Belladonna_Quotes

Belladonna_Quotes

«Ti odio, e odio tutto ciò che mi hai fatto. Risolverò questo enigma, e lo farò senza di te.»
Tutto intorno a loro, la luce del giorno si spense. Il buio consumò ogni cosa, mentre Morte diventava più grande e la sua rabbia così tangibile che soffocava la stanza. Sopra di loro il lampadario tremò, le luci sfarfallarono come per un temporale imminente. I raggi del sole che filtravano dalle finestre si affievolirono come una candela.
«Credi di poter scegliere, ma non è così. La voce di Morte scosse le pareti, facendo cadere a terra due tazzine di porcellana. «Sono stanco di questi giochetti. Ti conosco meglio di quanto pensi e so che non ti libererai mai di me, Uccellino. Come io non mi libererò mai di te.»
Il tremore cessò e la luce del sole tornò a inondare il salotto, mentre Morte si ritirava nell’ombra. «Le nostre lezioni cominciano a mezzanotte. Ci vediamo allora.»
Signa stava per gridargli che non si desse troppa pena. Appena aprì la bocca, però, una focaccina le volò tra i denti dal tavolo, soffocando la protesta che Morte rifiutava di ascoltare.

Belladonna di Adalyn Grace_Signa e Morte

Proprio quando un ballo finì e cominciò ad allontanarsi alla chetichella, tutti si voltarono all’arrivo di un nuovo ospite.
Signa era sicura di non averlo mai visto. I capelli d’argento come la luce delle stelle legati sulla nuca, un completo nero di tessuto importato e stivali del miglior cuoio, così come i guanti. Indossava una maschera d’oro puro che in sala fece bisbigliare tutti. Era la maschera più raccapricciante che chiunque altro avesse osato indossare, quasi diabolica nella sua severità,
con due lunghe corna che salivano a spirale dalla base del cranio. L’uomo era incredibilmente alto e robusto e, quando avanzò, gli altri gli fecero spazio. Lui sembrò non vederli mentre attraversava la pista per fermarsi davanti a Signa, né disse una parola quando le porse la mano.
Lei la prese prima di sapere cosa stesse facendo. Al suo tocco la musica sparì, e lei seppe subito chi era che l’attirava tra le sue braccia.
«Buonasera, Uccellino. Vuoi ballare?»

«Per me sei come una canzone per un’anima che non ha mai
conosciuto la musica. La luce per chi ha visto solo il buio. Tiri fuori la parte peggiore di me, sono diventato vendicativo verso coloro che ti trattano in modi che a me non piacciono. Eppure fai uscire anche il meglio di me, e io voglio essere migliore grazie a te. Migliore per te. Da quando esisto, ho chiesto solo una cosa: una persona che potesse comprendermi, e che potessi toccare. Quando tocco qualcuno, vedo la vita che ha vissuto in lampi di
ricordi, mentre quella persona muore. Ma la prima volta che ho toccato te ho visto il tuo futuro. Uno spiraglio di te tra le mie braccia, che ballavi in un bellissimo vestito rosso sotto la luce della luna.»

Morte si chinò, in modo che il suo volto fatto di ombre restasse sospeso davanti a quello di lei, con appena un alito a dividerli. «Non ti ho mai visto così pudica e tanto repressa da darmi la nausea.»

Aveva combattuto per anni contro chi era davvero, in favore di ciò che gli altri volevano che fosse. Ne aveva avuto abbastanza.

«Ho detto di continuare a ballare, ragazzo!» La voce di Elijah fendette l’atmosfera come una lama. «Oppure hai la testa così piena d’aria che non riesci a sentirmi? Hai dimenticato che adesso stai ballando con tua cugina? Il tuo impegno è con lei, non con gli ordini del circolo. Non ignorarla per parlare di lavoro.»

Belladonna di Adalyn Grace
Belladonna di Adalyn Grace_Natura
Porpora. La Confraternita del Pugnale Nero #3

Porpora. La Confraternita del Pugnale Nero #3

Porpora. La confraternita del pugnale nero di J.R. Ward
  • Personaggi 85% 85%
  • Worldbuilding 80% 80%
  • Fluidità 95% 95%
  • Cover 80% 80%
  • E il finale 90% 90%

Porpora. La Confraternita del Pugnale Nero #3

Recensione: Tra tutti i fratelli di sangue che compongono la Confraternita del Pugnale Nero, Zsadist è il più difficile da prevedere e gestire.

