MYBEAUTYBOX – Luglio

MYBEAUTYBOX – Luglio

MYBEAUTYBOX – Luglio

A giugno, avevamo inaugurato il mese delle creme solari, perché sappiamo che il sole, anche quello cittadino, bisogna combatterlo il più possibile. 

Oggi però, c’è tanta carne sul fuoco!

CLINIQUE Moisture Surge 72-Hour Auto-replenishing Hydrator è in un formato micro ma, ha una durata di 72 ore. Questo vuol dire che lo si finirà subito ma non troppo.
La nuova formula, è più idratante della precedente e l’idea di esser più levigate e con una pelle più compatta, potrebbe non esser più solo un sogno! Se però, come me, non avete una pelle secca, vi consiglio un dosaggio minimo…

SHAKA Mini Mask tra le sue sette varianti, ho cuccato quella che contrasta i radicali liberi. Piccolo ma potente, è pieno di Vitamina C, A ed Ema non abusiamone, siamo ancora molto giovani e toniche!
Fresco e per me, privo di odore, mi spiace solo che sia piccolo. Certo, da un lato è comodo perchè non usi più prodotto del necessario e si può mettere in ogni borsa da viaggio però diciamocelo, anche se non funziona, noi ci sentiamo bene comunque.

NABLA Shade & Glow Refill è l’illuminante dei sogni ma, non dei miei.
Abbastanza caldo e pigmentato, cattura la luce in modo naturale ma è una tonalità fin troppo scura per il mio pallore lunare. Ottimo per chi si abbronza anche perchè la tenuta è ammirevole. Ne basta poco per ottenere un effetto naturale ed è poco pesante, cosa indispensabile per l’estate!

CATRICE ICONails Smalto Unghie Gel dovrebbe rimaner intatto per una settimana, senza bisogno di alcun aiuto. Dal finish brillante dal colore pieno, sarebbe perfetto per il periodo di Halloween visto che, stiamo parlando di un bel Violet.
Io l’ho usato prima di partire per le ferie ed è riuscito a reggere due settimane di lavoro intenso nei boschi. Direi che è ben consigliato, anche per la velocità con cui si asciuga.

OLIVELLA Daily Cleansing Tissues sono delle salviette viso/corpo ad alto contenuto di Olio Vergine d’oliva.
Sono molto delicate e secondo me, per struccarsi, non sono particolarmente adeguate ma usate sul corpo, per togliere magari un pò di salsedine o anche quella sottile patina di sudore, sono più che comode. Certo, nulla batte una bella doccia profumata ma, durante uno spostamento, direi che sono più pratiche queste.
Contengono inoltre estratto di camomilla, bisabolol e vitamina Hanno quindi un’azione lenitiva e per questo si possono usare per struccare gli occhi.

EQUILIBRA Aloe crio-gel cellulite sfrutta le proprietà del freddo per favorire la circolazione e, con l’aiuto dellAloe, aiuta la pelle a trovare il suo equilibrio. Inoltre, combatte la buccia d’arancia.
Se ascoltate bene, potete sentire l’eco delle mie risate.
Non ho mai creduto nell’efficacia di questi prodotti, se usati fini a se stessi. Potrebbero essere un alleato, solo se combinati ad altre cose (bere, attività fisica, diete di vario genere, cure…) ma così, anche solo con i consigli sulla confezione, il trattamento perde ogni possibilità.
Chiariamoci, è veramente freddo e l’Aloe idrata effettivamente la pelle ma andrebbe usato due volte al giorno per un mese, cosa impossibile per la quantità presente nel tubetto.
(Non mi sto lamentando per il formato del tubetto che mi è arrivato ma, dell’idea di chi l’ha progettato. Se crei qualcosa per un prodotto che deve essere usato per un tot di tempo, fai in modo che riesca a contenerlo tutto)

BOTTEGA VERDE Bagnodoccia con Estratto di Menta Piperita me lo mangerei ma io sono una malata della menta, non fateci caso. C’è poco da dire, se non che è da usare solo in estate perchè la menta rinfresca e che ne basta poco per farsi avvolgere dalla fragranza.

