere la nuova vittima per il rituale ma ovviamente, le cose non procedono come previsto, solo che come personaggio, fa più da spalletta. Tra l’altro, la scena con l’Idra (non posso dire cosa succede, sarebbe spoiler) è utile quanto un bastone nel deserto. Questa scena in particolare è stata messa solo per far sì che alla fine potesse succedere una cosa alla fine.
Con questo non voglio dire che il libro è brutto.
Ci sono molti personaggi secondari interessanti e l’ambientazione è molto evocativa, la storia si legge in modo scorrevole. Però ecco, ho apprezzato molto di più Camilla la vampira che Safira.
Non mi pento di aver preso il libro.

INFO

Autore: Ella Archer
Pagine: 420
Prezzo: € 24
Uscita: 24 settembre 2024
Genere: Fantasy
Casa Editrice: Il Castoro

TRAMA

Safira, la Perla del Palazzo Sommerso, si sta preparando al Primo Sangue, il rito che le permetterà di diventare una sirena perfetta e renderà la sua magia potente e completa. Deve solo uccidere un umano, poi il suo destino potrà finalmente compiersi. Ma quando il rituale non funziona, sua madre, la Regina Partenope, la esilia sulla terra, allontanandola per sempre dal regno. La sirena, ora nella sua forma umana, inizia a vagare per Napoli alla ricerca di un ragazzo speciale per provare a celebrare nuovamente il rituale. L’incontro con Aris, un giovane marinaio, sconvolge e distrugge tutte le certezze di Safira, portandola a interrogarsi anche su sé stessa. Quando la principessa si accorgerà di essere ormai innamorata di lui, potrà ancora ucciderlo?

Fritz Leiber

Fritz Leiber

Fritz Leiber

Jacopo Olivieri

NOTE BIOGRAFICHE

Fritz Reuter Leiber Jr. (Chicago, 24 dicembre 1910 – San Francisco, 5 settembre 1992) è stato uno scrittore statunitense di fantasy, fantascienza e horror.

Più volte vincitore del premio Hugo e del premio Nebula, Leiber fu un esponente di punta dell’Epoca d’oro della fantascienza ed è considerato un maestro del genere sword & sorcery (di cui per altro ha coniato il nome); è stato inoltre attore di cinema e teatro, poeta e scacchista.

 

LIBRI PUBBLICATI

  • Sword & Sorcery. L’epopea di Fafhrd e del Gray Mouser di Fritz Leiber (qui)
  • Streghe! Malie e misfatti (ovvero abomini e sortilegi) delle figlie della notte di AA.VV.
  • La cosa marrone chiaro e altre storie dell’orrore di Fritz Leiber

 

Fritz Leiber

Scott Lynch

Scott Lynch

Scott Lynch_Autor

NOTE BIOGRAFICHE

Scott Lynch è un autore statunitense. Celebre la serie bestseller The Gentleman Bastard. Finalista ai premi World Fantasy, Locus, Campbell e Compton Crook, ha ricevuto il British Fantasy Award nel 2008.

Secondo quanto afferma nel suo sito, prima di diventare scrittore ha fatto numerosi altri lavori, tra cui lavapiatti, cameriere, web designer e giornalista freelance. Oltre ad essere scrittore, Scott Lynch è stato anche pompiere volontario in Minnesota e Wisconsin.

 

LIBRI PUBBLICATI

  • Bastardi Galantuomini. Gli inganni di Locke Lamora 1° di Scott Lynch (qui)
  • Bastardi Galantuomini. I pirati dell’oceano rosso 2° di Scott Lynch (qui)
  • Bastardi Galantuomini. La repubblica dei ladri 3° di Scott Lynch (qui)

 

Stelle e ottone. The hidden society

Stelle e ottone. The hidden society

Stelle e Ottone di Jude Archer
  • Personaggi 90% 90%
  • Worldbuilding 85% 85%
  • Fluidità 90% 90%
  • Cover 90% 90%
  • E il finale 85% 85%

Stelle e ottone. The hidden society

«Valmori», disse, studiando il mio abbigliamento con un accenno di sorpresa, che presto sfumò in fastidio. «Ti fanno già vestire come una di noi?»
Strinsi le dita dietro la schiena, condividendo segretamente il pensiero di non meritare affatto l’uniforme, ma non gli avrei mai dato la soddisfazione di trovarmi d’accordo. «Sì, e hanno detto che presto mi daranno anche una bacchetta.»