Ossuto e dall’animo nero, Z è colui che nessuno vorrebbe trovarsi davanti ne di giorno e nemmeno di notte. Spesso, non lo vorrebbero nemmeno i suoi compagni.

Poco paziente e menefreghista, l’unico suo modo per non perdere la testa nel turbine del dolore è l’eterna privazione che lui stesso si infligge.

Autoproclamatosi bestia e confermato da tutti, nessuno riesce a capire come sia potuta nascere l’ossessione per la vampira Bella, scomparsa da non molto per mano dei lesser, loro nemici giurati. Lui, che prova ribrezzo per le donne e che le tocca solo per nutrirsi se proprio non riesce più a reggersi in piedi, non riesce a darsi pace. Più violento e ancora meno paziente, cercherà in ogni modo di trovarla, sperando sia ancora viva.

Con un passato devastante, non è l’essere più adatto per rivestire i panni del Salvatore ma a Bella non importa, lei è certa che solo lui potrà trovarla ed è quello che desidera.

Fa un pò strano scrivere un primo pensiero, partendo dal terzo volume della saga.

Per quanto ogni storia sia dedicata ad un membro della Confraternita, o quasi, devo dire subito che non si possono leggere random perché, in un modo o nell’altro, ci potrebbero essere spoiler o riferimenti a cose passate che porterebbero ad una comprensione parziale della storia.

Non sto facendo un buon lavoro, me ne rendo conto.

Però.

Cercando di dire abbastanza, senza fare riferimento a ciò che è successo prima, Zsadist è quel tipo di personaggio che visto solo come figura di contorno, ti suscita solo una gran voglia di legnarlo molto molto forte. 

Scontroso e perennemente di cattivo umore, lui è l’anima sadica di chiunque. Verrebbe quasi da chiedersi se non sia un cattivo sotto mentite spoglie ma no, Zsadist è solo il frutto di anni di violenze fisiche e mentali.

Rapito in tenera età direttamente dalla casa di famiglia, viene venduto come schiavo ad una famiglia facoltosa e raggiunta l’età giusta, appena dopo la trasformazione in vampiro, viene nuovamente rapito e fatto prigioniero dalla stessa donna per cui lavorava perché lo pretende come suo giocattolino sessuale. 

Violentato fisicamente da lei e dagli energumeni che la seguono, violentato verbalmente per il suo completo distacco sessuale, violentato psicologicamente per aver avuto pietà per una povera sguattera, picchiato e affamato, ciò che ne rimane è un guscio colmo solo di rabbia. Preso e abusato nel momento più delicato della sua vita, come dargli torto?

Bella invece, che viene da una famiglia facoltosa e che non ha mai dovuto subire il dolore, pare inspiegabilmente attratta da lui. Sarà quel sentore di selvaggio che attizza sempre un po’ tutti noi? Oppure perché la sua anima è riuscita andare oltre a ciò che gli occhi vedono?

Non è che prima odiassi Zsadist, fin da subito mi è sembrato un personaggio bizzarro ma attraverso i suoi fratelli, nei primi due libri riusciamo a farci una vaga idea dell’inferno che ha dovuto affrontare. Qualche informazione sparsa qua e là, che sicuramente non ci permetteva di capire appieno ma che ci inteneriva abbastanza da non odiarlo. 

Solo adesso si capisce appieno ciò che ha subito e forse, tra tutti i componenti della Confraternita, è quello che preferisco.

Per ovvie ragioni, non posso spingermi oltre nel raccontare i fatti.

Certo, posso dirvi che Bella viene salvata da Z perché già lo dice la trama (fa più spoiler di me, incredibile) e posso aggiungere che tra i due non si crea subito l’alchimia amorosa che tutti stiamo cercando. Posso confermare che la strada delle loro anime, anche se destinate a stare insieme, per molto non si incontrerà ma non posso dirvi in che modo Z decide di lasciarla per poi ritrovarla. Non posso spiegarvi l’immensa dolcezza del suo percorso, dei sacrifici che ad un certo punto decide di fare per essere all’altezza della donna che ama. Non posso nemmeno dirvi del percorso di accettazione che deve fare Bella per lui, non posso raccontarvi di come si fa carico della sua sofferenza.