PHITOFILOS Armonia è un olio per capelli, utile per impacchi e per il pre lavaggio o da usare alla bisogna, per proteggere la chioma da vento e/o dal sole.
Adatto per capelli secchi e sfibrati, io ho trovato Africa e anche se l’odore non è male, lo trovo un pò troppo persistente.
Per capire se effettivamente è un buon prodotto, bisognerebbe usarlo per un pò ma attenzione, se ne viene applicato troppo si rischia solo di dover fare un nuovo lavaggio e anche abbastanza intenso.

Vigorsol Beats Red Fruit per me, potevano anche risparmiarsele.
Per carità, molto saporite e la confezione è di un colore molto spiritoso ma, essendo cicche piccine, bisogna mangiarne almeno sei per volta, altrimenti dopo pochissimi le ingoi senza nemmeno rendertene conto.

Il mio giudizio finale è che con questa quinta box, non è andata malaccio. Sono bene o male cose che uso/userò, quindi non mi dò per vinta anche su quelle due cose che per ora ho bocciato.
La box Full Moon Party nel suo complesso, dovrebbe costare circa €48 ma come dico dall’inizio, ne ho spesi molto meno.

 

BOX PRECEDENTI: MarzoAprileMaggioGiugnoLuglioAgostoSettembreOttobreNovembreDicembre

 

Foto dei prodotti nella box di luglio 2018_MyBeautyBox
MyBeautyBox

Le 8 cose che vorrei

Le 8 cose che vorrei

Torniamo a bomba sull’argomento “faida” tra Blogger e Scrittori.

Ne abbiamo sentite molte e sicuramente, sarà un argomento che non avrà mai fine perché, l’assenza di regole ci permette da un lato di vivere tranquilli ma dall’altro, ci catapulta nel Bronx.

Credo che il problema cardine sia sempre e solo questo e se poi, ci aggiungiamo la non comunicazione, eccoci serviti.

Tra i miei amici, c’è anche Alice Chimera che per chi non la conoscesse (male!), è anche una Scrittrice.

Ci capita spesso di confrontarci sui nostri mondi differenti e anche dopo l’ultima polemica, abbiamo avuto modo di mandarci lunghissimi audio deliranti.

Abbiamo così deciso di stilare una lista delle cose che l’una categoria si aspetterebbe dall’altra.

Quindi, Scrittori, mi rivolgo a voi (per i Blogger, vi invito a leggere il post gemello di Alice – QUI).

  • Comunicazione

Siamo in tantissimi ad avere un blog e sappiamo bene che è lungo mettersi a scrivere email personalizzate, anche perché le informazioni sono sempre le stesse.
Accettiamo quindi un “Buongiorno” semplicissimo senza il seguito del nome personale (evitiamo il “Redazione” che solitamente, ci scimmia parecchio) ma, almeno una presentazione generale di sé stessi e del proprio libro, con tutte le informazioni, aiuterebbe moltissimo.

Noi non vi conosciamo, spesso leggiamo le email durante la pausa caffè o al bagno e l’idea di andare su Google o altri motori di ricerca per capire cosa avete scritto, alla lunga ci fa scappare la poesia.

  • Controllo

Sempre rimanendo in tema di quantità, alcuni blog non leggono tutti i generi (alcuni sono proprio specifici) e un veloce controllo da parte dello Scrittore, non guasta mai.

Se per esempio, volete contattare le persone che gestiscono “Milano nera” per farvi recensire il vostro ultimo libro però, scrivete solo di attualità Politica, non stupitevi se declineranno l’offerta in modo piccato.

Molto spesso, basta controllare le ultime recensioni fatte per capire il genere trattato e se proprio avete dei dubbi, perché trovate vari generi, ditelo.

Non abbiate paura, preferiamo rispondere a questo dubbio e magari migliorare la scheda Informazioni, piuttosto che leggere la ventesima email con la richiesta (quasi obbligatoria) di segnalare un romanzo a tema religioso.

  • Copie omaggio

Qui siamo nella parte più scottante.

Dopo anni, sono arrivata a questa conclusione.