Recensione: Voglio un Ismael Sagredo tutto per me.
Lo so, è una richiesta impegnativa e poco pratica, visto che sono accompagnata e lui sarebbe un pò troppo giovine per me ma insomma, parliamone.

Ambra Valmori è una studentessa modello che passa le sue giornate a studiare ciò che ama. Il suo eccesso di zelo oscilla tra il desiderio di non voler deludere le alte aspettative di Domiziana Falier, amica intima della madre e attualmente proprietaria della stanza dove alloggia, e il voler essere migliore del suo saccente compagno di corso Ismael Sagredo, “nemico” giurato fin dalle prime lezioni.
Sono queste le sue maggiori preoccupazioni.
Eppure, il giorno dell’esame di Archeologia Persiana non inizia nel migliore dei modi e a quanto pare, non è l’unica cosa che non va per il verso giusto.
Come in un perfetto effetto domino, prima perde l’equilibrio emotivo faticosamente ricostruito dopo la sua breve scomparsa e poi, scopre di aver perso un oggetto molto importante. Infine, proprio perché non ci dobbiamo far mancare nulla, intuisce che alcune strane persone sono lì per lei e che in qualche modo sono legate alla brutta esperienza vissuta tempo prima e a ciò che ha perso.
Non tutto però è negativo. Ambra scopre che la magia esiste veramente e che forse, c’è un posto per lei in quel mondo.

Mi sono approcciata a questo libro con molte riserve perché UNO, non leggo molti autori italiani (no comment, lo so) e DUE, non sono una grande sostenitrice delle storie che diventano virali fin da subito. Però l’estetica è eccezionale e io sono un pò una “gazza ladra”; mi faccio conquistare da ciò che è bello.
Considerando il mio commento iniziale, è facile intuire che tutto sommato non ho fatto un pessimo acquisto.

Ambra è quel genere di personaggio che non trovo inutile ma che non brilla nemmeno di intelligenza. Ci sono state molte occasioni dove avrei voluto scuoterla per farle ritrovare la ragione però, mi ha fatto anche molto ridere in altrettante occasioni e per certi versi, alla fine capivo perché faceva quel che faceva.
L’ansia di far illuminare il bracciale delle doti magiche? Ci sta, quello è l’unico lasciapassare per poter essere ammessa all’accademia di magia e lei SA che quello è il suo vero posto. Certo è che pensare di imbrogliare, non è il metodo migliore…
La frustrazione per non aver l’accesso completo alla biblioteca? Condivisibile la fregola del voler apprendere tutto e subito ma, in linea teorica, non fa ancora parte degli studenti. Ci sarebbe anche un secondo punto da tener in considerazione qui ma è spoiler, quindi mi astengo. Posso invece dire che si concentra sempre sul punto sbagliato delle questioni. Ambra si sbatte moltissimo per essere all’altezza delle situazioni che le capitano, cosa che le fa onore perché non tutti ci riuscirebbero ma è talmente tanto concentrata su questa cosa che non presta le dovute attenzioni sulle cose realmente importanti. Tipo: gli esseri che la aggrediscono fuori dal museo fanno riferimento alla sua brutta esperienza ma non si interroga poi molto sul perché. Oppure, non parla con il Preside delle doti che ha dimostrato sempre durante l’aggressione di prima, il che è scioccante perché in qualche modo vuol dire che ha dei poteri e che quindi, ha veramente diritto a stare lì. Invece no, deve sbroccare malissimo per far vedere che vale qualcosa. Oppure, non si chiede perché le viene regalato un oggetto che le limita i poteri ma non dopo che ha sbroccato davanti a tutti, prima.
Cioè.

A parte questi momenti, ho adorato quasi tutti i personaggi e la scorrevolezza della storia.
Ho amato Ismael (“So che l’ultima volta che ti hanno regalato un gioiello era per inibirti. Questi sono per farti brillare.”) ma anche i nuovi amici Bianca e Leo, mi è piaciuto vedere una Venezia più magica del solito ma anche una Biblioteca che ha una vita propria. Mi è piaciuto lo specchio dei sospiri che riflette il “viso a cui rivolgiamo i nostri pensieri più trasognanti” e anche la lanterna che segue lo studente a cui è stato assegnato, un pò come un cucciolo. Certi dettagli mi hanno ricordato altri libri letti nel corso degli anni ma non è stata una cosa spiacevole.
La componente sentimentale c’è ma è ben inserita e soprattutto, non è dominante. Per quanto riguarda la caratterizzazione dei personaggi, non tutti sono ben delineati ma è il primo libro, quindi spero di veder qualcosa di più in futuro.

