Dio ha lasciato questo posto

Dio ha lasciato questo posto

  • Personaggi 80% 80%
  • Worldbuilding 70% 70%
  • Fluidità 95% 95%
  • Cover 95% 95%
  • E il finale 75% 75%

Dio ha lasciato questo posto

Recensione: Giovanni ha perso l’amore della sua vita ed è stato tradito dai confratelli. Chiuso in una buia cella per un’accusa ingiusta e senza più speranza, viene avvicinato dal Principe delle Tenebre in persona che gli propone di far entrare il suo potere nell’abbazia in cambio della vendetta.

Le promesse erano tantissime, mentre le pagine, molto poche.
Non sono mai stata una grande sostenitrice dei racconti, forse perché di norma non riesco a trovarne uno veramente soddisfacente però, qualche perla mi capita.
Come in questo caso.

Giovanni è un’uomo che si è votato a Dio, dopo esser stato accolto in un momento di difficoltà. Cresciuto ed educato con i precetti della compassione e dell’amore, trova assolutamente impensabile il fatto che i confratelli possano ancora dormire la notte, dopo aver ucciso ingiustamente una donna accusata di stregoneria.
Angela era il suo amore e adesso non c’è più.
Con la disperazione addosso, il Principe delle Tenebre si rivela a lui e gli propone ciò che il cuore di Giovanni brama nel profondo; la vendetta. Punire coloro che sono stati mossi da pulsioni tutt’altro che pie, punire coloro che si sono macchiati l’anima.

In queste quarantun pagine, Giovanni dimostra quanto sia sottile il confine tra ragione e follia, tra una vendetta “giustificata” e la sete di dominio.
Continuo a non apprezzare i racconti ma quello creato da Debora, mi ha fatto sorridere, anche perché finisce in modo coerente con la storia.
Dettaglio tutt’altro che scontato.

INFO

Autore: Debora Parisi
Pagine: 41
Prezzo: € 2.74
Uscita: 3 dicembre 2023
Genere: Horror
Casa Editrice: Self

TRAMA

Giovanni ha perso l’amore della sua vita ed è stato tradito dai confratelli. Chiuso in una buia cella per un’accusa ingiusta e senza più speranza, viene avvicinato dal Principe delle Tenebre in persona che gli propone di far entrare il suo potere nell’abbazia in cambio della vendetta.

Motivato dall’amore per Angela e dalla voglia di vendicarla, Giovanni accetta il patto. Inizierà un lento declino morale che metterà gradualmente a tacere le sue insicurezze fino ad abbracciare il male.
Sangue e morte accompagneranno il suo cammino, ma..

Fino a quanto ci si può spingere per amore? E cosa accade davvero a chi scende a patti col Diavolo?

Ispirato da una leggenda dei Monti Alburni, la collana Retelling of Italian Folk Tales ritorna con questo capitolo oscuro e violento.

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Jack e Brandon una passione incantata di Leonardo Parsifal
General Informations

Autore: Leonardo Parsifal
Genere: Romanzo Rosa
Pagine: 16
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Jack è un ragazzo di diciotto anni, ordinario e perennemente annoiato. Un giorno, tornando da scuola, si imbatte in un fenomeno bizzarro, una sorta di vortice di luce. Non può fare a meno di avvicinarsi, e immediatamente viene risucchiato da un’altra parte, dove le leggi della fisica sembrano non valere.
Lì troverà il suo vero amore, tra fenomeni inspiegabili e una passione erotica gay.

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Autore: Leonardo Parsifal
Genere: Giallo; Thriller; Racconto
Pagine: 36
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Carlo è un uomo sposato, ed una mattina incontra il suo nuovo capo, un uomo alto, dal corpo tonico, ed estremamente autoritario. Pian piano arriverà a sottomettersi sempre di più a lui, varcando limiti che mai avrebbe immaginato.

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Finché c'è carne sulle ossa di Antonio Lanzetta
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Autore: Antonio Lanzetta
Genere: Horror; Giallo; Thriller
Pagine: 15
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Era il terzo giorno di seguito che vedeva quell’uomo al parco. Un tizio ordinario. Faccia pulita e sempre rasata, giacca di tweed fuori moda, doppio mento. Portava al guinzaglio un cucciolo di cane zoppo, fermandosi con un sorriso da fesso ad aspettare che la bestia annusasse ogni singola carta sull’asfalto, ogni cazzo di ciuffo d’erba o traccia di piscio lasciata da qualche altro animale come se fosse la cosa più importante del mondo. Vinnie fumava la sua canna e li osservava incuriosito. A volte sembrava che fosse il cane a portare a passeggio l’uomo, con l’andatura ciondolante, un orecchio mozzato e le cicatrici sul collo. Sembravano due relitti, due creature dimenticate dal mondo che si completavano a vicenda in un modo che lui non sarebbe mai riuscito a comprendere.