Io, come blogger, mi metto nella condizione di offrire un servizio di pubblicità quasi gratuita. Offro la possibilità di aver una segnalazione sulla mia piattaforma e su tutti i social a mia disposizione o, nel top dei casi, offro la possibilità di pubblicare un pensiero (sempre poi condiviso ovunque). Questa è a tutti gli effetti, della pubblicità che non verrà mai pagata o almeno, non nel modo classico.

Un’azienda, per una cosa del genere, costa del buon dinero che spesso noi non chiediamo però, chiediamo il materiale. La copia.

Voi ci pagate il tempo (che è sempre tanto) ma soprattutto, pagate la possibilità di vendere di più. Chiedere è lecito, rispondere è cortesia.
Sta allo Scrittore scegliere se accettare o meno.

  • Stelle

In questo caso, la faccio breve.

Quando chiedete una qualsiasi opinione, mettete sempre in conto che potrebbero arrivare pareri negativi. Anche i libri di Stephen King, che vengono riletti e controllati, ricevono comunque una stella, figuriamoci quindi un piccolo autore che magari non si è nemmeno affidato a dei professionisti. *

Noi siamo prima di tutto dei lettori e NON dei giornalisti.

Non potete chiederci un’opinione sincerissima, quasi da persone alla pari e poi, se non ricevete quello che vi siete immaginati, andate a screditarci con commenti sarcastici.

(Piccola postilla da dente avvelenato. Io non ho studiato giornalismo e/o letteratura. Leggo per passione ma non posso tollerare chi, in un momento di sconforto, usa questo mio non titolo di studio per screditare le mie parole. Anche perché, nemmeno certi personaggi sono dotati di qualche titolo di studio attinente alla professione di Scrittore)

  • Editing*

Lo so che il vostro lavoro non è scrivere e che molto probabilmente non ci vivrete mai però, arrivati ad un certo punto, se volete mettere in commercio qualcosa di qualità siete quasi obbligati a chiedere aiuto a chi è un esperto.

Editing e cover buone, aiutano moltissimo nella vendita e nelle raccomandazioni.

Ci aspettiamo comunque di aver tra le mani una storia curata al massimo delle vostre possibilità.

  • Pubblicità 2.0

Immagino che da noi, vi aspettiate una certa visibilità. Giustamente aggiungerei però, è bene ricordare che se poi voi non date spazio a noi e al nostro lavoro, difficilmente riusciremo a raggiungere più persone.

Quindi, quando vi viene fatta una segnalazione o una recensione, sarebbe meraviglioso vedere condivisi i nostri post perché:
– Ci abbiamo perso tempo anche noi ed è giusto dare una piccola spinta verso un gruppo di persone che ancora ci ignora;
– Pubblicità preventiva, perché se noi cresciamo allora anche il vostro lavoro potrà arrivare a più orecchie.

  • Prevenzione

Siamo noi a decidere se pubblicare una recensione negativa o meno, decidiamo noi quanto dare peso agli errori che troviamo e soprattutto siamo sempre noi a decidere, più o meno, quando postare i nostri articoli.

Se ci sono delle necessità particolari, devono essere dette subito.

La recensione entro una determinata data? La richiesta di segnalare in privato gli errori? L’aspettare un determinato periodo nel condividere un pensiero negativo?
Tutto fattibile, se concordato per tempo.

  • Uguaglianza

Sembra quasi ridicolo dirlo ma è doveroso.

Noi trattiamo Self e Case Editrici alla stessa maniera. Anzi, per la precisione, abbiamo un occhio di riguardo verso chi decide di intraprendere un cammino così impegnativo senza l’appoggio di grandi nomi.

Siamo più portati a cercare i vostri libri durante le fiere, spendiamo più volentieri €18 per le vostre opere, siamo più “clementi” per errori e/o ripetizioni, siamo più inclini a consigliarvi per letture estive e regali.

Il fatto è che avendo un rapporto più diretto con voi, i problemi si diffondono più velocemente.

Se ci fosse più comunicazione e più umiltà da parte di certe persone, sareste la perla rara nell’oceano ma, vedo che è più facile ricordarsi i problemi con certi Blogger stonati, piuttosto che dell’aiuto di altre persone.

