Scream VI [FILM]

Scream VI [FILM]

Scream VI [FILM]

Ci troviamo un anno dopo la fine del quinto film, a New York, dove Sam e Tara vivono con Chad e Mindy (che abbiamo avuto modo già di conoscere), Quinn (figlia di un detective) e Anika (nuova fiamma di Mindy).

Tara e i due gemelli provano in ogni modo a tornare a vivere una vita normale, cercando di dimenticare gli orrori vissuti in precedenza ma Sam no, per lei è ancora tutto troppo fresco.
Il trauma vissuto per colpa dell’ex fidanzato, il terrore di perdere la sorella e il pensiero negativo che la gente ha di lei, portano la ragazza a vivere in un costante senso di allerta, stallo e sfiducia verso gli sconosciuti. Una sera, quel poco di stabilità che erano riusciti a crearsi viene meno, perché viene trovata una maschera di Ghostface accanto ai corpi di due giovani studenti. Non una maschera qualsiasi.
Le cose precipitano nell’esatto momento in cui arriva la Chiamata.
Da quando all’inferno c’è campo?
Ora, per Sam e Tara comincia un conto alla rovescia ed in palio, c’è la vita di tutti.

Non sono una grande fan della saga di Scream, già alla fine del secondo film li avevo etichettati un pò troppo fuori le righe per i miei gusti e no, non parlo della quantità di sangue.
Sono quel tipo di persona che il thriller lo deve percepire fin dentro le ossa e l’horror non può esser preso come se si stesse raccontando una barzelletta. La cosa che più frequentemente ho pensato durante la proiezione è “Bellaaaaaaaaaaaaaa!!!” e no, non fa parte della visione canon.

Intendiamoci, non è un film ridicolo, semplicemente non è per me.
Ci ho provato.

Gusti personali a parte, devo dire che di scene divertenti ne ho trovate e che Ghostface, anzi, I Ghostface mi hanno stupito. Capire chi era il cattivo non era poi così difficile ma essendo più di uno, beccarli tutti è stata una cosa impossibile.
Nota di merito per la lotta finale, dove tutti si prendono a schiaffoni duri ed io ho riso di soddisfazione ma avrei preferito veder Tara in una veste più forte e non Sam, perché va bene esser figlia del primo Ghostface ma così facendo non si uscirà mai dal circolo vizioso delle ipotesi che la vedono come prossima assassina. Tra l’altro, un pochino ci gode nel fare quel che fa, quindi….
Seconda scena approvata è quella della metropolitana. Li sì che mi è venuta l’ansia! Non posso dire chi c’è e cosa succede ma immaginatevi questo. State scappando da un bruto che indossa una maschera di dubbio gusto e impugna un coltello miracle blade 3 serie perfetta, dovete stare tutti vicini vicini vicini perché altrimenti vi affetta come dei salamini e quindi vi dirigete verso la metropolitana, perché è affollata e questo crea un’illusione di sicurezza. Al posto di trovarvi tutti come delle sardine, la massa vi divide e gli unici due ad esser rimasti indietro, si trovano in un vagone pieno di maschere e costumi di Ghostface. La connessione ovviamente viene a mancare e pure la luce sfarfalla. Sei in un miscuglio di caos di rumori, corpi che si spingono per scendere e salire, ansia per la divisione non programmata e adrenalina per la fuga. Pensi di essere al sicuro, ti ripeti che mica puoi morire nel bel mezzo della folla, no? EH.
Quello che forse più mi fa storcere il naso è che ci sono comunque un sacco di clichè, anche se i personaggi analizzano esattamente i clichè dei vecchi film dell’horror.
Sarò troppo vecchia per queste cose? Chiusa? Chissà.

Comunque c’è un personaggio che non me la racconta giusta.
Se gli incassi vanno come prevedo, mi viene un forte sospetto.