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Letizia D. è un’adolescente che ama profondamente la vita. Sogna un amore gentile, ma verrà inghiottita in un incubo che stravolgerà per sempre il corso della sua esistenza. Una storia emblematica di femminicidio, ispirata a fatti che vorremmo non fossero mai realmente accaduti.

L'amore cattivo di Guido Fabrizi
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Il professore barbuto e il ragazzo inesperto di Leonardo Parsifal
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Autore: Leonardo Parsifal
Genere: LGBT
Pagine: 24
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Una mattina, durante le vacanze estive, un gruppo di amici decide di andare in una casa vacanze abbandonata in cui si dice viva un particolare animale.
Non sanno però che un evento cambierà per sempre il loro futuro.

L'ultima estate di Amedeo Landi

Ariel. Il giorno dopo il lieto fine

Ariel. Il giorno dopo il lieto fine

Partiamo con una premessa grande quanto l’oceano, giusto per mettere in chiaro le cose; conosco Alice Chimera da qualche anno e anche se non la capisco sempre, ormai certi lati del suo carattere non mi sono nuovi.

Però.

Però.

Il giorno dopo il lieto fine, che altri non è che il vecchio Infelici e scontenti, mi impressiona sempre. Trovo sempre spettacolare il modo in cui è riuscita a dar voce a questi finali alternativi, di storie che tutti abbiamo imparato ad amare (più o meno).

Circa quattro anni fa, ve ne parlavo in una recensione e successivamente, mi ero soffermata sul personaggio di Alice ma oggi, dato che sono polla, mi sposto su una principessa che non ho mai del tutto apprezzato.

Ariel, la principessa che cambia tutto di se stessa, per poter inseguire il suo amore terreno.

Più o meno tutti conosciamo il classico Disney, uscito nel 1989.

La principessa dei mari, minorenne, un po indisciplinata e con una passione per i manufatti umani, durante una tempesta salva un bel marinaio che è caduto dal suo vascello. Com’è normale che sia, la giovane ne è innamorata ma lui, la vede giusto di sfuggita e notando la coda, immagina di aver preso una bella botta in testa.

I due mondi sono incompatibili ma, grazie ad un patto siglato con la “magia nera”, la giovane potrà avere una possibilità di corteggiarlo e coronare così il suo sogno. In cambio delle gambe, per stare in superficie, cederà la sua voce.

Vi risparmio il tira e molla della situazione, perchè visto un cartone Disneyano, il resto della storia non cambia rispetto agli altri.

Dopo i sei anni, questa storia mi è parsa sempre più assurda. Però lo ammetto, il disincanto è arrivato quando mi è balzata in mente una domanda topica “ma è veramente necessario cambiarsi, per un uomo?“. Il brutto della Disney vecchiotta, è che ogni ragazza deve adeguarsi alla nuova condizione di vita o deve annullarsi, per essere amata dal principe azzurro. Belle che si innamora del suo aguzzino, Biancaneve che sposa un tizio che bacia ragazze morte, Ariel che baratta la sua coda per uno che continuerà a mangiar pesce. In molti film, sono pochissimi gli uomini che si mettono in gioco. Per quanto io sia ben favorevole alla crescita e al mutamento, da sempre ho pensato che il lavoro dovesse esser fatto da tutti e due.

Chimera ha dato voce al dubbio di molti, andando oltre al “e vissero felici e contenti”.

Come ho detto sopra, Ariel è una sirena e come tale, appartiene al popolo marino mentre Eric è un normale umano. L’unione di due mondi così differenti, non può esser completamente idilliaco perchè è vero che adesso lei ha due gambe ma, il suo apparato? Com’è ovvio, non vi svelo come andrà a finire (MALE, come dice sempre Barbascura) ma, il dramma che si compie è rivolto ad un futuro erede.

Comunque sia, c’è un secondo dettaglio che vorrei portare alla vostra attenzione; la vera storia.

La fiaba originale, venne scritta da Andersen (qui wikipedia).

Molto più cruenta, la vera differenza tra le due storie è che Ariel in origine se avesse fallito, avrebbe dovuto uccidere il suo grande amore oppure, sarebbe morta lei. Mi rendo conto che messa così, i bambini di oggi l’avrebbero apprezzata meno e molto spesso, nemmeno capita ma siamo sicuri che Disney, abbia fatto di meglio?

Vi lascio comunque con una domanda topica, qual è la principessa Disney che meno avete apprezzato?