 

Per oggi, mi sento di segnalarvi solo questi punti ma, ci sarebbe molto altro da dire.

Se volete approfondire qualcosa, ditemelo che lo farò ben volentieri! Altrimenti, vi consiglio comunque di leggere l’articolo di Alice (QUI) , anche solo per vedere un punto di vista differente dal solito.

No al Self. Pensieri molto random

No al Self. Pensieri molto random

Da quando ho deciso di aprire il mio primo Blog, nel lontano 2011, ho letto 46 libri di autori Self e circa 70 libri di piccoli editori. Non sono sicuramente grandi numeri, però posso dire di aver fatto vari tentativi e di aver accumulato un certo bagaglio.

Proprio per questo, diciassette mesi fa, ho deciso che avrei evitato il più possibile la lettura di autori Self e limitato le piccole CE.

Mi sembra doveroso fare prima un piccolo appunto.
Non sono un’anima candida, di errori ne ho fatti e ne farò ancora molti ma, sono aperta al confronto in tutti gli ambiti e soprattutto, apprezzo moltissimo se mi si fanno notare degli errori (in questo caso, solitamente è Madre che parla ma io lo so, lo fa solo perché si diverte).

Ho molti scheletri nell’armadio di cui vado poco fiera ma il tempo scorre e io, cambio. Mi piace crogiolarmi nell’idea di esser diventata più matura e di aver imparato da quelle esperienze.

Crescere però, vuol dire anche prendere determinate decisioni e anche per questo ho iniziato a dire di No.

No agli Autori, No alle richieste di recensione di molte CE, No alle segnalazioni.

Amo l’idea di aver una corsia preferenziale rispetto al lettore medio, mi piace arrivare più avanti di altri e la tranquillità che può offrire un incontro privato però, ho un limite anche io e non mi svendo solo per poter mantenere la posizione.

La decisione nasce da anni di incomprensioni e discussioni mai veramente chiuse.

Tanto per fare un esempio, in questi giorni una ragazza è stata aspramente redarguita da una scrittrice perché, aveva ricevuto una recensione che minava la sua immagine.

Dopo un confronto in privato, la donna ha ben deciso di scrivere sul proprio diario un post dove minacciava di prendere provvedimenti per l’offesa ricevuta e che, se non siamo capaci di fare il nostro lavoro, possiamo trovarci un passatempo alternativo. Per rincarare la dose, sono state taggate un po’ di persone, in modo da avere man forte da gente che fa il suo stesso lavoro.

Il tutto è nato dal fatto che nella recensione, venivano menzionati degli errori che alla lunga, rendevano meno fluida la lettura del libro (dettaglio ovviamente di una certa rilevanza perché il libro, nel complesso, meritava).

Tempo prima, anche se lo vedo anche ora, era venuta fuori una discussione sul fatto che Amazon permetteva e permette di pubblicare recensioni anche agli utenti senza la certificazione di avvenuto acquisto di un libro, dando così varie possibilità agli haters di creare recensioni volutamente basse per minare un determinato autore, nemico del proprio amico.

Dato che siamo come il prezzemolo, qualcuno puntava il dito verso i blogger, “coloro che ricevono copie omaggio senza un vero motivo”.

Prima ancora, una scrittrice si infuriò dopo aver ricevuto l’ennesima risposta negativa alla richiesta di recensire il suo libro che stava per uscire.

Secondo lei, un blogger non può rifiutare perché, il nostro compito è leggere. Facendo delle preferenze, il suo giudizio non poteva essere imparziale.

In sei anni, ne ho viste di cose e dopo un po’, l’idea di dover fare attenzione a TUTTO quello che faccio, mi stanca.

Sono stanca di essere presa in esame in modo così duro, sono stanca di dover ponderare triliardi di volte le mie parole perché potrei offendere la sensibilità di qualcuno, sono stanca di dovermi giustificare per una decisione.

Questo, non è confronto, questa è pubblica gogna.

Collaborare con una grande Casa Editrice è più facile perché, avendo dalla loro grandi numeri, l’autore spesso accetta di buon grado anche la critica più aspra.