Scream VI regia di Tyler Gillett e Matt Bettinelli-Olpin
INFO

Genere: Thriller, Horror

Data: 09/03/2023
Durata: 2 h 02 min
Regia: Tyler Gillett e Matt Bettinelli-Olpin
Musiche: Brian Tyler
Distribuzione: Paramount Pictures

CAST

Courteney Cox
Melissa Barrera
Jenna Ortega
Hayden Panettiere
Jasmin Savoy Brown
Mason Gooding
Devyn Nekoda
Josh Segarra
Liana Liberato
Tony Revolori
Jack Champion
Samara Weaving
Henry Czerny
Dermot Mulroney
Skeet Ulrich

TRAMA

Scream VI vede tornare le sorelle Sam e Tara Carpenter insieme ai gemelli Chad e Mindy Meeks.
I quattro, sopravvissuti agli omicidi compiuti da Ghostface, si lasciano alle spalle quanto accaduto a Woodsboro per iniziare un nuovo capitolo della loro vita trasferendosi a New York.
Ma anche nella grande mela si ritroveranno ad avere a che fare con un nuovo Ghostface. Come affronteranno questo nuovo inizio?

Marina Di Guardo

Marina Di Guardo

Marina Di Guardo

Marina Di Guardo_Autor

NOTE BIOGRAFICHE

Marina Di Guardo è nata a Novara ma ha origini siciliane e vive a Cremona; è autrice di romanzi, soprattutto di genere thriller. Ha lavorato come vicedirettrice dello showroom di Blumarine, prima di dedicarsi alla scrittura. È la madre delle sorelle Ferragni: Chiara, Valentina e Francesca. È inoltre nonna di due nipoti, Leone e Vittoria figli di Chiara e del rapper Fedez.

 

LIBRI PUBBLICATI

  • Dress code rosso sangue di Marina Di Guardo (qui)
  • La memoria dei corpi di Marina Di Guardo
  • Com’è giusto che sia di Marina Di Guardo
  • Non mi spezzi le ali di Marina Di Guardo
  • Nella buona e nella cattiva sorte di Marina Di Guardo
  • Bambole gemelle di Marina Di Guardo
  • Frozen bodies di Marina Di Guardo

FreeBook #13

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Jack e Brandon una passione incantata di Leonardo Parsifal
General Informations

Autore: Leonardo Parsifal
Genere: Romanzo Rosa
Pagine: 16
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Jack è un ragazzo di diciotto anni, ordinario e perennemente annoiato. Un giorno, tornando da scuola, si imbatte in un fenomeno bizzarro, una sorta di vortice di luce. Non può fare a meno di avvicinarsi, e immediatamente viene risucchiato da un’altra parte, dove le leggi della fisica sembrano non valere.
Lì troverà il suo vero amore, tra fenomeni inspiegabili e una passione erotica gay.

General Informations

Autore: Leonardo Parsifal
Genere: Giallo; Thriller; Racconto
Pagine: 36
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Carlo è un uomo sposato, ed una mattina incontra il suo nuovo capo, un uomo alto, dal corpo tonico, ed estremamente autoritario. Pian piano arriverà a sottomettersi sempre di più a lui, varcando limiti che mai avrebbe immaginato.

Sottomesso al mio capo di Leonardo Parsifal

Dress code rosso sangue

Dress code rosso sangue

Dress code rosso sangue di Marina Di Guardo
  • Personaggi 70% 70%
  • Worldbuilding 75% 75%
  • Fluidità 70% 70%
  • Cover 60% 60%
  • E il finale 70% 70%

Dress code rosso sangue

Recensione: Cecilia Carboni è una giovane ragazza che per seguire il suo sogno, dopo anni di più o meno fini maltrattamenti psicologici, accetta quasi di buon cuore il fatto che il padre la ripudi. D’altronde, come rifiutare l’opportunità di lavorare nello showroom di Sartori?

Dopo un anno dalla sua decisione, non cambierebbe nulla.
Certo, la vita è dura e spietata nel mondo della moda e il fatto che il suo fidanzato sia un fidato collaboratore del padre non è sempre semplice, ma il suo piccolo appartamento, la posizione lavorativa e l’amicizia con Franco Sartori, ripagano tutti i rodimenti di fegato vissuti.

Fino al giorno della tragica scoperta.