Come dicevo sopra, ogni libro è dedicato ad un membro della confraternita e per tutti, c’è una storia di rinascita ed amore. Tutti trovano la propria anima gemella e nessuno affronta un facile percorso ma al momento, il viaggio più incredibile è il loro. 

Tra l’altro, c’è un piccolo aneddoto che mi lega a loro.

Durante la mia adolescenza, c’era uno spaccio incredibile di immagini prese su internet e fra le tante, alcune le porto ancora nel cuore (per mille ragioni diverse). In particolare, c’è quella di una coppia inginocchiata sotto la pioggia che si bacia dove lui ha una catena al collo ed è vestito in pelle e lei, ha su un vestito bianco quasi impalpabile. Non è una foto eterea, oltre a baciarsi lei ha il seno scoperto ed una mano nei pantaloni di lui ma in un qualche modo, mi ha sempre trasmesso un pò di tristezza. 

Mentre leggevo questo libro ho cercato qualche immagine di Z e Bella, un pò per vedere cosa offriva Pin e un po perché cercavo degli spoiler e sapete cosa ho trovato? Proprio quell’immagine. Ovviamente si tratta di una casualità però la cosa mi ha colpito nel cuore.

Ci stavamo aspettando.

INFO

Autore: J.R. Ward
Pagine: 377
Prezzo: € 11
Uscita: 12/11/2014
Genere: Dark Fantasy
Casa Editrice: BUR

TRAMA

Bella appartiene alla glymera, l’aristocrazia dei vampiri. È stata catturata dai nemici mortali della sua razza, i lesser: rinchiusa in un centro di tortura, rischia di impazzire e di morire, ma la Confraternita del pugnale nero riesce a liberarla appena in tempo. A guidare la spedizione dei vampiri guerrieri è Zsadist, che ha il volto e il cuore segnato da spaventose cicatrici, e crede di non avere posto per i sentimenti. Invece, davanti alla sofferenza e all’inspiegabile amore di Bella, Zsadist scopre una tenerezza che non sapeva di poter provare. Ma sarà Bella a capire che, per squarciare la corazza che avvolge il cuore del feroce guerriero, è necessario portare alla luce il terribile passato che l’ha segnato per sempre, ed esorcizzarlo. Per affrontare, uniti, i pericoli che li minacciano.

FreeBook #2

FreeBook #2

FreeBook #2

Quando Taffo smette di giocare. Diario di una quarantena di Riccardo Pirrone
General Informations

Autore: Riccardo Pirrone
Genere: Narrativa
Pagine: 21
Amazon: Link

Riccardo Pirrone
Quando Taffo smette di giocare
Diario di una quarantena

General Informations

Autore: Martin Rua
Genere: Giallo; Thriller
Pagine: 36
Amazon: Link

Torino, 1868. In una gelida serata, spazzata da una bufera di neve, un misterioso biglietto viene recapitato a un ispettore di pubblica sicurezza in Questura: in esso, un indovinello esoterico preannuncia un imminente delitto. L’ispettore non può far altro che lanciarsi a caccia del bizzarro autore del messaggio. Una corsa contro il tempo che lo porterà nei sotterranei di Torino, il cuore esoterico dell’antica capitale sabauda.

I sotterranei di Torino. Il prequel de Il cacciatore di tarante di Martin Rua

Playlist. Dormire in un mare di stelle

Playlist. Dormire in un mare di stelle

Dormire in un mare di stelle è la nuova “fatica” di Christopher Paolini.

Per chi non se lo ricordasse, lui è il papà di Eragon e di tutti i suoi prolissi seguiti. Questo nuova storia, teoricamente pubblicata in un unico volume ma portata qui e suddivisa in due, ci porta in uno spazio immenso e ancora costellato di misteri. E minacce.

Il primo di ottobre potrò parlarvi liberamente di questo libro ma oggi, ricopro le vesti di consigliera, nel campo musicale.

 

Un po come qualche settimana fa, ho deciso di proporvi qualcosa da ascoltare prima/durante/dopo una volta presa coscienza di questa uscita.