Non si offendono se gli si fanno notare degli errori e non vanno in paranoia se qualcuno trova delle parti poco chiare. Alle volte condividono quasi contenti queste cose perché la perfezione, puzza. Non esiste.

Collaborare però con le piccole Case Editrici è più difficile perché, ci tengono a far girare solo notizie positive e in certe occasioni, si sentono quasi offesi nell’orgoglio se il tuo pensiero è diverso dal loro.

Collaborare però con Self è quasi impossibile perché, pretendono una certa professionalità da parte dei blogger che spesso, sfiora la dittatura.

Intendiamoci, non tutti sono da evitare ma secondo il mio modesto parere, il buon 95% si.

Quindi evito, da ieri e per sempre. Non me la sento più di supportare chi da sempre pensa che può sfruttare a proprio piacimento chi si offre per dar loro una mano*.

*piccola postilla. Anche certi blogger sono delle carogne ma, ne parlerò in un momento diverso

Da un lato, mi spiace per le persone sensate e per tutte le belle storie che non scoverò ma, il fegato è mio.

Penso che comunque, sarebbe interessante fare una lista con le “10 cose che offre un blogger” e “10 cose che ci aspettiamo da uno scrittore”.
Come dicevo, il confronto è interessante e quindi, sarebbe istruttivo e divertente condividere ciò che ci aspettiamo, anche solo per trovare in futuro un modo per non scannarci ogni volta.

#salviamociilfegato

Red Kedi - Lo scazzo negli occhi

Gna fo

MYBEAUTYBOX – Giugno

MYBEAUTYBOX – Giugno

MYBEAUTYBOX – Giugno

Il caldo, l’estate ed il sole.

Le scottature, la pellicina che porta via anche quel poco di sole preso, i capelli spettinati e baciati dalla salsedine.

Però una gioia c’è, e si chiama MYBEAUTYBOX.

A maggio avevamo festeggiato i cinque anni di attività, con Happy Birthday e un abbonamento annuale ad Amica. Adesso però passiamo alle cose cruciali, con quello che ho provato a giugno!

LA ROCHE-POSAY Anthelios XL SPF 50+ Crema senza profumo Comfort proverò ad usarla in inverno, dato che il mio pallore fa capire che sì, il sole lo immagino. L’acqua termale sarà utilissima per addolcire la pelle secca dell’inverno e molto probabilmente mi permetterà di arrivare alla prossima estate, con un corpo bello morbido e nutrito al meglio.
Inverno, non ti temo!

POSTHELIOS sarà l’unica crema solare che mi porterò via, perchè in ferie farò la fanciulla sperduta nei boschi ma, un minimo di sole lo prenderò quando andrò a visitare la diga di Cancano. Dato che è +50 e non unge, dato che l’applicatore è funzionale e dato che il formato è abbastanza piccolo, sarà il mio unico alleato! Che dite, lo abbino al tubetto NAVI Pure Refreshing?

NAVI Pure Refreshing Cleansing Gel è idratante e lenitivo, serve per gli arrossamenti del sole (ma chi lo vede?!) ed è anche in formato mini, utile da lanciare in borsa la mattina. Se come me, il sole lo cattate solo quando entrate ed uscite dall’ufficio, allora è un prodotto abbastanza comodo ma in caso contrario, di tutto il pacco allora è meglio altro. Preso da solo, io comunque non lo userei, perchè l’odore mi da abbastanza fastidio e non si assorbe in modo veloce.

MERCI HANDY Shampoo secco mi ha sempre incuriosito ma non ho mai avuto lo slancio nel provarlo. Ora mi sono tolta lo sfizio ma devo capire come usarlo al meglio perchè, quando lo uso io, devo rognare un pò per togliere l’alone bianco che mi lascia sui capelli. Sembra quasi di usare un deodorante un pò più secco del solito ma il risultato è comunque molto buono. Ok, si vede che i capelli non sono appena lavati, però è comunque valido se proprio devi rimandare al giorno dopo la doccia (cosa che non bisognerebbe fare in estate, considerando la quantità di sudore che si butta fuori ma quando si torna a casa tardi e si sa che il giorno dopo, la sveglia suonerà presto… beh, possiamo concedercelo).