Francesco viene trovato morto in un luogo abbandonato, e cosa ancora più sconvolgente, sembra che abbia partecipato ad un rito satanico. Cosa ci faceva con gente del genere? Certo, la sua vita privata era effettivamente privata e non si può mai dire di conoscer veramente qualcuno, però Cecilia è fermamente convinta del fatto che lui non fosse un satanista. Decide quindi di volerci veder chiaro ed insieme al suo amico fidato di vecchia data, in barba al fatto che non ha nessun tipo di competenze in merito, indagherà.

Quale sarà il costo da pagare, per la ricerca della verità?

I thriller mi piacciono molto, però sono estremamente esigente. Ne leggo molti, non mi faccio fermare dalla cover non esattamente allettante o dalla trama non proprio ficcante però, solo pochi mi piacciono. Sono solita dividerli in tre categorie (personalissime), in modo da capire se vale la pena consigliarne la lettura o meno. Ci sono quelli alla “Prapapappo”, ovvero quella lettura un po’ troppo esageratamente assurda, che fa solo ridere; Ci sono quelli “da cesso” (non vedo al mare, quindi ho la mia personalissima categoria), che sono quelli leggeri che non impegnano troppo ma che ti fanno passare del buon tempo; Ci sono quelli delle “due di notte”, il top dei top che si fanno leggere anche a tarda ora, anche se il giorno dopo pagheremo caro il non aver dormito. Ecco, Dress Code Rosso Sangue, è un libro “da cesso”.

Si, lo so che il nome della categoria non è dei migliori e per venire in contro a questa cosa, solo per oggi dirò che è un libro “da ombrellone”.

Dress code è il primo libro che leggo di Marina Di Guardo, non sapevo quindi cosa mi sarei trovata tra le mani.

Devo dire che ho apprezzato la fluidità della storia, visto che ho letto tutto in meno di tre giorni.

Mi è piaciuta abbastanza la figura di Cecilia, perché anche se è molto giovane e anche se è cresciuta in un ambiente tossico, ha un cuore buonissimo. Per inseguire la sua passione per la moda, lascia un lavoro solido e affronta un padre padrone, incurante del fatto che le possano venir tolti anche i soldi di famiglia. Non le importa se il fidanzato non approva la scelta, lei andrà comunque a lavorare in quello showroom e dimostrerà a tutti la sua vocazione. Non si farà nemmeno piegare da Georgette Lazare, direttrice dello showroom, che minacciata dalla bravura della ragazza, trova sempre un pretesto per farle la ramanzina. Nulla sembra rallentarla e rimarrà sempre gentile e disponibile con tutti.

Mi è piaciuta anche la nota del satanismo, perché in fondo sono un po’ sadica e cerco sempre una parte oscura della vita umana. Quello che più mi “affascina” di questo settore, è la vastità culturale. Esistono vari tipi di sette sataniche; Satanismo occultista, Satanismo razionalista (o ateo), Satanismo spirituale (o teista), Satanismo gnostico, Satanismo luciferiano, Satanismo acido. Wikipedia è un grande alleato per saperne di più. Impossibile non simpatizzare con il razionalista, che alla fine vede satana solo come una figura ribelle verso i cristiani ma ovviamente, non è la categoria che troverete in queste pagine. Il punto è che se fatto bene, il satanismo aggiunge quella nota dark che tanto piace al lettore, senza però entrare troppo nel mistico. C’è da dire anche una cosa, la moda ha un lato oscuro molto marcato. Noi vediamo la parte brillante e soave di tutto ma c’è una guerra spietata dentro e vi dirò che si sposa abbastanza bene con satana. Anche solo per i più folli, che vendono la propria anima per l’eterna giovinezza (e quindi gloria infinita). 

Mi sono piaciute anche note morali trattate da Cecilia, come l’omofobia e l’amore per la famiglia e per sé stessi.

Però.

C’è una cosa che non apprezzerò mai.

I libri sono un mezzo perfetto per raccontare qualsiasi cosa, molti autori si prendono delle “licenze poetiche” perché tanto non è la vita reale, però non sempre la cosa riesce ad amalgamarsi bene.