Il mio arsenale è oggettivamente grande, soprattutto in campo musicale dato che sazio tantissimo e i brani strumentali sono i miei preferiti. Eppure, per questa occasione, volevo prima di tutto cercare qualcosa di particolare e magari, vedere se qualcuno aveva creato una traccia specifica.

Non ne sono rimasta delusa.

Prima di lasciarvi a quello che ho trovato, vorrei proporvi altri audio da ascoltare che vi faranno venire l’ansia. Lo so, non dovrei alimentare questa cosa e ovviamente, non avendo letto il libro ancora non sapete dove voglio andare a parare.

Immaginatevi immersi nello spazio, in balia del nulla, perduti e soli.

Immaginatevi mentre fluttuate un pò confusi, circondati da questi rumori qui. Affascinante, mentre sono seduta a casa mia ma agghiacciante, se fossi veramente lì. La NASA poi, alimenta tutto questo con una spettacolare registrazione qui. Questa è roba completamente vera!

Se poi, siete amanti dell’ASMR allora non potete perdervi questo video, da ascoltare rigorosamente a letto con le cuffie buone. qui

 

Come promesso, vi lascio tre link di brani ispirati al libro, che io ho già iniziato ad ascoltare in loop.

The Fractalverse – Idealis – Varunastra

Seme di strega e La tempesta. Seme di strega

Seme di strega e La tempesta. Seme di strega

“La Tempesta”, considerata la penultima opera del drammaturgo inglese e l’ultima in cui egli compare come attore.

Il racconto della commedia inglese inizia quando gran parte degli eventi sono già accaduti. Il mago Prospero, legittimo Duca di Milano, insieme alla figlia Miranda, è esiliato da circa dodici anni in un’isola (forse nel mare Adriatico o in Francia, altri ipotizzano nelle isole Bermude, mentre secondo l’avvocato e scrittore statunitense Richard Paul Roe si tratterebbe dell’isola di Vulcano, in Sicilia), dopo che il geloso fratello di Prospero, Antonio, aiutato dal re di Napoli, lo ha deposto e fatto allontanare con la figlioletta dell’età di tre anni. In possesso di arti magiche dovute alla sua grande conoscenza e alla sua prodigiosa biblioteca, Prospero è servito controvoglia da uno spirito, Ariel, che egli ha liberato dall’albero dentro il quale era intrappolato. Ariel vi era stato imprigionato dalla strega africana Sicorace, esiliata nell’isola anni prima e morta prima dell’arrivo di Prospero. Il figlio della strega, Calibano, un mostro deforme, è l’unico abitante mortale dell’isola prima dell’arrivo di Prospero. Provocato dall’avvenenza di Miranda, le propone di unirsi a lui per creare una nuova razza che popoli l’isola.

A questo punto inizia la commedia. Prospero, avendo previsto che il fratello Antonio sarebbe passato nei pressi dell’isola con una nave (di ritorno dalle nozze della figlia di Alonso, Clarabella, con un re cartaginese), scatena una tempesta che causerà il naufragio della nave.

Sulla nave viaggia anche il re Alonso, amico di Antonio e compagno nella cospirazione, ed il figlio di Alonso, Ferdinando. Prospero, con i suoi incantesimi, riesce a separare tutti i superstiti del naufragio cosicché Alonso e Ferdinando credano entrambi che l’altro sia morto.

La commedia ha quindi una struttura divergente e, poi, convergente allorquando i percorsi dei naufraghi si ricongiungono presso la grotta di Prospero. Calibano incappa in Stefano e Trinculo, due ubriaconi della ciurma, che egli scambia per creature divine discese dalla luna: insieme cercano di ordire una ribellione contro Prospero che però fallisce. Nel frattempo, Ferdinando e Miranda si innamorano a prima vista. Il loro matrimonio sarà per Prospero ragione di riconciliazione con il fratello Antonio. Nel finale Prospero rinuncia alla magia in un famoso monologo nel quale molti studiosi hanno visto un riferimento all’abbandono delle scene da parte di Shakespeare, il quale dopo quest’opera si riconcilierà con la società.

La tempesta fu pubblicata per la prima volta nel in folio del 1623, come testo iniziale della raccolta, ed è uno dei testi che risultano meglio conservati, diviso in atti e con le note a margine che si presume siano state scritte dallo stesso Shakespeare. Fu rappresentata per la prima volta il 1º novembre 1611 al Whitehall Palace di Londra; probabilmente, in seguito, fu messa in scena anche al Globe Theatre e al Blackfriars Theatre.