BIOKAP Maschera Nutriente Riparatrice per ora rimane in panchina. Mi piace l’idea di una maschera per capelli secchi e sfibrati ma avendo i capelli corti ed avendo prodotti per capelli da provare in tutte le Box, ho ancora molta roba da usare (non posso provar qualcosa due volte e poi, mollarlo lì perchè c’è qualcosa di nuovo, no?). Lo metterò comunque tra le cose da usare in inverno, quando sicuramente abuserò della piastra… Sono comunque curiosa di vedere quanto beneficio può dare la FitoKeratina, dato che prima o poi vorrei fare un trattamento dalla mia parrucchiera con la cheratina.

SWISSCARE Emul-Sal Crema Corpo Drenante, Snellente e Lipolitica mi fa abbastanza ridere, più per il fatto che pesando poco più di cinquanta chili, snellire non è tra le mie priorità. Certo, prevenire è meglio che curare e con i benefici delle alghe la pelle dovrebbe rimaner una meraviglia ma, non è un prodotto che userei ora come ora.
Capisco che per la prova costume, meglio essere al meglio delle proprie possibilità, però non voglio che diventi una malattia. Qualche imperfezione non può esser visto come un problema.

Il mio giudizio finale è che con questa quarta box, dovremo riparlarne in inverno perchè le cose potenzialmente utili, le userò tra dei mesi. Però mi sono tolta una curiosità e questo è buono!
La box Surfin Beauty nel suo complesso, dovrebbe costare circa €48 ma come dico dall’inizio, ne ho messi molto meno.

 

BOX PRECEDENTI: MarzoAprileMaggioGiugnoLuglioAgostoSettembreOttobreNovembreDicembre

 

Foto dei prodotti nella box di giugno 2018_MyBeautyBox
MyBeautyBox
MYBEAUTYBOX – Maggio

MYBEAUTYBOX – Maggio

MYBEAUTYBOX – Maggio

Per la serie, chi non muore si rivede, alla fine sono riuscita a trovare dieci minuti per parlarvi della mia terza esperienza con MYBEAUTYBOX.

Ad aprile avevamo festeggiato l’arrivo delle giornate caldine e soleggiate con Yes, Week-End, mentre a maggio, si festeggiano i cinque anni di mistery beauty box!

SPECCHIASOL Siero Booster Viso Multiattivo Moringcè è uno dei primissimi prodotti che ho voluto provare ma, ammetto che ad oggi non lo uso come dovrei. Il siero, andrebbe usato due volte al giorno, prima della crema e del fluido viso (sempre di Moringcè).
Non avendo io gli altri due prodotti, mi pare abbastanza ovvio che non avrò mai la pelle più luminosa e levigata. Però, sarà per l’auto convincimento, quando la uso mi sembra un pò più piena di prima e sicuramente è rinfrescante e leggera (per capirci, non butto fuori sebo a secchiate dopo qualche ora).

EQUILIBRA Matita Labbra Love’s Nature potrebbe essere uno dei prodotti migliori per le labbra in mio possesso, se fossi una di quelle persone che effettivamente usa quel tipo di prodotto.
Non uso molto i color carne e anzi, quelle poche tonalità che possiedo non solo sono differenti da quello che mi è capitato nella box (ci sta) ma, è proprio un tipo di tono che più odio. Quando si chiama sfiga… Ho comunque voluto provarlo e si, l’applicazione è facile ed è scrivente al punto giusto. C’è da tenere in considerazione che la matita non fa miracoli e quindi, se non si ha manualità, diventare Joker è facile.
Con discrezione però.

WE MAKE-UO Smalto HOW mi mancava come prodotto. Conosco già la linea dei rossetti (prima o poi, ve ne parlerò) e ne sono rimasta affascinata ma per quanto sia un brand che consiglio, non ho ancora avuto modo di provare altro.
Lo farò tra qualche mese, al momento non voglio stressare più del dovuto le mie unghie già provate dallo smalto semi permanente (anche in questo caso, ve ne parlerò più avanti). Comunque, a me è capitato il bianco e tra tutti i colori che ho in casa, è per fortuna tra quelli poco gettonati.