Il fatto che Cecilia decida di indagare da sé, per me non è un’opzione nemmeno lontanamente credibile. Perché non è una decisione presa insieme al detective Rapisarda, lo decide per conto suo solo perché vuole difendere la memoria dell’amico assassinato e scoprire la verità, dando un po’ per scontato che gli altri non sappiano fare bene il loro lavoro o che possano esser corrotti da chissà chi. Certo, le collaborazioni possono esserci e ovviamente la gente sarà più tranquilla a parlare con una persona comune piuttosto che con la polizia, però non avendo nessun tipo di esperienza, la possibilità di far errori è terribilmente alta e anche intralciare le indagini, non è un dettaglio così remoto.

Questa licenza la vedo fin troppo spesso, e mai la trovo accettabile.

Come detto, non è un libro top, però è stato piacevole da leggere.

INFO

Autore: Marina Di Guardo
Pagine: 324
Prezzo: € 18.50
Uscita: 19/10/2021
Genere: Thriller
Casa Editrice: Mondadori

TRAMA

Cecilia Carboni ha venticinque anni e per buona parte della vita si è ritrovata a seguire, suo malgrado, i diktat imposti dal padre Alberto, uno dei più quotati avvocati milanesi. Proprio per volere suo, si è laureata in Giurisprudenza e ha iniziato il praticantato nello studio legale di famiglia. Il suo futuro sembra già delineato, quando un giorno le viene rivolta una proposta allettante: lavorare nel prestigioso showroom di Franco Sartori, uno degli stilisti più celebri al mondo. Lei, da sempre appassionata di moda, per una volta non ha esitazioni, e sceglie di darsi finalmente la possibilità di decidere da sola della propria vita, senza tener conto del parere degli altri, compreso quello del fidanzato Andrea, avvocato a sua volta e collaboratore di Alberto. La scelta si rivela azzeccata: Cecilia è brava, chiude contratti importanti, tanto che brucia le tappe, fino ad assumere un ruolo di rilievo alla Maison Sartori, nonostante Georgette Lazare, direttrice dello showroom, le remi contro. Ma il destino ha in serbo per lei amare sorprese. Franco Sartori viene trovato assassinato in un cascinale in rovina. È chiuso in una custodia di seta dei suoi abiti da sera, ha una croce rovesciata incisa sul petto e, circostanza ancora più sconvolgente, il suo corpo è collocato dietro una sorta di altare allestito con gli inconfondibili elementi di una messa nera. Per Cecilia è l’inizio di una caduta verticale agli inferi. Sono le convulse settimane delle vendite primaverili, e lo showroom si popola non solo di clienti, ma anche di poliziotti, misteri, segreti insospettabili e purtroppo anche di nuove vittime, ancora in contesti inquietanti. Chi c’è dietro gli omicidi? E se fosse proprio Cecilia la prossima nella lista? L’abisso è pronto a inghiottirla, svelando verità che mai avrebbe immaginato.

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Finché c'è carne sulle ossa di Antonio Lanzetta
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Autore: Antonio Lanzetta
Genere: Horror; Giallo; Thriller
Pagine: 15
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Era il terzo giorno di seguito che vedeva quell’uomo al parco. Un tizio ordinario. Faccia pulita e sempre rasata, giacca di tweed fuori moda, doppio mento. Portava al guinzaglio un cucciolo di cane zoppo, fermandosi con un sorriso da fesso ad aspettare che la bestia annusasse ogni singola carta sull’asfalto, ogni cazzo di ciuffo d’erba o traccia di piscio lasciata da qualche altro animale come se fosse la cosa più importante del mondo. Vinnie fumava la sua canna e li osservava incuriosito. A volte sembrava che fosse il cane a portare a passeggio l’uomo, con l’andatura ciondolante, un orecchio mozzato e le cicatrici sul collo. Sembravano due relitti, due creature dimenticate dal mondo che si completavano a vicenda in un modo che lui non sarebbe mai riuscito a comprendere.

General Informations

Autore: Guido Fabrizi
Genere: Racconto
Pagine: 14
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Letizia D. è un’adolescente che ama profondamente la vita. Sogna un amore gentile, ma verrà inghiottita in un incubo che stravolgerà per sempre il corso della sua esistenza. Una storia emblematica di femminicidio, ispirata a fatti che vorremmo non fossero mai realmente accaduti.

L'amore cattivo di Guido Fabrizi