La tempesta appartiene all’ultima fase della produzione di Shakespeare, quella dei romances: opere in cui rielabora tematiche già trattate (nelle grandi tragedie o nelle commedie) collocandole in una dimensione mitica e sacrale. Nei romances ricorrono spesso temi quali morte e rinascita, espiazione seguita dal perdono e colpe dei padri riscattate dai figli.

Questa è l’unica opera di Shakespeare nella quale sono (quasi) rispettate le unità di tempo, di luogo e d’azione del dramma classico. L’unità di luogo è conseguita con l’ambientazione delle vicende su di un’isola remota. L’unità di tempo è data dallo svolgersi di tutte le azioni nello spazio di poche e ben precise ore: dalle 2 alle 6 del pomeriggio. L’unità d’azione, in effetti, non è propriamente conseguita. Il motivo per cui Shakespeare rispettò le unità ne La tempesta non è noto. Nella maggior parte delle sue opere, gli eventi accadono in diversi giorni ed i personaggi si muovono in vari luoghi. Alcuni studiosi hanno ipotizzato che, dato il contenuto fantastico de La tempesta, Shakespeare abbia voluto rispettare le unità per aiutare il pubblico a superare l’incredulità. Altri hanno evidenziato le critiche che Shakespeare aveva ricevuto perché non rispettava le unità e sostengono che possa aver voluto dimostrare di essere in grado di rispettare tali regole.

Un’opinione diffusa tra i critici italiani è che il rispetto delle unità in questo caso sia stato voluto dall’autore per sottolineare maggiormente il livello metateatrale sotteso a tutta la sua opera. Infatti, all’inizio della commedia si fa notare che sull’isola sono le due di pomeriggio, orario tradizionale delle rappresentazioni teatrali all’epoca: è come se si volesse far assistere il pubblico alle vicende in tempo reale. Alcuni critici affermano che il soggetto de La tempesta sia la messa in scena di una commedia intitolata La tempesta, enfatizzando l’aspetto del teatro nel teatro che è certamente presente in quest’opera.

FILM [1908]

Il film di fantascienza del 1956 Il pianeta proibito fu ispirato da quest’opera, specialmente per quanto riguarda le caratteristiche (ma non i nomi) di molti dei personaggi; la storia, però, rimpiazza Calibano con un Mostro dall’Id ed Ariel con Robby il robot. Il film Serenity di Joss Whedon riprese molti dei temi, e qualche nome, sia da Il pianeta proibito che da La tempesta: in special modo, l’esplorazione dell’ambito giusto per il controllo delle altre persone. Fu ispirato da quest’opera anche un episodio di Star Trek del 1968, intitolato Requiem for Methuselah. Derek Jerman ha diretto una nuova versione cinematografica della commedia nel 1979, The Tempest. Un impertinente adattamento musicale del 1990, intitolato Il ritorno al pianeta proibito, mescolò con successo la trama del film con altri personaggi e dialoghi di Shakespeare. Il film Tempest del 1982, diretto da Paul Mazursky, è una commedia liberamente ispirata a quest’opera. Nel 1991, Peter Greenaway ha diretto Prospero’s books, un adattamento cinematografico in cui Prospero recita tutte le battute. Nel 2010 esce il film The Tempest diretto da Julie Taymor nel quale il personaggio di Prospero è interpretato da una donna, Helen Mirren.

SEME DI STREGA Atwood: “Racconto la fantascienza contro la cattiva scienza”«La prima cosa che ho fatto è stata rileggere il testo, poi ho visionato tutti i film e i documentari legati al testo e poi ho riletto la versione integrale. Poi sono venuti i consueti episodi di panico e caos mentale: Come ho potuto essere così folle da pensare di partecipare a questo progetto? Perché ho scelto La Tempesta? È impossibile. […] Calma, calma, mi sono detta di stare calma. Ho letto ancora una volta il testo, questa volta partendo dalla fine. Le ultime tre parole che Prospero dice sono “Rendimi libero”. Libero da cosa? In cosa era imprigionato?».

Seme di Strega di Margaret Atwood
Seme di Strega di Margaret Atwood_The tempest. From the play of william shakespeare