AMOVITA Crema corpo I Nobili Giardini Italiani non ha particolari principi attivi, se non quello di idratare la pelle e coccolare l’olfatto. Tra le varie possibilità, ho ricevuto Neroli delle Principesse Romane che dal nome è meraviglioso ma che alla fine, è una crema semplice crema naturale utile per i mesi invernali, se si vive un pò di malinconia per l’estate appena finita.

NOVEX GOLD Termoprotettore per Capelli farà compagnia alle altre mille cose per i capelli che sto accumulando in questi ultimi mesi.
Purtroppo non potrò usarlo ancora per molto dato che sto seguendo una “cura” con altri prodotti e, mi è stato vietato nel modo più assoluto di pasticciare con altre cose (anche se potenzialmente ottime). Sono però fiduciosa, perchè questo prodotto protegge i capelli dagli agenti esterni, dall’umidità e cosa più importante, reintegra i lipidi essenziali.
Praticamente è oro miracolato che non dobbiamo risciacquare.

HALGACELL The Scrubber posso catalogarlo esattamente come per NOVEX GOLD anche se, parliamo di una maschera (per capelli).
Ho passato anni a non preoccuparmi se fossero sfibrati o meno, mentre adesso non so nemmeno più dove mettere le cose. Ottimo. Anche se mi spiace un pò l’idea che dentro ci sia dell’argilla rara del Brasile.
Non sono particolarmente contraria all’uso di prodotti poco comuni e/o difficilmente reperibili però, quando si tratta di brand così gettonati, l’idea di usare un prodotto raro (anche se poi, in dosi molto ridotte) mi fa pensare che qualche volta li usiamo a sproposito. Farò in modo di trovare il momento migliore per usare al meglio questo scrub.

NABLA Dazzle Liner con ma è veramente sprecato ma fidatevi, il finish è meraviglioso.
Il colore è pieno e super brillante!

AMICA è una rivista mensile di moda fondata nel 1962 a Milano da alcuni giornalisti e da alcune redattrici del Corriere della Sera. Come dicevo all’inizio, a Maggio c’è stato il compleanno di MYBEAUTYBOX e meraviglia delle meraviglie, ci è stato regalato un abbonamento annuale alla rivista.
Il primo numero arriverà a Luglio e vi dirò, sono abbastanza curiosa perchè non l’ho mai letto. Sarà divertente riscoprire il lato da pettegolezzi che c’è in me.

Il mio giudizio finale è che con questa terza box, mi è andata decisamente meglio perchè ho più cose nuove da provare e perchè mi sono tolta un paio di curiosità che da tempo avevo.
La box Happy Birthday nel suo complesso, dovrebbe costare circa €69 ma come dico dall’inizio, ne ho messi molto meno.

 

BOX PRECEDENTI: MarzoAprileMaggioGiugnoLuglioAgostoSettembreOttobreNovembreDicembre

 

Foto dei prodotti nella box di maggio 2018_MyBeautyBox
MyBeautyBox

Daniel Speck [INCONTRO/18]

Daniel Speck [INCONTRO/18]

La storia della mia vita era fatta di una serie di separazioni. Ed erano sempre state le donne a prendere in mano il loro destino. I bambini ne pagavano il prezzo.

Volevamo andare lontano racconta una storia comune a tutti, anche a chi non ha vissuto la guerra e ciò che è venuto subito dopo.

Tre generazioni che si raccontano e che dipingono la loro anima attraverso ciò che hanno vissuto. 

Vincent e Giulietta, che si incontrano a Milano per lavoro e subito si crea un’alchimia difficile da ignorare. Vincenzo e la moglie, si sono incontrati e scontrati in un momento particolare della loro vita che ha causato solo la meraviglia di Julia, che da adulta, fiera ed indipendente, insegue il suo sogno di diventare stilista ma che non riesce ancora a far pace con il vuoto che sente nel cuore.