INFO

Autore: Jude Archer
Pagine: 480
Prezzo: € 24
Uscita: 23 gennaio 2024
Genere: Fantasy
Casa Editrice: Il Castoro

TRAMA

Ambra Valmori pensa che i suoi unici problemi siano l’imminente esame di archeologia persiana e la competizione spietata con il suo odiato rivale accademico, Ismael Sagredo. Ma gli astri hanno altri piani per il suo destino. Nel giro di una notte scopre che la magia esiste ed è ovunque intorno a lei, che i professori dell’Academia delle arti magiche di Seledia la considerano una minaccia alla loro segretezza e, peggio ancora, che il brillante mago che sarà costretto a farle da maestro è proprio Ismael. In una Venezia affascinante e inedita, insieme faranno luce sul misterioso passato di Ambra, che capirà di se stessa molto più di quanto aveva mai immaginato. E scoprirà che le stelle possono essere crudeli.

Stelle e ottone_Quotes

Stelle e ottone_Quotes

«Davvero, Valmori? Hai appena scoperto l’esistenza della magia e la tua prima reazione è interessarti ai palazzi?» Ismael mi lanciò un’occhiata di traverso, aveva reclinato la testa e sulla fronte c’era il segno di un graffio della stessa forma della stecca dell’ombrello. «E potresti essere un po’ meno maldestra?»
«Potresti essere un po’ meno alto?», ribattei facendo per avanzare, quando sentii le sue mani avvolgere le mie e prendermi il manico di mano.
«Vedrò cosa posso fare»

Rabbrividii e fremetti al pensiero, osservando il sole che finalmente sorgeva a rischiarare l’oscurità. Fu allora che intravidi un braccio affiorare dalle acque, seguito da una massa di capelli scuri e la linea di una schiena.
Una sirena, pensai di getto, perché in pochi avrebbero potuto nuotare contro quelle correnti. Rimasi attonita a fissare la sagoma fino a quando una mano olivastra non afferrò la scaletta sul bordo della Fondamenta poco lontano da me. Dalle onde emersero le spalle tornite e il viso concentrato di Ismael Sagredo.

Strinsi le dita a pugno per ricordargli che il loro posto era lì, ben vicino al mio corpo, possibilmente strette attorno a una penna o altri strumenti di lavoro. Non certo addosso a Ismael Sagredo. «Questa volta sei stato tu a barare allora», osservai, e ora farfugliai per davvero.
«Ma a te non sembra sia dispiaciuto», replicò arricciando gli angoli delle labbra e salutandomi con un cenno della mano, prima di scomparire oltre la porta.

Si voltò a guardare le due colonne, stringendosi ancora il braccio, ma nei suoi occhi riconobbi un dolore diverso. Era come guardare un animale intrappolato in una gabbia di splendidi glifi. Ismael allungò una mano senza però toccare le colonne. «Le hanno rubate senza nemmeno conoscere la lingua, capisci?
Perché erano belle, come se l’estetica fosse il fine di ogni creazione. Queste incisioni erano un canto per la loro gente e portandole via le hanno rese mute. Quello che hai visto aprirsi non è un portale, è una ferita.»

So che l’ultima volta che ti hanno regalato un gioiello era per
inibirti.
Questi sono per farti brillare.
I.S.

«Valmori», disse, studiando il mio abbigliamento con un accenno di sorpresa, che presto sfumò in fastidio. «Ti fanno già vestire come una di noi?»
Strinsi le dita dietro la schiena, condividendo segretamente il pensiero di non meritare affatto l’uniforme, ma non gli avrei mai dato la soddisfazione di trovarmi d’accordo. «Sì, e hanno detto che presto mi daranno anche una bacchetta.»

Ismael annuì, inspirando una boccata di fumo dell’incenso. «Ho
davvero fatto il tuo stesso ragionamento, Valmori? Devo essere proprio acciaccato.»

«Cosa ti fa tranquillizzare, Ambra?»
La sua voce mentre chiamava il mio nome lo faceva, ma non potevo ammetterlo. Gli avrei solo strappato un altro sorriso compiaciuto.

Ma nulla poteva spiegare la mia stupida euforia di fronte al sorrisetto di Ismael, quando si chinò abbastanza da potermi sussurrare: «Pare che dovrai continuare a chiamarmi professore, Valmori».

Stelle e Ottone di Jude Archer