Tutti (o quasi) i personaggi hanno nomi collegati con le auto, come Vincenzo (Vincenzo Lancia pilota automobilistico e imprenditore italiano, fondatore della casa automobilistica Lancia) o Giulietta (Alfa Romeo Giulietta è un’autovettura prodotta dal 1955 al 1966 dall’Alfa Romeo) e poi Julia (Alfa Romeo Giulia (Tipo 105) è un’autovettura prodotta dall’Alfa Romeo dal 1962 al 1977. Nata come erede della “Giulietta”, è stata proposta in numerose varianti di carrozzeria, nelle tipologie berlina, coupé, cabriolet e spider) che essendo il nome della nipote di Giulietta, sembra creato a doc per questa storia. Vincent invece, si scosta poco dalle case automobilistiche ma rimane un’oggetto fatto per spostarsi in comodità ma anche per correre veloci (Vincent Black Shadow è una motocicletta prodotta dalla Vincent dal 1948 al 1955. Con prestazioni molto superiori rispetto alle altre concorrenti dell’epoca, divenne ben presto un mito negli USA). L’idea era di inserire degli elementi un po’ maschili, un po’ duri e concreti, giuso per non cadere nel clichè del romanzo d’amore sempre troppo sdolcinato. 

L’idea di raccontare attraverso anche gli occhi di due donne, non è stato un problema perché essere sceneggiatori aiuta a sviluppare una mente ed una fantasia camaleontica. 

Forse per impersonare una donna devo fare uno sforzo in più, però direi che in loro c’è sempre qualcosa che trovo anche in me. Quando ero un giovane sceneggiatore vivevo come Julia, sacrificando tutto alla mia passione: questi sentimenti non sono solo femminili. Non mi sono sentito un inventore, ma un testimone di una storia vera, come se questi personaggi fossero effettivamente vissuti. 
Incontro molte persone e scrivo tante storie, per cui non mi è poi così difficile mettermi nei panni di una donna.

Per quanto però possa essere una buona scuola, fare il lavoro dello sceneggiatore è anche molto costrittivo e lo scoglio più grande è il budget. 

Io qui scrivo che i personaggi si trovano in piazza del Duomo a Milano, negli anni Cinquanta, ma un produttore cinematografico mi direbbe “Sei pazzo? Duecento comparse, i costumi, le auto d’epoca…” e questa frase tradotta al cinema costerebbe un milione di euro.

Scrivere un romanzo invece, vuol dire non porsi limiti ed è liberatorio poter scrivere senza dover tenere conto dei dettagli su cui il regista invece, non vuole e non può transigere.

Non è comunque facile passare dall’essere uno sceneggiatore ad uno scrittore. 
I modi di raccontare sono completamente diversi e mentre nel primo devi essere molto secco perché poi, sarà l’attore a doverci mettere l’anima, nel secondo bisogna essere più naturali perché non ci sarà nessuno a dare un’anima ai personaggi. 

Non devi descrivere troppo le emozioni. Ci sono romanzi che usano tantissime parole ma in cui non succede niente, e queste storie mi annoiano terribilmente. Forse il linguaggio cinematografico mi ha aiutato a descrivere più le azioni delle emozioni.

Daniel sta comunque lavorando ad un secondo libro, perché questa nuova esperienza gli è piaciuta e pensa di proseguire su questa via ancora per un po’. 
Troveremo ancora una volta una famiglia ma, sarà italiana in Tunisia e racconterà una storia sempre con la ricerca di un tabù famigliare. 

Credo che i tabù siano cose non dette nelle famiglie e che sono più importanti delle cose invece che vengono dette, sono quelli che veramente ci influenzano e questo è un tema che mi interessa molto, ovvero quello della famiglia, delle generazioni esistite prima di noi, quello che grazie a loro abbiamo imparato e a quello che ci lasciano, così come cita la prima frase del libro “La nostra vita non appartiene soltanto a noi. Questa casa che chiamiamo Io e1 abitata da coloro che sono venuti prima di noi. Le loro orme sono impresse nella nostra anima. Le loro storie ci rendono quello che siamo.

Daniel Speck_Autor
Volevamo andare lontano di Daniel Speck